Il Seminario di Tesi costituisce un’esperienza didattica multidisciplinare specificamente dedicata all'approfondimento degli aspetti metodologici della ricerca e finalizzata allo sviluppo della Tesi di Laurea magistrale. In particolare con il seminario si intende fornire agli studenti sia gli strumenti critici e metodologici, sia uno spazio collegiale di discussione e di confronto, utili a sistematizzare le conoscenze e le competenze acquisiti nel corso della formazione precedente e a costruire un percorso di ricerca individuale e originale, collocato nella cornice più ampia dei temi trattati all'interno del seminario. Una volta individuata una tematica comune, i docenti delle differenti discipline coinvolte nel singolo seminario collaborano sviluppando specifici temi di riflessione, proponendo percorsi di approfondimento, e discutendo collegialmente gli esiti dell'attività di ricerca individuale dei singoli studenti. Il continuo dialogo delle discipline incardinate nel seminario offre allo studente l’occasione per spunti didattici che rispondono con robustezza di impianto metodologico alle domande del mondo esterno. Attraverso lezioni ex-cathedra e incontri seminariali vengono effettuati affondi specialistici su tematiche emergenti di attualità. L’originalità di contenuti e di approccio e la necessaria attualità dei temi e delle questioni proposte e affrontate nel Seminario di Tesi consentono così allo studente di avviare un primo e importante momento di sistematizzazione e di costruzione metodologica del proprio lavoro, che verrà in seguito sviluppato durante la redazione della Tesi di Laurea, che potrà essere svolta sotto la guida di uno o più dei docenti che a vario titolo contribuiranno allo svolgimento del seminario.
The Thesis Seminar is a multidisciplinary didactic experience, designated to study in depth the methodological aspects of the research activity, and notably aimed at developing the Master's Degree graduation Thesis. The seminar will specifically provide the students with some critical and methodological instruments, and with a collegial space for free discussion and debate, in order to allow them to systematize knowledge and skills learnt during their previous academic career and to define an individual and original research program positioned within the wider framework of the topics treated in the seminar.
Once a common theme will be identified, the teachers of the various disciplines involved in the seminar will work together, exploring specific research or design topics, offering further opportunities of in-depth analysis and fostering collective debates about the outcomes of the individual research of the students. The continuous dialogue among the disciplines involved in the seminar will offer to the students an opportunity to test the application of a robust methodological structure to the manifold solicitations coming from the real world. Through ex-cathedra lectures and seminar meetings, specialised disciplinary insights will be provided. The originality of the contents and the proposed approach and the necessary topicality of the topics and issues proposed and addressed in the thesis seminar, will allow the student to start a first and important moment of in-depth knowledge; this work will be eventually completed in the subsequent graduation thesis, that will be developed under the tutorship of one o more of the tutors involved in the seminar.
Al termine dell’insegnamento lo studente sarà in grado di interpretare lo stato dell'arte e la letteratura scientifica di base e di strutturare il proprio percorso di ricerca per una tesi magistrale sulle tematiche proposte.
Lo studente acquisirà:
- la capacità di ampliare, aggiornare e applicare le conoscenze e le competenze tecniche apprese nel percorso di studi in funzione della necessità di affrontare temi progettuali e di ricerca complessi e articolati;
- la capacità di avvalersi di un approccio metodologico adeguato nel proporre e organizzare un lavoro progettuale o di ricerca;
- la capacità di mettere a sistema, rispetto a un tema di ricerca, gli affondi teorici e applicativi delle differenti discipline emersi durante le attività di confronto del seminario.
Al termine dell’insegnamento lo studente sarà in grado di interpretare lo stato dell'arte e la letteratura scientifica di base e di strutturare il proprio percorso di ricerca per una tesi magistrale sulle tematiche proposte.
