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Atelier: Progetto e rappresentazione

01PEKPM

A.A. 2018/19

Lingua dell'insegnamento

Italiano

Corsi di studio

Organizzazione dell'insegnamento
Didattica Ore
Lezioni 48
Esercitazioni in aula 12
Tutoraggio 35
Docenti
Docente Qualifica Settore h.Lez h.Es h.Lab h.Tut Anni incarico
Patestos Costantino
Atelier: Progetto e rappresentazione (Composizione architettonica)
Professore Ordinario CEAR-09/A 48 12 0 0 3
Collaboratori
Espandi

Didattica
SSD CFU Attivita' formative Ambiti disciplinari
2018/19
Nell’Atelier “Progetto e Rappresentazione” lo studente è chiamato ad affrontare la Composizione e la Rappresentazione di un progetto di Architettura, nell’ampiezza delle sue problematiche generali e nei suoi specifici contenuti disciplinari. Le radici culturali del corso si fondano sul concetto di conoscenza (complessa e profonda) confermata come parametro di progetto: tanto nella fase delle indagini preliminari (per individuare potenzialità e criticità), quanto nella susseguente fase compositiva (per confermarne gli obiettivi). La Rappresentazione va intesa come esito e manifestazione della più ampia disciplina della Cultura della Visione: alla prima appartengono le convenzioni grafiche e i codici (proiezioni ortogonali, assonometria, prospettiva, ecc.) come modo per pensare e comunicare il progetto, anche visivamente; nella seconda è compresa l’analisi volta a individuare le componenti formali e visive connotanti l’Architettura nel suo contesto, per riverberarne ed elaborarne i caratteri e le relazioni, dalla prima fase dell’idea progettuale fino alla soluzione prescelta. L’esercizio progettuale proposto diventa così il “momento centrale” della formazione dello studente del III anno: un’esperienza guidata al progetto di Architettura, inteso non come pura pratica di formalizzazione di una domanda precostituita, ma come ricerca sulla sua possibilità di incidere positivamente sulle trasformazioni della città e del territorio.
In the Design Unit “Project & Representation” the student is asked to deal with the composition and representation of an architecture project throughout all the extent of it’s general difficulties and disciplinary contents. The concept of complex and profound knowledge, confirmed as a design parameter, is at the base of the course: both in the preliminary investigation phase (to identify potentiality and criticality), as well as in the subsequent compositional phase (to confirm the objectives). The Representation is intended as the outcome and manifestation of the broader discipline of the Culture of Vision: to the first belong the graphic conventions and codes (orthogonal projections, axonometry, perspective, etc.) as a way to think and communicate the project, also visually; the second one includes the analysis aimed at identifying the formal and visual components that characterize Architecture in its context, to reverberate and elaborate its characteristics and relationships, from the first phase of the project idea to the chosen solution. The suggested design exercise becomes therefore the “core moment” of the education of the third year student: a guided experience towards architecture design, not meant as formalisation of a pre-established question but as research on it’s attitude to positively affect the city’s and territory’s transformations.
