Politecnico di Torino | |||||||||||||||||||||||||
Anno Accademico 2016/17 | |||||||||||||||||||||||||
02QHQPM Atelier di Composizione e urbanistica F |
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Corso di Laurea in Architettura - Torino |
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Presentazione
Nell’Atelier di Progettazione lo studente del primo anno è chiamato per la prima volta ad affrontare il progetto di architettura nell’ampiezza delle sue problematiche generali e nei suoi contenuti disciplinari.
Il laboratorio quindi è inteso come esperienza concreta di introduzione al progetto nei suoi aspetti compositivi ed urbanistici, ma anche come occasione di costruire un ragionamento più esteso sull’architettura, sulla sua specificità disciplinare e sulla sua complessità. L’esercizio progettuale proposto, diventa così il "momento centrale" della formazione dello studente del I anno: un’esperienza guidata al progetto di architettura, inteso non come pura pratica di formalizzazione di una domanda precostituita, ma come ricerca sulla sua attitudine a incidere positivamente sulle trasformazioni della città e del territorio |
Risultati di apprendimento attesi
Il lavoro del modulo di Composizione architettonica e urbana si concentrerà sui caratteri distributivi degli edifici, sulle teorie e tecniche della progettazione architettonica, sul "lessico elementare" della progettazione, sulla lettura critica di alcuni casi studio, attraverso lezioni e indagini volte ad individuare un mondo condiviso di architetture, scelte in diverse epoche storiche per il loro carattere emblematico e riproposte come riferimento, spunto, suggestione per nuovi progetti. Verranno affrontati temi di progetto, più o meno complessi, direttamente connessi alla città, alla sua storia ed alla sua costruzione nel tempo. Particolare attenzione sarà posta all’individuazione dei principi insediativi, alle problematiche compositive/distributive/costruttive, di aggregazione dei volumi nello spazio e di orientamento e localizzazione rispetto ad un luogo reale Allo studio dei paradigmi compositivi e figurativi di grande e piccola scala (casa – città – territorio) si accompagneranno – in parallelo con il modulo di urbanistica, ma anche con gli altri insegnamenti del II p.d. del primo anno (Lab. di Disegno e Rilievo dell’architettura e corsi di Morfologia e concezione delle strutture e Tecnologia dell’architettura) – verifiche sulla struttura edilizia, sulla meccanica costruttiva del singolo manufatto, con particolare attenzione alle qualità fisiche dei materiali e alla ricerca dell’appropriatezza. Le discipline tecniche, in questo caso - attraverso specifici momenti di confronto - concorreranno con le discipline compositive ed urbanistiche al controllo del processo progettuale ed alla rappresentazione razionale del progetto architettonico. Il modulo si propone di fornire agli studenti gli strumenti di analisi del contesto urbano e territoriale in cui il progetto si situa, orientando le scelte progettuali alla soluzione dei problemi che il contesto pone, e alla consapevolezza delle regole che ne controllano le trasformazioni. Inizialmente, attraverso una serie di lezioni, si descriveranno i caratteri del fenomeno urbano, l’evoluzione del controllo di tali fenomeni con la nascita della disciplina urbanistica come tecnica specifica, le diverse forme di lettura del contesto urbano e territoriale. Quindi si verificherà nel concreto del progetto l’applicazione delle tecniche di analisi e di rappresentazione del contesto territoriale e del quadro normativo. |
Prerequisiti / Conoscenze pregresse
È indispensabile conoscere le nozioni di matematica, di disegno e di storia dell’architettura fornite nel I semestre del CdL in Architettura.
