PERIODO: GIUGNO - LUGLIO 2018
Il corso sarà tenuto dai proff:
Federico BILO' dell'Università di Pescara
Mario CARPO della Bartlett UCL - London
Maria FEDORCHENKO della Architectural Association - London
Teresa STOPPANI della South Bank University- London
Il corso intende esplorare i rapporti tra architettura e filosofia sulla base di quei concetti che sono propri degli apparati teorici di entrambe ed è finalizzato verso la costruzione di un apparato concettuale rivolto operativamente al progetto di architettura.
Il corso si iscrive nel quadro di una ricerca interdisciplinare che ha come tema generale i rapporti tra architettura e filosofia. La ricerca, che si svolge sulla base di una collaborazione tra il Dottorato di Architettura Storia e Progetto del Politecnico di Torino e la rivista di studi filosofici Philosophy Kitchen dell'Università degli Studi di Torino, si fonda sul presupposto che gli scambi tra architettura e filosofia possano svilupparsi intorno a quei concetti che sono propri degli apparati teorici di entrambe le discipline, pur non rivestendo necessariamente lo stesso significato.
Ci sono parole che appartengono sia al mondo degli architetti sia a quello dei filosofi. Tra queste abbiamo scelto la parola "schema" per iniziare a scrivere un dizionario pratico architettonico/filosofico. Non si tratta di completare un giorno quest'opera forse impossibile. Piuttosto quello che ci interessa è sollecitare il significato di queste parole a partire da due sguardi che non necessariamente coincidono e neanche necessariamente divergono ma che sicuramente si sono da sempre intrecciati. Al fine di rendere più articolata la discussione su un tema così ampio si è deciso di declinare il termine SCHEMA in cinque di sottosezioni – Algoritmo, Configurazione, Diagramma, Mappa – indicanti ognuna una particolare applicazione pratica dell’attività di “schematizzazione”. Tali applicazioni verranno analizzate in una prospettiva transdisciplinare con particolare attenzione alle differenti esigenze pratiche cui sono chiamate a rispondere.
L'obiettivo è "pratico: ovvero scrivere un lemma che sia in grado di fornire indicazioni operative ai praticanti di entrambe le discipline. Quindi aprire la strada per continuare in questo cammino affrontando altre parole e producendo altri lemmi. In questo primo tentativo, le coincidenze, i fraintendimenti, le sovrapposizioni formeranno i luoghi di una mappa che in forma ipertestuale traccerà le regioni semantiche della parola "schema".
Pensiamo che non sia utile un dialogo diretto tra architetti e filosofi. Piuttosto proponiamo che gli invitati al Corso mettano in scena separatamente i significati che attribuiscono alla parola "schema". Saranno gli spettatori a tentare la scrittura – che è allo stesso tempo una cartografia - di questo lemma. Se le scene sono paesaggi, il lemma ne rappresenterà infatti la carta.
Le scene saranno agite da 4 architetti e 4 filosofi, invitati a presentare una loro declinazione operativa del concetto di "schema". Divisi in coppie, parleranno uno dopo dell'altro nel corso di 4 giornate. Dottorandi e docenti – insieme agli invitati divenuti nel frattempo spettatori attivi – daranno vita ad un seminario al termine di ogni giornata. Tra una giornata e l'altra i dottorandi proveranno a scrivere un loro lemma sulla scorta degli esiti del seminario. In una giornata conclusiva, i lemmi saranno confrontati e discussi, forse anche agiti attraverso esercizi applicativi che ne testeranno l'efficacia. Infine tutti i partecipanti al Corso collaboreranno nel comporre il lemma in forma ipertestuale.
PERIODO: GIUGNO - LUGLIO 2018
Il corso sarà tenuto dai proff:
Federico BILO' dell'Università di Pescara
Mario CARPO della Bartlett UCL - London
Maria FEDORCHENKO della Architectural Association - London
Teresa STOPPANI della South Bank University- London
Il corso intende esplorare i rapporti tra architettura e filosofia sulla base di quei concetti che sono propri degli apparati teorici di entrambe ed è finalizzato verso la costruzione di un apparato concettuale rivolto operativamente al progetto di architettura.
