PORTALE DELLA DIDATTICA

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Teoria del progetto. Mestiere e strategie per architetti

01RVZPQ

A.A. 2018/19

Lingua dell'insegnamento

Italiano

Corsi di studio

Corso di Laurea Magistrale in Architettura Costruzione Citta' - Torino

Organizzazione dell'insegnamento
Didattica Ore
Docenti
Docente Qualifica Settore h.Lez h.Es h.Lab h.Tut Anni incarico
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Didattica
SSD CFU Attivita' formative Ambiti disciplinari
ICAR/14 6 B - Caratterizzanti Progettazione architettonica e urbana
2018/19
A che cosa servono i progetti di architettura? E che mestiere fanno gli architetti progettisti? Dobbiamo rassegnarci all’idea che il progetto di architettura sia ridotto, da un lato, alla rappresentazione poetica di un mondo migliore (che non arriva mai) e dall’altro a una pratica professionale in cui prevalgono questioni burocratiche, procedure ottuse e lavoro meramente tecnico? Oppure è possibile pensare che gli architetti siano necessari perché hanno delle competenze specifiche, che servono ad articolare e risolvere una serie di problemi che riguardano la trasformazione fisica del mondo in cui viviamo? Il corso si propone di decostruire e ricostruire la pratica del nostro mestiere, attraverso la teoria: una teoria del progetto e non dell’architettura, ovvero una teoria dell’azione del progettista architetto, e non una teoria dell’interpretazione delle opere o dell’interiorità degli autori. L’obiettivo formativo è quello di riappropriarsi criticamente, alla fine del corso di studi magistrale, dell’insieme delle conoscenze che gli studenti hanno acquisito in un lungo percorso, provando a capire a cosa servono i vari saperi, e come si possono usare perché i progetti abbiano effetto: saper disegnare, saper scrivere, parlare e presentare, saper calcolare, saper prevedere e raccontare. Nella prima parte del corso si discuteranno alcune posizioni teoriche, che riguardano l’architettura e il progetto, e si proverà a discuterle e a criticarle. Nella seconda parte si proporrà un modello teorico che cerca di spiegare come funzionano i progetti di architettura, di che cosa sono fatti, che poteri hanno e perché per realizzare un progetto è necessario (e non soltanto probabile) che esso sia modificato molte volte da un numero crescente di attori. Nella terza parte si analizzeranno dei casi pratici di progetto, in corso o conclusi, provando a individuare insieme agli studenti quei meccanismi processuali che sono stati proposti nel modello teorico. In questa fase si sperimenteranno anche dei modi di rappresentazione processuale (reti di attori, mappe sincroniche e diacroniche) che sono stati sviluppati negli ultimi anni nelle nostre ricerche e nella rivista Ardeth, nei seminari di sintesi, nella didattica di eccellenza (corsi di dottorato e ASP).
What purpose do projects of architecture serve? And what is the job of architectural designers? Do we need to give in to the fact that the project of architecture is, on the one side, the poetical representation of a better world (which will never come) and on the other a professional practice which consists for the most part of bureaucratic issues, obtuse procedures and strictly technical tasks? Or is it possible to think that architects are necessary because they have a specific set of competences that are useful in articulating and solving a series of problems regarding the physical transformation of the world we live in? The course sets out to deconstruct and reconstruct the practice of architecture through theory: a theory of architectural design rather than of architecture; that is, a theory of the practice of architectural designers rather than a theory for the interpretation of architectural works or of authors’ intentions. The didactic objective is to critically reclaim, at the end of graduate students course of studies, of the set of knowledge that they have gradually acquired, attempting to position each of such knowledge sets and render them operable towards making projects effective: to be able to draw, write, speak and present, calculate, foresee and envision. In the first part of the course, a number of different theoretical positioning’s will be presented and discussed, that deal with architecture and architectural design. In the second part a theoretical model will be presented, that attempts to explain how projects of architecture work, what they are made of, what powers they have and why – in order to realize a project – it is necessary (and not only likely) that it be modified time and again by an increasing number of actors. In the third part, real instances of architectural design will be analyzed by attempting to unravel, together with the students, those design mechanisms that were proposed in the theoretical model. In this phase some models of processual representation will be experimented (actor networks, synchronic and diachronic maps) that have been developed in the last years in our research, in the magazine Ardeth, and within Sintesi seminars and excellence courses (PhD courses and ASP).
