Politecnico di Torino | |||||||||||||||||||||||||
Anno Accademico 2014/15 | |||||||||||||||||||||||||
01PEKPM Atelier: Progetto e rappresentazione |
|||||||||||||||||||||||||
Corso di Laurea in Architettura - Torino |
|||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||
Presentazione
L’Atelier di progetto e rappresentazione propone allo studente un percorso introduttivo, in cui le due discipline coinvolte dialogano e si intrecciano con continuità, sul saper vedere, leggere e rappresentare le architetture del passato e successivamente intorno al problema di progetto, della sua rappresentazione e composizione.
Modulo di rappresentazione (prof.ssa Anna Marotta) Come "vediamo" l’architettura, come la rappresentiamo, come viviamo la città multiculturale? E queste, cosa ci comunicano? La cultura della visione è una componente essenziale nella figura dell’architetto progettista. All’interno della stessa cultura, la concezione e l’immagine dell’architettura nel vissuto della città sono cambiate: anche attraverso l’influenza dei movimenti d’arte e d’architettura, cosi come a causa delle nuove tecnologie di comunicazione. Nella struttura visiva della città e del paesaggio, il progetto architettonico vede l’architettura come "testo" nella città come "contesto" urbano e paesaggistico. La congruenza virtuosa fra i due termini si può raggiungere anche considerando i caratteri visivi come parametri di analisi, di progetto e controllo nell’architettura e nella città: forma, colore, materia, con specifiche per i caratteri geometrici, metrici e proporzionali, "stilistici", percettivi. Alcuni dei possibili approcci di metodo dalla tradizione all’innovazione potranno essere: la visione prospettica come "visione del mondo" nello spazio urbano e architettonico; progetto e visione nel tempo: (per esempio Juvarra a Torino,dall’architettura al territorio); la psicologia della forma: (con esempi in Rudolph Arnheim, Kevin Lynch e l’immagine della città, Gordon Cullen, James Jerome Gibson e l’approccio ecologico alla percezione visiva) e l’analisi del paesaggio urbano (Bruno Zevi e le sette invarianti dell’architettura. moderna); Progetto e visione nella contemporaneità: (gli esempi di Erich Mendelsohn, Le Corbusier, Jean Nouvel, Santiago Calatrava, Steven Holl , Daniel Libeskind; Codici della Rappresentazione per comunicare il progetto; l’architettura dai vecchi e "nuovi" mass media alle tecnologie digitali, fino alle Media Façade Modulo di composizione architettonica (prof.ssa Marcella Graffione) L’area di progetto sarà la fascia di Parco del Po che nella città di Torino è compresa tra la confluenza Po-Sangone, a monte, e il Ponte Isabella, a valle. I limiti dell’area di progetto sono definiti lateralmente rispetto al fiume dai tracciati stradali di Corso Moncalieri, a destra, e da Corso Unità d’Italia, a sinistra. Il tema generale del progetto sarà la centralità del fiume nel disegno urbano. E l’obiettivo del lavoro sarà quello di indicare con i progetti come nella città Torino, lungo il corso del Po, si possa venire a formare una centralità urbana, nuova e diversa rispetto a quella della città antica. Le funzioni a cui i progetti dovranno rispondere saranno quelle che hanno diretta attinenza con le attività proprie di un parco, quali: impianti sportivi, attrezzature espositive o ricreative o museali, giardini tematici, percorsi attrezzati, installazioni didattiche, sale o luoghi di spettacolo all’aperto. Ma al di là di queste funzioni, il tema costante di ogni progetto dovrà essere il fiume. Ogni progetto, relativamente all’area da esso occupata, prenderà in esame, articolerà e ridisegnerà il corso del fiume, individuando di volta in volta le diverse architetture della memoria che entrano in gioco nella costruzione del progetto. Il rapporto tra il fiume e l’architettura sarà ogni volta tematizzato dal modo in cui le diverse funzioni e i diversi edifici disegnano i bordi del fiume o lo inglobano. |
