Politecnico di Torino | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Anno Accademico 2012/13 | |||||||||||||||||||||||||||||||||
01NXRPV Atelier Progetto del nuovo nell'esistente |
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Corso di Laurea Magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio - Torino |
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Presentazione
L'Atelier multidisciplinare 'Progetto del nuovo nell'esistente' è collocato al primo anno del corso di Laurea Magistrale in Architettura per il Patrimonio: il corso che si propone di formare una figura di architetto con particolari competenze nell'ambito del patrimonio architettonico e paesaggistico, capace di rispondere all'urgenza della tutela e del restauro, anche attraverso modalità di intervento innovative, con particolare attenzione alla situazione di rischio e di sostenibilità,
e all’inserimento in contesti ambientali fragili o da valorizzare. Bussola d’orientamento del corso è la valorizzazione del territorio e del contesto ambientale inteso come bene culturale , come testimonianza di civiltà da conservare ma anche da recuperare dal degrado e da restituire a funzioni e usi sostenibili e coerenti con la contemporaneità . In coerenza con questi obiettivi, l'atelier 'Progetto del nuovo nell'esistente' intende sviluppare l'esperienza progettuale alla scala architettonica mediante l'integrazione delle discipline compositive, strutturali e tecnologiche, con particolare riferimento all'inserimento di nuovi manufatti, infrastrutture o elementi di 'qualità' in contesti di forte valenza culturale, dove l'esistente si pone come risorsa complessa – anche in condizioni di criticità - alla quale occorre fare costante riferimento. Rispetto alla scansione consequenziale degli atelier del biennio specialistico, il 'Progetto del nuovo nell'esistente' è collocato al primo semestre del primo anno, parallelamente al 'progetto di Restauro' con il quale condivide la dimensione di scala. |
Risultati di apprendimento attesi
Gli studenti acquisiranno competenze critiche e di analisi del processo progettuale in relazione ai temi dell'analisi, trasformazione/rifunzionalizzazione/riqualificazione del patrimonio ambientale e storico, nei termini della valorizzazione delle risorse culturali disponibili, della loro rispondenza a criteri di stabilità e idoneità statica e di sostenibilità economica e gestionale ; in particolare si dovranno acquisire metodologie di impostazione e risoluzione, dei problemi progettuali connessi alla trasformazione di beni, del loro completamento e del loro rapporto con gli edifici di nuova progettazione, tenendo conto dei limiti e delle potenzialità dei manufatti e dei contesti, ma anche della scelta di tecnologie e tecniche costruttive appropriate alla natura dei beni in oggetto, ricorrendo sia all'uso di materiali e tecniche tradizionali sia contemporanee.
Gli studenti che supereranno l'esame dell'atelier 'Progetto del nuovo nell'esistente' in particolare dovranno aver acquisito: - una piena consapevolezza della complessità del costruire nel costruito come condizione largamente prevalente nella nostra situazione e come scelta volta a minimizzare l’occupazione di territorio non ancora urbanizzato; - la capacità di interpretare e risolvere problemi complessi letti in un'ottica interdisciplinare, in particolare i problemi legati alla rifunzionalizzazione, alla messa a norma, alla accessibilità, al miglioramento o adeguamento statico, all'impiego di tecnologie compatibili e culturalmente/economicamente sostenibili; - la capacità di valutare il grado di sicurezza statica dell'esistente e del progetto; - la preparazione e la sensibilità per restituire architetture di elevata qualità ambientale complessiva, ponendo il progetto in posizione di "servizio" come opportunità culturalmente evoluta di valorizzazione delle risorse ambientali, storiche e culturali di qualsiasi contesto, sia esso di particolare pregio o in condizioni di criticità e degrado. |
Prerequisiti / Conoscenze pregresse
Ad integrazione di quanto già definito nella prima parte del regolamento didattico di Ateneo, costituiscono requisiti curriculari il titolo di laurea conseguito in determinate classi e le competenze e conoscenze che lo studente deve aver acquisito nel percorso formativo pregresso. In particolare lo studente deve essere in possesso di un'adeguata preparazione personale e delle conoscenze derivanti dal superamento degli esami di progettazione architettonica, teoria e tecnica delle costruzioni, e tecnologia dell'architettura previsti nel CdL triennale in architettura
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Programma
L'Atelier concentra la sua attività su una o più esercitazioni didattiche incentrate su interventi di nuova progettazione e trasformazione di manufatti preesistenti posti all'interno di ambiti territoriali storicamente consolidati, nonché la verifica della stabilità statica delle strutture prima e dopo l'intervento. La scala di intervento, pure guardando alle trame del tessuto circostante, è architettonica e affronta le questioni connesse al tema della nuova progettazione connessa a opere di trasformazione/rifunzionalizzazione, in cui il progetto del nuovo s'intende come incremento di qualità e di valori nel rispetto dell'identità del patrimonio su cui si innesta. In quest'ottica si collocano le questioni della sicurezza strutturale e del principio di minimo intervento nelle operazioni di adeguamento statico, nonché l'innovazione compatibile (tecnologica e materica) che permetta l'inserimento di elementi di novità nel rispetto dell'esistente. Saranno altresì trattati i temi connessi alle innovazioni di processo, ai metodi e alle tecniche ma anche agli strumenti dell'organizzazione, gestione e manutenzione di processi complessi d’integrazione edilizia.