Il corso si prefigge l’obiettivo di trasmettere agli studenti una visione sintetica di alcuni orizzonti della discussione teorica che hanno interessato più da vicino le discipline della progettazione architettonica, ma che intersecano i campi della filosofia, della semiotica e della sociologia. La capacità di gestire le coordinate multidisciplinari entro cui i discorsi teorici sul progetto di architettura hanno preso consistenza nel dibattito contemporaneo sul progetto, sulle sue legittimazioni simboliche e sulle sue strategie operative costituisce una competenza fondamentale per la formazione di un architetto progettista. In questo contesto si presuppone che gli studenti possano avvalersi delle letture, delle lezioni sintetiche e delle discussioni in aula, per mettere in atto una proposta di descrizione e decostruzione di un progetto pubblico, nella sua anatomia documentale e processuale, secondo i metodi e utilizzando gli strumenti di lavoro che verranno sviluppati lungo il corso.
The course has as its aim that of transmitting students a synthetic vision of a number of horizons of theoretical debate that are part of the discipline of architectural design but that also intersect philosophy, semiotics and sociology. The ability to manage the multidisciplinary coordinates within which theoretical discourses around the project of architecture are consistent to the contemporary debate on the project, on its symbolic legitimations and on its operative strategies, is a fundamental skill for architectural designers. Within this context it is argued that students will take advantage of the literature, of the lectures and of call discussions in order to deliver a proposal for the description and deconstruction of a public design project, in its documental and processual anatomy, following the methods and tools that will be developed along the course.
La partecipazione al corso non richiede una preparazione specifica di natura propedeutica. Tuttavia gli argomenti che verranno affrontati e il tipo di esercizi richiesti presupporranno una buona disposizione alle letture e alle discussioni di natura teorica, insieme agli strumenti minimi di redazione di un testo critico, di rappresentazione grafica orientata alla descrizione di progetti e processi e di conoscenza generale di funzionamento di un processo di trasformazione urbana – per lo meno nel contesto italiano.
Participation to the course does not require a propaedeutic scientific formation. Still, the issues that will be discussed and the type of exercises proposed require a good disposition towards the reading and understanding of theoretical texts, together with minimum skills in producing a critical text, graphical work oriented toward the representation of projects and processes, and general knowledge of the functionings of a process of urban transformation – at least in the Italian context.
I. Fenomenologia dell’impegno (15 ore) Costituisce un tentativo di pars destruens di alcune posizioni teoriche e di strategie retoriche che hanno attraversato il secondo Novecento italiano. Nel tentare una sorta di critica e di generalizzazione di alcuni atteggiamenti, visti dal punto di vista dell’architetto progettista, si intendono evidenziare delle questioni che riguardano il problema della conoscenza attraverso il progetto nel tempo presente. II. Architettura della ricomposizione (25 ore) La seconda parte del corso sarà dedicata alla proposta di un’interpretazione del progetto di architettura come prodotto documentale capace di produrre degli effetti, in qualche misura oggettivabili. Si tenterà di rileggere la teoria della documentalità in chiave architettonica, proponendo alcune riflessioni collaterali sul tema del disegno e della scrittura, sul ruolo del progetto come strumento di mediazione e traduzione nei diversi ambiti della decisione e della produzione edilizia. Il funzionamento documentale del progetto di architettura sarà poi fatto oggetto di un’ipotesi più generale, che a partire dalle riflessioni di Latour sulla logica di composizione delle decisioni – e delle verità scientifiche – tenterà di azzardare una descrizione del modo in cui un progetto agisce (e potrebbe agire efficacemente) in un contesto complesso quale è quello di un ciclo decisionale, attraversato da conflitti e negoziazioni, aperture e chiusure di regole e azioni esecutive (il “collettivo”). Il punto di arrivo di questa ipotesi di studio dovrebbe essere la descrizione della città in trasformazione: un collettivo attraversato da una moltitudine di agenti che producono effetti, tra cui i prodotti