Risultati di apprendimento attesi
Modulo di rappresentazione (prof.ssa Anna Marotta)
Educazione agli aspetti visivi come parametro di progetto, per una profonda integrazione con gli aspetti funzionali, tecnologici, normativi. Interpretazione di codici visivi di culture e civiltà "altre" nel panorama multiculturale. Capacità di rappresentare l'esistente e il progetto mediante tecniche tradizionali e/o innovative con attenzione alla rappresentazione digitale. Capacità di controllo visivo degli esiti del progetto, in tutte le sue fasi, dall’analisi ai particolari di dettaglio: verifica delle coerenze e delle congruenze, mediante i parametri specialistici e disciplinari che il corso fornirà. Capacità di approccio critico alla lettura formale del testo d’architettura in rapporto al suo contesto. Capacità di verifica e controllo degli esiti di elaborati grafici (in tutte le modalità), rispetto alle premesse e ai contenuti del progetto preliminare. Modulo di composizione architettonica (prof.ssa Marcella Graffione) Lo studente deve, in primo luogo, imparare ad affrontare e a comprendere i testi, i materiali e le immagini della memoria dell’architettura che la storia della disciplina gli offre come momento fondante del progetto di architettura. Ma deve soprattutto acquisire la capacità di applicare nella costruzione del progetto quelle conoscenze specifiche e attinenti a discipline anche molto differenti (tipologiche, distributive, impiantistiche, di scienza delle costruzioni, di tecnologia dei materiali, ecc. ) che costituiscono la sua precedente formazione e che gli consentono di formulare in modo chiaro i diversi aspetti della progettazione e i problemi da risolvere che essi sottendono. Attraverso il metodo introdotto da Aby Warburg per la storia dell’arte, e qui riportato al progetto di architettura, lo studente deve riuscire a controllare la complessità del procedimento di progetto, attingendo dalla memoria architettonica immagini che rielaborate costituiranno uno dei materiali fondamentali per la costruzione del progetto di architettura. |
Prerequisiti / Conoscenze pregresse
Modulo di rappresentazione (prof.ssa Anna Marotta)
Sono fondamentali l’interesse per la cultura della visione, la sua applicazione e i suoi esiti, con particolare attenzione al progetto di architettura e città. Interesse agli aspetti comunicativi, espressivi e simbolici dell’architettura compresi i valori estetici. Interesse per tutti gli aspetti legati alla Percezione e Comunicazione visiva, in tutte le sue forme. Modulo di composizione (prof.ssa Marcella Graffione) È di particolare importanza una buona conoscenza delle tecniche di rappresentazione che sono state e vengono tuttora sviluppate da diverse discipline che si occupano dell’architettura: dall’archeologia, alla storia, allo studio dei caratteri distributivi; dallo studio delle strutture a quello degli impianti , dei materiali, della tecnologia, per citare solo discipline che stanno nell’ambito della politecnicità del progetto di architettura. È importante che lo studente sappia riconoscere e applicare le convenzioni, le diverse modalità di disegno, i diversi dispositivi di rappresentazione a cui ogni problema da risolvere nel progetto fa riferimento. Riguardo all’impiego degli apparati cartografici forniti, sarà sufficiente che lo studente sia preparato a non considerare le carte come basi neutre, ma come rappresentazioni interpretative dei caratteri del luogo capaci di suggerire indirizzi di progetto. |
Programma
Modulo di rappresentazione (prof.ssa Anna Marotta)
