PORTALE DELLA DIDATTICA

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Atelier Restauro e progetto

01RUYPM

A.A. 2018/19

Lingua dell'insegnamento

Italiano

Corsi di studio

Organizzazione dell'insegnamento
Didattica Ore
Lezioni 42
Esercitazioni in aula 18
Tutoraggio 35
Docenti
Docente Qualifica Settore h.Lez h.Es h.Lab h.Tut Anni incarico
Gron Silvia
Atelier Restauro e progetto (Progetto)
Professore Associato CEAR-09/A 42 18 0 0 3
Morezzi Emanuele
Atelier Restauro e progetto (Restauro)
Professore Associato CEAR-11/B 42 18 0 0 3
Collaboratori
Espandi

Didattica
SSD CFU Attivita' formative Ambiti disciplinari
2018/19
L’Atelier di Restauro e Progettazione architettonica ha come obiettivo formativo generale l’elaborazione di un progetto di recupero sul patrimonio architettonico a partire dalle conoscenze e competenze specifiche fornite dalle due discipline tra di loro complementari: il Restauro e la Composizione Architettonica. Il Restauro fornisce conoscenze specifiche relative alla consistenza dei manufatti nel valutare il tipo di intervento prefigurando con la Composizione Architettonica un progetto di intervento su di un piccolo aggregato di valenza storica da salvaguardare. Attraverso l’esperienza dell’Atelier, lo studente acquisisce non solo competenze progettuali generali, ma anche le conoscenze specifiche delle due discipline coinvolte.
The general formative aim of the architectural Restoration and Planning Atelier is the formulation of a reclamation plan on the architectural heritage, beginning from the specific knowledge and expertise of two subsidiary disciplines: the Restoration and the Architectural Composition. The Restoration provides specific acquaintances concerning the solidity of manufactured products and it values the type of intervention, foreshadowing, together with the Architectural Composition, an intervention plan on a small area of historical value to preserve. Through the experience of the Atelier, the student acquires general planning expertise, as well as specific acquaintances of the two involved disciplines.
Nell'esperienza progettuale dell’Atelier, la capacità di applicare conoscenze e comprensione si definisce soprattutto nella capacità di raccogliere, organizzare, interpretare e impostare autonomamente con correttezza metodologica i dati relativi agli aspetti storici, architettonici, funzionali del progetto di architettura mediante la padronanza delle tecniche, delle metodologie e delle competenze professionali proprie delle discipline coinvolte: il restauro e la composizione architettonica. L'esperienza progettuale si configura come parziale simulazione di concrete operazioni progettuali, e quindi in quanto tale garantisce l’acquisizione delle capacità di applicare conoscenza e comprensione. Questa capacità è verificata attraverso valutazioni intermedie e finali nell’ambito dell’Atelier, con particolare riguardo alla capacità di integrazione e sintesi tra i diversi insegnamenti coinvolti all’interno dell’Atelier, ma anche di rispettare il calendario delle attività progettuali che obbliga di ultimare il progetto entro la fine del semestre. La capacità di elaborare un progetto complesso di architettura in un tempo determinato rappresenta infatti un’abilità specifica nel lavoro dell’Architetto, che verrà verificata in sede dell’esame che si svolgerà nella prima settimana di esami della sessione immediatamente successiva allo svolgimento dell’Atelier.
L’atelier si costruisce a partire dalle competenze acquisite nel corso dei primi due anni di studio. In particolare, sono considerate come già acquisite le conoscenze di base del Corso di “Storia dell’architettura contemporanea” e di “Teoria, storia e tecnica del restauro”, insieme con le competenze critiche e progettuali acquisite negli Atelier in particolare quelli del secondo anno di “Composizione e Storia” e “Costruire nel costruito”.
L’atelier si organizza in lezioni frontali; momenti operativi composti da: sopralluogo dell’area d’intervento, visite di cantieri ed edifici di valenza storica e incontri con esperti, docenti o progettisti attivi nella riqualificazione urbana/restauro; svolgimento di esercizi propedeutici al progetto; revisione degli elaborati di analisi e progetto che costituiranno materiale d’esame. I due moduli dell’Atelier (il restauro e la composizione) affrontano in maniera autonoma e integrata gli aspetti teorici della propria disciplina attraverso le lezioni e lo sviluppo di esercizi di progetto che costituiranno il materiale di esame. Le lezioni frontali (pari a 15 ore per modulo) riguarderanno i temi: per il modulo di Restauro: Territorio/Paesaggio: Comprensione delle tematiche inerenti il territorio e delle trasformazioni avvenute nel tempo ad ampia