Il corso descrive i trattamenti avanzati per le acque di scarico derivanti dall'industria tessile, al fine di limitare gli impatti ambientali derivanti da questa industria manifatturiera.
Oltre agli inquinanti biodegradabili, le acque di scarico dell'industria tessile contengono composti refrattari e/ tossici, che richiedono specifici trattamenti per la loro rimozione.
In quest'ambito, i trattamenti chimici, in particolare i processi ossidativi, risultano importanti ed efficaci.
Riguardo ai trattamenti fisici, oltre ai più tradizionali e ben conosciuti, separazione e concentrazione con membrane permettono di recuperare e parzialmente riciclare e riutilizzare l'acqua purificata, anche se gli inquinanti non vengono distrutti ma semplicemente concentrati.
Spesso per ottenere concentrazioni degli inquinanti inferiori ai limiti di legge è necessario ricorrere alla combinazione di tecniche più avanzate con quelle più comunemente usate, sia che l'acqua trattata sia destinata allo scarico in acque superficiali che in fognatura.
Lo stesso vale per il recupero, il riciclo e il riutilizzo dell'acqua, che sono operazioni sempre più applicate a causa dei crescenti costi dei consumi d'acqua effettuati; anche in questo caso, in genere, più processi devono essere combinati per avere un'acqua purificata, e la combinazione dipende sia dalle caratteristiche dell'acqua di scarico che dal tipo di utilizzo dell'acqua trattata.
Il programma è focalizzato sui processi e sugli impianti, in termini di aspetti costruttivi e di gestione, tenendo in conto la normativa italiana e le direttive dell'Unione Europea.

Lo studente deve acquisire le conoscenze fondamentali esposte durante il corso, al fine di essere in grado di formulare i criteri di scelta fra le possibili tecnologie di trattamento, tenendo conto anche del quadro legislativo e degli aspetti economici del trattamento stesso.
Inoltre, al termine del corso lo studente avrà appreso il linguaggio tecnico proprio dei trattamenti delle acque di scarico.

E' richiesta la conoscenza delle nozioni di base contenute nei programmi universitari di chimica generale, fisica, meccanica dei fluidi, reattori chimici.

Cenni sugli impianti tradizionali di trattamento delle acque di scarico (10 ore): carico idraulico; principali inquinanti; fognature miste e separate; pretrattamenti; trattamenti primari; trattamenti secondari; trattamenti e smaltimento dei fanghi.

Trattamenti chimici per le acque di scarico (25 ore): flocculazione/sedimentazione di inquinanti non biodegradabili; processo Fenton e foto-Fenton; ozonizzazione; ossidazione ad umido; ossidazione elettrochimica.

Trattamenti fisici (15 ore): trattamenti a membrana (ultrafiltrazione, osmosi inversa, nanofiltrazione); elettrocoagulazione; trattamento con carboni attivi.

Recupero delle acque di scarico (10 ore): operazioni singole e multiple usate per purificare acque di scarico, in modo da ottenere concentrazioni degli inquinanti adatte al riuso dell'acqua depurata.

Esercizi di calcolo, risolti dagli studenti in aula, relativi a:
- impianti di trattamento a carboni attivi
- impianti per processi a membrana
- impianti per trattamenti di precipitazione chimica/flocculazione.

Non sono indicati libri di riferimento. Gli schemi e i diagrammi utilizzati durante le lezioni sono reperibili sulla pagina web del corso. Le esercitazioni in aula richiedono l'uso di calcolatrici scientifiche.

La verifica dell'apprendimento avviene tramite un esame orale.