Modulo di Composizione Architettonica (prof. Costantino Patestos) Il lavoro del modulo di Composizione architettonica si concentrerà da un lato sulle teorie e tecniche della progettazione architettonica, d’altro sull’esperienza di alcune opere di architettura cosiddetta effimera (lettura critica di alcuni casi studio. Modulo di Rappresentazione (prof.ssa Anna Marotta) Educazione agli aspetti visivi come parametro di progetto, per una profonda integrazione con gli aspetti funzionali, tecnologici, normativi. Interpretazione di codici visivi di culture e civiltà "altre" nel panorama multiculturale. Capacità di rappresentare l'esistente e il progetto mediante tecniche tradizionali e/o innovative con attenzione alla rappresentazione digitale. Capacità di controllo visivo degli esiti del progetto, in tutte le sue fasi, dall’analisi ai particolari di dettaglio: verifica delle coerenze e delle congruenze, mediante i parametri specialistici e disciplinari che il corso fornisce. Capacità di approccio critico alla lettura formale del testo d’Architettura in rapporto al suo contesto. Capacità di verifica e controllo degli esiti di elaborati grafici (in tutte le modalità), rispetto alle premesse e ai contenuti del progetto preliminare.
È indispensabile conoscere le nozioni di Disegno e di Storia dell’Architettura fornite nei 2 anni precedenti del CdL in Architettura. Sono richieste conoscenze di base assieme alla capacità di acquisire informazioni da fonti diverse (biblioteche e bibliografie, web, sedi istituzionali).
Modulo di Composizione Architettonica (prof. Costantino Patestos) Obiettivo primario dell’Atelier è l’elaborazione di un progetto di architettura, considerato come inserimento in un contesto di lunga civiltà, cioè in un’area importante ma che viene considerata irrisolta, incompiuta dal punto di vista architettonico. Il luogo di progetto e la Cittadella d’Alessandria e il tema progettuale è la realizzazione di un “Teatro della Memoria” o “Teatro del Mondo” (Globe Theater), cioè di una struttura temporanea per le rappresentazioni teatrali, esecuzioni musicali, mostre e dibattiti. Nei momenti liberi da impegni di manifestazioni, questo edificio potrebbe essere usato come punto di sosta e di ristoro per i visitatori. Modulo di rappresentazione (prof.ssa Anna Marotta) Aspetti applicativi e modalità di lavoro all’interno dell’atelier. Sperimentazioni e applicazioni degli argomenti affrontati nelle lezioni teoriche saranno affrontate tematicamente nella prima parte dell’atelier su casi proposti dalla docenza e/o concordati con gli studenti. Nella fase finale del corso le applicazioni verranno finalizzate all’impostazione e al completamento degli elaborati finali del corso da presentare agli esami. - Approccio per un "Vocabolario visivo" per l’architettura moderna. Composizione come processo e composizione come esito formale. - La questione della forma nella composizione moderna e contemporanea. La cultura della visione come "narrazione". Il corso sarà articolato in 20 ore di fondamenti teorici: Approccio per un Vocabolario visivo per l’architettura moderna. Composizione come processo e composizione come esito formale. La questione della forma nella composizione moderna e contemporanea. La cultura della visione come "narrazione". Forma, colore e materia come caratteri dell’architettura. Esempi dall’antichità al virtuale. Dalle sette alle infinite varianti (visive) nel linguaggio dell’architettura. Dall’idea al progetto: una possibile procedura; Seguiranno 10 ore di feedback, verifica e applicazione da parte degli studenti: in questa fase verrà richiesto agli allievi una loro personale riflessione come primo feedback alle nozioni e agli stimoli forniti nell’approccio teorico propedeutico. Gli stessi allievi potranno produrre degli esempi reperiti mediante una sorta di "ricognizione consapevole" effettuata su esempi pubblicati in riviste, libri, o realmente costruiti. Gli stessi esempi saranno corredati dalle loro annotazioni critiche in cui vengano puntualmente applicati e verificati parametri e approcci di metodo derivati dalle lezioni teoriche. 30 ore per la redazione del progetto finale d’esame da correlare e svolgere in stretta collaborazione con la parte di Progettazione dell’Atelier, applicando coerentemente e puntualmente metodologie ed esperienze proposte nella prima parte.
