PORTALE DELLA DIDATTICA

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Workshop introduttivo Lauree Magistrali Architettura

01RGUPQ, 02RGUPQ

A.A. 2019/20

Lingua dell'insegnamento

Italiano

Corsi di studio

Corso di Laurea Magistrale in Architettura Costruzione Citta' - Torino

Organizzazione dell'insegnamento
Didattica Ore
Docenti
Docente Qualifica Settore h.Lez h.Es h.Lab h.Tut Anni incarico
Armando Alessandro Professore Associato CEAR-09/A 0 0 0 0 2
Collaboratori
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Didattica
SSD CFU Attivita' formative Ambiti disciplinari
*** N/A *** 3 D - A scelta dello studente A scelta dello studente
2019/20
I workshop introduttivi sono organizzati per tutti gli studenti iscritti ai due anni delle tre lauree magistrali (Architettura per il Restauro e Valorizzazione del patrimonio, Architettura per il progetto sostenibile, Architettura Costruzione Città). I workshop, a numero chiuso, (75 ore- 3 CFU) interessano aspetti diversi dell'architettura, dalla rappresentazione al progetto di restauro. Lo studente, al momento del carico didattico, deve inserire il codice 01RGUPQ, 01RGUPV, 01RGUQN a seconda della laurea magistrale di appartenenza. Il workshop introduttivo prevede la registrazione come accertamento (cioè senza voto, ma solo con l’indicazione del superamento).
The Introductive Workshops are organized for all students enrolled in the two years of the three Master of Science Courses (Architecture for the Restoration and Enhancement of Heritage, Architecture for the Sustainable Project, Architecture City Construction). The workshops, with a limited number of participants (75 hours - 3 CFU), face up different topics of the Architecture. Student must enter the corresponding code available on the teaching portal depending on the Master of Science Course belonging. The introductory workshop provides for registration as an assessment (i.e. without a marks). A good knowledge of Italian language is required to take parte at the Introductive Workshop.
- Workshop “DENTRO" il patrimonio: progetti di valorizzazione inclusivi Responsabile: Michela Benente e Valeria Minucciani n. max studenti 25 Il workshop affronta il tema complesso dell’accessibilità di tipo fisico e di tipo culturale, con specifica applicazione al progetto di valorizzazione dei beni culturali. Intende offrire agli studenti la possibilità di accrescere le proprie capacità di analisi e progettazione in rispondenza a un quadro esigenziale ampio e circostanziato che espliciti i bisogni dei molteplici fruitori. Il programma sarà articolato in tre fasi. PRIMA FASE_strumenti teorici e normativi: - introduzione al tema dell’accessibilità; - introduzione al progetto di valorizzazione del Patrimonio culturale, inteso anche come progetto di comunicazione; - metodologie di progetto per l’accessibilità espressamente dedicata ai Beni culturali: quadro normativo, esigenze e requisiti di progetto; - illustrazione di casi studio significativi; SECONDA FASE_osservazione sul campo e riflessione collettiva: - sopralluoghi volti a verificare soluzioni di accessibilità/inaccessibilità in beni culturali del territorio (osservazione, esperienza di fruizione con simulazione di difficoltà, report, valutazione critica); - discussione collettiva degli esiti attraverso la realizzazione di una bacheca virtuale complessiva; TERZA FASE_esercitazione pratica (elaborazione autonoma): - analisi di un caso studio esemplificativo di buone pratiche finalizzate all’individuazione di strumenti di mediazione che rendano i beni maggiormente accessibili; - analisi critica di un saggio o di un volume inerente il tema dell’accessibilità; Il workshop è volto a stimolare negli studenti la sensibilità al tema dell’accessibilità, riferendosi al campo della valorizzazione e comunicazione dei beni culturali, che è trasversale a tutte le LM, alle quali è rivolto. L’attività didattica proposta rientra nelle finalità formative del Centro di Ricerca Turin Accessibility Lab (TAL) del DAD. Le esercitazioni pratiche e il lavoro in campo saranno svolte in collaborazione con Cristina Azzolino, Angela Lacirignola. _______________________________________________________________________________________________________________________________ - Workshop URRÀ TORINO. URban RegenerAction in TORINO / Il Diagnostico urbano Responsabile: Daniela Ciaffi n. max studenti 12 Il workshop prevede un lavoro di