Discipline economiche, sociali, giuridiche per l'architettura e l'urbanistica Discipline economiche, sociali, giuridiche per l'architettura e l'urbanistica
Il corso di Sociologia Urbana si prefigge di fornire alcuni strumenti teorici e analitici sui temi che hanno caratterizzato la disciplina nel corso del Novecento sino alla contemporaneità. In particolare, i temi trattati riguarderanno concetti complessi come territorio, spazio e luogo, sviluppo locale e comunità, capitale sociale e beni culturali, partecipazione e beni comuni. Il fine è la comprensione di un contesto territoriale a partire dalla sua osservazione e dalla voce di chi lo abita, lo fruisce o lo rappresenta nelle sue svariate modalità e di come tale lavoro di analisi incida in modo significativo in un’attività di carattere progettuale.
L’insegnamento di Legislazione dei Beni Culturali offre ai futuri professionisti del territorio e dell’ambiente una base sistematica di riferimento per orientarsi nel quadro giuridico ed istituzionale del governo del territorio e, segnatamente, della legislazione dei beni culturali e paesaggistici. Il corso intende presentare e commentare i principali istituti giuridici di tutela e valorizzazione dei beni culturali e del paesaggio che rivestono interesse formativo ed operativo per gli studenti dei corsi di Architettura, alla luce della complessa dinamica istituzionale dei rapporti fra Stato, Regioni ed enti locali in materia.
Il corso di Sociologia Urbana si prefigge di fornire alcuni strumenti teorici e analitici sui temi che hanno caratterizzato la disciplina nel corso del Novecento sino alla contemporaneità. In particolare, i temi trattati riguarderanno concetti complessi come territorio, spazio e luogo, sviluppo locale e comunità, capitale sociale e beni culturali, partecipazione e beni comuni. Il fine è la comprensione di un contesto territoriale a partire dalla sua osservazione e dalla voce di chi lo abita, lo fruisce o lo rappresenta nelle sue svariate modalità e di come tale lavoro di analisi incida in modo significativo in un’attività di carattere progettuale.
L’insegnamento di Legislazione dei Beni Culturali offre ai futuri professionisti del territorio e dell’ambiente una base sistematica di riferimento per orientarsi nel quadro giuridico ed istituzionale del governo del territorio e, segnatamente, della legislazione dei beni culturali e paesaggistici. Il corso intende presentare e commentare i principali istituti giuridici di tutela e valorizzazione dei beni culturali e del paesaggio che rivestono interesse formativo ed operativo per gli studenti dei corsi di Architettura, alla luce della complessa dinamica istituzionale dei rapporti fra Stato, Regioni ed enti locali in materia.
Sociologia Urbana
Si attende che lo studente acquisisca principalmente:
1) Un pensiero analitico nei confronti dei principali fenomeni sociali inerenti le aree urbane;
2) Una conoscenza di base di alcuni strumenti e tecniche proprie delle scienze sociali;
3) La capacità di saper applicare i concetti, le categorie e i metodi appresi a un caso-studio di progetto urbano.
Legislazione dei Beni Culturali
1) Conoscenze di base dei principi costituzionali afferenti ai rapporti tra Stato, Regioni ed enti locali in materia di governo del territorio;
2) Conoscenze di base dei principi costituzionali.
Sociologia Urbana
Si attende che lo studente acquisisca principalmente:
1) Un pensiero analitico nei confronti dei principali fenomeni sociali inerenti le aree urbane;
2) Una conoscenza di base di alcuni strumenti e tecniche proprie delle scienze sociali;
3) La capacità di saper applicare i concetti, le categorie e i metodi appresi a un caso-studio di progetto urbano.
Legislazione dei Beni Culturali
1) Conoscenze di base dei principi costituzionali afferenti ai rapporti tra Stato, Regioni ed enti locali in materia di governo del territorio;
2) Conoscenze di base dei principi costituzionali.
Non sono richiesti requisiti particolari. Tuttavia, si ritiene che una buona conoscenza della storia contemporanea, del sistema istituzionale e della filosofia (e, in generale, delle scienze sociali e del territorio) sia di aiuto per una migliore comprensione degli argomenti del corso.
Non sono richiesti requisiti particolari. Tuttavia, si ritiene che una buona conoscenza della storia contemporanea, del sistema istituzionale e della filosofia (e, in generale, delle scienze sociali e del territorio) sia di aiuto per una migliore comprensione degli argomenti del corso.
Modulo di Sociologia urbana
Il modulo di sociologia urbana comprende una prima parte teorica, una seconda metodologica e una terza applicativa.