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Programma
LA CASA E LA CAVA NELL’INSEDIAMENTO SULL’ISOLA DI FAVIGNANA L’Atelier partecipa al "Coordinamento nazionale dei Laboratori di progettazione architettonica di prima annualità" denominato INCIPIT LAB. Geografie della didattica. Il coordinamento consiste in un confronto fra laboratori di progettazione architettonica al primo anno dei corsi di studio di diverse sedi universitarie italiane e nella condivisione di temi e problemi relativi all’insegnamento del progetto di architettura. Al termine di ciascun anno del programma triennale, i docenti, e possibilmente anche gli studenti, si incontreranno in un’occasione seminariale di confronto e di discussione sia delle tecniche d’insegnamento sia dei risultati conseguiti. INCIPIT LAB, per l’anno accademico 2016-17, ha scelto di condividere una sperimentazione progettuale sul tema della residenza sull’isola di Favignana e il convegno e la mostra dei lavori dei laboratori si terranno presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo. Obiettivo generale dell’atelier F, composto dai Moduli di Composizione (10CFU) tenuto da Carlo Ravagnati e di Urbanistica (6CFU) tenuto da Sabina Lenoci, è l’introduzione alle tecniche e alle logiche del progetto architettonico e del progetto urbanistico e al loro ruolo nella costruzione di un’idea di architettura e di società in trasformazione. Passaggio centrale della riflessione è la particolare attenzione data al rapporto tra rappresentazione (cartografica e architettonica) e progetto di architettura e di urbanistica. A) CONTENUTI E OBIETTIVI DEL MODULO DI COMPOSIZIONE (Prof. Carlo Ravagnati) Questo Atelier intende indagare lo stretto rapporto che lega il progetto di architettura ad alcuni elementi geografici nella costruzione della città e del territorio. In particolare, il tema posto al centro della riflessione, è il rapporto che l’architettura intrattiene con le forme di antropizzazione del suolo. La modellazione del suolo, a prescindere da ogni programma funzionale, è infatti un’attività costantemente legata alla progettazione architettonica e si confronta con la sua origine tettonica. Coerentemente con gli obiettivi e con i contenuti più generali dell’Atelier, l’obiettivo didattico del modulo di Composizione è quello di introdurre lo studente alle tecniche del progetto di architettura e al rapporto che esso stabilisce con i caratteri geografici dei luoghi. L’area di studio proposta per la sperimentazione progettuale riguarda una parte dell’isola di Favignana sottoposta a un’azione secolare di estrazione di materiale da costruzione che ha determinato, sotto diversi aspetti, il carattere architettonico dell’isola. Le cave di calcarenite non hanno infatti solo rappresentato una risorsa economica, ma nel tempo hanno profondamente (e letteralmente) inciso sulla logica di costruzione della casa e dell’insediamento, sia nel centro abitato, ove la costruzione degli isolati prende origine dalla costruzione di bordo della cava, sia nella campagna, ove le case isolate si dispongono in un punto privilegiato tra strada e cava. I temi in gioco riguardano il riconoscimento di un’etica della costruzione e si applicano al risanamento e recupero della logica insediativa dell’isola, alla valorizzazione delle cave. Queste azioni saranno inquadrate in un programma di sviluppo di un turismo che produca una ricchezza per l’isola non solo economica. B) CONTENUTI E OBIETTIVI DEL MODULO DI URBANISTICA (prof.ssa Sabina Lenoci) Il corso di Urbanistica ha l'obiettivo di iniziare il processo di costruzione delle competenze del fare progettuale e delle competenze di un'analisi critica delle politiche urbane. Il fare progettuale non va confuso con il disegno morfologico del suolo o con la mera prefigurazione funzionale e dei suoi usi. Rimanda ad un insieme vasto di pratiche che comprende: letture critiche di luoghi, interpretazioni di questioni fisiche e sociali, uso di specifici strumenti e normative. Analogamente l'analisi critica delle politiche non va confusa con la tecnica del piano regolatore. Rimanda alla interpretazione dei processi di trasformazione urbana e dei loro caratteri, alla capacità di individuare attori e dinamiche istituzionali. Lo studente alla fine del corso dovrebbe sapersi confrontare con la nozione di progetto urbanistico inscindibile dagli aspetti economici, sociali, istituzionali. |
