Politecnico di Torino | |||||||||||||||||
Anno Accademico 2012/13 | |||||||||||||||||
02BORNE Meccanica analitica |
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Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica - Torino |
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Presentazione
Rivolto a studenti della Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica, il corso si pone l'obiettivo, in un ambito di meccanica classica, di costruire modelli matematici idonei a descrivere sistemi meccanici con un numero finito di gradi di libertà. Il modello matematico è costituito da un insieme di equazioni differenziali alle derivate ordinarie, in particolare equazioni di Lagrange o di Hamilton per sistemi olonomi a vincoli perfetti. Partendo da tali equazioni, con l'aggiunta di condizioni iniziali opportune, si puo' procedere ad un'analisi qualitativa e quantitativa di problemi di ingegneria meccanica o per via analitica o numerica con l'ausilio dei software Matlab e Dynamics Solver per simulazioni significative. La stabilità secondo Liapunov di stati stazionari, fenomeni di biforcazione stazionaria o di Hopf e comportamenti caotici vengono anche definiti nel corso ed illustrati con esempi significativi.
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Risultati di apprendimento attesi
Lo studente acquisisce gli strumenti per dedurre in via analitica le equazioni differenziali del moto di un sistema meccanico discreto (modello matematico del sistema dinamico considerato). Utilizzando tali equazioni egli è in grado di determinare gli stati di equilibrio studiandone la stabilità e di prevedere l'evoluzione temporale del sistema o con metodi analitici o effettuando opportune simulazioni correttamente interpretate.
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Prerequisiti / Conoscenze pregresse
Fondamenti della meccanica classica ed elementi di teoria delle equazioni differenziali ordinarie. Tali argomenti sono comunemente insegnati nei corsi base della laurea triennale.
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Programma
1.1. Nozioni di base di modellistica matematica. 1.2. Descrizione cinematica dei sistemi meccanici. 1.3. I „punti di vista" della Meccanica di Newton e della Meccanica Analitica. 2.1. Coordinate generalizzate e Spazio delle Configurazioni. 2.2. Sistemi meccanici olonomi e anolonomi, scleronomi e reonomi. 2.3. Forze monogeniche e poligeniche, e forze generalizzate. 3.1. Il Principio dei Lavori Virtuali per spostamenti reversibili. 3.2. Studio dell’equilibrio dei corpi rigidi, con e senza condizioni ausiliarie. 3.3. Il Metodo dei Moltiplicatori di Lagrange. 4.1. „Il posto del Principio di D’Alembert in Meccanica"1. 4.2. Le forze apparenti. 4.3. Dinamica dei corpi rigidi. 5.1. Il Principio di Hamilton. 5.2. Invarianza delle Equazioni di Lagrange. 5.3. Leggi di conservazione. 6.1. Equazioni di Lagrange in presenza di condizioni ausiliarie. 6.2. Condizioni ausiliarie anolonome e forze poligeniche. 6.3. Oscillazioni. 7.1. Introduzione ai sistemi dinamici. 7.2. Studio qualitativo di equazioni differenziali ordinarie. 7.3. Cenni sulla Teoria della Stabilità e Biforcazione. |
Testi richiesti o raccomandati: letture, dispense, altro materiale didattico
• C. Lanczos, The Variational Principles of Mechanics, Dover Publications, INC., New York, 4th edition (1970).
• N. Bellomo, L. Preziosi, A. Romano, Mechanics and Dynamical Systems with Mathematica®. Birkhäuser, Boston (2000). • N. Bellomo, Dispense del Corso di Meccanica Analitica. (Materiale didattico degli anni precedenti). |
Altre informazioni Il corso ha lo scopo di fornire agli Studenti gli strumenti fondamentali per descrivere i sistemi meccanici dal punto di vista della Meccanica Analitica, e di contribuire alla formazione di una mentalità „analitica" per la risoluzione di problemi ingegneristici. |
Orario delle lezioni |
Statistiche superamento esami |
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