I temi teorici trattati intendono fornire una conoscenza di base della disciplina a partire dagli autori le cui opere risultano fondamentale per comprendere l’oggetto “città”. Attraverso un breve excursus che contempla anche gli albori della disciplina, l’apporto della teoria si focalizzerà sul periodo post-moderno e su temi che avranno un collegamento con la parte applicativa del corso. A tal proposito le pratiche (e i modelli) della partecipazione attiva della cittadinanza e il dibattito sui beni comuni (commons) saranno al centro dell’interesse al fine di elaborare l’esercitazione prevista nell’ultima parte del corso.
La parte metodologica intende fornire una conoscenza di base delle principali tecniche delle scienze sociali, in particolare di quelle qualitative, il cui apprendimento sarà finalizzato alla stesura della relazione finale.
La parte applicativa prevede un lavoro sul campo – relativamente a un caso-studio a scelta – che contempla l’applicazione di una tecnica qualitativa e la conseguente elaborazione di un progetto riguardante i beni comuni.
Modulo di legislazione dei Beni Culturali
Il modulo si propone di fornire alcuni strumenti essenziali, anche di tipo metodologico, per la conoscenza del vigente ordinamento in materia di beni culturali, con riferimento sia alle funzioni e ai poteri amministrativi per la tutela e la valorizzazione dei tali beni, sia ai procedimenti che ne interessano gli interventi e la circolazione. Risultati attesi dall’insegnamento sono la conoscenza degli istituti fondamentali dell’ordinamento dei beni culturali e la capacità degli studenti di reperire, nelle norme di diritto positivo, le soluzioni giuridiche che si pongono in ordine alle questioni che interessano tali beni, avendo acquisito complessiva consapevolezza della cornice normativa e del contesto istituzionale in cui tali soluzioni s’innestano.
Il corso consiste in lezioni frontali svolte in lingua italiana e si articola nello svolgimento dei seguenti argomenti:
A) Nozioni giuridiche propedeutiche allo studio della Legislazione dei beni culturali:
- le nozioni di diritto oggettivo e soggettivo e relative partizioni;
- le diverse tipologie di sanzioni (penali, civili, amministrative);
- i concetti di "ordinamento giuridico" e di "fonte normativa" ed elencazione delle principali fonti normative dell’ordinamento italiano;
- talune nozioni fondamentali di diritto amministrativo: i principi di legalità, buon andamento e imparzialità; il concetto di provvedimento amministrativo con le essenziali distinzioni (provvedimenti ablatori, costitutivi di vincoli, autorizzatori e concessori); la distinzione tra discrezionalità amministrativa e discrezionalità tecnica, con particolare riferimento alla loro rilevanza nella legislazione dei beni culturali; il concetto di procedimento amministrativo e le fasi in cui si articola (preparatoria, istruttoria, decisoria, integrativa dell’efficacia);
- taluni concetti fondamentali di diritto privato: il bene in senso giuridico e relative distinzioni secondo gli artt. 810-821 del codice civile (beni mobili e immobili; universalità di mobili; pertinenze; frutti naturali e civili); cenni al regime giuridico sulla circolazione dei beni immobili (il rogito notarile e la sua trascrizione nella Conservatoria dei registri immobiliari); i concetti di proprietà privata (art. 832 c.c.), possesso e detenzione (art. 1140 c.c.).
B) Lineamenti essenziali della legislazione dei beni culturali e paesaggistici:
- i concetti di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale ai sensi degli artt. 1-9 del Codice dei beni culturali (c.d. Codice Urbani), con riferimenti anche al quadro normativo di cui agli artt. 9, 117 e 118 Cost.;
- la nozione di bene culturale ex artt. 2, 10 e 11 Cod. Urb.: in particolare, l’abbandono del carattere meramente estetico in favore di una caratterizzazione storica quale «testimonianza avente valore di civiltà»; le diverse tipologie di beni culturali;
- i procedimenti amministrativi di verifica dell’interesse culturale (art. 12 Cod. Urb.) e di dichiarazione dell’interesse culturale (artt. 13-16 Cod. Urb.);
- le prescrizioni di tutela indiretta (artt. 45-47 Cod. Urb.);
- i principali istituti di tutela dei beni culturali (artt. 17-52 Cod. Urb.): la vigilanza e l’ispezione di beni culturali; le misure di protezione; gli interventi conservativi volontari e obbligatori;
- il regime giuridico dei ritrovamenti e delle scoperte di beni culturali (artt. 88-94 Cod. Urb.);
- l’espropriazione dei beni culturali (artt. 95 Cod. Urb.);
- il regime della circolazione dei beni culturali, con riferimento tanto ai beni di proprietà pubblica (artt. 53-58 Cod. Urb.), quanto ai beni di proprietà privata: approfondimenti sulla denuncia degli atti di trasferimento (art. 59 Cod. Urb.) e sulla c.d. prelazione artistica (artt. 60-62 Cod. Urb.);
- il "paesaggio": nozione giuridica e profili evolutivi; i soggetti e l’organizzazione amministrativa del paesaggio; il paesaggio e l’ambiente tra tutela e valorizzazione nel Titolo V della Costituzione;
- i "beni paesaggistici": nozione giuridica e relative tipologie (le c.d. bellezze naturali, individue e di insieme; gli ambiti territoriali e le aree tutelate per legge; le tipologie di architettura rurale).
