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Politecnico di Torino
Anno Accademico 2012/13
01PEKPM
Atelier: Progetto e rappresentazione
Corso di Laurea in Architettura - Torino
Docente Qualifica Settore Lez Es Lab Tut Anni incarico
Marotta Anna ORARIO RICEVIMENTO     60 0 0 35 7
Patestos Costantino ORARIO RICEVIMENTO PO CEAR-09/A 60 0 0 0 3
SSD CFU Attivita' formative Ambiti disciplinari
ICAR/14
ICAR/17
6
6
C - Affini o integrative
A - Di base
A11
Rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente
Presentazione
IL PROGETTO DEL SOCIAL HOUSING COME OCCASIONE DI RIGENERAZIONE URBANA

Con la fine dell’espansione urbana illimitata, l’attenzione della progettazione architettonica viene focalizzata –di nuovo- sul "centro storico" o, per meglio dire, sulla città compatta esistente. Obiettivo dell’attività progettuale è la "rigenerazione urbana" -tramite il progetto di architettura- di alcune aree urbane liberate di recente: aree decentrate e/o parti della periferia storica rese disponibili dopo i cambiamenti epocali in alcuni settori produttivi, nel processo di "de-industrializzazione" della città contemporanea.
In questa operazione di riconfigurazione architettonica di alcune parti della città vengono valorizzate le caratteristiche culturali del luogo (il cosiddetto "genius loci") ma anche -e, forse, soprattutto- quelle fisiche del contesto specifico. Inoltre, sembra ineluttabile (e lo è) lo studio del rapporto che esiste tra una storia interna del tipo architettonico e una storia esterna del contesto, in altre parole l’analisi costruita attorno al rapporto tra morfologia urbana e tipologia edilizia.
Infine, il presupposto che muove l’attività compositiva dell’Atelier riconosce nelle migliori opere nel passato -cioè nella Storia- e nei principi fondamentali -cioè nella Teoria- il necessario fondamento (quasi paradigma) per la nuova progettazione.
Tema e Area di progetto:
I due contributi disciplinari dell’Atelier (la Composizione e la Rappresentazione) affrontano in maniera autonoma, e allo stesso tempo integrata e coordinata, aspetti teorici delle rispettive discipline; i contenuti sono poi funzionali all’elaborazione di un unico progetto architettonico elaborato congiuntamente.
Come tema del corso si propone la trasformazione degli ex Stabilimenti Aeronautici Fiat Avio, a Torino, complesso che interessa una superficie complessiva di 317.350 mq, delimitata dalle vie Nizza, Farigliano, Canelli e Passo Buole.
L’obiettivo principale è quello di progettare un complesso edilizio che si caratterizzi per la propria identità, creando una nuova centralità locale. Mediante un intervento che incida sulla struttura e sull’uso collettivo della città, implicando trasformazioni non solo spaziali e fisiche, ma anche economiche, culturali e sociali, diventando un processo di autentica rigenerazione urbana consolidata nella città e nel territorio.
Oltre al lavoro progettuale vero e proprio, è prevista una esercitazione sulla bibliografia. Quest’ultima verrà fornita all’inizio delle lezioni (sarà, comunque, pubblicata al più presto sul portale della didattica).


IL PROGETTO DI ARCHITETTURA E CITTA’ NELLA CULTURA DELLA VISIONE
Come "vediamo" l’architettura, come la rappresentiamo, come viviamo la città multiculturale? E queste, cosa ci comunicano? La cultura della visione è una componente essenziale nella figura dell’architetto progettista. All’interno della stessa cultura, la concezione e l’immagine dell’architettura nel vissuto della città sono cambiate: anche attraverso l’influenza dei movimenti d’arte e d’architettura, cosi come a causa delle nuove tecnologie di comunicazione.
Nella struttura visiva della città e del paesaggio, il progetto architettonico vede l’architettura come "testo" nella città come "contesto" urbano e paesaggistico. La congruenza virtuosa fra i due termini si può raggiungere anche considerando i caratteri visivi come parametri di analisi, di progetto e controllo nell’architettura e nella città: forma, colore, materia, con specifiche per i caratteri geometrici, metrici e proporzionali, "stilistici", percettivi;
Alcuni dei possibili approcci di metodo dalla tradizione all’innovazione potranno essere:
1. la visione prospettica come "visione del mondo" nello spazio urbano e architettonico; progetto e visione nel tempo: (per esempio Juvarra a Torino,dall’architettura al territorio);
2. la psicologia della forma: (con esempi in Rudolph Arnheim, Kevin Lynch e l’immagine della città, Gordon Cullen, James Jerome Gibson e The ecological approach to visual perception) e l’analisi del paesaggio urbano (Bruno Zevi e le sette invarianti dell’architettura moderna);
3. Progetto e visione nella contemporaneità: (gli esempi di Erich Mendelsohn, Le Corbusier, Jean Nouvel, Santiago Calatrava, Steven Holl , Daniel Libeskind;
4. Codici della Rappresentazione per comunicare il progetto; l’architettura dai vecchi e "nuovi" mass media alle tecnologie digitali, fino alle Media Façade;
Programma
Aspetti applicativi e modalità di lavoro all’interno dell’atelier.
Sperimentazioni e applicazioni degli argomenti affrontati nelle lezioni teoriche saranno affrontate tematicamente nella prima parte dell’atelier su casi proposti dalla docenza e/o concordati con gli studenti. Nella fase finale del corso le applicazioni verranno finalizzate all’impostazione e al completamento degli elaborati finali del corso da presentare agli esami.
Testi richiesti o raccomandati: letture, dispense, altro materiale didattico
I contenuti delle lezioni (compresi i riferimenti documentari e bibliografici) verranno pubblicati settimanalmente sul portale della didattica.
Orario delle lezioni
Statistiche superamento esami

Programma definitivo per l'A.A.2012/13
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