Modulo di Composizione Architettonica (prof. Costantino Patestos) Le modalità didattiche prevedono: - lezioni frontali che orienteranno il loro contenuto da un lato alla conoscenza delle architetture della storia e delle teorie per il progetto, dall’altro all’esperienza concreta del progetto, da svolgersi prevalentemente in aula con il corpo docente (2 cfu); - elaborazione di materiali comuni (basi grafiche e modelli di inserimento), da svolgersi in aula e/o nei laboratori informatici e/o nei laboratori modelli (3 cfu); - altre attività, condotte in modo autonomo dagli studenti (singolarmente o in gruppi di lavoro organizzati) secondo modalità indicate dalla docenza, quali ad esempio ricerche in biblioteca e approfondimenti monografici (1 cfu); - verifiche periodiche di tipo collegiale, sullo stato di avanzamento del progetto anche con critici invitati. - verifiche sulle letture e sugli approfondimenti proposti. Il lavoro progettuale viene svolto in modo collegiale (gruppi di 2 persone), l’esame invece è sostenuto in modo individuale. La valutazione del progetto riguarda naturalmente tutto il gruppo, invece l’approfondimento e la verifica sulla reale partecipazione dello studente alla elaborazione progettuale e sulla conoscenza bibliografica riguarda il singolo candidato. Modulo di rappresentazione (prof.ssa Anna Marotta) Contenuti teorici ed applicativi, fondati sul linguaggio visivo e della forma, si svolgeranno in aule con tavoli da disegno e in Laboratori Informatici di Base (LAIB). Sono prevedibili uscite didattiche finalizzate a letture architettoniche, urbane, ambientali.
Modulo di Composizione Architettonica (prof. Costantino Patestos) - Costantino Patestos, "L’ostracismo del Partenone. Scritti d’occasione sull’architettura", Maggioli Editore, Milano 2008. - Costantino Patestos, "Architetture in attesa. Scritti, progetti e un edificio", LibreriaCortina, Milano 2013. - Costantino Patestos, "Racconti Urbani. Cinquantanove elzeviri d'architettura", Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna 2018. Letture specifiche verranno proposte di volta in volta nelle lezioni e nel lavoro di progettazione, in relazione alle particolari esigenze dei temi affrontati e degli spunti suggeriti dal lavoro degli studenti. Modulo di rappresentazione (prof.ssa Anna Marotta) La bibliografia e il materiale didattico sarà a disposizione sul portale del titolare del corso. 1. Maurizio Unali (a cura di), New Lineamenta, Kappa, Roma 2009. 2. Maurizio Unali, Abitare virtuale significa rappresentare, Kappa, Roma 2008. 3. Massimo Hachen, Scienza della visione: spazio e Gestalt, design e comunicazione, Apogeo, Milano 2007. 4. Cesare Cundari, Il Disegno. Ragioni. Fondamenti. Applicazioni, Edizioni Kappa, Roma 2006. 5. Paolo Belardi, Valeria Merchetelli, Duetto. Disegnare per dire Scrivere per dire, Perugia, 15 Aprile 2005, Università degli Studi di Perugia. 6. Carlo Mezzetti, Dalle città ideali alla città virtuale, Kappa, Roma 2005. 7. Adrian Forty, Parole e edifici. Un vocabolario per l’architettura moderna, Pendragon, Bologna 2004. 8. James S. Ackerman, Architettura e disegno. La rappresentazione da Vitruvio a Gehry, Electa, Milano 2003. 9. Veronica Biermann, et alli, Teoria dell’architettura. 117 trattati dal Rinascimento ad oggi, Taschen, Köln 2003. 10. Livio Sacchi, Maurizio Unali (a cura di), Il disegno per il progetto dell’architettura, architettura e cultura digitale, Skira Editore, Milano 2003. 11. Carlo Mezzetti, Il disegno dell’architettura Italiana nel XX secolo, Kappa, Roma 2003. 12. Christian Norberg Schulz, Il significato nell’architettura occidentale, Electa, Milano 2003. 13. Elena Parma Armani, Le prime manifestazioni grafiche, in Le tecniche artistiche, Mursia, Milano 2000. 14. J.Owen Lewis (a cura di), A Green Vitruvius. Principle and Practice of Sustainable Architectural Design, James & James, Londra 1999. 15. Bruno Munari, Prima del disegno, Maurizio Corraini, Mantova 1998. 