Il workshop offre un approccio innovativo alla lettura e alla valorizzazione dei giardini storici, attento alle dinamiche del loro impianto e delle loro trasformazioni, ma al contempo aperto alla loro valorizzazione attraverso la comunicazione della loro storia e delle loro peculiarità, la focalizzazione del loro essere outdoor museum, fattore di identità e sviluppo aperto alle interazioni con l’arte e l’architettura contemporanee. L’attività si articola a più livelli. Un primo livello, soprattutto iniziale ma anche articolato per tappe nel procedere dell’attività, consiste nel fornire agli studenti un inquadramento della storia del giardino attraverso le sue coordinate principali, in modo da consentire una capacità di lettura generale di fenomeni, quindi strumenti mirati ai diversi casi di studio. Questi ultimi sono individuati in tre giardini storici rilevanti: quelli dei castelli di Masino e Moncalieri (To), e quello della villa Garzoni a Collodi (Pt). Il primo gode di un forte richiamo per essere parte del sistema FAI e per ospitare una rassegna annuale sui giardini e vivai, ma attende ancora una completa e chiara rilettura critica; il secondo offre un complessa stratificazione di fasi; il terzo, denso di rimandi allegorici da far riemergere attraverso la risemantizzazione dei percorsi e la comunicazione interattiva tra i luoghi del mito, della natura, del teatro, ecc. e il pubblico. Su questi casi-studio s’intende costruire un progetto che tende a ripensare il giardino come luogo significante, come risorsa culturale e turistica, fruibile oltre la sua stagione effimera. Comunicare una conoscenza-azione, un’esperienza "nel" giardino come total immersion, si pone come strumento innovativo verso la conservazione e valorizzazione di un patrimonio che trova la sua specificità nella dinamica della sua percezione spazio-temporale.

L’attività si avvale dell’apporto di specialisti di settore che potranno comunicare la loro esperienza nella gestione e valorizzazione di giardini storici nel quadro prima sottolineato, e si articola in momenti in aula e altri sul campo.
Storia del giardino
Gli studenti vengono messi in grado di riconoscere il profilo e i caratteri di un giardino attraverso un percorso storico-critico che affronta – sia in forme di lezione frontale sia attraverso la visita di casi emblematici (Villa della Regina, Giardini Reali, Parco di Racconigi) o di archivi dove sono conservati documenti iconografici ad essi pertinenti – i grandi momenti del Giardino italiano, francese, inglese. In relazione ai casi specifici di studio, invece, specifiche sessioni saranno dedicate alla comprensione della storia dei siti, ad esempio nel caso di Masino attraverso l’uso delle fonti archivistiche documentarie e iconografiche conservate in loco.
Giardini storici e contemporanei: outdoor museums
In premessa, si pone l’attenzione sull’identità di un giardino e su un approccio empatico alla conoscenza. Quindi verranno focalizzati, per ogni caso di studio, in relazione agli attori presenti e alle esperienze già messe in campo, i temi principali legati alla vita attiva dei giardini:
• gli aspetti notevoli di attrazione
• il giardino nei percorsi del turismo culturale
• i fattori di visibilità
• la gestione dei giardini
• i prodotti della visita
• gli eventi
• la comunicazione
• la musealizzazione
In merito a ciascun tema, in ragione differente in base al caso di studio e alle sue peculiarità, il workshop proporrà approfondimenti e sviluppi, stimolando la progettualità degli studenti. Gli esiti – anche multimediali - potranno essere oggetto di una mostra finale, presso i giardini e al castello del Valentino.

Storia del giardino
Monique Mosser, Georges Teyssot, L’architettura dei giardini d’occidente, Electa, Milano 2003.
Franco Panzini, Progettare la natura. Architettura del paesaggio e de giardini dalle origini all’epoca contemporanea, Zanichelli, Bologna 2005.
Storia del giardino in Piemonte
Paolo Cornaglia, Dal giardino all’italiana al parco paesaggista: i giardini delle residenze sabaude dal XVI al XIX secolo, in Giardini, contesto, paesaggio. Sistemi di giardini ed architetture vegetali nel paesaggio. Metodi di studio, valutazione, tutela, atti del convegno a cura di Laura Pelissetti, Lionella Scazzosi (Cinisello Balsamo, Mi, 14-16 ottobre 2004), Leo S. Olschki, Firenze 2005, pp. 461-470.
Paolo Cornaglia, 1563-1798 tre secoli di architettura di corte. La città, gli architetti, la committenza, le residenze, i giardini, in Enrico Castelnuovo, Walter Barberis, Vera Comoli, Paolo Cornaglia, Michela Di Macco, Silvia Ghisotti, Andrea Merlotti, Tomaso Ricardi Di Netro, Carla Enrica Spantigati ( a cura di), La Reggia di Venaria e i Savoia. Arte, magnificenza e storia di una corte europea, catalogo della mostra (Venaria Reale, 13 ottobre-31 marzo 2007), Allemandi, Torino 2007, pp. 117-184.
Paolo Cornaglia, L’illusione e la natura. Parchi e giardini in Piemonte tra XVIII e XIX secolo, in Giuseppe Dardanello, Rosa Tamborrino (a cura di), Guarini, Juvarra e Antonelli. Segni e simboli per Torino, catalogo della mostra (Torino, Palazzo Bricherasio, 28 giugno-14 settembre 2008), Silviana Editoriale, Cinisello Balsamo 2008, pp. 190-193.
Restauro
M.A.Giusti, Restauro dei giardini. Teorie e storia, Alinea, Firenze 2004
Sul giardino Garzoni di Collodi
Marcello Fagiolo, Maria Adriana Giusti, Vincenzo Cazzato, Il giardino e il teatro dall’antico al Novecento (Lo specchio del Paradiso, vol. II), Silvana, Milano 1997