Il corso si iscrive nel quadro di una ricerca interdisciplinare che ha come tema generale i rapporti tra architettura e filosofia. La ricerca, che si svolge sulla base di una collaborazione tra il Dottorato di Architettura Storia e Progetto del Politecnico di Torino e la rivista di studi filosofici Philosophy Kitchen dell'Università degli Studi di Torino, si fonda sul presupposto che gli scambi tra architettura e filosofia possano svilupparsi intorno a quei concetti che sono propri degli apparati teorici di entrambe le discipline, pur non rivestendo necessariamente lo stesso significato.
Ci sono parole che appartengono sia al mondo degli architetti sia a quello dei filosofi. Tra queste abbiamo scelto la parola "schema" per iniziare a scrivere un dizionario pratico architettonico/filosofico. Non si tratta di completare un giorno quest'opera forse impossibile. Piuttosto quello che ci interessa è sollecitare il significato di queste parole a partire da due sguardi che non necessariamente coincidono e neanche necessariamente divergono ma che sicuramente si sono da sempre intrecciati. Al fine di rendere più articolata la discussione su un tema così ampio si è deciso di declinare il termine SCHEMA in cinque di sottosezioni – Algoritmo, Configurazione, Diagramma, Mappa – indicanti ognuna una particolare applicazione pratica dell’attività di “schematizzazione”. Tali applicazioni verranno analizzate in una prospettiva transdisciplinare con particolare attenzione alle differenti esigenze pratiche cui sono chiamate a rispondere.
L'obiettivo è "pratico: ovvero scrivere un lemma che sia in grado di fornire indicazioni operative ai praticanti di entrambe le discipline. Quindi aprire la strada per continuare in questo cammino affrontando altre parole e producendo altri lemmi. In questo primo tentativo, le coincidenze, i fraintendimenti, le sovrapposizioni formeranno i luoghi di una mappa che in forma ipertestuale traccerà le regioni semantiche della parola "schema".
Pensiamo che non sia utile un dialogo diretto tra architetti e filosofi. Piuttosto proponiamo che gli invitati al Corso mettano in scena separatamente i significati che attribuiscono alla parola "schema". Saranno gli spettatori a tentare la scrittura – che è allo stesso tempo una cartografia - di questo lemma. Se le scene sono paesaggi, il lemma ne rappresenterà infatti la carta.
Le scene saranno agite da 4 architetti e 4 filosofi, invitati a presentare una loro declinazione operativa del concetto di "schema". Divisi in coppie, parleranno uno dopo dell'altro nel corso di 4 giornate. Dottorandi e docenti – insieme agli invitati divenuti nel frattempo spettatori attivi – daranno vita ad un seminario al termine di ogni giornata. Tra una giornata e l'altra i dottorandi proveranno a scrivere un loro lemma sulla scorta degli esiti del seminario. In una giornata conclusiva, i lemmi saranno confrontati e discussi, forse anche agiti attraverso esercizi applicativi che ne testeranno l'efficacia. Infine tutti i partecipanti al Corso collaboreranno nel comporre il lemma in forma ipertestuale.
Programma
Oltre agli invitati previsti, agli incontri potranno partecipare altri studiosi coinvolti come discussant.
1° Giornata_ALGORITHM - Mario Carpo/Paolo Zellini
2° Giornata_CONFIGURATION - Federico Bilò/Michele Cometa
3° Giornata_DIAGRAM - Maria Fedorchenko/Antonio Lucci
4° Giornata_MAP - Teresa Stoppani/Franco Farinelli
Programma
Oltre agli invitati previsti, agli incontri potranno partecipare altri studiosi coinvolti come discussant.
1° Giornata_ALGORITHM - Mario Carpo/Paolo Zellini
2° Giornata_CONFIGURATION - Federico Bilò/Michele Cometa
3° Giornata_DIAGRAM - Maria Fedorchenko/Antonio Lucci
4° Giornata_MAP - Teresa Stoppani/Franco Farinelli
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Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
In addition to the message sent by the online system, students with disabilities or Specific Learning Disorders (SLD) are invited to directly inform the professor in charge of the course about the special arrangements for the exam that have been agreed with the Special Needs Unit. The professor has to be informed at least one week before the beginning of the examination session in order to provide students with the most suitable arrangements for each specific type of exam.