L'obiettivo dell’Atelier è quello di fornire un'adeguata conoscenza dei diversi livelli di Piano, in termini di obiettivi, contenuti, caratteri, rapporto tra i diversi livelli della pianificazione. Particolare attenzione sarà prestata all'analisi delle caratteristiche ambientali, socioeconomiche e dei sistemi infrastrutturali finalizzate alla redazione di un piano di scala vasta, sperimentandone le tecniche in un caso concreto.

- Lettura, in modo sistemico, dei caratteri socioeconomici e ambientali dei territori alle diverse scale (provinciale e regionale), anche in relazione con il contesto
- Analisi finalizzate all'individuazione di punti di forza e criticità dei territori interessati.
- Capacità di tradurre tali analisi frutto di apporti multidisciplinari - in politiche ed azioni di piano.

Conoscenza degli elementi base dell'economia urbana, territoriale e ambientale
Conoscenza e capacità d'uso degli strumenti della rappresentazione territoriale (statistica e grafica).

L'attività dell’Atelier è articolata in due fasi:
1 - predisposizione di un quadro conoscitivo (in particolare: dinamiche demografiche e socio-economiche, situazione ambientale, caratteri del paesaggio, quadro della pianificazione esistente);
2 - prefigurazione degli scenari di sviluppo prevedibili con particolare attenzione agli strumenti vigenti della pianificazione territoriale.
Contributi disciplinari previsti:
- elementi di progettazione paesistica
- analisi delle problematiche relative alla componente idrogeologica.
L’Atelier, partendo da primi elementi teorici e generali riguardanti la pianificazione territoriale, affronterà, nello specifico, un’area studio rispetto alla quale verranno svolte analisi (statistiche e territoriali) e definite proposte per prime ipotesi di piano.
Il caso studio affrontato nell’Atelier riguarda la pianura piemontese, attraversata da grandi infrastrutture e ricca di problemi ambientali e socio-economici, che costituisce un elemento caratterizzante l’intero contesto regionale. In particolare la piana vercellese e novarese – compresa tra la Dora Baltea e il Ticino e attraversata dall’autostrada TO-MI – rappresenta un interessante campo di analisi.
L’area di studio (analizzata in particolare in due sub-ambiti) si focalizza sull’Ovest Ticino e sull’area della Valledora avendo come riferimento anche i due capoluoghi di provincia interessati (Novara e Vercelli).

Analisi delle dinamiche demografiche e occupazionali con tecniche statistiche. Analisi urbanistiche, territoriali e ambientali.
Le attività dell’Atelier si svolgeranno in aula con l'assistenza dei docenti e saranno affrontate in gruppi di lavoro (3-4 studenti) per la predisposizione di specifiche relazioni sui temi riguardanti il caso studio.

Cesare EMANUEL, Marcello TADINI (a cura di), Progettare il cambiamento. Analisi, scenari e strategie per il quadrante territoriale del nord-est piemontese, Edizioni Mercurio, Vercelli 2010.
APT, La pianificazione regionale in Piemonte, Appunti di politica territoriale n. 15, CELID, Torino 2010.

Consigliati:
Fabio MINUCCI, L'evoluzione del governo nel territorio dell'ambiente, UTET università, Novara 2005.
Edoardo SALZANO, Fondamenti di urbanistica. La storia e la norma, Laterza, Roma-Bari 2007.
Eugenio TURRI, La megalopoli padana, Marsilio, Venezia 2000.

A integrazione dei testi saranno messi a disposizione degli studenti, attraverso il portale della didattica, materiali relativi al caso studio.

Con riferimento alla pianificazione territoriale ogni gruppo di lavoro, al termine di ogni fase, dovrà consegnare una relazione sul lavoro svolto per poi procedere ad un confronto tra gruppi.
I diversi contributi dovranno, al termine dell’Atelier, confluire in una relazione illustrativa unitaria delle analisi svolte e degli scenari di progetto prefigurabili.
Il voto d'esame rappresenta la media delle valutazioni di ciascun docente con riferimento al lavoro di gruppo, all'esposizione del lavoro da parte del gruppo, all'esame orale del singolo studente.