documentali che compongono il progetto di architettura – oggetti specifici del nostro campo disciplinare, e della nostra attenzione scientifica. III. Esercizi attorno a un caso studio (20 ore) La definizione del rapporto tra progetto di architettura e trasformazioni urbane – dalle decisioni alle esecuzioni – dovrebbe consentire agli studenti di scegliere un caso studio sufficientemente documentabile riguardante un progetto urbano. Attraverso un lavoro di scrittura e rappresentazioni diagrammatiche si chiederà di ricostruire nello specifico le serie concatenate di effetti che collegano le varie produzioni di progetto al sistema più generale dei processi formalizzati, entro cui una città costituisce le proprie regole, procedure, decisioni e produzioni materiali. Gli esiti del lavoro saranno fatti oggetto, man mano, di discussioni collettive e consentiranno di concretizzare le questioni più astratte, calandole nell’elaborazione di esercizi operativi. Alla fine del corso, gli studenti e i docenti potranno forse chiarire alcune questioni di fondo, sulla generalizzabilità dei processi, sull’adeguatezza delle forme in cui il progetto viene prodotto, sul rapporto tra meccanismi procedurali iscritti e rappresentazioni discorsive e valoriali all’interno di un progetto di architettura di natura collettiva.
I. Phenomenology of committment (15 hrs) This part consists in an attempt at building a pars destruens of certain theoretical positions and rhetorical strategies that have crossed the second half of the 20th Century in Italy. In attempting a critique and generalization of certain stances, the intention is that of highlighting a number of issues that regard the problem of knowledge through design in the present moment. II. Architecture of recomposition (25 hrs) The second part of the course will be dedicated to proposing an interpretation of the project of architecture as documental product that is able to produce effects, that are objectifiable in some way. We will attempt to read the theory of documentality through an architectural lens, proposing certain collateral reflections on the subject of drawing and writing, on the role of the project as a tool for mediation and translation throughout the various stages of decision-making and building construction. The documental functioning of the project of architecture will then be the object of a more general theory, that will take its cue from Latour’s reflections on the logic of decision-making – and of scientific truths – and will then venture a description of the way in which a project acts (and it could act efficiently) in a complex context as is that of a decisional cycle, crossed by conflicts and negotiations, openings and closings of rules and executive actions (the “collective”). The arrival point of such a hypothesis of study shoudl be a description of a city undergoing transformations: a collective that is crossed by a moltitude of agents that produce effects, among which the documental products that are the project of architecture – specific objects of our disciplinary field, and of our scientific attention. III. Excercises around a case study (20 hrs) The definition of the relationship between architectural design project and urban transformations – from decisions to execution – should allow students to choose a case study that is sufficiently traceable through documents. Through an excercise in writing and diagrammatic representations students will be asked to specifically reconstruct the chains and series of effects that bind the production of architectural design projects to a more general system of formalized processes, within which a city builds its own rules, procedures, decisions and material productions. The outcomes of the work will be the object of successive collective discussions and will allow to make concrete the most abstract questions by framing them within operative excercises. At the end of the course, students and teachers will perhaps clear some fundamental questions around the generalizability of processes, the adequacy of forms in which the project is produced, on the relationship between written procedural mechanisms and discursive representations within a project of architecture that has a collective nature.
Il percorso formativo proposto nel corso di Teoria del progetto può essere un elemento propedeutico per la partecipazione al seminario di tesi "Architettura degli effetti" https://sintesi2017.wordpress.com/
The educational training of the course "Teoria del progetto" can be considered as a preparatory element for participating to the Thesis Seminar "Architettura degli effetti" https://sintesi2017.wordpress.com/