Lo studente acquisirà:
- la capacità di ampliare, aggiornare e applicare le conoscenze e le competenze tecniche apprese nel percorso di studi in funzione della necessità di affrontare temi progettuali e di ricerca complessi e articolati;
- la capacità di avvalersi di un approccio metodologico adeguato nel proporre e organizzare un lavoro progettuale o di ricerca;
- la capacità di mettere a sistema, rispetto a un tema di ricerca, gli affondi teorici e applicativi delle differenti discipline emersi durante le attività di confronto del seminario.
Lo studente deve essere in possesso di un'adeguata preparazione personale avendo acquisito conoscenze di base delle discipline coinvolte nell’attività seminariale e dei temi trattati nei corsi di studio di primo e secondo livello.
Lo studente deve essere in possesso di un'adeguata preparazione personale avendo acquisito conoscenze di base delle discipline coinvolte nell’attività seminariale e dei temi trattati nei corsi di studio di primo e secondo livello.
A partire dall’UN Agenda 2020 e dalla SNACC 2015, il seminario si propone l’obiettivo di aprire fronti di ricerca e di sperimentazione progettuale transdisciplinare sui principali metodi, tecniche e strumenti per il governo adattivo, integrato e co-evolutivo del territorio di fronte ai rischi e ai cambiamenti ambientali, ecologici, economici e sociali.
In questa direzione, l’attività si concentrerà sulla conoscenza dei fenomeni fisici, sociali, territoriali ed economici che connotano i territori contemporanei e sulle loro interazioni, focalizzandosi sul capitale naturale come risorsa chiave per il benessere e la qualità della vita.
Il percorso didattico potrà avvalersi della relazione con attori istituzionali rilevanti sul tema sui temi: misura delle vulnerabilità dei territori, valutazione e progetto di strategie e azioni di adattamento dei territori ai rischi naturali e antropici, con attenzione allo stato e alla disponibilità delle risorse ecologiche e paesaggistiche e alla messa in sicurezza della popolazione e del patrimonio.
Il seminario di Tesi dal titolo: territori resilienti: approccio transdisciplinare ai processi di adattamento aspetti di pianificazione, di ecologia e di economia vengono integrati per dare una visione complessiva della capacità di adattamento del sistema territorio alle criticità naturali e antropiche.
Le lezioni teoriche prevedono l’alternarsi dei 3 contributi:
Il contributo di Urbanistica
L’attività si concentra in particolare sulla pianificazione e gestione dell’ambiente e delle risorse naturali e paesaggistiche per rispondere alle sfide poste a livello globale di sostenibilità e resilienza urbana e territoriale, per fare fronte ai rischi che derivano dai cambiamenti climatici, sociali, economici e territoriali, prestando particolare attenzione all’obiettivo di minimizzare il rischio della progressiva perdita di biodiversità e dell’impoverimento degli ecosistemi.
La protezione e il ripristino degli ecosistemi, in particolare quelli urbani e periurbani, è una componente storicamente trascurata dalla pianificazione ordinaria, che oggi sta acquisendo centralità. Le città e i territori che presentano ecosistemi con alto valore di biodiversità, interconnessi e multifunzionali mostrano una maggiore resilienza a catastrofi naturali: gli ecosistemi urbani, così configurati, sono la condizione base per accrescere anche l’attrattività economica dei territori e aumentare la capacità dei paesaggi di affrontare i rischi naturali senza ricorrere necessariamente a soluzioni antropogeniche e ingegnerizzate. Essi forniscono, data la loro multifunzionalità, diversi servizi ecosistemici alla città, contribuendo ad accrescere il benessere e la qualità dell’ambiente.
Tuttavia, per rendere operativa la pianificazione urbana e territoriale per la resilienza territoriale occorrono metriche chiare e indicatori che possano essere monitorati nel tempo. Attraverso lezioni teoriche si apprenderanno metodi innovativi di analisi e monitoraggio delle dinamiche territoriali, nonché di governance multilivello, al fine di poter affrontare compiutamente le sfide dell’adattamento. Attraverso sperimentazioni di ricerca si approfondirà il ruolo dei servizi ecosistemici e del miglioramento della reticolarità ecologica nella pianificazione per la valorizzazione e il progetto di una rete ecologica “allargata”, che coinvolge tutto il territorio, come un sistema di habitat strettamente correlati, come reti di parchi e aree protette, come scenario ecosistemico multifunzionale, come una sequenza di paesaggi più o meno antropizzati.