16. Mario Docci, Il disegno di progetto dalle origini fino al XVIII secolo, Gangemi, Roma 1997. 17. Gianni Carlo Sciolla (a cura di), "...quei leggierissimi tocchi di penna o matita...". Le collezioni di disegni in Piemonte, Charta, Milano 1996. 18. Annamaria Petrioli Tofani, et alli, Il disegno: I Forme, tecniche, significati; II I grandi collezionisti; III Le collezioni pubbliche italiane, Amilcare Pizzi, Torino 1994. 19. Vincenzo Hybsch, Visione e disegno, Franco Angeli, Milano 1992. 20. Maurice Pirenne, Percezione visiva: ottica, pittura, fotografia, Muzio, Padova 1991. 21. Karel Teissig, Le tecniche del disegno, Melita ed., La Spezia 1991. 22. Martin Kemp, The science of art. Optical themes in western art from Brunelleschi to Seurat, Yale University Press, Cambridge 1990. [Trad. di G. Camerota, La scienza dell’arte. Prospettiva e percezione visiva da Brunelleschi a Seurat, Giunti, Firenze 1994]. 23. Steven Holl, Anchoring, Princeton Architectural Press, New York 1989. 24. Mai-mai sze (a cura di), Gli insegnamenti della pittura del giardino grande come un granello di senape, Chien tzu yuan hua Chuan, Leonardo, Milano 1989. 25. Stephen Kliment, Architectural sketching and rendering, Whitney Library of Design, New York 1984 (traduzione di Franco Ossola, Come disegnare in architettura, New Compton Editori, Roma 2006). 26. Gaetano Kanizsa, Grammatica del vedere : saggi su percezione e Gestalt, Il Mulino, Bologna 1980. 27. Il primato del disegno. Firenze e la Toscana dei Medici del Cinquecento, Electa, Firenze 1980. 28. Roberto De Rubertis, Il disegno dello spazio, Kappa Edizioni, Roma 1979. 29. Giovanni Klaus Koenig, Architettura e comunicazione, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1974. 30. Roberto De Rubertis, Progetto e percezione, Officina, Roma 1971. 31. Gyorgy Kepes, Il linguaggio della visione, Dedalo, Bari 1971.
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato grafico prodotto in gruppo; Progetto di gruppo;
Exam: Compulsory oral exam; Compulsory oral exam; Group graphic design project; Group graphic design project; Group project; Group project;
... La prova orale verte sugli esiti del lavoro di gruppo affrontato durante il corso. Parte dell'esame sarà dedicata all'esposizione orale e individuale del contributo fornito da ciascun allievo. I contenuti riguarderanno tanto gli aspetti teorici degli argomenti spiegati a lezione, quanto le esperienze pratiche e applicative da ciascuno affrontate, sempre nell'ambito del lavoro collettivo. Lo stesso vale per le indagini analitiche per il progetto e le soluzioni prescelte da ciascun gruppo. Inoltre potranno eventualmente essere richieste delle informazioni sugli esiti di possibili feedback - non obbligatori - proposti nel corso delle lezioni: applicazioni tematiche, brevi relazioni scritte (che potranno comprendere quesiti relativi agli aspetti teorici e applicativi delle due discipline dell’Atelier). L’esame, quindi, verterà su tutto il percorso di lavoro svolto nell'Atelier e sarà considerato superato soltanto nel caso in cui la commissione d’esame giudichi lo studente positivamente in tutte e due le discipline afferenti all'insegnamento. Il voto finale tiene conto anche delle diverse attività svolte durante tutto l’anno in entrambi gli apporti disciplinari. Per ciascun allievo la prova, esclusivamente orale, prevede: un'esposizione della durata minima di 5 minuti e un numero di domande sul progetto pari a 3 (che possono aumentare fino a 5 se il candidato è in difficoltà). Sulla teoria (bibliografia, lezioni ex-cathedra, etc.) sono previste ulteriori due domande, con la possibilità di una terza per aiutare lo studente in difficoltà. Ulteriori chiarimenti sulle modalità d’esame e relative valutazioni verranno fornite durante il corso.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
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