PERIODO: APRILE - MAGGIO

When buildings speak, un fortunato titolo di un testo di Anthony Alofsin sull’architettura degli imperi e del loro crollo e una ricerca sul campo fanno da sfondo al tema. Una analisi di come pressioni "nazionali" presenti all'interno degli imperi multietnici a cavallo di Ottocento e Novecento abbiano trovano espressione consapevole in architettura, così di come abbiano trovato sbocco nel contesto degli Stati nazionali (a volta effimeri nei confini) emersi con la scomparsa dell'impero austro-ungarico, desiderosi di imporre una identità dominante anche - e soprattutto - nelle zone etnicamente e culturalmente miste.
When buildings speak, Anthony Alofsin’s book title about architecture of the Habsburg Empire and its aftermath and a direct research on field are the background of the topic. The course tries to investigate how the national needs in the multicultural empire found architectural expression at the turn of the century within the empire itself and, after the collapse, in the new nations in the interwar period as Poland and Greater Romania.
Programma del corso:
Casi di studio: Budapest (architettura nazionale e modernità), Lviv (Ucraina & Polonia in conflitto), Chernivtsi (Eclettismo e Secessione sovranazionali, il Nazionalismo rumeno).
Case-study: Budapest (National Architecture and Modernity), Lviv (Competing visions of Ukraine and Poland), Chernivtsi (Eclecticism and Secession as supernational languages, the Romanian Nationalism)

CALENDARIO

9 maggio, 9.00-12.00: SALA CACCIA
Budapest. "Un linguaggio formale ungherese non c’è stato, ma ci sarà" (Ö. Lechner, 1906)

16 maggio,9.00-12.00: SALA CACCIA
Czernowitz (Cernăuți, Chernivtsi). Le "case nazionali" tra Austria, Romania e Ucraina

23 maggio, 9.00-13.00: SALA CACCIA
Lemberg (Lwów, L’viv). "La trascendente e celeste Leopoli, per sempre perduta"