Il contributo di ecologia cerca di dare una risposta alla domanda: in che modo una migliore gestione degli habitat, degli ecosistemi e della biodiversità può aumentare la resilienza alla vulnerabilità del territorio e contribuire alle strategie di adattamento?
Analizzato il concetto dei Servizi Ecosistemici, il modulo di Ecologia si propone l’obiettivo di fornire le conoscenze di base delle scienze naturali, utili per comprendere il valore e la funzionalità dei servizi ecosistemici. Con questo contributo si insegnano i molteplici significati della biodiversità, passando dalla ricchezza in specie all’abbondanza, mediante l’impiego di misure e tecniche più complesse.
Le specie e gli habitat sono gli elementi costitutivi da cui dipendono i mezzi di sussistenza umani e costituiscono la rete di relazioni. La protezione degli ecosistemi naturali può fornire benefici sociali, economici e ambientali, sia direttamente attraverso una gestione più sostenibile delle risorse biologiche sia indirettamente attraverso la protezione dei servizi ecosistemici offerti. Tuttavia gli habitat stanno diminuendo in tutti i territori e di conseguenza i costi delle perdite di biodiversità vengono sempre più riconosciuti dagli economisti. Contestualmente la vulnerabilità dei territori aumenta, incrementando i costi. La visione ecologica, integrata con quella dell’ economia studia le modalità con cui la tutela degli habitat e la capacità di adattamento degli ecosistemi genera benefici economici in termini di valori diretti e indiretti.
Il contributo di economia si sofferma i) sui micro-fondamenti delle decisioni individuali (di famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni) in condizioni di incertezza che si originano dai rischi e dai cambiamenti ambientali, ecologici, economici e sociali e ii) sulla microeconomia delle pratiche di conservazione degli ecosistemi e del patrimonio culturale. In particolare, da un lato si proporrà una riflessione sulla nozione di rischio, e il suo trattamento (prevenzione, protezione, mutualizzazione, trasferimento) in modo da comprendere quali effetti sociali e individuali possano essere conseguiti per migliorarne l’allocazione; qualche approfondimento verrà dedicato ai rischi catastrofali. Dall'altro si illustreranno alcuni elementi della microeconomia dei c.d. “common goods” e "conservation goods", categorie astratte che comprendono dalle risorse naturali, agli ecosistemi, al patrimonio culturale. Pratiche e incentivi allo sfruttamento e alla conservazione sono notoriamente caratterizzati da inefficienze e condotte paradossali. Il progetto delle politiche che favoriscano esiti più accettabili è operazione complessa e che richiede una serie di riferimenti teorici, che verranno discussi anche tramite alcuni rilevanti casi di studio.
Oggi più che mai, di fronte alle grandi trasformazioni insediative, ambientali e socio-economiche in corso, le discipline del progetto si interrogano sulla necessità di ridisegnare gli equilibri territoriali tra le forti polarizzazioni urbane e le aree a bassa densità che versano in condizioni di marginalità (centri storici minori, aree interne, territori periferici, spazi abbandonati o sottoutilizzati, ecc.); allo stesso tempo, le esigenze di una sostenibilità ambientale-energetica, retoricamente evocata, ma raramente conosciuta in profondità e nelle sue implicazioni economiche e sociali, devono essere valutate alla luce delle condizioni contingenti, dei luoghi, delle economie, del tempo e della durata.
