GUIDA DELLO STUDENTE
(2020 - 2021)
Corso di Laurea Magistrale in
ICT FOR SMART SOCIETIES (ICT PER LA SOCIETA' DEL FUTURO) (cambia corso)
Sede: Torino
Classe: INGEGNERIA DELLE TELECOMUNICAZIONI
Diritto d'autore e proprietà industriale e intellettuale
Il Diritto d'autore
Le tesi di laurea, intese come elaborati, rientrano tra le opere tutelate ai sensi della Legge n. 633 del 22 aprile 1941 sul diritto d’autore. L’articolo 1 della Legge sul diritto d’Autore prevede che “sono protette ai sensi di questa legge le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all'architettura, al teatro ed alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione” e l’art. 2 della medesima legge, contenente un elenco esemplificativo delle opere protette, cita espressamente, tra le altre, le opere scientifiche. Anche la giurisprudenza ha espressamente affermato che “la tesi di laurea costituisce un’opera dell’ingegno tutelabile in base alla normativa sul diritto d’autore” (cfr. App. Perugia, 22 febbraio 1995, in banca dati Pluris). 
La legge sul diritto d’autore tutela la forma dell’opera, non l’idea. Tale forma deve avere carattere di originalità e novità. 
Lo studente che ha redatto la tesi è l’autore della tesi e, in quanto tale, ha piena titolarità dei diritti, sia morali che patrimoniali, su di essa.  

Le licenze Creative Commons (CC)Le licenze Creative Commons permettono agli autori di mantenere i diritti di utilizzazione economica delle loro creazioni, concedendo agli utenti la licenza d’uso gratuita del loro lavoro, a determinate condizioni. L'utilità di queste licenze sta nel patto che l'autore stipula con i suoi utenti: l'opera, la cui paternità è sempre chiaramente riconosciuta, può godere della diffusione garantita dalla condivisione. Mentre il sistema tradizionale di diritto d'autore, stabilito dalla legge, prescrive che l'opera non può essere utilizzata prescindendo dalla volontà dell'autore, le licenze Creative Commons liberalizzano alcuni usi. 
Le licenze hanno lo scopo di facilitare il processo di condivisione delle opere, stabilendo fin da subito, in un linguaggio chiaro e interpretabile anche dai motori di ricerca, quali diritti l’autore concede ai fruitori dell’opera. L’autore che associa al proprio lavoro una licenza Creative Commons, oltre a mantenere tutti i diritti sulla propria opera, offre alla comunità, a determinate condizioni, alcuni dei diritti esclusivi che la legge sul diritto d'autore gli riconosce. 
Se si sceglie di rilasciare il proprio lavoro con una licenza Creative Commons che prevede l'opzione "Non commerciale", s’impone la condizione "Non commerciale" agli utilizzatori dell’opera (licenziatari). In ogni caso il creatore e/o titolare dei diritti sull'opera licenziata, può in ogni momento decidere di usarla commercialmente. 
Si consiglia agli studenti di rilasciare la loro tesi con una licenza CC BY-NC-ND:  questa limita l'uso che il potenziale lettore può fare della tesi, in quanto non potrà utilizzarla per scopi commerciali e non potrà trarne opere derivate. 
Si segnala che: 
  • la tesi non deve contenere parti tutelate dal diritto d'autore per le quali non si è ottenuta espressa autorizzazione, dati personali e sensibili, dati e informazioni tutelati da confidenzialità e segreto industriale;
  • se la tesi contiene riferimenti a scoperte o idee che s’intendono oggetto di futuro brevetto: è necessario ritardare la divulgazione o la pubblicazione fino a che il brevetto non sarà registrato e, dopo il deposito della domanda, bisogna applicare un embargo di 18 mesi.

Diritti di proprietà Industriale e Intellettuale Le tesi di laurea possono contenere risultati della ricerca svolta per il progetto di tesi meritevoli di essere tutelati attraverso privative industriali (es. brevetto) o diritto d’autore (es. programmi per elaboratore (software) o opere del disegno industriale). Il Regolamento del Politecnico di Torino relativo alla Proprietà Industriale e  Intellettuale (Emanato con D.R. n. 299 del 22 luglio 2007) detta la disciplina in materia adottata dall'Ateneo. Tale regolamento è accettato da tutti gli studenti al momento della loro iscrizione ai Corsi di Laurea, pertanto gli studenti sono tenuti a rispettarlo.  Il regolamento è consultabile sul sito internet del Politecnico. 

Tesi che contengono risultati brevettabili, software o opere del disegno industrialeNel caso in cui le tesi contengano risultati suscettibili di essere tutelati tramite brevetto, lo studente deve, innanzitutto, verificare con il tutore della tesi la potenziale  presenza dei requisiti essenziali per la protezione dell’invenzione e, in seguito, contattare gli uffici competenti del Politecnico prima della discussione della tesi. Inoltre, al momento della consegna della tesi lo studente dovrà richiedere tramite l’apposita procedura la segretazione dell’elaborato per un periodo sufficiente a verificare i requisiti di proteggibilità del trovato ed eventualmente procedere al deposito della domanda di brevetto.
Si sottolinea, infatti, che prima del deposito della domanda di brevetto è necessario mantenere il massimo riserbo sull'invenzione, in quanto ogni forma di “pre-divulgazione” al pubblico (ad esempio, durante la discussione della tesi) inficia la brevettabilità del trovato. Nel caso, invece, che la tesi contenga programmi per elaboratore (software) o opere del disegno industriale si raccomanda di darne comunicazione ai competenti Uffici del Politecnico.
Si rinvia al Regolamento del Politecnico di Torino relativo alla Proprietà Industriale e Intellettuale (Emanato con D.R. n. 299 del 22 luglio 2007) per quanto riguarda la disciplina degli aspetti relativi alla titolarità dei diritti di proprietà industriale e intellettuale e le procedure interne in materia.

Segretazione - EmbargoLa segretazione può essere richiesta qualora sia necessario mantenere riservati i contenuti della tesi per un periodo determinato di tempo; in tal caso l’Ateneo non pubblicherà o divulgherà i contenuti della tesi, inclusi i dati e le immagini del documento, se non per la parte dei metadati (nome e cognome del laureato, titolo della tesi di laurea, ecc.). 

L’embargo è il periodo durante il quale la tesi archiviata in un deposito istituzionale risulta segretata e accessibile solo per la parte dei metadati. 
Il periodo di embargo solitamente è di 12, 18 o 36 mesi ma può essere richiesto anche per un periodo superiore. Allo scadere del periodo di embargo la tesi è resa liberamente consultabile, salvo diversa richiesta motivata dell’autore. 
L’embargo potrà essere applicato a condizione che la richiesta sia debitamente motivata in particolare:
  • necessità di evitare la divulgazione di risultati potenzialmente brevettabili contenuti all’interno della tesi, al fine di preservare il requisito della novità necessario per la brevettazione;
  • esistenza di accordi di riservatezza o impegni al rispetto della segretezza contenuti in contratti o convenzioni con società o Enti terzi;
  • segretezza e/o di proprietà dei risultati e informazioni di enti esterni o aziende private che hanno partecipato alla realizzazione del lavoro di ricerca;
  • pubblicazione editoriale;
  • pubblica sicurezza (il contenuto della tesi può in qualche modo mettere a rischio la sicurezza pubblica o nazionale);
  • privacy (il contenuto dell’elaborato verte su una persona ancora in vita o deceduta di recente per la quale si teme di violare il diritto alla privacy).
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