Politecnico di Torino | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Anno Accademico 2012/13 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
02MTJPO Sistemi aperti |
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Corso di Laurea Magistrale in Ecodesign - Torino |
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Presentazione
Il laboratorio, inserito tra gli obbligatori, è multidisciplinare: include quindi apporti in diversi campi disciplinari che si integrano, con l'obiettivo di configurare un nuovo modello di sviluppo (anche economico) in cui gli output di un sistema diventano gli input di un altro e si delineano quindi i nuovi legami relazionali aperti tra produzione, collettività e ambiente, con l'obiettivo di avvicinarsi a emissioni zero.
Il laboratorio dà luogo ad un unico esame. E' semestrale, collocato al II°semestre e frequentabile indifferentemente al I come al II anno. |
Risultati di apprendimento attesi
- Conoscenza dei nuovi scenari produttivi e di consumo basati su un'ottica sistemica aperta, in cui gli output di una filiera produttiva diventano gli input di un'altra
- Capacità di sviluppare analisi finalizzate alla conoscenza del contesto ambientale e produttivo - Capacità di delineare i flussi di energia e di materia che fluiscono da un sistema produttivo a un altro, e l'impatto sull'ambiente e sul territorio - Capacità di definire obiettivi, contenuti e fasi della progettazione del sistema - Capacità di realizzare un sistema relazionale "aperto" tra produzione, collettività e ambiente - Capacità di elaborare nuovi modelli economico-produttivi - Capacità di comunicare con chiarezza ed efficacia e di discutere le proposte elaborate e familiarità con tecniche di comunicazione diverse (scritte, verbali, grafiche). |
Prerequisiti / Conoscenze pregresse
Conoscenze consolidate nel campo della produzione industriale in rapporto ai sistemi naturali, delle tecnologie di riutilizzo degli scarti, delle tecniche naturali di depurazione degli scarti dei singoli processi di trasformazione.
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Programma
L'attività del Laboratorio è incentrata su un tema: la configurazione di un sistema aperto e autopoietico partendo dal rilievo olistico dello stato attuale con l'individuazione dei flussi di materia ed energia che sono utilizzati. L'attività è sviluppata da gruppi di studenti (massimo 3 per gruppo).
Partendo da un sistema attuale lineare di un caso concreto di un industria o di un'attività agricola o di un evento se ne individueranno le risorse utilizzate, gli scarti ottenuti, gli attori pubblici e privati che partecipano alla realizzazione e le relazioni che li legano per poter ridefinire il processo ed ottenere un sistema aperto in cui gli output generati diventino input da utilizzare come risorse. Se ne ottiene una visione generale di tutti i flussi che porteranno ad una consistente diminuzione dell'impatto ambientale; si approfondiranno anche i singoli passaggi di trasformazione con le ricadute ambientali e sociali. Ai singoli gruppi viene richiesto di analizzare singolarmente quanto indicato e di discuterlo con gli altri in modo da poter condividere una visione critica comune sull'argomento. Durante lo svolgimento del progetto sono fissati delle presentazioni dei singoli lavori con gli esperti esterni e con i soggetti con i quali si collabora, per discutere sui risultati raggiunti in un dialogo aperto tra le parti. Il laboratorio ha carattere interdisciplinare. I contributi disciplinari: DESIGN SISTEMICO (6 CFU, 60 ore) coordina le attività del laboratorio, fornisce lezioni teoriche sulla metodologia progettuale dell'approccio sistemico, accompagna gli studenti nello sviluppo delle analisi del sistema analizzato, nella lettura dei flussi di materia ed energia che sono presenti e con cui interagiscono, elabora il sistema complessivo aperto e ne valuta oltre alla fattibilità tecnologica presente localmente anche la ricaduta economica di tutto il sistema confrontandolo con quello precedente, analizza la differenza tra il sistema produttivo lineare e quello sistemico, affronta la possibilità di evoluzione