PORTALE DELLA DIDATTICA

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Atelier Progetto di restauro architettonico B

01QJVPV

A.A. 2019/20

Lingua dell'insegnamento

Italiano

Corsi di studio

Organizzazione dell'insegnamento
Didattica Ore
Lezioni 64
Esercitazioni in aula 16
Tutoraggio 45
Docenti
Docente Qualifica Settore h.Lez h.Es h.Lab h.Tut Anni incarico
Palmero Paola
Atelier Progetto di restauro architettonico B (Scienza e tecnologia dei materiali per il restauro)
Professore Ordinario IMAT-01/A 32 8 0 0 6
Fabrizio Enrico
Atelier Progetto di restauro architettonico B (Tecniche del controllo ambientale e impianti negli antichi edifici)
Professore Ordinario IIND-07/B 21 9 0 0 2
Collaboratori
Espandi

Didattica
SSD CFU Attivita' formative Ambiti disciplinari
2019/20
L'Atelier multidisciplinare 'Progetto di restauro architettonico' è collocato al secondo semestre del primo anno del Corso di Laurea Magistrale in Architettura per il Restauro e Valorizzazione del Patrimonio, un corso di laurea che si propone di formare una figura di architetto con particolari competenze nell'ambito del patrimonio architettonico e paesaggistico, dovendo rispondere all'urgenza della tutela e del restauro, con attenzione alla situazione di rischio e di sostenibilità, oltre che alle strategie di conoscenza e di accesso al patrimonio culturale. In coerenza con queste premesse, l'Atelier 'Progetto di restauro architettonico' fornisce, mediante l'integrazione di tre discipline che concorrono alla definizione del Progetto di Restauro ('Restauro', 'Tecniche del controllo ambientale e impianti negli antichi edifici' e 'Scienza e tecnologia dei materiali per il restauro'), conoscenze e competenze volte a gestire con approccio olistico i problemi complessi della tutela, della conservazione, della rifunzionalizzazione del patrimonio alla scala architettonica, secondo i criteri di compatibilità e sostenibilità. In particolare: - il modulo di 'Restauro' sviluppa metodologicamente la predisposizione di un progetto di conservazione su un bene architettonico e il suo contesto nelle sue componenti teorico-critiche, normative, applicative, tecnologiche, formali; - il modulo di 'Tecniche del controllo ambientale e impianti negli antichi edifici' sviluppa i metodi e gli strumenti di analisi ambientale finalizzati alla conservazione e alla fruizione del bene architettonico, nonché affronta le problematiche della compatibilità degli interventi impiantistici negli antichi edifici; - il modulo di 'Scienza e tecnologia dei materiali per il restauro' è orientato alla formazione dei futuri architetti nel campo dei materiali di interesse storico-artistico e nell’impiego dei materiali stessi in ambito di restauro e conservazione. Nel corso dell'insegnamento, lo studente acquisisce gli strumenti di analisi dei materiali e delle loro manifestazioni di degrado, le competenze per comprendere le cause chimico-fisiche e meccaniche di alterazione e gli strumenti per proporre materiali, prodotti, tecnologie e soluzioni appropriati al progetto di conservazione.
The multidisciplinary Atelier “Architectural Restoration Project” is held during the first year of the Master of Science Level in Architecture Heritage Preservation and Enhancement. The Master aims at training a professional Architect with skills and competences in the field of landscape and architectural heritage, able to answer to safeguard and restoration issues, with particular care to risk and sustainability contests, well aware about the strategies of knowledge and access to cultural heritage. Accordingly, the Atelier “Architectural Restoration Project A”, through well-integrated disciplines (Restauro architettonico, Tecniche del controllo ambientale e impianti negli antichi edifici and Scienza e tecnologia dei materiali per il restauro), supplies knowledge and expertise to manage with an holistic approach the preservation, the conservation, the reuse issues of cultural heritage at the architectonic scale. Particularly: - the course “Restauro” develops the predisposition of a conservation project on architectural heritage and its context in its theoretical-critical, legislative, practical, technological and formal components; - the course “Tecniche del controllo ambientale e impianti negli antichi edifici” develops methods and tools for environmental analysis aimed at preserving and utilizing the architectural heritage, as well as addressing the compatibility issues of plant engineering in ancient buildings; - the course 'Scienza e tecnologia dei materiali per il restuaro' aims at the training of future architects in the field of historical materials and in the use of those materials for conservation and restoration purposes. Within the course, the student acquires the tools to analyze the materials and their degradation morphologies, the skills to understand the chemical-physical and mechanical causes of alteration and the tools to propose materials, products, technologies and solutions appropriate to the project of conservation.