Il seminario, a cui contribuiscono tre diverse discipline (progettazione architettonica e urbana, architettura del paesaggio e storia dell'architettura), guiderà gli studenti ad applicare nozioni, criteri e strumenti acquisiti attraverso la formazione precedente prevedendo un approccio sostenibile alla progettazione architettonica e paesaggistica, con particolare riferimento al patrimonio, al paesaggio e alla storia dell'architettura, della città e dei territori. In particolare si propongono percorsi di studio multidisciplinari con l’obiettivo di sviluppare progetti che, a scale differenti, si interroghino sulla capacità concreta dell’architettura e degli interventi sullo spazio fisico di innescare processi di rigenerazione paesaggistica e territoriale, di prefigurare sistemi di welfare, di costruire nuove forme di abitabilità, in stretta relazione con il patrimonio storico e ambientale, e alle sue storie.
Una corretta impostazione di metodo, rispetto agli argomenti delle tesi che verranno avviate, insieme ai docenti interni al seminario o al suo esterno, è determinante: per questo, il seminario si propone in ogni caso di dare a tutti alcune nozioni fondamentali sulla ricerca finalizzata a una tesi di laurea, e si pone come un possibile luogo di frequentazione e di apprendimento di “tecniche” di ricerca di base.
Le attività saranno organizzate attraverso momenti seminariali, tavole rotonde e attività progettuale. In particolare:
- I Momenti seminariali caratterizzanti sono da intendersi come momenti di approfondimento all’interno dei quali specifici temi vengono affrontati dalle tre discipline. L’obiettivo infatti è quello di promuovere la ricerca transdisciplinare e aprire fronti di integrazione di metodi, tecniche e strumenti per gestione resiliente delle risorse e ricchezze territoriali.
- Le Tavole rotonde con il coinvolgimento di enti esterni: acquisiti i principali concetti teorici, delle tre discipline, il seminario di tesi prevede il coinvolgimento di esperti del mondo del lavoro, delle amministrazioni pubbliche e di liberi professionisti. Ciascuno di loro porterà il proprio contributo in merito a buone pratiche nella gestione delle risorse territoriali e della diversificazione di habitat.
- L’attività progettuale: durante l’intero percorso gli studenti saranno stimolati ad individuare un caso di studio/ progetto da sviluppare in modo integrato tra le tre discipline. Tale progetto può quindi poi proseguire nell’attività di Tesi.
Si affronteranno alcuni temi specifici (proposte preliminari):
- Uno studio diversi approcci: il Progetto transdisciplinare Il seminario vede la co-partecipazione dei tre docenti referenti, il coinvolgimento di esperti esterni. Casi di studio e progetti realizzati verranno presentati e discussi.
- La vulnerabilità: tu cosa misuri? Il seminario si articola come Tavola rotonda guidata da figure con differenti competenze. Bibliografia e testi specifici verranno suggeriti per ciascuna disciplina.
- La capacità di adattamento: tu come la valuti? Il seminario si articola come una Tavola rotonda guidata da figure con differenti competenze. Bibliografia e testi specifici verranno suggeriti per ciascuna disciplina.
- Habitat e Biodiversità: perché è importante per il corretto funzionamento degli ecosistemi?
- La microeconomia degli ecosistemi naturali.
- Il progetto territorio per superare le vulnerabilità: Il seminario cerca di mettere a fuoco come la pianificazione alle divere scale può affrontare le sfide dell’adattamento attraverso l’integrazione per la resilienza di diverse discipline. Bibliografia e testi specifici verranno suggeriti per ciascuna disciplina.
Le attività saranno organizzate attraverso momenti seminariali, tavole rotonde e attività progettuale. In particolare:
- I Momenti seminariali caratterizzanti sono da intendersi come momenti di approfondimento all’interno dei quali specifici temi vengono affrontati dalle tre discipline. L’obiettivo infatti è quello di promuovere la ricerca transdisciplinare e aprire fronti di integrazione di metodi, tecniche e strumenti per gestione resiliente delle risorse e ricchezze territoriali.