industriale dal modello lineare a quello sistemico. INNOVAZIONE PER L'AMBIENTE (6 CFU, 60 ore) fornisce una visione complessiva e critica sulle problematiche ambientali relazionandole alla normativa nazionale e internazionale (EU), ne analizza le ricadute globali e locali. Temi trattati: logiche del 'non rimorso'; anomalie e logiche dell'impatto zero; concetto di sistema in ecologia; sviluppo sostenibile, PIL e costi ambientali, scenari emissivi nazionali e protocollo di Kyoto, bilanci energetici, filiera produttiva; economie globali e locali; approccio tradizionale e approccio sistemico, rintracciabilità della filiera dei prodotti agroalimentari, valutazione di sostenibilità ambientale delle dinamiche di consumo dei suoli. TEORIA E STORIA DEL DESIGN SISTEMICO (6 CFU, 60 ore) fornisce una visione culturale complessiva della metodologia progettuale dell'approccio sistemico, ripercorre l'evoluzione del pensiero sistemico a partire dalle sue origini (primo '900 con la cibernetica) per giungere sino a noi attraverso gli apporti teorici dei diversi pensatori. |
Organizzazione dell'insegnamento
Le attività che compongono il Laboratorio e che verranno proposte dai docenti titolari dei diversi contributi, hanno modalità di svolgimento diverse e comprendono alcune lezioni, ma prevalentemente attività concrete di analisi, di progettazione, di verifica, svolte in aula con la presenza dei docenti. Hanno tutte alcuni elementi organizzativi comuni:
- tutte danno luogo ad un prodotto chiaramente individuato (scritto o grafico), - i prodotti di ciascuna attività, considerati tappe intermedie nello sviluppo del sistema complessivo finale, vengono presentati a scadenze prefissate a tutti i componenti del Laboratorio (docenti e studenti): questi costituiscono momenti di discussione e confronto collettivi, e prime tappe di una valutazione che si concluderà con l'esame. La capacità di presentare con chiarezza ed efficacia e di discutere i prodotti sviluppati viene considerata elemento rilevante della formazione che il Laboratorio cerca di dare agli studenti, essendo componente indispensabile nei processi reali di concertazione e negoziazione che accompagnano la definizione ed attuazione di programmi complessi. |
Testi richiesti o raccomandati: letture, dispense, altro materiale didattico
Sintesi degli argomenti trattati, copia delle slide in powerpoint usate durante le lezioni e documenti utili all'organizzazione delle attività dei gruppi sono distribuite di volta in volta direttamente agli studenti.
Alcuni testi di riferimento: - L. Bistagnino, Design Sistemico, Slow Food editore 2009 - L. R. Brown, Piano B 4.0, Edizioni Ambiente, 2010 - F. Capra, La rete della vita. Una nuova visione della natura e della scienza, Super Bur Scienza (2° edizione), 2001 - F. Capra, La scienza della vita, le connessioni nascoste fra la natura e gli esseri viventi, Rizzoli, 2002. - G. Pauli, The Blue Economy, Edizioni Ambiente, Milano, 2010 - C. Petrini, Terra Madre, Giunti/Slow Food editori, 2010 tutti i testi indicati sono anche reperibili in lingua inglese. |
Criteri, regole e procedure per l'esame
Il Laboratorio richiede una assidua frequenza anche in considerazione del giudizio finale che sarà espresso con un unico voto d'esame. Le attività svolte saranno monitorate attraverso valutazioni intermedie, sia a carattere monodisciplinare, sia seminariale con la partecipazione di tutte le discipline. Tali valutazioni intermedie concorreranno al giudizio finale, basato sulla presentazione e discussione di elaborati finali (scritti e grafici). Le attività di Laboratorio sono svolte dagli studenti accorpati in gruppi, ma il giudizio per ciascuno studente sarà un giudizio individuale (espresso con unico voto), che terrà conto delle valutazioni intermedie (scritte, orali, grafiche) monodisciplinari e seminariali, della valutazione della presentazione e discussione degli elaborati finali e della partecipazione individuale a tale lavoro ed ai momenti di presentazione.
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Orario delle lezioni |
Statistiche superamento esami |
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