diagnostico urbano nelle quattro aree urbane coinvolte dal progetto URRÀ Torino. URban RegenerAction in TORINO, tra i progetti vincitori del Bando CIVICA della Compagnia di San Paolo e di cui il Politecnico è partner e il cui capofila è l’associazione Kallipolis (www.kallipolis.net). Il progetto URRA’ _ URban RegenerAction si propone di approfondire i temi della rigenerazione urbana in collaborazione con il circolo locale di Torino di CivicWise, network internazionale e aperto che promuove l’engagement degli abitanti, sviluppando azioni e progetti concreti a partire dall’intelligenza collettiva, l’innovazione civica e l’open design. URRÀ TORINO partirà dai bisogni specifici dei territori, per abilitare le intenzioni civiche di chi ci vive e lì opera e promuovere una maggior eterogeneità culturale e sociale attraverso una rete collaborativa che unirà una scala locale a una dimensione internazionale. Il progetto si concentrerà su 4 aree della città di Torino con prevalenza di edilizia pubblica in gestione ad ATC (partner di progetto): > corso Vigevano (Borgo Vittoria); > via Arquata (Crocetta); > Via Galluppi (Lingotto); > Via Artom (Mirafiori Sud). In tali aree si indagherà nel corso del progetto quali pratiche adottare per generare processi di rigenerazione urbana a partire dalla partecipazione attiva degli abitanti. Il progetto si articolerò in quattro fasi: - A1: URRÀ, Il diagnostico urbano - A2: URRÀ, le residenze d’artista - A3: URRÀ, gli Approfondimenti Urbani - A4: URRÀ, il cultural Hackathon Gli studenti che aderiranno al workshop URRÀ Torino saranno coinvolti attivamente nelle seguenti attività di progetto: 1. realizzazione del diagnostico urbano (A1) – 50 ore : attività di analisi quantitativa e qualitativa dell'area oggetto di indagine anche attraverso la realizzazione di interviste sul campo ai principali stakeholder. Gli studenti, lavoranno in gruppi di 3 per ciascuna area di progetto. 2. supporto alla realizzazione delle residenze d'artista (A2) – 25 ore : elaborazione di un report che sarà realizzato con gli artisti nella fase di Residenza. _______________________________________________________________________________________________________________________________ - Workshop Disegno dal vero e dell’immaginario Responsabile: Mauro Luca De Bernardi n. max studenti: 25 Saper disegnare è come saper suonare uno strumento musicale o praticare uno sport: consente di acquisire una disciplina, e nello stesso tempo migliora la "conoscenza di sé" e il modo di esprimersi. Il Disegno è il linguaggio dell’architetto: egli pensa, progetta, comunica esclusivamente per via visiva e grafica. E il Disegno dal Vero è uno strumento insostituibile di analisi critica e conoscenza, il mezzo più efficace per comprendere la natura delle cose e le regole dell’architettura. Perché il Disegno è un linguaggio formale autonomo completo, complesso e articolato, che può essere manifestato, espresso (e quindi progettato) secondo varie e precise declinazioni insite nella disciplina, ciascuna con caratteristiche sue proprie. In questo senso, il "Disegno" diventa il "Disegnare" (in particolare quello dal Vero), atto consapevole, colto e critico, manualmente - ma non solo...- realizzato, che (come sosteneva Leonardo da Vinci) parte dalla mente, dal cuore, dall'anima. Non va sottovalutata l'importanza dell'esercizio continuo e costante, anche attraverso l'artificio della "copia", praticabile soprattutto su modelli “storici” dei “Maestri”, criticamente selezionati, nell'arte e nell'architettura. Alcuni di tali Maestri sostengono che non è possibile insegnare a disegnare, si può solo imparare a disegnare quello che abbiamo dentro, e che dobbiamo scoprire in noi. Il workshop fornirà le fondamentali conoscenze (teoriche e tecniche) legate al Disegno, alla sua realizzazione e alle sue applicazioni nell'analisi e nel progetto di Architettura, Città, Paesaggio. Ma l'attività del "Disegnare" non può mai essere separata dall'azione del "Vedere", alla quale occorre "educarsi" in maniera altrettanto razionale, colta e critica, per compiere nel modo più efficace possibile scelte quali, ad esempio, quella fondamentale del punto di vista. Completato in questo senso, il Disegno, in tutte le sue forme, componenti ed espressioni, si conferma come linguaggio formale irrinunciabile. Quindi, anche la traccia grafica, dalla tecnica alla creatività, all'arte può essere confermata come