Modulo di Sociologia urbana
Il modulo di sociologia urbana comprende una prima parte teorica, una seconda metodologica e una terza applicativa.
I temi teorici trattati intendono fornire una conoscenza di base della disciplina a partire dagli autori le cui opere risultano fondamentale per comprendere l’oggetto “città”. Attraverso un breve excursus che contempla anche gli albori della disciplina, l’apporto della teoria si focalizzerà sul periodo post-moderno e su temi che avranno un collegamento con la parte applicativa del corso. A tal proposito le pratiche (e i modelli) della partecipazione attiva della cittadinanza e il dibattito sui beni comuni (commons) saranno al centro dell’interesse al fine di elaborare l’esercitazione prevista nell’ultima parte del corso.
La parte metodologica intende fornire una conoscenza di base delle principali tecniche delle scienze sociali, in particolare di quelle qualitative, il cui apprendimento sarà finalizzato alla stesura della relazione finale.
La parte applicativa prevede un lavoro sul campo – relativamente a un caso-studio a scelta – che contempla l’applicazione di una tecnica qualitativa e la conseguente elaborazione di un progetto riguardante i beni comuni.
Modulo di legislazione dei Beni Culturali
Il modulo si propone di fornire alcuni strumenti essenziali, anche di tipo metodologico, per la conoscenza del vigente ordinamento in materia di beni culturali, con riferimento sia alle funzioni e ai poteri amministrativi per la tutela e la valorizzazione dei tali beni, sia ai procedimenti che ne interessano gli interventi e la circolazione. Risultati attesi dall’insegnamento sono la conoscenza degli istituti fondamentali dell’ordinamento dei beni culturali e la capacità degli studenti di reperire, nelle norme di diritto positivo, le soluzioni giuridiche che si pongono in ordine alle questioni che interessano tali beni, avendo acquisito complessiva consapevolezza della cornice normativa e del contesto istituzionale in cui tali soluzioni s’innestano.
Il corso consiste in lezioni frontali svolte in lingua italiana e si articola nello svolgimento dei seguenti argomenti:
A) Nozioni giuridiche propedeutiche allo studio della Legislazione dei beni culturali:
- le nozioni di diritto oggettivo e soggettivo e relative partizioni;
- le diverse tipologie di sanzioni (penali, civili, amministrative);
- i concetti di "ordinamento giuridico" e di "fonte normativa" ed elencazione delle principali fonti normative dell’ordinamento italiano;
- talune nozioni fondamentali di diritto amministrativo: i principi di legalità, buon andamento e imparzialità; il concetto di provvedimento amministrativo con le essenziali distinzioni (provvedimenti ablatori, costitutivi di vincoli, autorizzatori e concessori); la distinzione tra discrezionalità amministrativa e discrezionalità tecnica, con particolare riferimento alla loro rilevanza nella legislazione dei beni culturali; il concetto di procedimento amministrativo e le fasi in cui si articola (preparatoria, istruttoria, decisoria, integrativa dell’efficacia);
- taluni concetti fondamentali di diritto privato: il bene in senso giuridico e relative distinzioni secondo gli artt. 810-821 del codice civile (beni mobili e immobili; universalità di mobili; pertinenze; frutti naturali e civili); cenni al regime giuridico sulla circolazione dei beni immobili (il rogito notarile e la sua trascrizione nella Conservatoria dei registri immobiliari); i concetti di proprietà privata (art. 832 c.c.), possesso e detenzione (art. 1140 c.c.).
