Prof.ssa Silvia MALCOVATI – Technische Universiteit Eindhoven (Paesi Bassi), luglio 2015 e Technische Universität Dortmund (Germania), marzo 2015
"In un contesto universitario in cui l’internazionalizzazione della didattica e della ricerca rappresenta un valore aggiunto di fondamentale importanza, il programma Erasmus+ per la mobilità docenti rappresenta una grande opportunità. Infatti il programma Erasmus+ offre la possibilità al corpo docente degli istituti di istruzione superiore di sviluppare le proprie competenze in scuole di tutta Europa, attraverso attività didattiche e di formazione. Il programma infatti non è solo un modo straordinario per entrare in contatto con nuove idee e metodi di un sistema di istruzione differente, ma offre anche l’opportunità di costruire un rapporto con quella istituzione. Anche se l’obiettivo principale della visita dovrebbe essere l’insegnamento e non la ricerca, spesso la mobilità per attività didattiche diventa anche il punto di partenza per progetti di ricerca congiunti: infatti le due istituzioni devono aver siglato un accordo bilaterale e concordato il programma di attività da intraprendere, che deve essere integrato nel curriculum dell’istituzione ospitante, creando così la base comune per una discussione più ampia. Oltre a favorire lo sviluppo professionale del singolo docente, la mobilità Erasmus+ contribuisce ad incrementare l’internazionalizzazione e le strategie di modernizzazione della propria università. Anche se l’obiettivo principale della mobilità del personale non è la promozione della carriera individuale del docente, ma di favorire le condizioni di apprendimento degli studenti, tuttavia l’esperienza Erasmus ha, ovviamente, anche un’influenza sulle competenze degli insegnanti e sulla sua loro crescita personale. Gli incarichi di docenza Erasmus spesso non durano che poche settimane, ma hanno effetti molto positivi sui docenti e sugli studenti, come acquisire familiarità con nuove modalità di insegnamento e apprendimento o sperimentare metodi didattici diversi, che sono caratteristici di altre scuole. Anche se alcuni docenti percepiscono questo tipo di mobilità per l’insegnamento come una attività individuale, che significa lavoro in più senza un adeguato compenso, le procedure di partecipazione sono semplici, la documentazione facile da preparare e il rimborso delle spese assicurato. Quindi raccomando vivamente l’esperienza di docenza in mobilità con il programma Erasmus+."
Prof.ssa Carmen VISCONTE - Université de Haute-Alsace (Francia), settembre 2015
"Ho usufruito lo scorso anno di una borsa Erasmus+ per tenere un seminario presso l’Università di Mulhouse, in Francia, nell’ambito del programma Master E-TEAM di primo livello in Textile Engineering. Gli studenti, di nazionalità svedese, tedesca, italiana, indiana e pakistana erano estremamente eterogenei: diversa la laurea di primo livello conseguita (ingegneria chimica, tessile o industriale), diverso il livello di preparazione a parità di tipologia di laurea, diverso, per ragioni culturali più che caratteriali, il livello di interazione col docente. Alcuni di loro, in particolare, erano chiaramente abituati ad una lezione di taglio più applicativo che teorico. In sostanza, una straordinaria “palestra per didattica”. Penso che la capacità di comunicare in modo efficace quel che si conosce possa trarre un significativo beneficio da una esperienza di docenza all’estero."