- Le Tavole rotonde con il coinvolgimento di enti esterni: acquisiti i principali concetti teorici, delle tre discipline, il seminario di tesi prevede il coinvolgimento di esperti del mondo del lavoro, delle amministrazioni pubbliche e di liberi professionisti. Ciascuno di loro porterà il proprio contributo in merito a buone pratiche nella gestione delle risorse territoriali e della diversificazione di habitat.
- L’attività progettuale: durante l’intero percorso gli studenti saranno stimolati ad individuare un caso di studio/ progetto da sviluppare in modo integrato tra le tre discipline. Tale progetto può quindi poi proseguire nell’attività di Tesi.
Si affronteranno alcuni temi specifici (proposte preliminari):
- Uno studio diversi approcci: il Progetto transdisciplinare Il seminario vede la co-partecipazione dei tre docenti referenti, il coinvolgimento di esperti esterni. Casi di studio e progetti realizzati verranno presentati e discussi.
- La vulnerabilità: tu cosa misuri? Il seminario si articola come Tavola rotonda guidata da figure con differenti competenze. Bibliografia e testi specifici verranno suggeriti per ciascuna disciplina.
- La capacità di adattamento: tu come la valuti? Il seminario si articola come una Tavola rotonda guidata da figure con differenti competenze. Bibliografia e testi specifici verranno suggeriti per ciascuna disciplina.
- Habitat e Biodiversità: perché è importante per il corretto funzionamento degli ecosistemi?
- La microeconomia degli ecosistemi naturali.
- Il progetto territorio per superare le vulnerabilità: Il seminario cerca di mettere a fuoco come la pianificazione alle divere scale può affrontare le sfide dell’adattamento attraverso l’integrazione per la resilienza di diverse discipline. Bibliografia e testi specifici verranno suggeriti per ciascuna disciplina.
Per la parte relativa alla biodiversità e alla conservazione degli habitat gli studenti verranno guidati nel fare una approfondita analisi della più recente e attuale bibliografia: dalle banche dati di organizzazioni mondiali, dalle istituzioni europee e centri di ricerca. Durante ciascuna tavola rotonda verranno poi indicati specifici riferimenti bibliografici.
Una lista di libri di autori vari verrà fornita per supporto culturale.
Benedict M A, McMahon E T (2006) Green Infrastructure. Linking Landscapes and Communities, Island Press, Washington.
Brunetta G., Ceravolo R., Barbieri C. A., Borghini A., de Carlo F., Mela A., Beltramo S., Longhi A., De Lucia G., Ferraris S., Pezzoli A., Quagliolo C., Salata S., Voghera A., “Territorial Resilience: Toward a Proactive Meaning for Spatial Planning”, in Sustainability 2019, 11(8), 2286, pp. 17, doi:10.3390/su11082286, www.mdpi.com/journal/sustainability, ISSN 2071-1050.
Buchanan, James M., (1975) The Samaritan’s dilemma, in: Edmund S. Phelps (ed.) Altruism, Morality, and Economic Theory, Sage Foundation, New York: 71-85.
EC – European Commission (2013) Communication from the Commission to the Euro-pean Parliament, The Council, the European Economic and Social Committee and the Committee of the Regions. Green Infrastructure (GI)—Enhancing Europe’s Natural Capital, COM/2013/0249 Final. European Commission, Brussels. [https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/HTML/?uri=CELEX:52013DC0249&from=EN].
Elmqvist, T., Fragkias, M., Goodness, J., Güneralp, B., Marcotullio, P.J., McDonald, R.I., Parnell, S., Schewenius, M., Sendstad, M., Seto, K.C., Wilkinson, C., (2013). Urbanization, Biodiversity and Ecosystem Services: Challenges and Opportunities. A global assessment. Springer
Juniper, T. (2019). The Ecology Book: Big Ideas Simply Explained. DK
Folke C (2007) Social–ecological systems and adaptive governance of the commons. Ecol. Res., 22, 14–15.
