Politecnico di Torino | |||||||||||||||||
Anno Accademico 2016/17 | |||||||||||||||||
01RGJRL La tridimensionalita'dell'architettura e la sua rappresentazione: ponte sospeso tra le interpretazioni dei trattatisti italiani del XVI secolo e le metodologie di elaborazione della contemporaneita' |
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Dottorato di ricerca in Beni Architettonici E Paesaggistici - Torino |
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Presentazione
PERIODO: SETTEMBRE 2017
Il corso intende approfondire un tema specifico, che interessa con continuità pressoché ininterrotta la cultura architettonica, inerente al rapporto tra natura tridimensionale dell’Architettura e sua Rappresentazione, coltivando l’obiettivo di sollecitare riflessioni critiche sulla relazione che lega la concezione delle conformazioni spaziali progettate o rilevate alle forme espressive elaborate dall’arte della figurazione grafica e del disegno, intese quali interpretazioni collaboranti con le osservazioni derivanti da altri ambiti scientifici ma qualificate da specifiche e distintive valenze conoscitive. Storicamente è questione problematica, più volte studiata e spesso affrontata attraverso ricerche contraddistinte da finalità e accentuazioni diverse, anche con riferimento precipuo ai Beni Architettonici e Paesaggistici. Molti studiosi hanno promosso analisi e considerazioni rivolte verso gli aspetti più propriamente concettuali, ancorati all’evidente difficoltà contenuta in questo passaggio, altre volte sono stati oggetto di ricerca i fondamenti teorici dei metodi di rappresentazione, altre indagini sono state dedicate alle prassi operative, alle convenzioni dettate da esigenze di standardizzazione o alle condizioni indotte dall’ambiente tecnologico di contesto; più spesso i vari aspetti sono stati indagati con attenzioni complementari. Gli approfondimenti che il corso presenta vogliono porre l’accento sul ruolo di mediazione conoscitiva assunto dalla Rappresentazione e dal Disegno, circoscrivendo l’esposizione del tema a due ambiti temporali molto lontani e riferiti a due momenti culturalmente caratterizzati. Sono stati pensati come due sponde di un percorso sospeso che si è deciso di mettere in contatto attraverso il confronto immaginato con azzardo per far emergere alcuni elementi dialettici: il ricco e dinamico periodo che, intorno al XVI secolo, genera una vera e propria rivoluzione per la rappresentazione dell’architettura, derivante anche dall’ampia diffusione di trattati di matrice rinascimentale,(per l’occasione l’osservazione è delimitata ad alcune opere di autori italiani), viene messo in relazione con le attuali metodologie di elaborazione digitale e multimediale proprie della produzione architettonica e della pubblicistica a noi contemporanea. Il rapporto esistente tra trattazione testuale e rappresentazione figurata, presente con peso diverso nei trattati (p.e. quelli di Daniele Barbaro, di Barozzi, di Serlio), offre una vasta varietà di interpretazioni, il corso si concentra sull’analisi del valore conoscitivo trascritto in alcuni di quei repertori figurativi, che meritano di essere analizzati attraverso diversi filtri esplorativi che attengono a differenti aspetti della rappresentazione (teorici e operativi). Analoga tensione speculativa anima le altre considerazioni sviluppate intorno ad alcune metodologie di elaborazione tridimensionale (supportate dalle attuali tecnologie digitali), che pervadono la contemporaneità in ambito architettonico e costruttivo e che suggeriscono scenari futuri più complessi e solo in parte prefigurabili. Le ricerche condotte sul tema dagli studiosi della nostra area hanno tentato di dare risposta a domande molto impegnative: quali attributi conoscitivi contengono le rappresentazioni digitali, se si confrontano con le forme più tradizionali? Oppure, quali mutamenti hanno provocato, se si pensa alla stratificazione informativa che riescono a registrare? E ancora, quali attenzioni dedicano all’accessibilità ai patrimoni gestiti, vista la densità di dati memorizzati? Quali prodotti hanno gradi di prossimità maggiore con le trascrizioni rappresentative del passato? È possibile rintracciare elementi comuni o le differenze sono troppo sostanziali per evocare una inverosimile continuità ? L’articolazione del corso prevede una sessione seminariale conclusiva con la partecipazione attiva dei dottorandi (cui si richiede di presentare riflessioni e commenti personali sugli argomenti affrontati durante il corso) che dialogheranno con i docenti e con altri studiosi invitati per ampliare con le proprie considerazioni il dibattito. Gli approfondimenti che questo corso di terzo livello propone perlustrano e puntualizzano alcuni argomenti trattati in modo più sintetico e generale nel Corso propedeutico-fondativo coordinato dal professor Francesco Paolo Di Teodoro e proposto dall’offerta formativa del Dottorato in Beni Architettonici e Paesaggistici. |
Programma
Programma del corso:
++ sett. Presentazione del corso ,temi, attività, docenti. Conoscenza e Rappresentazione dell’Architettura: il ruolo di mediazione assolto dal disegno. La tridimensionalità geometrica e la multidimensionalità culturale della figurazione in archittettura (GN) ++ sett. La rivoluzione innescata dai trattati di architettura cinquecenteschi italiani: rapporto tra apparati testuali e figurativi. Forme, ruolo e densità informativa dei repertori iconografici tradizionali, i mutamenti indotti dalle elaborazioni di matrice digitale, dalle prime sperimentazioni agli aggiornamenti delle metodologie di modellazione parametrica. Riferimenti a ricerche e casi applicativi nazionali e internazionali(GN e GG) ++ ott. Conclusione del corso in modalità seminariale: interventi degli iscritti, di esperti e discussione collegiale. |
Orario delle lezioni |
Statistiche superamento esami |
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