Aspetti applicativi e modalità di lavoro all’interno dell’atelier. Sperimentazioni e applicazioni degli argomenti affrontati nelle lezioni teoriche saranno affrontate tematicamente nella prima parte dell’atelier su casi proposti dalla docenza e/o concordati con gli studenti. Nella fase finale del corso le applicazioni verranno finalizzate all’impostazione e al completamento degli elaborati finali del corso da presentare agli esami. - Approccio per un "Vocabolario visivo" per l’architettura moderna. Composizione come processo e composizione come esito formale. - La questione della forma nella composizione moderna e contemporanea. La cultura della visione come "narrazione". Il corso sarà articolato in 20 ore di fondamenti teorici: Approccio per un Vocabolario visivo per l’architettura moderna. Composizione come processo e composizione come esito formale. La questione della forma nella composizione moderna e contemporanea. La cultura della visione come "narrazione". Forma, colore e materia come caratteri dell’architettura. Esempi dall’antichità al virtuale. Dalle sette alle infinite varianti (visive) nel linguaggio dell’architettura. Dall’idea al progetto: una possibile procedura; Seguiranno 10 ore di feedback, verifica e applicazione da parte degli studenti: in questa fase verrà richiesto agli allievi una loro personale riflessione come primo feedback alle nozioni e agli stimoli forniti nell’approccio teorico propedeutico. Gli stessi allievi potranno produrre degli esempi reperiti mediante una sorta di "ricognizione consapevole" effettuata su esempi pubblicati in riviste, libri, o realmente costruiti. Gli stessi esempi saranno corredati dalle loro annotazioni critiche in cui vengano puntualmente applicati e verificati parametri e approcci di metodo derivati dalle lezioni teoriche. 30 ore per la redazione del progetto finale d’esame da correlare e svolgere in stretta collaborazione con la parte di Progettazione dell’Atelier, applicando coerentemente e puntualmente metodologie ed esperienze proposte nella prima parte. Modulo di composizione architettonica (prof.ssa Marcella Graffione) Il manufatto architettonico e il progetto di architettura sarà studiato e composto come un’architettura fatta di architettura nematicamente selezionate, composta per immagini architettoniche preesistenti il cui uso comporta ogni volta una manipolazione di scala, di senso, un montaggio compositivo la cui definizione rappresenta il momento inaugurale del progetto. Un progetto che, costruito nella griglia delle immagini della memoria architettonica, si mostra come una forma del pensiero che procede passando alternativamente dalla parola all’immagine, dal problema alla sua rappresentazione; un pensiero che si appoggia alle immagini e alla loro capacità di movimento, di variazione, di connessione, di ritorno tra presenza e assenza, nel procedere nel tempo e nello spazio. Il modulo di composizione si strutturerà in tre parti più prettamente teoriche e una quarta parte dedicata alla formulazione del progetto di architettura. La prima parte analizzerà il rapporto che intercorre e si instaura tra il progetto e la memoria, ragionando attorno al problema scientifico della ripetizione, della sopravvivenza delle immagini e delle tecniche compositive che entrano in gioco nel progetto di architettura. La seconda parte sviluppa il problema della trasmissione delle immagini e dei percorsi della memoria all’interno del progetto di architettura, avvalendosi del metodo introdotto da Aby Warburg, in quanto esso fornirà al progetto una via di accesso per orientarsi nella sua composizione. Nella terza parte si analizzeranno degli esempi di architetture che sono state pensate e costruite a partire dal serbatoio della memoria architettonica, al fine di poter spiegare come la composizione di un edificio sia la summa di un montaggio di singole figure architettoniche e come l’insieme delle rappresentazioni parziali di un edificio intervengano nella composizione del proprio progetto. La quarta parte si occuperà della redazione del progetto finale d’esame da correlare e svolgere in stretta collaborazione con la parte di Rappresentazione dell’Atelier, applicando coerentemente e puntualmente le metodologie e le esperienze proposte nella prima parte. |