Giudice, B., Voghera A., (2020) Defining a social-ecological performance to prioritize compensatory actions for environmental regeneration. The experimentation of the environmental compensation plan, In: Sustainable Cities And Society, pagine 1-15, ISSN: 2210-6707, htt.p://dx.doi.org/10.1016/j.scs.2020.102357.
Ingaramo, R., Voghera A., (2016) (eds.) Topics And Methods For Urban and Landscape Design. From the river to the project, Springer, pp. 256, ISBN: 978-3-319-51534-2.
Meerow S, Newell J P (2017) Spatial planning for multifunctional green infrastructure: growing resilience in Detroit. Landsc Urban Plan 159:62–75.
Mubareka S, Estreguil C, Baranzelli C (2013) A land-use-based modelling chain to assess the impacts of natural water retention measures on Europe’s green infrastructure. Int J Geogr Inf Sci 27:1740–1763.
Naoi, Michio, Miki Seko, and Kazuto Sumita. (2010) Community rating, cross subsidies and underinsurance: Why so many households in Japan do not purchase earthquake insurance. The Journal of Real Estate Finance and Economics, 40.4, pp. 544-561.
Stefánsson, H. Orri, and Richard Bradley. (2019) What is risk aversion? The British Journal for the Philosophy of Science, 70.1, pp. 77-102.
Voghera A, Giudice B (2021) Green Infrastructure and Landscape Planning in a Sustainable and Resilient.Perspective. In: Arcidiacono A, Ronchi S (eds) Ecosystem Services and Green Infrastructure. Cities and Nature. Springer, Cham, pp. 213-224. https://doi.org/10.1007/978-3-030-54345-7_16.
Voghera A., La Riccia L. (2019) (eds.) Spatial Planning in the Big Data Revolution, IGI GLOBAL (USA), pp. 1-359.
Wildasin, D. E. Disaster avoidance, disaster relief, and policy coordination in a federation. Federalism and Decentralized Governance (2008).
Wilson, E.O. (2021). Biofilia. Il nostro legame con la natura. Piano B.
Per la parte relativa alla biodiversità e alla conservazione degli habitat gli studenti verranno guidati nel fare una approfondita analisi della più recente e attuale bibliografia: dalle banche dati di organizzazioni mondiali, dalle istituzioni europee e centri di ricerca. Durante ciascuna tavola rotonda verranno poi indicati specifici riferimenti bibliografici.
Una lista di libri di autori vari verrà fornita per supporto culturale.
Benedict M A, McMahon E T (2006) Green Infrastructure. Linking Landscapes and Communities, Island Press, Washington.
Brunetta G., Ceravolo R., Barbieri C. A., Borghini A., de Carlo F., Mela A., Beltramo S., Longhi A., De Lucia G., Ferraris S., Pezzoli A., Quagliolo C., Salata S., Voghera A., “Territorial Resilience: Toward a Proactive Meaning for Spatial Planning”, in Sustainability 2019, 11(8), 2286, pp. 17, doi:10.3390/su11082286, www.mdpi.com/journal/sustainability, ISSN 2071-1050.
Buchanan, James M., (1975) The Samaritan’s dilemma, in: Edmund S. Phelps (ed.) Altruism, Morality, and Economic Theory, Sage Foundation, New York: 71-85.
EC – European Commission (2013) Communication from the Commission to the Euro-pean Parliament, The Council, the European Economic and Social Committee and the Committee of the Regions. Green Infrastructure (GI)—Enhancing Europe’s Natural Capital, COM/2013/0249 Final. European Commission, Brussels. [https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/HTML/?uri=CELEX:52013DC0249&from=EN].
Elmqvist, T., Fragkias, M., Goodness, J., Güneralp, B., Marcotullio, P.J., McDonald, R.I., Parnell, S., Schewenius, M., Sendstad, M., Seto, K.C., Wilkinson, C., (2013). Urbanization, Biodiversity and Ecosystem Services: Challenges and Opportunities. A global assessment. Springer
Juniper, T. (2019). The Ecology Book: Big Ideas Simply Explained. DK
Folke C (2007) Social–ecological systems and adaptive governance of the commons. Ecol. Res., 22, 14–15.
