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Politecnico di Torino
Anno Accademico 2012/13
01NZPMA
Bioingegneria elettronica e sicurezza
Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica - Torino
Docente Qualifica Settore Lez Es Lab Tut Anni incarico
Knaflitz Marco ORARIO RICEVIMENTO PO IBIO-01/A 80 0 0 0 9
SSD CFU Attivita' formative Ambiti disciplinari
ING-INF/06 8 B - Caratterizzanti Ingegneria biomedica
Presentazione
L'insegnamento ha come obiettivo fornire le conoscenze base relative al panorama normativo europeo, ai principali aspetti di sicurezza elettrica in ambito ospedaliero, alle metodiche ed ai problemi tipici del prelievo di biopotenziali ed ai principi di funzionamento e di corretta gestione dei principali tipi di apparecchi elettromedicali di tipo diagnostico e terapeutico.
Risultati di apprendimento attesi
Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di valutare il livello di rischio al quale pazienti ed operatori sono esposti a causa dell’uso di strumentazione biomedica ed individuare le misure di prevenzione e protezione in grado di contenerlo; inoltre, per tutte le tipologie di apparecchi elettromedicali considerate, lo studente dovrà conoscere i principi di funzionamento, il grado di evoluzione tecnologica, i rischi specifici associati all’apparecchio considerato e le misure di prevenzione e protezione in grado di contenerli.
Infine, lo studente conoscerà il panorama normativo europeo e le norme generali, collaterali e particolari relative alla strumentazione trattata.
Prerequisiti / Conoscenze pregresse
Lo studente deve avere una buona conoscenza degli argomenti trattati nei corsi di fisica, elettrotecnica, elettronica e fisiologia con elementi di anatomia umana.
Programma
- Il panorama normativo europeo: direttiva dispositivi medici 93/42, 47/2007, IEC601-1 (cenni), collaterali e particolari.
- Sicurezza elettrica in ambito ospedaliero: suddivisione degli apparecchi elettromedicali in classi e tipi (I, II, III, B, BF, CF); macroshock per contatto diretto ed indiretto, interruttore magnetotermico, interruttore differenziale, impianto di messa a terra; microshock, nodo equipotenziale, uso di strumentazione di tipo CF.
- Prelievo di biopotenziali: caratteristiche del front-end, interferenza di rete (CMRR finito, asimmetria elettrodi, accoppiamenti capacitivi), scelta dei valori desiderati di resistenza di ingresso e CMRR. Una generica catena di amplificazione per biopotenziali.
- Il segnale elettrocardiografico: cenni di elettrofisiologia cardiaca, il ciclo elettrocardiografico e sua suddivisione, derivazioni agli arti, aumentate e toraciche. Gli artefatti tipici dell’elettrocardiografia. Esempio di catena di amplificazione ECG. Elettrocardiografia dinamica (Holter): problematiche tecnologiche ed utilità clinica.
- Il segnale elettroencefalografico: generazione del segnale e sue caratteristiche, suddivisione in bande. Utilità clinica del segnale EEG. sistemi di elettrodi (il sistema 10-20), sistemi di elettrodi per EEG ad alta risoluzione. Gli artefatti tipici dell’elettroencefalografia: esempi di tracciati corrotti dai diversi tipi di artefatti. Catena di amplificazione del segnale EEG. Cenni all’interpretazione del segnale EEG. Analisi nel dominio delle frequenze. Cenni alla soluzione del problema inverso per la localizzazione delle sorgenti.
- Potenziali evocati somatosensoriali, visivi ed uditivi: metodi di eccitazione e prelievo, cenni alla tecnica dell’averaging.
- Lampade scialitiche: le diverse tipologie di lampade scialitiche, costituzione, rischi associati all’uso delle lampade scialitiche. La norma particolare specifica. Manutenzione e verifiche preventive.
- Apparecchi per elettrochirurgia: principi di funzionamento, evoluzione dello stadio di uscita e rischi legati all’uso dello strumento, monitor paziente e monitor di elettrodo. Un moderno elettrobisturi: analisi delle prestazioni. Elettrobisturi utilizzati in chirurgia mini-invasiva:problematiche e soluzioni. La norma particolare specifica e le linee guida. Manutenzione e verifiche periodiche.
- Defibrillatore – cardioversore: principi di funzionamento, dimensionamento del circuito di scarica, monitoraggio dell’energia ceduta. La norma particolare specifica e le linee guida. Manutenzione e verifiche periodiche.
- Pompe di infusione: principi di funzionamento, le diverse tipologie di pompa di infusione. La norma particolare specifica. Manutenzione e verifiche periodiche.
- Preparatori per emodialisi: principi di funzionamento e problematiche specifiche. I principali rischi per operatori e pazienti. Costituzione di un preparatore "tipo". La norma particolare specifica. Sistemi di allarme e sicurezza. Manutenzione e verifiche periodiche.




Criteri, regole e procedure per l'esame (Prof. M. Knaflitz)
L'esame consiste in una prova scritta che è costituita da due parti:
parte A: 15 domande a risposta guidata tese ad accertare le conoscenze generali relative alle tematiche trattate nel corso. Ad ogni risposta esatta viene attribuito 1 punto, ad ogni risposta non data viene attribuito 0, ad ogni risposta errata viene attribuito un punteggio negativo pari a 0,25 punti. Il punteggio ottenuto è quindi rinormalizzato in modo che il punteggio massimo ottenibile sia pari a 9 punti.
parte B: 3 domande a risposta aperta, alle quali il candidato deve rispondere utilizzando il modulo fornito dal docente nel quale è indicato lo spazio massimo disponibile per la risposta. Le domande sono tese ad accertare la conoscenza degli aspetti specifici degli argomenti trattati a lezione ed indicati nel programma dell'insegnamento. Ad ogni risposta è attribuito un punteggio massimo pari ad 8 punti.
Per accedere alla correzione della parte B è necessario che il candidato superi la soglia di 6/15 nella parte A. E' inoltre necessario che il candidato superi la soglia di 12 nella parte B. Il voto finale è ottenuto sommando la votazione della parte A rinormalizzata (massimo 9 punti) alla votazione della parte B (massimo 24 punti).
I candidati che superano il punteggio di 30,5 ottengono la lode.


Orario delle lezioni
Statistiche superamento esami

Programma definitivo per l'A.A.2012/13
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