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Politecnico di Torino
Anno Accademico 2017/18
01PYCPQ
Restauro e metodologie per la conservazione
Corso di Laurea Magistrale in Architettura Costruzione Citta' - Torino
Docente Qualifica Settore Lez Es Lab Tut Anni incarico
Naretto Monica ORARIO RICEVIMENTO O2 CEAR-11/B 60 0 0 0 5
SSD CFU Attivita' formative Ambiti disciplinari
ICAR/19 6 B - Caratterizzanti Teorie e tecniche per il restauro architettonico
Presentazione
Il Corso di Restauro e metodologie per la conservazione sviluppa le problematiche connesse alla permanenza del patrimonio costruito e dei sistemi culturali, a partire dal dibattito disciplinare dell'ultimo quarto del Novecento fino alla trattazione di temi attuali e questioni urgenti, fra cui la relazione tra restauro e rifunzionalizzazione, il rapporto antico-nuovo, la diagnostica non distruttiva, le problematiche di conservazione delle architetture in relazione ai sistemi e alle logiche costruttive, la necessità di prevenzione dai rischi e di valorizzazione di beni peculiari fragili quali il costruito di tessuto, le architetture vernacolari, le infrastrutture storiche.
Le dimensioni più specificamente analitiche e progettuali, fra cui la comprensione degli statuti costruttivi e dell'unicità materiale dell'esistente, la lettura dei degradi e dei dissesti e il rapporto causa-effetto, le tecniche di restauro, l'adeguamento a nuovi usi compatibili, sono affrontante facendo ricorso a esempi e allo sviluppo di un'esercitazione metaprogettuale.
Il Corso, delineando un percorso attraverso 'problemi' tra teorie e prassi del Restauro, vuole contribuire alla costruzione di quella particolare consapevolezza e capacità critico progettuale che l'Architetto deve possedere per attuare con responsabilità il rispetto, la cura, la conservazione e la necessaria messa in valore dei manufatti e dei luoghi in un'ottica di sostenibilità culturale, in particolare quelli in cui gli strati della memoria e i valori delle preesistenze si presentano con particolare densità.
Risultati di apprendimento attesi
Il Corso di Restauro e metodologie per la conservazione è finalizzato all'apprendimento degli aspetti teorico-critici e applicativi della disciplina della conservazione, in relazione alla comprensione della consistenza e dell'identità del patrimonio architettonico, alla conoscenza degli aspetti normativi e delle loro implicazioni progettuali, alla conoscenza delle metodiche di restauro - con particolare attenzione ai criteri di compatibilità, minimo intervento, reversibilità, distinguibilità, durabilità - nel progetto di restauro/riuso.
Gli studenti acquisiscono la capacità di interpretare criticamente il patrimonio nelle sue necessità di tutela, messa in sicurezza, conservazione, in relazione all'attualità del dibattito sul restauro, ponendosi in un'ottica anche transdisciplinare quale quella richiesta all'Architetto nel progetto di restauro di beni tutelati.
Prerequisiti / Conoscenze pregresse
Lo studente che accede a questo insegnamento deve essere in possesso delle conoscenze relative ai fondamenti di teoria, storia e tecniche del restauro, storia dell’architettura, disegno e rappresentazione, tecnologia dell'architettura previsti nei CdL triennali in architettura. Deve sapere articolare fonti, strumenti e metodi propri alle sopraddette discipline.
Programma
L'insegnamento è organizzato in lezioni tematiche e in momenti dedicati allo sviluppo dell'esercitazione.
Le lezioni impostano e discutono questioni teoriche e pratiche, alcune delle quali applicate nell'esercitazione, incentrata su un bene architettonico stratificato che connota il paesaggio culturale. Sono previste lezioni interdisciplinari e visite guidate.
Argomenti e tematiche trattati:
- Presentazione del Corso: programma, contenuti, obiettivi.
- Presentazione del metodo per lo sviluppo dell'esercitazione e scelta dei casi studio. Organizzazione dei gruppi di lavoro (gruppi da massimo tre studenti), assegnazione dei temi ai gruppi.
- Il restauro tra teoria e prassi: temi e problemi aperti.
- Il Codice dei Beni Culturali (D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.), il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, le Soprintendenze, il Codice degli appalti e i suoi sviluppi. Il progetto di restauro su beni tutelati e su beni pubblici, le scale di progetto.
- La comprensione della consistenza del costruito: il palinsesto nelle sue stratificazioni.
- Materiali, sistemi costruttivi, degradi e dissesti, cause di alterazione. Le mappature tematiche per la lettura critica dello stato di conservazione.
- Le tecniche non distruttive per la diagnosi del costruito storico. Potenzialità, applicazioni, casi studio.
- Tecniche e metodiche di restauro: casistica, problematiche di progettazione e compatibilità.
- Il rapporto tra conservazione dell’antico e aggiunta compatibile del nuovo, secondo il principio dell’incremento dei valori con nuovi apporti di qualità.
- Problematiche di prevenzione, conservazione e valorizzazione dell'architettura del Novecento, del patrimonio vernacolare, del costruito diffuso e aggregato, dei sistemi infrastrutturali.
- Visite guidate a complessi museali e/o cantieri per l'illustrazione di problemi aperti di conservazione, restauro, riuso, manutenzione del patrimonio

Crediti 6; 60 ore di didattica (ripartite indicativamente in 40 ore di lezione e visite guidate, 20 ore di esercitazione e discussione seminariale. Al carico è da aggiungere l'impegno richiesto per sviluppare e completare l'esercitazione, il reperimento di specifiche fonti, lo studio dei materiali bibliografici e delle dispense di supporto.