L'Atelier Progetto di Restauro architettonico fornisce agli studenti approfondimenti interdisciplinari che estendono e rafforzano le conoscenze acquisite durante il primo ciclo di studi: è finalizzato all'apprendimento della conoscenza degli aspetti teorico-critici delle tre discipline che vi convergono, alla comprensione della consistenza e dell'identità del patrimonio architettonico (nei suoi statuti materici, tecnico-costruttivi, funzionali, strutturali, impiantistici), alla conoscenza degli aspetti normativi e delle loro implicazioni progettuali, alla conoscenza delle tecniche e degli interventi di restauro e adeguamento - con particolare finalizzazione alla sostenibilità culturale, alla compatibilità, ai criteri di minimo intervento, reversibilità, distinguibilità, durabilità nel progetto di restauro - messa a norma - riuso. Conoscenze: Le conoscenze sono finalizzate allo sviluppo di capacità critiche in relazione alla scelta di tecnologie, tecniche e interventi innovativi mirati alla conservazione materica dei beni, alla predisposizione di strategie di prevenzione e tutela del patrimonio nell’ambito degli apparati normativi vigenti, e in relazione al panorama di esperienze nazionali e internazionali pregresse e delle sperimentazioni in divenire. Le conoscenze sono rivolte al mantenimento in efficienza, alla fruizione e al godimento del bene tramite l’inserimento di nuove destinazioni d’uso compatibili col bene stesso e col sistema ambientale, sociale, culturale di riferimento. Entrano in gioco le componenti della sostenibilità culturale, dell’innovazione compatibile - progettuale, tecnologica e impiantistica - che permetta l’aggiunta di elementi di novità nel rispetto dell’esistente. Abilità: Gli studenti dell'Atelier svilupperanno capacità critica per impostare con correttezza e rigore metodologico il progetto di restauro alla scala architettonica. Saranno in grado di predisporre progetti di conservazione e tutela di beni architettonici, nell’ottica primaria della compatibilità, e senza perdere di vista la visione d’insieme del progetto che deve rispondere alla necessità di protrarre nel tempo i valori culturali dei beni. Sapranno esprimere capacità critiche di analisi del processo progettuale, in relazione alla qualità del patrimonio storico, nei termini di conservazione delle risorse culturali, e del benessere psicofisico degli utenti, secondo gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. Sapranno inoltre esprimere capacità critiche in relazione alla scelta di tecnologie e di tecniche costruttive appropriate, ricorrendo all’uso di materiali e tecniche tradizionali e contemporanei; capacità critica nell’impostare con correttezza e rigore metodologico il progetto di valorizzazione del patrimonio alla scala architettonica, nell’ottica della fattibilità e della sostenibilità. Attraverso l’applicazione delle conoscenze e degli strumenti acquisiti nel processo formativo, gli studenti saranno in grado di predisporre progetti di restauro di beni architettonici in un’ottica di conservazione integrata che pone il bene e il suo sistema culturale al centro delle esigenze e delle dinamiche sociali, economiche e culturali attuali. In particolare: Il modulo di Restauro è finalizzato alla formulazione di scelte consapevoli e al sapere esprimere correttamente l'iter del progetto, a diversi livelli: dall'approccio conoscitivo, alla scala preliminare - che attraverso il masterplan prefigura scelte e obiettivi e definisce le interazioni con il contesto - fino alla scala definitiva che configura i provvedimenti di conservazione e innovazione sulla materialità architettonica. Gli studenti acquisiscono la capacità di interpretare criticamente il patrimonio nelle sue necessità di tutela, messa in sicurezza, conservazione, e di risolvere problemi interdisciplinari, in particolare relativi al progetto di conservazione, adeguamento e rifunzionalizzazione del patrimonio architettonico nel rispetto delle vigenti normative e in relazione all'attualità del dibattito sul restauro. Al termine dell'insegnamento lo studente sarà capace di governare criticamente le fasi del progetto di restauro, dalla conoscenza alla scelta di intervento, nell'obiettivo di assumere la responsabilità di soluzioni culturalmente sostenibili e di sapere gestire il ruolo di coordinamento interdisciplinare richiesto alla figura dell'architetto, in rapporto alla normativa vigente e alle problematiche di tutela del patrimonio costruito. Il modulo di Tecniche del controllo ambientale e impianti degli antichi edifici è finalizzato all’apprendimento dei requisiti e delle normative tecniche in relazione alla conservazione preventiva dell’edificio e dei suoi componenti e al soddisfacimento delle