Sarà richiesto agli studenti di condurre delle inchieste su progetti recenti, avvalendosi della documentazione degli uffici tecnici comunali, degli archivi pubblici, degli articoli di giornale, ecc. Il lavoro di ricostruzione delle diramazioni entro cui si è costituita una decisione e un’azione di trasformazione pubblica avrà come centro una descrizione dei modi in cui il progetto di architettura ha agito (come vettore retorico, come registratore di negoziazioni, come accumulatore di condizioni già date, come incidente arbitrario…). Le inchieste saranno divise in tappe, in modo tale da condividere gli esiti del lavoro di ciascuno. Oltre alla raccolta documentale, l’esercizio richiederà una elaborazione concettuale e una descrizione grafica delle concatenazioni attraversate nel corso del progetto .
Students will be asked to carry out investigations on recent projects, by relying on various sources among which technical municipal offices, public archives, newspaper articles, etc. The work of reconstructing the forks within which a decision and an act of public transformation take place will feature a description of the ways in which the project of architecture acts (as rhetorical vector, as registration of negotiations, as accumulator of given conditions, as arbitrary incident…). Investigations will be divided into phases, in order to periodically share the outcomes of each student’s work. Aside from documental collection, the excercise will solicit a conceptual elaboration and graphical rendition of the concatenations built around the project.
I testi presi in esame e le bibliografie dovranno essere integrati nel corso delle lezioni. Tuttavia è possibile dare in via preliminare alcuni riferimenti bibliografici che consideriamo fondamentali per la partecipazione al corso. R. GABETTI (1983), Progettazione architettonica e ricerca tecnico-scientifica nella costruzione delle città, in R. GABETTI, Imparare l’architettura, Allemandi, Torino 1997. J. R. SEARLE (1996), La costruzione della realtà sociale, Einaudi, Torino. M. FERRARIS (2009), Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce. Laterza, Roma-Bari. B. LATOUR (2013), Cogitamus. Sei lettere sull’umanesimo scientifico, Il Mulino, Bologna. B. LATOUR (2000), Politiche della natura. Per una democrazia delle scienze, Raffaello Cortina, Milano. A. Yaneva (2012), Mapping Controversies in Architecture, Ashgate, Farnham. A.ARMANDO, G.DURBIANO (2017), Teoria del progetto architettonico. Dai disegni agli effetti, Carocci, Roma.
Texts and bibliographies will be provided during class. Nonetheless, it is possible to give a preliminary list of basic texts. R. GABETTI (1983), Progettazione architettonica e ricerca tecnico-scientifica nella costruzione delle città, in R. GABETTI, Imparare l’architettura, Allemandi, Torino 1997. J. R. SEARLE (1996), La costruzione della realtà sociale, Einaudi, Torino. M. FERRARIS (2009), Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce. Laterza, Roma-Bari. B. LATOUR (2013), Cogitamus. Sei lettere sull’umanesimo scientifico, Il Mulino, Bologna. B. LATOUR (2000), Politiche della natura. Per una democrazia delle scienze, Raffaello Cortina, Milano. A. Yaneva (2012), Mapping Controversies in Architecture, Ashgate, Farnham. A.ARMANDO, G.DURBIANO (2017), Teoria del progetto architettonico. Dai disegni agli effetti, Carocci, Roma.
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato scritto individuale; Elaborato scritto prodotto in gruppo;
Exam: Compulsory oral exam; Compulsory oral exam; Compulsory oral exam; Compulsory oral exam; Individual essay; Individual essay; Individual essay; Individual essay; Group essay; Group essay; Group essay; Group essay;
... Le valutazioni del lavoro degli studenti saranno basate sugli esiti delle varie tappe di esercitazione, da un lato, e sull’esame orale finale che, partendo dal lavoro svolto individualmente, dovrà anche dar conto dello studio dei testi presi in esame lungo le lezioni.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
Exam: Compulsory oral exam; Compulsory oral exam; Compulsory oral exam; Compulsory oral exam; Individual essay; Individual essay; Individual essay; Individual essay; Group essay; Group essay; Group essay; Group essay;
The evaluation of students’ work will be based on the outcomes of the various phases of the excercise, on the one hand, as well as on the final oral exam which, starting from each student’s work, will also touch upon the literature employed during classes.
In addition to the message sent by the online system, students with disabilities or Specific Learning Disorders (SLD) are invited to directly inform the professor in charge of the course about the special arrangements for the exam that have been agreed with the Special Needs Unit. The professor has to be informed at least one week before the beginning of the examination session in order to provide students with the most suitable arrangements for each specific type of exam.
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