![]() |
"Ho deciso di studiare pianificazione
territoriale inizialmente grazie ad un articolo di due ricercatrici del
Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio del
Politecnico di Torino, nel quale venivano descritti pregi e difetti del
pianificatore territoriale.
Ho
compreso che oltre l'elevata multidisciplinarità che caratterizza il corso,
questo piano di studi mi garantirà una formazione con un'alta professionalità
tecnica che mi permetterà di avere conoscenze specialistiche utili per il mio
futuro lavorativo in Italia come all'estero. Ho scelto di iscrivermi a Torino
perché è la mia città, ma soprattutto perché il corso di laurea in
pianificazione al Polito è tra i più quotati a livello nazionale". Andrea Martinelli, studente della triennale |
![]() |
"Dopo un’attenta riflessione sulla mia
vita decisi di iscrivermi all’Università soprattutto per cercare di aiutare la
mia città natia, Siracusa, minacciata da un degrado infrastrutturale e
architettonico. Cercai su internet un corso di laurea che rispondesse a tali
requisiti. In Sicilia non fui in grado di trovare un’Università che
soddisfacesse sia la mia richiesta sia la voglia di conseguire un titolo degno
di nota. La mia attenzione cadde quindi sul Politecnico di Torino, università
di fama mondiale che attrae studenti da tutte le parti del mondo. La scelta fu
quella del corso di laurea in “Pianificazione territoriale, urbanistica e
paesaggistico-ambientale”. Il corso ha come obiettivo di formare veri e propri
pianificatori/riqualificatori.
La città,
Torino, culturalmente accesa, vivace e con servizi ben funzionanti ha
confermato la mia scelta". Paolo Rizzo, studente della triennale |
![]() |
"Studiare Pianificazione mi ha permesso di confrontarmi con una grande varietà di discipline, legate tra di loro da un intento comune: quello di migliorare la qualità della vita delle persone in un modo ecologicamente sostenibile. Obiettivo umanistico che diventa compito tecnico e sul quale è necessaria una riflessione e condivisione sociale. Torino è un luogo stimolante per questi studi con molto da studiare dietro l'angolo, un bell'ambiente universitario, una grande offerta culturale e molti bei luoghi da vivere, dalla città stessa alle Alpi alle regge sabaude, alle colline delle Langhe". Karl Kraehmer, studente della magistrale |
![]() | "Nonostante debba ancora capire se sono stata io a
scegliere di studiare pianificazione o se è stata la pianificazione a scegliere
me, tornassi indietro lo rifarei. Credo sia stato il mix tra la mia formazione
artistica e la voglia di capire il mondo che mi circonda a farmi apprezzare il
corso in uno dei suoi caratteri chiave: la multidisciplinarietà. Per me ha
significato imparare a ragionare su ciò che accade sui territori che viviamo
quotidianamente e sulla loro complessità. Oggi quando visito una città, quando
faccio una passeggiata in montagna, quando viaggio in treno guardando fuori dal
finestrino non riesco a fare a meno di pensare a quali politiche incidono su
quel territorio, di chiedermi quali popolazioni ci vivono e lo trasformano ogni
giorno e il bello è che ora, alla fine del mio percorso in Pianificazione al
Politecnico (sia triennale che magistrale) ho gli strumenti per rispondere a
queste domande e per mettere a disposizione di aziende ed amministrazioni le
mie conoscenze ovvero quelle che sono anche diventate le mie passioni". Erica Mangione, studentessa della magistrale |
![]() |
"Il mio percorso di studi è iniziato al Politecnico di
Milano, e ho poi deciso di concluderlo al Politecnico di Torino, per arricchire
la mia formazione dal punto di vista più tecnico. È stato interessante e
stimolante cambiare città ed entrare in contatto con visioni e approcci
differenti in merito alle varie materie che interessano la Pianificazione. Sono
anche entrata in contatto con Spunto Collettivo, il collettivo degli studenti
di Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Paesaggistico-Ambientale, che
attraverso l'organizzazione di attività di approfondimento, viaggi studio,
cineforum, mi ha permesso di approfondire e ragionare in gruppo sui temi chiave
dei miei studi, al di fuori del contesto strettamente universitario". Jessica Perugini, studentessa della magistrale |
![]() | "Mi sono iscritto al Politecnico di Torino dopo aver conseguito la laurea triennale presso l’Università IUAV di Venezia, per completare a pieno la mia formazione. Il corso magistrale in Pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistico-ambientale mi ha permesso di apprendere quegli aspetti più tecnici e progettuali, che mancavano dal mio background triennale, e di affrontare da un differente punto di vista e con nuovi stimoli, la conclusione degli studi universitari. La mia scelta è stata determinata inoltre all'efficiente gestione dell'Ateneo, che permette agli studenti desiderosi, di andare all’estero tramite il progetto Erasmus, sfruttando collaborazioni e contatti con altre realtà universitarie e non". Jacopo Scudellari, studente della magistrale |
![]() | "Ho scelto di studiare pianificazione perché entrambi i miei genitori si occupano di questi temi: mio padre lavora all’ufficio urbanistica di Xuzhou in Cina, la città da cui provengo, mia madre si occupa invece della gestione del consumo di suolo. Da diverso tempo quindi mi interessano questi temi, perché si tratta di una disciplina molto articolata e applicativa. Ho quindi conseguito la laurea triennale in Cina e poi ho scelto di proseguire gli studi in Italia e nella fattispecie a Torino tante ragioni: perché è una città vivibile e tranquilla, perché ci sono servizi efficienti, perché il costo della vita è inferiore rispetto ad altre città italiane, perché c’è una nutrita comunità cinese e perché il Politecnico di Torino è riconosciuto internazionalmente come ateneo di grande qualità". Shuo Wang, studente della magistrale |