condizioni di qualità dell’ambiente interno per il benessere degli occupanti e la conservazione delle opere d’arte. Vengono presentati i principali sistemi e componenti impiantistici per l’illuminazione e la climatizzazione degli ambienti, le tecniche attive e passive per il controllo della qualità dell’ambiente interno, gli strumenti e i metodi per il monitoraggio ambientale ai fini della conservazione e del collaudo. Gli studenti acquisiscono la capacità di valutare le prestazioni termiche, illuminotecniche e di qualità dell’aria degli ambienti confinati e di operare scelte coerenti relative alle tecnologie impiantistiche, nel rispetto delle vigenti normative ed in relazione alle tematiche dell’integrazione edificio-impianto. Al termine dell'insegnamento lo studente sarà capace di definire le migliori condizioni ambientali per la conservazione e di scegliere consapevolmente le tecnologie impiantistiche per l'illuminazione e la climatizzazione più idonee in un intervento di restauro. Il modulo di Scienza e tecnologia dei materiali per il restauro è finalizzato all’analisi e descrizione delle morfologie di degrado dei materiali e delle strutture (con riferimento alle vigenti normative), alla comprensione dei meccanismi che presiedono allo stesso degrado e correlazione con cause chimico-ambientali, fisiche, biologiche e/o meccaniche. Vengono inoltre illustrate le principali metodologie d'indagine chimico-fisica e di diagnostica, sviluppando la capacità critica di proporre le soluzioni e tecnologie più appropriate per il consolidamento, conservazione, protezione e prevenzione delle aree degradate. Al termine dell’insegnamento, lo studente sarà in grado di apportare al progetto di conservazione e restauro specifiche competenze in materia di costituzione materica, alterazione di caratteristiche e proprietà dei materiali, procedure di diagnosi e monitoraggio, metodi di trattamento ed intervento su materiali e strutture.
Lo studente che accede a questo insegnamento deve essere in possesso delle conoscenze e abilità derivanti: - dal superamento degli esami di disegno e rappresentazione, geomatica, storia dell’architettura, teorie storia e tecniche di restauro, scienza e tecnologia dei materiali previsti nei CdL triennale in architettura. Deve sapere articolare correttamente fonti, strumenti e metodi relativi alle sopraddette discipline; - dal superamento dell'esame di Fisica Tecnica Ambientale previsto nel CdL triennale in Architettura del Politecnico di Torino. Se proveniente da altro Ateneo, lo studente deve conoscere i fondamenti di termodinamica, trasmissione del calore e fotometria, normalmente acquisiti nei corsi di Laurea triennali di Architettura ed Ingegneria.
Le discipline del Restauro architettonico, delle Tecniche del controllo ambientale e impianti negli antichi edifici e della Scienza e tecnologia dei materiali per il restauro, che concorrono nell'Atelier alla definizione del Progetto di Restauro architettonico, si coordinano e si integrano nello sviluppo di un'esercitazione unitaria. Ogni anno accademico l’esercitazione - svolta dagli studenti organizzati in gruppi da 2/3 persone - è sviluppata intorno a un tema monografico che è possibile esplorare nella sua consistenza fisica e che reclama interventi di restauro, adeguamento, riuso, messa in valore. Nell'a.a. 2019-20 riguarderà complessi architettonici caratterizzati principalmente da sistemi costruttivi tradizionali e da particolari apparati decorativi, inseriti in contesti storici di grande valore culturale e ambientale, di cui devono essere tenute in conto le specificità e le potenzialità. Il modulo di Restauro approfondisce la conoscenza storica, strutturale e materica dell’esistente, compresa la comprensione del contesto e del sistema culturale di riferimento, delle stratificazioni che formano il palinsesto architettonico, dei sistemi costruttivi; la diagnosi delle patologie della fabbrica, unitamente al controllo e alla valutazione della sicurezza. In seguito delinea gli interventi possibili applicabili al costruito, fra cui quelli in continuità con la tradizione costruttiva, e quelli relativi a materiali e tecniche contemporanei. Ne illustra i problemi di compatibilità e applicazione e la necessità di configurarli in termini di distinguibilità. Sono trattati i problemi di rifunzionalizzazione delle fabbriche storiche: un nuovo uso istituisce necessità e requisiti aggiornati, da controllare in termini di progetto. Argomenti e tematiche trattati: - Presentazione dell’Atelier "Progetto di Restauro Architettonico": programma, contenuti, obiettivi (svolgimento integrato, tutte e tre le discipline). - Presentazione del caso studio, di fonti, strumenti e metodi dell'esercitazione (svolgimento integrato, tutte e tre le discipline). - Organizzazione dei gruppi di lavoro, assegnazione dei temi ai gruppi (svolgimento integrato, tutte e tre le discipline). - Acquisizioni nel sopralluogo (svolgimento integrato, tutte e tre le discipline). - Sopralluoghi al caso studio (svolgimento integrato, tutte e tre le discipline). - Verifica di fattibilità con ciascun gruppo (svolgimento integrato, tutte e tre le discipline). - Il rilievo critico dell’esistente alla scala architettonica per il progetto di restauro. La comprensione della consistenza del costruito e la sua restituzione grafica. - Inquadramento territoriale: cartografia; strumenti di governo del territorio e piani: previsioni e norme con ricadute sul bene. - L'analisi storica per il restauro. Le fonti bibliografiche, documentarie e materiali. L'interpretazione delle fasi architettoniche. - I sistemi costruttivi e le finiture dell’edilizia tradizionale. Particolari esempi relativi alla tradizione costruttiva nell’area di indagine. - Esplorazione insieme a ciascun gruppo dei casi studio, osservazione critica: problematiche d’uso, flessibilità al riuso, fattibilità. - Problematiche di conservazione dell’architettura storica e strumenti per la tutela. - Il progetto di restauro/rifunzionalizzazione alla scala del masterplan: l’architettura e il contesto. - Il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, il D.Lgs. 42/2004, le Soprintendenze, il nuovo Codice degli Appalti pubblici. Il progetto di restauro su beni tutelati e su beni pubblici, alla scala del progetto definitivo. - Le tecniche non distruttive per la diagnosi del costruito storico. Potenzialità, applicazioni, casi studio; con la collaborazione del Laboratorio di Diagnostica non distruttiva del Politecnico di Torino DAD. - Le mappature tematiche per la lettura critica dello stato di conservazione. - L’analisi dei dissesti nel quadro delle patologie del costruito. - Il progetto di restauro alla scala architettonica: capacità residue dei manufatti, nuovi usi, rapporto conservazione/innovazione. - Gli interventi di consolidamento e le tecniche di restauro architettonico. La progettazione e configurazione grafica delle "unità di progetto". - Riuso e sostenibilità nel restauro architettonico: approcci, casi, adeguamenti, problemi aperti. - Chiusura dell’atelier, obiettivi, risultati, modalità di esame (svolgimento integrato, tutte e tre le discipline). - Lezioni e seminari monografici per l'illustrazione di problemi aperti di conservazione, restauro, riuso, manutenzione, integrazione degli impianti in edifici storici (svolgimento integrato, tutte e tre le discipline). Altre tematiche possono essere sviluppate in relazione alla specifica identità dei casi studio in esame. Il modulo di Tecniche del controllo ambientale e impianti degli antichi edifici si articola nei seguenti argomenti: - requisiti degli ambienti termici, luminosi e di qualità dell’aria per la conservazione preventiva del patrimonio e per il comfort degli occupanti, - tipologie e modalità di funzionamento dei principali sistemi impiantistici per l’illuminazione e la climatizzazione, - integrazione ed utilizzo delle tecnologie impiantistiche a fonti energetiche rinnovabili negli edifici storici, - individuazione di soluzioni edilizie e impiantistiche coerenti ed orientate al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, - problematiche relative alla compatibilità degli interventi impiantistici negli antichi edifici, - strumenti di valutazione e modellazione fisica e numerica per la progettazione termica ed illuminotecnica per la conservazione e la fruizione del bene architettonico. Argomenti e tematiche trattati: - Analisi ambientale a scala territoriale per l’individuazione delle caratteristiche morfologiche del sito e delle risorse energetiche disponibili. - Analisi a scala di edificio delle caratteristiche architettoniche e impiantistiche del costruito (identificazione dei materiali, delle stratigrafie dell’involucro, degli impianti esistenti). - Analisi dei vincoli ambientali, individuazione delle funzioni e della tipologia di utenza. - Rilievo e analisi dello stato di conservazione dell’impiantistica "storica" presente nel caso studio. - Definizioni delle esigenze e dei requisiti di progetto sulla base della legislazione e della normativa tecnica di settore. - Progetto della riqualificazione energetica a scala territoriale e a scala edilizia. - Caratterizzazione degli interventi sull’involucro edilizio opaco e vetrato. - Caratterizzazione degli interventi sull’impianto termico: tipologie impiantistiche, sistemi di generazione e di emissione del calore, considerazioni in merito all’integrazione delle fonti energetiche rinnovabili. - Caratterizzazione