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Politecnico di Torino
Anno Accademico 2016/17
01ROZRK
L'architettura degli effetti II
Dottorato di ricerca in Architettura. Storia E Progetto - Torino
Docente Qualifica Settore Lez Es Lab Tut Anni incarico
Durbiano Giovanni ORARIO RICEVIMENTO PO CEAR-09/A 20 0 0 0 1
SSD CFU Attivita' formative Ambiti disciplinari
*** N/A ***    
Presentazione
PERIODO: NOVEMBRE - DICEMBRE 2016

L’indagine nasce dalla presa d’atto dell’esaurimento di un modello autoriale di progettista e dall’evidenza di una necessità rifondativa delle pratiche di legittimazione del progetto. A partire dall’analisi delle difficoltà incontrate dall’architettura a socializzare il proprio merito – spesso attraverso vere imposture intellettuali – tenteremo di definire il campo in cui il progetto può stabilire una propria specifica dimensione operativa, insieme tecnica, simbolica e politica. Diversamente da altre investigazioni che si sono occupate della relazione tra architettura e politica, la ricerca non si concentra sugli esiti (le architetture) o sugli autori (gli architetti), ma sul loro lavoro: i progetti. Lo spostamento dell’attenzione dal soggetto (le sue buone intenzioni, insegnate all’Università) all’oggetto (i prodotti progettuali, in azione nel sistema sociale che li contiene) comporta una trattazione analitica e falsificabile dei complessi meccanismi che una pratica aperta come quella progettuale comporta. Il progetto è in questo caso inteso non come esito di una supposta volontà d’arte di un soggetto in stretta relazione con un’interpretazione complessiva del mondo, ma come risultato documentale di una negoziazione complessa tra agenti di diversa natura (soggetti, regole, iscrizioni, rappresentazioni collettive). A partire da questo assunto si vuole tentare di ricostruire una performatività del progetto in grado di offrire convincenti risposte – anche in termini di narrazione - alla domanda sociale di trasformazione dello spazio fisico.

The investigation systems from the recognition of the exhaustion of a authorial model of designer and from the evidence of a restorative need of the practices of legitimization of the project. Starting from the analysis of the difficulties encountered from architecture into socializing of her merit, often through true "intellectual impostures", we will try to define the field in which the project can establish its own specific operational, but also technical, symbolic and political, dimension. Unlike other investigations that have examined the relationship between architecture and politics, the research does not focuses on the results (architectures) or on the authors (architects), but on the work of the latters: the project. The shift from the subject (his good intentions, that have been taught at the University) to the object (the design products, in action in the social system that contains them) causes an analytical and falsifiable treatment of the complex mechanisms related to an open practice, as design. In this case, the project isn't understood as the outcome of a supposed will of art by a subject, closely related to an interpretation of this world, but as the outcome document of a complex negotiation between agents of different nature (entities, rules, registration, collective representations). Starting from these assumptions we want to groped to reconstruct a performativity of the project, able to provide convincing answers - even in terms of storytelling - to the question of the social transformation of the physical space.
Programma
Il corso si misura su alcuni orizzonti della discussione teorica che hanno interessato più da vicino le discipline della progettazione architettonica, ma che intersecano i campi dell’ontologia, della semiotica, dei science studies della linguistica, della gestione di processi.
Il corso vuole proporre una disamina dei modi in cui il progetto di architettura agisce sulle dimensioni che riguardano la trasformazione fisica dell’ambiente costruito. Non soltanto sul piano della produzione edilizia, ma anche e soprattutto guardando agli effetti che la progettazione architettonica esercita direttamente sui processi di negoziazione (relazioni intersoggettive), sulle procedure documentali (burocrazie e atti ratificanti), sulla fissazione di scenari per la decisione (vision strategica) e sulla comunicazione collettiva (mass- media e marketing). Le ipotesi al vaglio della discussione saranno messe alla prova di assunti teorici di provenienza diversa, dalla teoria dei documenti al rapporto tra linguaggio, scritture e architettura, alle discussioni sul rapporto tra epistemologia e politica.

The course wants to provide a synthesis of some contexts of theoretical discussions about architectural design, which intersect as well other fields, such as ontology, semiotics, science studies, linguistic, project management.
The course proposes a recovery about the ways through which architectural design can affect the dimensions of physical transformation of the built environment. The recovery will not specifically focus on the building production, but mainly on the effects of architectural design about the negotiation processes (intersubjectivity), the documental procedures (bureaucracy and rating acts), the production of scenarios for decision-making (strategic vision), and the collective communication (mass-media and marketing). The hypothesis led to discussion will be verified through a series of statements, coming from the theory of documents, the relationship between language, writing and architecture, and the debates on epistemology and politics.

Periodo e modalità di svolgimento:
Il corso si svolgerà a fine 2016 (novembre-dicembre 2016) e vedrà il coinvolgimento, oltre ai docenti di riferimento, di accademici e professionisti diversi, tra cui: filosofi, pianificatori, geografi, linguisti, scienziati sociali
Orario delle lezioni
Statistiche superamento esami

Programma provvisorio per l'A.A.2016/17
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