Organizzazione dell'insegnamento

L'apparato di lezioni è in parallelo allo svolgimento dell'esercitazione. Sono previste anche visite guidate a cantieri e musei e discussioni seminariali.
Le modalità didattiche prevedono lezioni frontali mono e pluridisciplinari. Attraverso l'esemplificazione di casi - anche sulla base delle problematiche espresse dalle esercitazioni in corso - si affrontano le argomentazioni teoriche e pratiche.
In aula è fornita revisione diacronica per lo sviluppo dell'esercitazione da parte della docenza. Il docente è disponibile su appuntamento (email: monica.naretto@polito.it) per chiarimenti su lezioni ed esercitazioni.
Durante lo svolgimento del Corso viene richiesta una partecipazione attiva alle lezioni, instaurando discussioni collettive, nonché lo sviluppo dell'esercitazione.
Testi richiesti o raccomandati: letture, dispense, altro materiale didattico
Dispense tematiche sulle lezioni e documenti utili all'organizzazione dell'esercitazione sono messi a disposizione degli studenti sul portale della didattica.
Indicazioni normative e bibliografiche puntuali verranno specificate di volta in volta nel corso delle lezioni e durante le attività di esercitazione.

Bibliografia di riferimento e di approfondimento:
- Marco Dezzi Bardeschi, Restauro: punto e da capo. Frammenti per una (impossibile) teoria, a cura di Vittorio Locatelli, Ex Fabrica, FrancoAngeli, Milano 1991 e 2009 (ottava edizione).
- Stefano F. Musso, Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica, EPC Libri, Roma 2004.
- Emanuele Romeo (a cura di), Il monumento e la sua conservazione. Note sulla metodologia del progetto di restauro, Celid, Torino 2004.
- Donatella Fiorani (a cura di), Restauro e tecnologie in architettura, Carocci, Roma, 2009.
- Giovanni Carbonara, Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo, UTET, Torino 2011.
- Stefano F. Musso (a cura di), Tecniche di Restauro - aggiornamento, UTET Scienze Tecniche, Torino 2013.
- Rosalba Ientile, Monica Naretto, Patrimonio architettonico e rischio sismico. Un percorso tra conoscenza e obiettivi di conservazione, Celid, Torino 2013.
- Maria Adriana Giusti, Monica Naretto (a cura di), Arte di Conservare / Conservare con l'Arte. Castello, villa, villeggiature d'artisti a Rivara, ETS, Pisa 2014.
- Donatella Fiorani (a cura di), RICerca/REStauro, Edizioni Quasar, Roma, 2017.
Criteri, regole e procedure per l'esame
Modalità di esecuzione dell’esame: L'accertamento di conoscenze e capacità avviene tramite la valutazione dell'esercitazione sviluppata durante il Corso e la valutazione di una prova scritta finale.
L’esercitazione, da svolgere in gruppi di max 3 studenti e da consegnare entro l'ultima lezione del Corso in calendario, è composta da un dossier di elaborati scritto-grafici. Ogni studente comporrà singolarmente, all’interno della tematica dell’esercitazione, almeno una o più tavole/elaborati, in modo da poter addivenire a una valutazione personale della stessa.
La prova scritta finale, della durata di due ore, è articolata in tre (3) domande a risposta 'aperta' sugli argomenti trattati dal Corso. Lo studente sosterrà singolarmente la prova d'esame scritta e non potrà disporre di appunti o materiali didattici.

Criteri di valutazione: Saranno valutati la capacità di acquisizione di un lemmario specifico, la capacità di discutere e interpretare criticamente lo stato di conservazione del patrimonio esistente a diverse scale, la capacità di prevederne e discuterne le potenzialità di restauro e riuso compatibile, in riferimento alle norme vigenti e in relazione al dibattito disciplinare e interdisciplinare attuale. Nella prova scritta saranno anche valutate le capacità di acquisizione, sintesi e discussione critica degli argomenti trattati nelle lezioni teoriche.
Nella costruzione del voto finale, la valutazione dell’esercitazione peserà per il 50% e la valutazione della prova scritta per il 50%.
Orario delle lezioni
Statistiche superamento esami

Programma definitivo per l'A.A.2017/18
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