degli interventi sull’impianto di illuminazione: tipologie delle sorgenti luminose, degli apparecchi di illuminazione, dei sistemi di illuminazione funzionali, scenografici, di emergenza. - Metodi di calcolo manuali e modellazione con software per il progetto termico e illuminotecnico. - Renderizzazione e comunicazione dei risultati. - Altre tematiche possono essere sviluppate in relazione alla specifica identità dei casi studio in esame. Nel modulo di Scienza e tecnologia dei materiali per il restauro gli argomenti e le tematiche trattati sono strettamente correlati ai casi studio in esame. Nello specifico, negli anni accademici precedenti, il tema dell’Atelier multidisciplinare ha riguardato castelli e complessi architettonici segnati principalmente dall’impiego di materiali e tecniche costruttive tradizionali, nonché da apparati e finiture di pregio, tra cui stucchi, gessi, pitture murali. Pertanto, il programma affronterà le tematiche seguenti: - I materiali da costruzione di origine storica: il gesso, la calce aerea, i leganti idraulici, i laterizi, ed i materiali lapidei; - L’impiego dei materiali storici per la realizzazione di intonaci, malte, stucchi, apparati pittorici a secco ed ad affresco. Composizioni, tecniche storiche di preparazione, modalità per corretta esecuzione e messa in opera; - L’identificazione delle principali forme di degrado dei materiali storici, attraverso l’osservazione di manifestazioni e morfologie di alterazione; - La descrizione delle morfologie di degrado, impiegando definizioni e terminologie della normativa vigente (UNI 11182-2006); - La rappresentazione dei materiali e del degrado, tramite l’elaborazione di tavole grafiche; - L’identificazione delle cause di alterazione e correlazione a fenomeni di esposizione atmosferico/ambientale o altre cause chimiche, fisiche, biologiche, meccaniche, antropiche; - La diagnosi del degrado: tecniche di analisi in-situ e tecniche di analisi di laboratorio, attraverso l’illustrazione di uno/più caso/i studio; - Le tecniche di pulitura delle superfici e le tecniche di dissalazione dei manufatti; - Le soluzione, le tecniche ed i prodotti per la conservazione, consolidamento, protezione, prevenzione e restauro; - La redazione di un progetto di conservazione, anche attraverso la realizzazione di tavole grafiche.
Nell'ambito del modulo di Restauro l'apparato di lezioni e seminari è in parallelo allo svolgimento dell'esercitazione progettuale. Sono previsti approfondimenti monografici, visite guidate, discussioni seminariali. Le modalità didattiche prevedono lezioni frontali mono e pluri-disciplinari, orientate nei contenuti all’esperienza concreta del progetto di restauro. Attraverso l'esemplificazione di casi - anche sulla base delle problematiche espresse dalle esercitazioni in corso - si affrontano le metodologie di intervento specifiche, condivise in discussioni collettive. Crediti 8; 80 ore di didattica. Al carico è da aggiungere l'impegno richiesto per sviluppare e completare l'esercitazione, il reperimento di specifiche fonti, lo studio di materiali bibliografici e delle dispense di supporto. In aula è fornita assistenza continua nello sviluppo dell'esercitazione da parte della docenza e di un esercitatore/cultore della materia che svolge attività di tutoraggio. Il docente è disponibile su appuntamento (email) per chiarimenti su lezioni ed esercitazioni. Sono previsti momenti di confronto e revisione interdisciplinare delle esercitazioni da parte dei docenti dell'Atelier, nonché l'esposizione seminariale dello stato di avanzamento dell'esercitazione da parte degli studenti: a compimento del progetto di conoscenza, dopo la stesura dei masterplan, a completamento del progetto di restauro. L'insegnamento di Restauro si articola in una parte propedeutica dedicata all'approfondimento della consistenza, delle tecniche costruttive, restituiti attraverso il rilievo tematico criticamente interpretato; nella formulazione di un masterplan fondato sulle potenzialità del manufatto alla luce degli obiettivi di conservazione; nella elaborazione di un progetto di conservazione integrata alla scala architettonica in cui vengono esplicitati gli interventi per garantire la permanenza materiale del bene, la sua rifunzionalizzazione in termini compositivi, di percorsi, di elementi, il rapporto tra la conservazione dell’antico e l’aggiunta compatibile del nuovo, secondo il principio dell’incremento dei valori con nuovi apporti di qualità. Per esplicitare le conoscenze l'insegnamento fa riferimento all'illustrazione di casi reali e allo sviluppo di una esercitazione per simulare l'iter conoscitivo e applicativo, oltre che a sopralluoghi, visite guidate, a lezioni monografiche seminariali. Un