Organizzazione dell'insegnamento
I lavori del modulo di Composizione saranno divisi in quattro fasi. Nelle prime sei settimane si svolgeranno sei esercizi propedeutici al progetto. Successivamente si svilupperanno due esercitazioni parziali sul progetto di architettura, uno a scala urbana/territoriale e uno a scala architettonica. Gli studenti svolgeranno le prime due fasi individualmente e le fasi successive in gruppi composti da un massimo di tre unità. Le consegne degli elaborati dovranno avvenire all’interno della griglia predisposta sul portale https://polytechnic-egrid.polito.it/ il cui funzionamento sarà illustrato in apertura del corso. Dal medesimo portale gli studenti potranno scaricare tutti i materiali necessari al corso con l’eccezione dei testi che costituiscono la bibliografia d’esame. 1. Nella prima fase (denominata ATLANTE) saranno svolti tre esercizi sviluppati seguendo il testo (a cura di R. Palma, C. Ravagnati), Atlante di progettazione architettonica. Lo svolgimento di questi esercizi avverrà in parte in forma collegiale in aula e in parte in forma autonoma da ogni singolo studente. Questa attività, svolta con disegni a tecnica libera, è indispensabile per l’ottenimento di prerequisiti e competenze necessarie allo svolgimento delle altri parti dell’Atelier. Gli esercizi saranno presentati in aula e seguiranno momenti di verifica e di confronto sui risultati. Ogni studente dovrà collocare i propri lavori nelle caselle A1, A2, A3 della polytechnic-egrid. 2. Nella seconda fase (denominata LA CASA E LA CAVA) gli studenti svolgeranno tre esercizi in cui i problemi attinenti alla definizione tipologica e distributiva della casa saranno declinati nei casi più ricorrenti nell’insediamento sull’isola di Favignana. Si tratterà cioè di organizzare, planimetricamente e in sezione, eseguendo disegni tecnici a matita e china, una serie di volumi predefiniti nelle loro dimensioni lungo il perimetro di area di cava. Ogni esercizio prevede una disposizione: 1) sul ciglio di cava ad un solo terrazzo 2) sul ciglio di cava a più terrazzi 3) all’interno del fondo di cava Per ogni situazione sono previste due differenti varianti denominate "a" e "b": gli studenti svolgeranno in forma individuale un esercizio "a" oppure un esercizio "b" secondo una suddivisione stabilita con il docente. Ogni studente dovrà collocare i propri lavori opportunamente nelle caselle E1a oppure E1b, E2a oppure E2b, E3a oppure E3b della polytechnic-egrid. 3. Nella terza fase (denominata CARTA) ogni gruppo di studenti dovrà elaborare il progetto di un’idea di piano di una parte dell’isola basandosi su alcune carte tematiche orientate al progetto già elaborate dal gruppo di ricerca diretto da Carlo Ravagnati e rese disponibili agli studenti in formato vettoriale. Le carte predisposte rappresentano le due aree di progetto (una presso Punta San Nicola e l’altra presso Scalo Cavallo) secondo le due logiche insediative preminenti: la costruzione sul bordo di cava (carte B) e la costruzione sul fondo di cava (carte F). La classe sarà divisa in due gruppi (B e F) che si occuperanno rispettivamente delle due logiche insediative viste nelle due aree. Questa fase sarà impostata a mano e successivamente trasferita in disegno vettoriale per la presentazione. Le carte contengono alcuni temi formali e logici della costruzione dell’insediamento sull’isola. Isolando un tema la carta mostra una possibilità di progetto che dovrà essere elaborata nella forma di un disegno planimetrico in scala 1:2000 e di un modello iconico in cartone. Questa fase si concluderà nell’arco di tre settimane. Ogni gruppo di studenti dovrà collocare i propri lavori nella caselle B1 oppure B2, oppure F1, oppure F2, e inserire altresì la relazione nella casella Rel. della polytechnic-egrid. 