Gli apprendimenti necessari a formulare il progetto sia di nuova costruzione che di trasformazione/rifunzionalizzazione/riqualificazione saranno acquisiti nell'ambito delle diverse discipline che convergono nell'atelier, in cui si alterneranno un apparato di lezioni frontali mono-multi disciplinari e una o più esercitazioni progettuali multidisciplinari su uno specifico tema di progetto. La/le esercitazioni, oltre ad affrontare gli aspetti più ampi della valorizzazione della qualità urbana in contesti consolidati, tratteranno le problematiche connesse alle questioni specifiche della trasformazione architettonica (declinata rispetto ai temi dell'addizione e dell'accostamento) che consentiranno di sviluppare approfondimenti morfotipologici, geometrico/compositivi, strutturali/costruttivi, tecnologici/materici, questi ultimi due posti in relazione, rispettivamente, agli aspetti della costruzione e della sostenibilità e qualità degli interventi. L'insegnamento avverrà mediante lezioni ex-cathedra, fasi di ricerca operativa condotte direttamente dagli studenti, discussioni seminariali e revisioni collettive sullo stato di avanzamento del/dei progetto/i. La sperimentazione didattica alla scala dei manufatti edilizi e dei componenti sarà orientata alla definizione di requisiti, opzioni tecno-tipologiche e specifiche tecnologie costruttive anche con diretto riferimento agli apparati normativi cogenti. Il tema di esercitazione prescelto per l’Atelier dell’Anno Accademico 2012-2013, riguarda, a Torino, l’area di via Borsellino adiacente all’edificio storico delle officine Nebiolo, al quale accostare a completamento del fronte stradale un edificio multipiano destinato a residenze universitarie. Il nuovo edificio in progettazione dovrà integrarsi con le ex officine Nebiolo e con le torri già oggi destinate a residenza universitaria, riqualificando il fronte già coinvolto in precedenza nel concorso per la biblioteca civica vinto da Bellini e abbandonato quanto a possibilità di realizzazione. |
Organizzazione dell'insegnamento
L'applicazione delle conoscenze avverrà su casi di studio reali in modo da validare la padronanza di strumenti per la lettura e l'analisi di problemi complessi; le conoscenze saranno acquisite attraverso esperienze seminariali, visite, sopralluoghi nei casi di studio indagati ed esercitazioni sul campo orientate all'apprendimento e all'esercizio del 'saper fare'.
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Testi richiesti o raccomandati: letture, dispense, altro materiale didattico
C. Bertolini Cestari, Il progetto tecnologico, in C. Ronchetta, M. Trisciuoglio (a cura di), Progettare per il Patrimonio Industriale, Torino 2008.
C. Bertolini Cestari, The inheritance of Structural Typology as a teaching subject to the technological culture of the architectural project, in F. Levi, M.A. Chiorino, C. Bertolini Cestari, Eduardo Torroja. From the philosophy of structures to the art and science of building, Milano 2003, pp. 164-169. M. Camasso, S. Gron, E. Vigliocco, Leggere, costruire, trasformare. Appunti di composizione architettonica e urbana, Torino 2008. G. Croci, Conservazione e restauro strutturale dei beni architettonici, Torino 2001. L. Dal Pozzolo, S. Gron, A. Magnaghi, Tra città e museo. Itinerari, incroci, convergenze, Name edizioni, Napoli, 2006 pagg. 231 L. Dal Pozzolo (a cura di), Fuori città, senza campagna. Paesaggio e progetto nella città diffusa, Franco Angeli, Milano 2002 L. Dal Pozzolo, Le condizioni per la forma. Il progetto in luoghi a risorse deboli, Torino 1996. P. Castelnovi, L. Dal Pozzolo, Progettare, etc' o il progetto in forma di racconto, Torino 1990. A. Giuffré, Letture sulla Meccanica delle Murature Storiche, Roma, 1991. S. Gron, E. Vigliocco, Intersezione/Intersection. Più frammenti, un unico soggetto, Milano 2009. A. Magnaghi, Sapere per saper fare, Torino 1996. A. Magnaghi, P. Tosoni, La città smentita, Torino 1996. S. Mastrodicasa, Dissesti statici delle strutture edilizie, Milano 1993. A. Rossi, L'architettura della città, 1966. M. Romano, L'estetica della città europea. Forme e immagini, Torino 1993. P. Tosoni, Derive della cultura architettonica, Torino 1999. A. Carpinteri, Scienza delle Costruzioni Vol.1 e 2, Pitagora Editrice, Bologna, 1995. I testi, scelti tra quelli elencati, saranno comunicati a lezione dai docenti titolari dell'insegnamento. |
Criteri, regole e procedure per l'esame
La verifica dell'apprendimento avverrà sia attraverso valutazioni intermedie (prove grafiche, discussione dei risultati delle attività singole o di gruppo che saranno organizzate), sia attraverso la discussione dei risultati conclusivi dell'attività di progettazione. L'esame di profitto verterà sulla discussione degli elaborati di progetto prodotti all'interno dell'esperienza dell'atelier, sulla discussione orale dei contenuti teorici proposti all'interno dell'esperienza, nell'esercizio di una prova grafica.
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Orario delle lezioni |
Statistiche superamento esami |
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