particolare approfondimento riguarda la comprensione delle potenzialità e l’applicazione delle tecniche non distruttive per la diagnosi e conservazione dei beni architettonici con il contributo del ‘Laboratorio di Diagnostica non distruttiva’ del DAD. L’insegnamento si articola in una parte teorica dedicata all’apprendimento degli argomenti sopra riportati, che occupa circa il 30-40% delle ore di didattica frontale, e nella parte applicativa riferita al progetto sul caso studio scelto e governato insieme alle altre discipline che compongono l’Atelier, per il rimanente 60-70% di ore. Tipo didattica: Esercitazioni in aula Ore: 24 Lingua: IT Tipo didattica: Lezioni Ore: 48 Lingua: IT Tipo didattica: Visite guidate/sopralluoghi Ore: 8 Lingua: IT Nell’ambito del modulo di Tecniche del controllo ambientale e impianti degli antichi edifici l'apparato di lezioni e seminari è propedeutico allo svolgimento dell'esercitazione progettuale. Sono previsti approfondimenti monografici, visite guidate, discussioni seminariali, interventi di specialisti e progettisti nei settori della progettazione e gestione degli impianti di climatizzazione ed illuminazione. Il modulo si avvale inoltre delle competenze del personale tecnico del LAMSA per gli aspetti teorici e pratici connessi alle analisi ambientali e per l'impostazione e la modellazione del progetto di luce. Le modalità didattiche prevedono lezioni frontali mono e pluri-disciplinari, orientate nei contenuti all’esperienza concreta del progetto di restauro. Attraverso l'esemplificazione di casi - anche sulla base delle problematiche espresse dalle esercitazioni in corso - si affrontano le metodologie di intervento specifiche, condivise in discussioni collettive. Crediti 6; 60 ore di didattica. Al carico è da aggiungere l'impegno richiesto per sviluppare e completare l'esercitazione, il reperimento di specifiche fonti, lo studio dei materiali bibliografici e delle dispense di supporto. In aula è fornita assistenza continua nello sviluppo dell'esercitazione da parte della docenza e di un esercitatore che svolge attività di tutoraggio. Sono previsti momenti di confronto e revisione interdisciplinare delle esercitazioni da parte dei docenti dell'Atelier, nonché l'esposizione seminariale dello stato di avanzamento dell'esercitazione da parte degli studenti: a compimento del progetto di conoscenza dello stato di fatto dell’apparato edilizio ed impiantistico, dopo la stesura dei masterplan, a completamento del progetto di restauro. L’insegnamento di Tecniche del controllo ambientale e impianti degli antichi edifici si articola in una parte teorica dedicata all’apprendimento degli argomenti sopra riportati, che occupa circa il 40% delle ore di didattica frontale, e in una parte applicativa riferita a un caso studio scelto e gestito insieme alle altre discipline che compongono l’Atelier, per il rimanente 60% di ore. Il caso studio viene analizzato prima a livello di masterplan sull’intera area oggetto di studio e a scala di edificio per la progettazione degli interventi edilizi ed impiantistici più idonei in relazione al progetto di restauro. Tipo didattica: Esercitazioni in aula Ore 22: Lingua: IT Tipo didattica: Lezioni Ore 32: Lingua: IT Tipo didattica: Visite guidate/sopralluoghi Ore 6: Lingua: IT Nell'ambito del modulo di Scienza e tecnologia dei materiali per il restauro le modalità didattiche prevedono lezioni frontali mono e pluri-disciplinari, orientate nei contenuti all’esperienza concreta del progetto di restauro. Attraverso l'esemplificazione di casi - anche sulla base delle problematiche espresse dalle esercitazioni in corso - si affrontano le metodologie di intervento specifiche, condivise in discussioni collettive. Crediti 4; 40 ore di didattica. Al carico è da aggiungere l'impegno richiesto per sviluppare e completare l'esercitazione, il reperimento di specifiche fonti, lo studio dei materiali bibliografici e delle dispense di supporto. In aula è fornita assistenza continua nello sviluppo dell'esercitazione da parte della docenza e di un esercitatore che svolge attività di tutoraggio. Il docente è disponibile su appuntamento (e-mail) per chiarimenti su lezioni ed esercitazioni. Sono previsti momenti di confronto e revisione interdisciplinare delle esercitazioni da parte dei docenti dell'Atelier, nonché l'esposizione seminariale dello stato di avanzamento dell'esercitazione da parte degli studenti: a compimento delle mappature tematiche e a completamento del progetto di restauro. L’insegnamento di Scienza e tecnologia dei materiali si articola in: Tipo didattica: Esercitazioni in aula Ore 12: Lingua: IT Tipo didattica: Lezioni Ore 24: Lingua: IT Tipo didattica: Visite guidate/sopralluoghi Ore 4: Lingua: IT.