4. Nella quarta fase (denominata ARCHE-tipi) ogni gruppo di studenti dovrà elaborare il progetto di una casa d’abitazione. Anche questa fase sarà impostata a mano e successivamente trasferita in disegno vettoriale per la presentazione. Coerentemente con la precedente esercitazione il progetto si configurerà come un’esplorazione della logica insediativa alla scala architettonica. Qui il progetto dovrà stabilire termini di coerenza tra la lettura dell’insediamento (presente sulla carta) e la proposta di piano (terza fase) e le soluzioni architettoniche fondate sugli elementi archetipi già intravviste nella seconda fase. L’esercizio di progetto si preciserà dunque come approfondimento e rielaborazione in scala 1:500 del precedente disegno lavorando su una sola cava. In questo esercizio di progetto sono richiesti: 1. planivolumetria generale con le ombre; 2. pianta del piano terra; 3. prospetti e sezioni, 4. Modello in cartone vegetale riprodotto in un’immagine raster. Questi elaborati saranno inseriti nella polytechnic-egrid nelle caselle PV500, PT500, PS500 e MD500. Un ulteriore approfondimento riguarderà il progetto di un singolo edificio in scala 1:100 del quale si produrranno, oltre ai disegni canonici di piante prospetti e sezioni, da inserire nella polytechnic-egrid nella casella AR100, una vista prospetti, da inserire nella casella VP, e un modello iconico in cartone riprodotto in un’immagine raster da inserire nella casella MD100. Questa fase si concluderà con il termine delle lezioni. A supporto di ogni singola fase saranno tenute lezioni ex-cathedra dal docente volte a illustrare alcuni esempi e alcune questioni di natura teorica legate alla logica dell’approccio progettuale proposto. Durante il corso di urbanistica saranno tenute alcune lezioni frontali ed alcune esercitazioni progettuali. Le lezioni saranno tenute sia dal docente che da studiosi esperti esterni. Gli esercizi progettuali sono a loro volta di due tipi: 1. Alcuni esercizi si svolgeranno a partire da casi scelti dallo studente o suggeriti dalla docenza e si propongono di svolgere: - letture critiche di luoghi (aspetti fisici, sociali, usi) - letture su progetti e strumenti urbanistici: decostruzione e usi - letture sugli strumenti della rappresentazione urbanistica: mappe, layers, diagrammi, etc. 2. In collaborazione con il corso di Composizione Architettonica verrà elaborato un progetto urbanistico per l'isola di Favignana. Per questo lavoro il Modulo di Urbanistica pone sullo sfondo l’ipotesi che il progetto urbanistico contemporaneo, debba essere un progetto di rigenerazione urbana. Vale a dire un progetto che sicuramente deve approfondire i temi della sostenibilità ambientale. L'esperienza sul caso studio proposto dall’Atelier dove produrrà riflessioni e materiali in grado di inserire il progetto urbano ed architettonico (modulo di Composizione) in un quadro più ampio di scelte progettuali, allenando lo studente a pensare al progetto urbanistico come un processo che attraverso la conoscenza del territorio, delle sue fragilità e caratteristiche fisiche e culturali, realizzi progetti inter-scalari. Per i quali si definiscano le prestazioni progettuali fondamentali e non negoziabili. In particolare sarà posto sullo sfondo per l'isola di Favignana il tema del progetto di sostenibilità turistica come occasione di rigenerazione dell'isola. L'esercizio progettuale verterà sull'individuazione dei temi del progetto di rigenerazione del territorio sulla base della costruzione di un sistema di criticità e di un sistema di risorse del territorio oggetto dell'esercitazione. Considerando il tema di esplorazione principale del corso di urbanistica, gli elementi di criticità andranno individuati all’interno degli aspetti relativi al rischio idraulico e alla fragilità del territorio, alla salvaguardia della natura, etc.; i punti di forza nelle caratteristiche ambientali e paesaggistiche del territorio, nel sistema culturale, etc. Le esercitazioni potranno essere svolte in gruppo di massimo 3 studenti. |
Testi richiesti o raccomandati: letture, dispense, altro materiale didattico