Giudice, B., Voghera A., (2020) Defining a social-ecological performance to prioritize compensatory actions for environmental regeneration. The experimentation of the environmental compensation plan, In: Sustainable Cities And Society, pagine 1-15, ISSN: 2210-6707, htt.p://dx.doi.org/10.1016/j.scs.2020.102357.
Ingaramo, R., Voghera A., (2016) (eds.) Topics And Methods For Urban and Landscape Design. From the river to the project, Springer, pp. 256, ISBN: 978-3-319-51534-2.
Meerow S, Newell J P (2017) Spatial planning for multifunctional green infrastructure: growing resilience in Detroit. Landsc Urban Plan 159:62–75.
Mubareka S, Estreguil C, Baranzelli C (2013) A land-use-based modelling chain to assess the impacts of natural water retention measures on Europe’s green infrastructure. Int J Geogr Inf Sci 27:1740–1763.
Naoi, Michio, Miki Seko, and Kazuto Sumita. (2010) Community rating, cross subsidies and underinsurance: Why so many households in Japan do not purchase earthquake insurance. The Journal of Real Estate Finance and Economics, 40.4, pp. 544-561.
Stefánsson, H. Orri, and Richard Bradley. (2019) What is risk aversion? The British Journal for the Philosophy of Science, 70.1, pp. 77-102.
Voghera A, Giudice B (2021) Green Infrastructure and Landscape Planning in a Sustainable and Resilient.Perspective. In: Arcidiacono A, Ronchi S (eds) Ecosystem Services and Green Infrastructure. Cities and Nature. Springer, Cham, pp. 213-224. https://doi.org/10.1007/978-3-030-54345-7_16.
Voghera A., La Riccia L. (2019) (eds.) Spatial Planning in the Big Data Revolution, IGI GLOBAL (USA), pp. 1-359.
Wildasin, D. E. Disaster avoidance, disaster relief, and policy coordination in a federation. Federalism and Decentralized Governance (2008).
Wilson, E.O. (2021). Biofilia. Il nostro legame con la natura. Piano B.
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria;
Exam: Compulsory oral exam;
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L'esame prevede l'attribuzione di un unico giudizio "superato" o "non superato", deciso congiuntamente da parte dei docenti delle tre discipline.
Si richiederà allo studente di dimostrare la capacità di strutturare il proprio percorso di tesi magistrale attraverso la consegna di un elaborato scritto individuale sotto forma di saggio da presentare oralmente alla commissione in cui illustrare, rispetto a un tema di tesi proposto, un breve abstract, lo stato dell'arte e la bibliografia di riferimento, gli obiettivi della ricerca, la struttura metodologica, prime ipotesi di approfondimento progettuale o sviluppo della ricerca e gli elementi di originalità e di innovazione.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
Exam: Compulsory oral exam;
L'esame prevede l'attribuzione di un unico giudizio "superato" o "non superato", deciso congiuntamente da parte dei docenti delle tre discipline.
Si richiederà allo studente di dimostrare la capacità di strutturare il proprio percorso di tesi magistrale attraverso la consegna di un elaborato scritto individuale sotto forma di saggio da presentare oralmente alla commissione in cui illustrare, rispetto a un tema di tesi proposto, un breve abstract, lo stato dell'arte e la bibliografia di riferimento, gli obiettivi della ricerca, la struttura metodologica, prime ipotesi di approfondimento progettuale o sviluppo della ricerca e gli elementi di originalità e di innovazione.
In addition to the message sent by the online system, students with disabilities or Specific Learning Disorders (SLD) are invited to directly inform the professor in charge of the course about the special arrangements for the exam that have been agreed with the Special Needs Unit. The professor has to be informed at least one week before the beginning of the examination session in order to provide students with the most suitable arrangements for each specific type of exam.