Sintesi degli argomenti trattati, dispense tematiche sulle lezioni e documenti utili all'organizzazione e allo svolgimento del progetto sono messi a disposizione degli studenti sul portale della didattica. Indicazioni bibliografiche e normative verranno specificate di volta in volta nel corso delle lezioni e durante le attività di esercitazione. Bibliografia del modulo di Restauro: - Stefano F. Musso, Recupero e restauro degli edifici storici, EPC Libri, Roma 2004. - Francesco Doglioni, Nel Restauro. Progetti per le architetture del passato, Marsilio, Venezia 2008. - Donatella Fiorani (a cura di), Restauro e tecnologie in architettura, Carocci, Roma, 2009. - Marcello Balzani (a cura di), Restauro, recupero, riqualificazione. Il progetto contemporaneo nel contesto storico, Skira, Milano, 2011. - Giovanni Carbonara, Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo, Utet, Torino 2011. - Stefano F. Musso (a cura di), Tecniche di Restauro - aggiornamento, UTET Scienze Tecniche, Torino 2013. - Maria Adriana Giusti, Monica Naretto (a cura di), Arte di Conservare/Conservare con l'Arte. Castello, villa, villeggiature d'artisti a Rivara, con testi di Chiara Aghemo, Rossella Taraglio e Altri Autori, ETS, Pisa 2014. -Silvia Gron, Monica Naretto, Alessio Primavera (a cura di), Learning from Heritage. Progetti per il castello e la cascina di Parpaglia, Politecnico di Torino, Torino, 2016. - Donatella Fiorani (a cura di), RICerca/REStauro, Edizioni Quasar, Roma, 2017. Bibliografia del modulo di Tecniche del controllo ambientali e impianti degli antichi edifici: - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT). Linee di indirizzo per il miglioramento dell’efficienza energetica nel patrimonio culturale. Architettura, centri e nuclei storici ed urbani. Ottobre 2015. - Ente Italiano di Normazione (UNI). UNI EN 16883, Conservazione dei beni culturali. Linee guida per migliorare la prestazione energetica degli edifici storici, 2017. - L. Stefanutti, Tipologie di impianti, in “Manuale degli impianti di climatizzazione, Tecniche Nuove, Milano, 2008. - Chiara Aghemo, Marco Filippi, Elena Prato, Condizioni ambientali per la conservazione dei beni di interesse storico e artistico, Comitato Giorgio Rota, Torino 1996. - Mario Bonomo, Chiara Bertolaja, L'illuminazione delle opere d’arte negli interni. Guida alla progettazione, EDIPLAN editrice, Milano 2013. - AA.VV., Manuale di progettazione illuminotecnica, Mancosu editore, Roma 2010. - AA.VV., Palazzo Madama a Torino. Dal restauro al nuovo museo, Silvana editoriale, Torino 2010. - Convegno AICARR, Tecnologie impiantistiche per i musei, AICARR, Milano 2005. - Convegno AiCARR, Edifici di valore storico: progettare la riqualificazione. Una panoramica, dalle prestazioni energetiche alla qualità dell'aria interna, AiCARR, Milano 2014. - M. Morandotti, et al. Studio, sviluppo e definizione di linee guida per interventi di miglioramento per l’efficienza energetica negli edifici di pregio e per la gestione efficiente del sistema edificio-impianto. Report «Ricerca di Sistema Elettrico» ENEA – MiSE, RdS/2011/63. - Chiara Aghemo, Arte della luce/Luce nell'arte, in M.A. Giusti, M. Naretto (a cura di), Arte di Conservare / Conservare con l'Arte. Castello, villa, villeggiature d'artisti a Rivara, ETS, Pisa 2014, pp. 59-64. - Rossella Taraglio et Alii, Un approccio metodologico al tema dell'integrazione degli impianti negli edifici storici, in M.A. Giusti, M. Naretto (a cura di), Arte di Conservare / Conservare con l'Arte. Castello, villa, villeggiature d'artisti a Rivara, ETS, Pisa 2014, pp. 79-82. - Normativa tecnica in ambito illuminotecnico e della climatizzazione. - Dispense delle lezioni svolte in aula. Bibliografia del modulo di Scienza e tecnologia dei materiali per il restauro: - Giovanni Carbonara, Trattato di restauro architettonico, UTET, Torino 1996-2011. - Luca