I testi che compongono la bibliografia sono divisi in due categorie. La prima (testi obbligatori) contiene i più recenti contributi scientifici offerti dal docente circa il dibattito sulla città contemporanea vista nei suoi rapporti con i caratteri geografici. La seconda (testi facoltativi) contiene alcuni significativi riferimenti. La conoscenza di tutti questi testi è ritenuta necessaria per un’approfondita comprensione dei contenuti dell’Atelier; tuttavia, ai fini dell’esame, la valutazione in sede di esame di profitto avverrà, come specificato nel paragrafo sulle modalità d’esame, su due testi scelti dallo studente. In calce compare un terzo gruppo che contiene testi di letteratura attinenti ai luoghi. 1. TESTI OBBLIGATORI - a cura di R. Palma, C. Ravagnati, Atlante di progettazione architettonica, De Agostini-Città Studi, Novara 2014. - C. Ravagnati, L’invenzione del territorio. L’atlante inedito di Saverio Muratori, FrancoAngeli 2012. - C. Ravagnati, Dimenticare la città. Pratiche analitiche e costruzioni teoriche per una prospettiva geografica dell’architettura, FrancoAngeli, Milano 2008. 2. TESTI FACOLTATIVI (MINIMO DUE A SCELTA) - A. Rossi, L’architettura della città, Marsilio, Padova 1966. - G. Grassi, La costruzione logica dell’architettura, Marsilio, Padova 1967. - A. Rossi, Caratteri urbani delle città venete, in: Id., Scritti scelti sull’architettura e la città, a cura di R. Bonicalzi, Clup, Milano 1975. - G. Motta, A. Pizzigoni, La casa e la città, Clup-Città Studi, Milano 1991. - Gruppo di ricerca diretto da G. Motta, Cento tavole. La casa a Milano dal 1890 al 1970. Ricerca sulla rappresentazione in architettura, Unicopli, Milano 1997. - G. Motta, A. Pizzigoni, Crinali. Studi e progetti per il Parco dei Colli di Bergamo, Grafica & Arte, Bergamo 1999. - C. Ravagnati, Tecniche di ripetizione, Tecnograph, Bergamo 2003. - a cura di R. Palma, A. Pizzigoni, C. Ravagnati, Cartografia e progetto. Ricerca diretta da G. Motta, Tecnograph, Bergamo 2003. - a cura di R. Palma e C. Ravagnati, Macchine nascoste. Discipline e tecniche di rappresentazione nella composizione architettonica, Utet Libreria, Torino 2004. - G. Motta, A. Pizzigoni, C. Ravagnati, L’Architettura delle Acque e della Terra, FrancoAngeli, Milano 2006. - a cura di G. Motta e C. Ravagnati, Alvei meandri isole e altre forme urbane. Tecniche di rappresentazione e progetto nei territori fluviali, FrancoAngeli, Milano 2008. - a cura di G. Motta, C. Ravagnati, Cartografia di fiume per il progetto di città, Tecnograph, Bergamo 2009. TESTI FONDAMENTALI - S. Lenoci, Territori della rigenerazione tra Europa e Italia: il caso della ex Caserma Romagnoli, Grafiche Turato, Padova 2014. - S. Lenoci, Il desiderio di urbanità della città contemporanea. Il caso Défense, Quodlibet, Macerata 2013. - S. Lenoci, Tra Arte ecologia e urbanistica. Il progetto dello spazio collettivo, Meltemi, Milano 2005. - B. Secchi, La prima lezione di Urbanistica, Laterza, Roma-Bari 2000. - B. Secchi, La città dei ricchi e la città dei poveri, Laterza, Roma-Bari 2013. - C. Bianchetti, Il Novecento è davvero finito. Considerazioni sull’urbanistica, Donzelli, Roma 2011. Altri testi saranno indicati durante il corso al termine di ogni lezione e in riferimento ai temi trattati. |
Criteri, regole e procedure per l'esame
L’esame si svolgerà in due tempi: lo studente dovrà sostenere un colloquio individuale sugli argomenti trattati nella bibliografia del Modulo di Composizione (testi obbligatori e due testi a scelta fra quelli facoltativi). Successivamente la Commissione d’esame composta dai due docenti di Composizione e Urbanistica discuterà gli elaborati sviluppati all’interno dell’Atelier da ciascun gruppo di studenti. Per quanto attiene ai 10 CFU del modulo di Composizione architettonica e urbana, la valutazione ponderata sarà espressa sull’insieme delle singole prove: 3/10 di CFU colloquio; 7/10 di CFU l’insieme degli elaborati progettuali. Per quanto attiene ai 6 CFU del modulo di Urbanistica, la valutazione sarà espressa sull’insieme degli elaborati prodotti. Il voto finale sarà la media ponderata tra il voto di Composizione del valore di 10/16 e il voto di Urbanistica del valore di 6/16. |
Orario delle lezioni |
Statistiche superamento esami |
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