B) Lineamenti essenziali della legislazione dei beni culturali e paesaggistici:
- i concetti di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale ai sensi degli artt. 1-9 del Codice dei beni culturali (c.d. Codice Urbani), con riferimenti anche al quadro normativo di cui agli artt. 9, 117 e 118 Cost.;
- la nozione di bene culturale ex artt. 2, 10 e 11 Cod. Urb.: in particolare, l’abbandono del carattere meramente estetico in favore di una caratterizzazione storica quale «testimonianza avente valore di civiltà»; le diverse tipologie di beni culturali;
- i procedimenti amministrativi di verifica dell’interesse culturale (art. 12 Cod. Urb.) e di dichiarazione dell’interesse culturale (artt. 13-16 Cod. Urb.);
- le prescrizioni di tutela indiretta (artt. 45-47 Cod. Urb.);
- i principali istituti di tutela dei beni culturali (artt. 17-52 Cod. Urb.): la vigilanza e l’ispezione di beni culturali; le misure di protezione; gli interventi conservativi volontari e obbligatori;
- il regime giuridico dei ritrovamenti e delle scoperte di beni culturali (artt. 88-94 Cod. Urb.);
- l’espropriazione dei beni culturali (artt. 95 Cod. Urb.);
- il regime della circolazione dei beni culturali, con riferimento tanto ai beni di proprietà pubblica (artt. 53-58 Cod. Urb.), quanto ai beni di proprietà privata: approfondimenti sulla denuncia degli atti di trasferimento (art. 59 Cod. Urb.) e sulla c.d. prelazione artistica (artt. 60-62 Cod. Urb.);
- il "paesaggio": nozione giuridica e profili evolutivi; i soggetti e l’organizzazione amministrativa del paesaggio; il paesaggio e l’ambiente tra tutela e valorizzazione nel Titolo V della Costituzione;
- i "beni paesaggistici": nozione giuridica e relative tipologie (le c.d. bellezze naturali, individue e di insieme; gli ambiti territoriali e le aree tutelate per legge; le tipologie di architettura rurale).
Lezioni frontali e momenti di interazione collettiva studenti-docente sull’avanzamento dei lavori. Si richiede, inoltre, la disponibilità a effettuare sopralluoghi sull’area oggetto del caso-studio.
Lezioni frontali e momenti di interazione collettiva studenti-docente sull’avanzamento dei lavori. Si richiede, inoltre, la disponibilità a effettuare sopralluoghi sull’area oggetto del caso-studio.
Sociologia Urbana
Ciaffi D., Mela A. (2011), Urbanistica partecipata, Carocci.
Corbetta P. (2003), Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Vol.III, Il Mulino, Bologna (solo alcune parti).
Nuvolati G. (a cura di), (2006), Lezioni di sociologia urbana, Il Mulino, Bologna (solo alcune parti).
Verranno inoltre fornite dispense e altro materiale didattico a cura del docente.
Legislazione dei Beni Culturali
Oltre agli appunti presi durante le lezioni, è indispensabile la conoscenza del quadro normativo di riferimento tratto dalla Costituzione italiana e dal Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Per la preparazione dell’esame è altresì richiesta la conoscenza del seguente volume, esclusivamente nelle parti qui di seguito indicate:
A. CROSETTI, D.VAIANO, Beni culturali e paesaggistici, Torino, Giappichelli, 2014, limitatamente alle parti seguenti:
- Parte I: cap. I (tutto), cap. II (tutto), cap. III (tutto), cap. IV (tutto), cap. V (solo i paragrafi 1 e 2)
- Parte II: cap. I (tutto)
Sociologia Urbana
Ciaffi D., Mela A. (2011), Urbanistica partecipata, Carocci.
Corbetta P. (2003), Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Vol.III, Il Mulino, Bologna (solo alcune parti).
Nuvolati G. (a cura di), (2006), Lezioni di sociologia urbana, Il Mulino, Bologna (solo alcune parti).
Verranno inoltre fornite dispense e altro materiale didattico a cura del docente.
Legislazione dei Beni Culturali
Oltre agli appunti presi durante le lezioni, è indispensabile la conoscenza del quadro normativo di riferimento tratto dalla Costituzione italiana e dal Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Per la preparazione dell’esame è altresì richiesta la conoscenza del seguente volume, esclusivamente nelle parti qui di seguito indicate:
A. CROSETTI, D.VAIANO, Beni culturali e paesaggistici, Torino, Giappichelli, 2014, limitatamente alle parti seguenti:
- Parte I: cap. I (tutto), cap. II (tutto), cap. III (tutto), cap. IV (tutto), cap. V (solo i paragrafi 1 e 2)
- Parte II: cap. I (tutto)
Modalità di esame: Prova scritta (in aula); Prova orale facoltativa;
Exam: Written test; Optional oral exam;
...
L’esame si terrà esclusivamente in forma orale e individuale, previa la presentazione, una settimana prima della data di appello, delle esercitazioni svolte in forma scritta per la parte di sociologia urbana.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
Exam: Written test; Optional oral exam;
L’esame si terrà esclusivamente in forma orale e individuale, previa la presentazione, una settimana prima della data di appello, delle esercitazioni svolte in forma scritta per la parte di sociologia urbana.
In addition to the message sent by the online system, students with disabilities or Specific Learning Disorders (SLD) are invited to directly inform the professor in charge of the course about the special arrangements for the exam that have been agreed with the Special Needs Unit. The professor has to be informed at least one week before the beginning of the examination session in order to provide students with the most suitable arrangements for each specific type of exam.