Bertolini, Materiali da costruzioni, Vol. 2: Degrado, prevenzione, diagnosi, restauro, Città Studi, Milano 2006. - Alfredo Negro, Jean-Marc Tulliani, Laura Montanaro, Scienza e Tecnologia dei Materiali, Celid, Torino 2008. - Stefania Franceschi, Leonardo Germani, Manuale operativo per il restauro architettonico, DEI srl – Tipografia del Genio Civile, Roma, quarta edizione 2010. - Alessandro Battaglia, Andrea Rattazzi, Vassili Kafetsis (a cura di), Terra, Fuoco, Acqua, Aria. La calce, Edizioni AhRCOS, Ermes, Ariccia, Roma, 2011. - Giorgio Croci, Conservazione e restauro strutturale dei beni architettonici, Città Studi De Agostini, Novara 2012.
Modalità di esame: Prova scritta (in aula); Prova orale obbligatoria; Elaborato grafico prodotto in gruppo; Progetto di gruppo;
Exam: Written test; Compulsory oral exam; Group graphic design project; Group project;
... L'accertamento di conoscenze e capacità avviene tramite verifiche intermedie e finali, con particolare attenzione posta alla capacità di integrazione delle conoscenze acquisite in contesti diversi e di valutare e scegliere criticamente le soluzioni culturalmente sostenibili. La frequenza è condizione fondamentale per sviluppare positivamente le attività integrate previste dall'Atelier e dai singoli moduli di 'Restauro', 'Tecniche del controllo ambientale e impianti negli antichi edifici' e 'Scienza e tecnologia dei materiali per il restauro'. Le conoscenze acquisite saranno verificate attraverso due momenti fondamentali integrati al termine del percorso di Atelier: - una verifica scritta, che lo studente sosterrà singolarmente, con domande a risposta aperta e/o chiusa su tematiche riguardanti il programma delle tre discipline che convergono nell'Atelier, da preparare sulla bibliografia e sulle dispense fornite in itinere nello sviluppo dell'Atelier. La prova scritta avrà la durata di un’ora per ciascuna disciplina di Atelier; gli studenti non potranno utilizzare materiali durante la prova; - la discussione di elaborati e colloqui su aspetti teorici e applicativi, attraverso la disquisizione dell'esercitazione completa, in forma di elaborati scritto-grafici, che lo studente deve sapere illustrare con linguaggio tecnico scientifico, esponendo le scelte progettuali compiute anche in relazione ai riferimenti teorici, critici, applicativi disciplinari trattati durante le lezioni dei diversi moduli. Inoltre, possono essere richiesti approfondimenti monografici e relazioni su argomenti tecnici, in relazione ai progetti. La valutazione terrà conto del grado di apprendimento dello studente, della capacità di applicazione e discussione delle conoscenze acquisite a problemi di carattere interdisciplinare e della capacità di comunicare la proposta progettuale attraverso elaborati grafici significativi. Lo studente sosterrà le prove d'esame singolarmente, anche quella relativa alla discussione degli elaborati grafici relativi alla fase esercitativa, quest'ultima pur nel contesto del gruppo di lavoro in cui ha operato. La valutazione finale terrà conto delle valutazioni orientative in itinere, della valutazione della verifica scritta, della presentazione e discussione degli elaborati finali e del lavoro globalmente svolto dal gruppo, della partecipazione individuale al lavoro di esercitazione e alle presentazioni. Nella composizione del voto finale, per ciascuna disciplina, il voto della verifica scritta peserà per il 20% del totale e sarà espresso in trentesimi. Nella composizione del voto finale, per ciascuna disciplina, la valutazione della disquisizione dell’esercitazione peserà conseguentemente per l’80%. L'esame sarà superato solo nel caso in cui i docenti giudichino lo studente positivamente in tutte e tre le discipline afferenti all'Atelier.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
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