scala. Individuazione delle metodologie di analisi per le principali vie di collegamento (reali o ideali). Obiettivo: capire il territorio e il suo passato storico, le sue mutazioni e le sue regole interne come vie di collegamento, punti di riferimento e simboli. Storia: Trasformazioni, mutazioni e permanenze del bene. Obiettivo: conoscere e comprendere le fasi di vita del bene. Acquisire differenti metodi di comunicazione grafica delle informazioni storiche e scegliere infine il più adatto al proprio caso studio. Architettura: Strumenti per la raccolta dati e la comunicazione Obiettivo: conoscere il bene. Comprendere e rappresentare le regole costruttive e tecnologiche dell’oggetto architettonico. Stato di Conservazione: Strumenti e indagini per l’analisi e la valutazione della consistenza del costruito. Analisi dello stato del bene dal punto di vista materico, costruttivo, strutturale. Riconoscimento e individuazione dei degradi e dissesti presenti. Valutazione della criticità e potenzialità del bene in ottica di una sua trasformazione in fase di progetto. Obiettivo: conoscere lo stato di conservazione del bene, il suo stato di salute e quindi le sue potenzialità e le sue criticità. Progetto: Indagini e valutazioni per l’incontro fra l’antico e il nuovo. Analisi e studio delle funzioni compatibili. Individuazione delle migliori strategie tecnologiche e costruttive di intervento sul bene. Obiettivo: formulare un progetto di conservazione rispettoso della consistenza dei beni e che rappresenti una sintesi autentica del percorso di ricerca dell’atelier. per il modulo di Composizione architettonica: Territorio/Paesaggio: La morfologia dal territorio, letture attraverso la rappresentazione cartografica: la città elementare. Obiettivo: riconoscere dei “fatti urbani”, individuare problematiche di progetto attraverso la disposizione degli elementi infrastrutturali. Storia: Il costruito, per sistemi ed elementi, studiare un ambito microurbano, analisi e descrizione: indagine tipologica. Obiettivo: individuare e far emergere quali siano gli elementi caratterizzanti del costruito esistente: disposizione, distribuzione, composizione delle facciate, strutture e tecnologie, da conservare/trasformare in sede progettuale. Architettura: Composizione di aggregati e assetto distributivo volumetrico. Obiettivo: disegnare una trama urbana quale struttura del progetto (percorsi, accessibilità, conformazione del costruito) individuando una strategia di integrazione con l’esistente. Assetto funzionale: Studio ambiti funzionali, valutazione della compatibilità con l’esistente. Obiettivo: individuare funzioni e attività svolgendo una verifica normativa sui parametri dimensionali. Progetto: Individuare modalità d’intervento dal punto di vista materico, tecnologico e costruttivo sul bene oggetto di trasformazione elaborando osservazioni sul rapporto antico e il nuovo. Obiettivo: formulare un progetto di conservazione rispettoso della consistenza dei beni e che rappresenti una sintesi autentica del percorso di ricerca dell’atelier. Il tema del progetto di Atelier è: TERNI città storica. L’atelier offre l’opportunità di elaborare un progetto all’interno di un tessuto urbano di valenza storica ampiamente stratificato (dall’epoca romana ai giorni nostri). La città di Terni, luogo di studio, seppur considerato un centro minore è parte di un sistema territoriale più ampio quanto nodo di una rete infrastrutturale (viabilità, energia) ma anche economica a scala globale, tale da confrontarsi con altre realtà europee che affrontano problemi analoghi nella contemporaneità. La dimensione del concentrico permette con una visita sul posto, il confronto con esperti e con l’abbondante documentazione disponibile e fornita agli studenti, di poter svolgere in maniera approfondita la lettura delle stratificazioni. Nello specifico è individuata quale area d’intervento l’ambito dell’anfiteatro romano/duomo dove è possibile anche confrontarsi con un tessuto urbano medievale, nel predisporre un progetto di recupero di adeguamento funzionale del teatro e che ammetta un’integrazione con l’inserimento di nuovo edificato che si confronterà matericamente con la preesistenza e con la tradizione architettonica locale.