Organizzazione dell'insegnamento
Modulo di rappresentazione (prof.ssa Anna Marotta)
Contenuti teorici ed applicativi, fondati sul linguaggio visivo e della forma, si svolgeranno in aule con tavoli da disegno e in Laboratori Informatici di Base (LAIB). Sono prevedibili uscite didattiche finalizzate a letture architettoniche, urbane, ambientali. Modulo di composizione architettonica (prof.ssa Marcella Graffione) L’attività di Laboratorio progettuale sarà l’attività prevalente. Gli studenti che sviluppano in gruppo il progetto saranno seguiti dai docenti in aula. Affiancheranno l’attività di progetto delle lezioni suddivise in brevi cicli tematici. Queste saranno finalizzate ad approfondire le conoscenze utili allo svolgimento del lavoro acquisendone anche consapevolezza teorica. . |
Testi richiesti o raccomandati: letture, dispense, altro materiale didattico
Modulo di rappresentazione (prof.ssa Anna Marotta)
La bibliografia e il materiale didattico sarà a disposizione sul portale del titolare del corso. 1. Maurizio Unali (a cura di), New Lineamenta, Kappa, Roma 2009. 2. Maurizio Unali, Abitare virtuale significa rappresentare, Kappa, Roma 2008. 3. Massimo Hachen, Scienza della visione: spazio e Gestalt, design e comunicazione, Apogeo, Milano 2007. 4. Cesare Cundari, Il Disegno. Ragioni. Fondamenti. Applicazioni, Edizioni Kappa, Roma 2006. 5. Paolo Belardi, Valeria Merchetelli, Duetto. Disegnare per dire Scrivere per dire, Perugia, 15 Aprile 2005, Università degli Studi di Perugia. 6. Carlo Mezzetti, Dalle città ideali alla città virtuale, Kappa, Roma 2005. 7. Adrian Forty, Parole e edifici. Un vocabolario per l’architettura moderna, Pendragon, Bologna 2004. 8. James S. Ackerman, Architettura e disegno. La rappresentazione da Vitruvio a Gehry, Electa, Milano 2003. 9. Veronica Biermann, et alli, Teoria dell’architettura. 117 trattati dal Rinascimento ad oggi, Taschen, Köln 2003. 10. Livio Sacchi, Maurizio Unali (a cura di), Il disegno per il progetto dell’architettura, architettura e cultura digitale, Skira Editore, Milano 2003. 11. Carlo Mezzetti, Il disegno dell’architettura Italiana nel XX secolo, Kappa, Roma 2003. 12. Christian Norberg Schulz, Il significato nell’architettura occidentale, Electa, Milano 2003. 13. Elena Parma Armani, Le prime manifestazioni grafiche, in Le tecniche artistiche, Mursia, Milano 2000. 14. J.Owen Lewis (a cura di), A Green Vitruvius. Principle and Practice of Sustainable Architectural Design, James & James, Londra 1999. 15. Bruno Munari, Prima del disegno, Maurizio Corraini, Mantova 1998. 16. Mario Docci, Il disegno di progetto dalle origini fino al XVIII secolo, Gangemi, Roma 1997. 17. Gianni Carlo Sciolla (a cura di), "...quei leggierissimi tocchi di penna o matita...". Le collezioni di disegni in Piemonte, Charta, Milano 1996. 18. Annamaria Petrioli Tofani, et alli, Il disegno: I Forme, tecniche, significati; II I grandi collezionisti; III Le collezioni pubbliche italiane, Amilcare Pizzi, Torino 1994. 19. Vincenzo Hybsch, Visione e disegno, Franco Angeli, Milano 1992. 20. Maurice Pirenne, Percezione visiva: ottica, pittura, fotografia, Muzio, Padova 1991. 21. Karel Teissig, Le tecniche del disegno, Melita ed., La Spezia 1991. 22. Martin Kemp, The science of art. Optical themes in western art from Brunelleschi to Seurat, Yale University Press, Cambridge 1990. [Trad. di G. Camerota, La scienza dell’arte. Prospettiva e percezione visiva da Brunelleschi a Seurat, Giunti, Firenze 1994]. 