Il periodo dedicato all’atelier si suddivide al suo interno in tre parti, le prime due di 4 settimane ciascuna si articolano fra lezioni ed esercitazioni, mentre l’ultimo periodo è dedicato esclusivamente alla redazione del progetto. A conclusione della prima e seconda parte è previsto un momento di verifica (oggetto di valutazione per il voto finale) con una presentazione individuale del lavoro svolto; anche l’elaborazione individuale di esercizi o ex-tempore svolte in itinere saranno oggetto di valutazione per i singoli studenti, i quali in questo caso dovranno lavorare in completa autonomia. La terza fase è interamente dedicata alla redazione del progetto con l’inserimento degli approfondimenti in forma di tavola grafica e relazione scritta. Durante il primo incontro verrà consegnato un calendario dettagliato di promemoria dove la docenza indica con precisione le scadenze e i momenti di valutazione intermedia. A completamento di quanto già esposto nel programma si specifica che le esercitazioni verranno elaborate in piccoli gruppi da 2/3 persone dove ciascuno dei partecipanti dovrà essere autonomamente responsabile dell’intera elaborazione. All’interno delle attività di atelier ci saranno poi dei momenti comuni di confronto e di dibattito su temi specifici dove è chiesto a ciascuno di intervenire attivamente.
I testi richiesti sono di supporto ai contenuti delle lezioni oltre a stimolare lo studio individuale; per il modulo di Restauro si consiglia: S. F. Musso, Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica, Epc, Roma 2016 E. Morezzi, Memory, Trasformation, Innovation. From compatibility to sustainability in architectural preservation, LAP Publishing, Germany 2016. E. Romeo, E. Morezzi, Che almeno ne resti il ricordo, Memoria, evocazione, conservazione dei beni architettonici e paesaggistici, Ermes, Roma 2015. E. Romeo, E. Morezzi, R. Rudiero, Riflessioni sulla conservazione del patrimonio archeologico, Aracne, Roma 2014. M. Dalla Costa, Il progetto di Restauro per la conservazione del costruito, Celid, Torino 1999. per il modulo di Composizione architettonica si consiglia: M. Camasso, S. Gron, E. Vigliocco, Leggere, costruire, trasformare. Appunti di composizione architettonica e urbana, Celid, Torino 2008. M. Camasso, S. Gron, E. Vigliocco, Gli spazi della costruzione nella ricomposizione urbana, Celid, Torino 2013. S. Gron, M. Naretto, A. Primavera (a cura di), Learning from heritage. Progetti per il Castello e la Cascina di Parpaglia, Politecnico di Torino, Torino 2016. (fornito in pdf) S. Gron, A. Primavera (a cura di), Ricerca progettuale per il riuso e il rinnovo di una porzione di tessuto urbano di matrice storica a Torino, Ermes, Ariccia (RM), 2017. La bibliografia verrà integrata durante lo svolgimento delle lezioni per approfondimenti o a richiesta dello studente. Si precisa inoltre che i docenti utilizzeranno il portale della didattica per consegnare agli studenti i materiali grafici e la documentazione necessaria per lo svolgimento delle esercitazioni, impegnandosi anche a pubblicare le lezioni in specifiche presentazioni. Il portale verrà altresì utilizzato per fornire link e materiali di studio in formato pdf o dwg. Ma anche per le consegne da parte degli studenti alla docenza degli elaborati prodotti in itinere secondo un calendario di consegne prestabilito.
Modalità di esame: Prova orale facoltativa; Elaborato grafico individuale; Elaborato grafico prodotto in gruppo;
Exam: Optional oral exam; Individual graphic design project; Group graphic design project;
... Lo studente sarà valutato singolarmente, anche per l’esercitazione progettuale elaborata in gruppo. La valutazione si compone di due parti, ovvero dai giudizi formulati durante lo svolgimento dell’atelier in particolare a conclusione delle due prime fasi di attività (conoscenza e strategia) e l’esame finale.
Per le fasi di valutazione in itinere verranno dedicati due momenti specifici per la presentazione dei materiali elaborati dallo studente e i giudizi pesano sul voto finale del 40%; concorrono al giudizio: la coerenza metodologica ovvero la qualità e organizzazione dei materiali elaborati e l’applicazione delle conoscenze e strumenti acquisiti durante il processo formativo ovvero la capacità di elaborazione, sintesi ed esposizione dei materiali presentati. L’esame è in forma orale e consiste nell’esposizione, da parte dello studente, delle tavole di progetto elaborate secondo le indicazioni dei docenti; durante il colloquio verranno poste 2 o 3 domande in merito ai contenuti del corso (lezioni, bibliografia, esiti esercitazioni) in particolare sulle strategie progettuali adottate. Concorrono al giudizio:
 - le scelte operate all’interno del progetto (inserimento nel costruito esistente, composizione architettonica, materiali impiegati, strategie per la realizzazione e la gestione); - la capacità di organizzazione ed elaborazione verificata sulla qualità dei materiali elaborati (comunicazione e precisione delle informazioni alla scala architettonica e del dettaglio);
 - l’esposizione del progetto ovvero dei contenuti teorici e applicati;
 - la capacità di analisi critica del processo progettuale.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
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