23. Steven Holl, Anchoring, Princeton Architectural Press, New York 1989. 24. Mai-mai sze (a cura di), Gli insegnamenti della pittura del giardino grande come un granello di senape, Chien tzu yuan hua Chuan, Leonardo, Milano 1989. 25. Stephen Kliment, Architectural sketching and rendering, Whitney Library of Design, New York 1984 (traduzione di Franco Ossola, Come disegnare in architettura, New Compton Editori, Roma 2006). 26. Gaetano Kanizsa, Grammatica del vedere : saggi su percezione e Gestalt, Il Mulino, Bologna 1980. 27. Il primato del disegno. Firenze e la Toscana dei Medici del Cinquecento, Electa, Firenze 1980. 28. Roberto De Rubertis, Il disegno dello spazio, Kappa Edizioni, Roma 1979. 29. Giovanni Klaus Koenig, Architettura e comunicazione, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1974. 30. Roberto De Rubertis, Progetto e percezione, Officina, Roma 1971. 31. Gyorgy Kepes, Il linguaggio della visione, Dedalo, Bari 1971. Modulo di composizione architettonica (prof.ssa Marcella Graffione) I testi di base per capire ed approfondire le metodologie di costruzione del progetto saranno: - M. Graffione, Nell’officina di Warburg. Le immagini della memoria nel progetto di architettura, Franco Angeli, Milano 2012. - G. Motta, A. Pizzigoni, La Nuova Griglia Politecnica – Architettura e macchina di progetto (a cura di R. Palma), Franco Angeli, Milano 2011. ...... Nel corso delle lezioni verranno indicati i passaggi e le parti di maggior rilievo rispetto allo svolgimento del laboratorio. |
Criteri, regole e procedure per l'esame
Modulo di rappresentazione (prof.ssa Anna Marotta)
L’esame sarà sostenuto in un unico momento a confermare l’unità delle due discipline e dei relativi contributi. L’accertamento dell’acquisizione delle conoscenze e delle abilità previste avverrà attraverso prove orali/grafiche e una discussione relativa alle esercitazioni svolte nel corso dell’anno e nella parte finale del progetto. Verrà valutata positivamente la capacità di interagire fattivamente con la docenza; di gestire in autonomia l’esperienza delle esercitazioni con i rispettivi esiti, con l’applicazione consapevole dei metodi acquisiti; di esporre e comunicare efficacemente la propria crescita formativa. Il voto finale deriverà da una media (ponderata) dei risultati ottenuti e sarà congiunto alla valutazione della parte di Progettazione. Modulo di composizione (prof.ssa Marcella Graffione) Saranno oggetto di una attenta verifica sia i materiali finali che illustrano il progetto sia il lavoro fatto durante il corso. In particolare verranno valutati: - La capacità di interpretare il programma di progetto estraendo e rendendo chiare le questioni di architettura affrontate nel corso e utilizzate come soluzione di progetto. - La capacità di lavorare con le tecniche di rappresentazione appropriate sui riferimenti di architettura in modo da costruire sotto forma di immagini le risposte alle diverse questioni poste dal programma. - La capacità di dare un fondamento scientifico al rapporto tra architettura e luogo operando sui materiali di ricerca urbana e territoriale che consentono di operare mediante la pratica del rapporto tra cartografia e progetto. -Infine la capacità e l’abilità di interpretare, selezionare, rappresentare e infine ricomporre le diverse immagini della memoria e quelle del progetto in una proposta adeguata alle richieste del programma ed ai caratteri del luogo, mostrando di padroneggiare le diverse tecniche di composizione dell’architettura. |
Altre informazioni Modulo di rappresentazione (prof.ssa Anna Marotta) Altre informazioni relative all’insegnamento, utili in sede di coordinamento e valutazione, verranno fornite durante il corso. |
Orario delle lezioni |
Statistiche superamento esami |
|