Segno, teso a mostrare, ma anche a comunicare significato. Segno ed immagine, tecnica ed espressione, procedimento individuale e risultato figurativo personale, sono momenti differenti di un medesimo fenomeno che, nel nostro caso, è il disegno dell'architetto. La scelta della carta (spessori, grammature) e del "mezzo tracciante" (diverse mine, inchiostri, pennarelli...) non deve essere mai casuale, influenzando in modo decisivo l'esito finale. Altrettanto decisivo si rivela il ruolo del colore, in tutte le sue forme e i suoi approcci... Attraverso singole prove e applicazioni mirate e testate, relative al modo di usare lo stesso "mezzo tracciante", si andrà a formare il bagaglio di esperienze necessario per un progetto grafico di successo, efficace e coerente con gli obiettivi. Acquisita la tecnica e la necessaria sicurezza esecutiva, si procederà all'utilizzo del disegno a mano libera come strumento di analisi, conoscenza e progetto, quindi allo schizzo immediato, teso a fissare un pensiero, un'impressione, una suggestione, un'immaginazione per fermare un'idea ancora non completamente messa a fuoco. _______________________________________________________________________________________________________________________________ - Workshop Atelier 2000. Scenari di progetto in alta quota Responsabile: Roberto Dini n. max studenti: 20 In alta montagna - un contesto costituito da aspetti paesaggistici, climatici, geologici ma anche culturali e socio-economici fortemente caratterizzanti - il progetto di architettura può diventare uno strumento di esplorazione critica utile a ripensare territori dalla natura complessa e polisemica. La protezione del paesaggio alpino, l’accessibilità, la messa in sicurezza del territorio, la trasformazione ed il riuso di strutture edilizie (come ad esempio rifugi, bivacchi, alpeggi, strutture dismesse, ecc.), la valorizzazione delle risorse territoriali, il turismo sostenibile, sono oggi più che mai tematiche emergenti che mettono in gioco questioni centrali quali la sostenibilità degli interventi, il rapporto con il paesaggio, la razionalizzazione dello spazio abitativo, l'uso di nuovi materiali e tecniche costruttive, l'efficienza energetica, il rilancio delle microeconomie locali. In montagna, è proprio la necessità di rispondere alle severe condizioni al contorno e al contempo di sfruttare al meglio le scarse risorse offerte dal luogo, a innescare la possibilità di virare vincoli e criticità in altrettante opportunità e spunti progettuali, formulando saperi, tecnologie, soluzioni costruttive innovative e modelli culturali virtuosi, trasferibili anche nei contesti ordinari. Il workshop - a partire dall’analisi di un sito specifico - vuole illustrare quali sono le questioni e le problematiche emergenti in questo particolare ambito progettuale, fornendo conoscenze e metodologie progettuali applicabili anche in altri contesti dall’elevato valore paesaggistico. Il workshop si svolgerà in un rifugio alpino collocato a 2000 metri (raggiungibile solo a piedi ma di facile accesso) e sarà l’occasione per confrontarsi con esperti del settore come geologi, ingegneri ambientali, progettisti e costruttori di strutture in alta quota, guide alpine. La proposta si colloca sullo sfondo dell’attività di ricerca e di divulgazione delle tematiche dell’architettura e del paesaggio alpino svolte dal centro di ricerca Istituto di Architettura Montana – IAM e può contare sulla collaborazione di enti e istituzioni legate al mondo della montagna con cui il centro intrattiene regolarmente contatti e relazioni (Club alpini, gestori di strutture d’alta quota, professionisti, partner tecnici, progettisti, ecc.). Il workshop prende spunto dall’esperienza chiamata “Semaine ENAC” dell’École Polytechnique Fédérale de Lausanne (Svizzera), un percorso didattico della durata di una settimana che offre agli studenti la possibilità di affrontare un’esperienza di progetto di carattere immersivo e multidisciplinare, incentrata su un tema specifico e svolta al di fuori delle aule, a stretto contatto la realtà e le problematiche che caratterizzano il sito di intervento. ____________________________________________________________________________________________________________________________ - Workshop Il benessere dell’ambiente interno nei protocolli LEED e WELL per la certificazione della sostenibilità edilizia Responsabile: Enrico Fabrizio n. max studenti: 15 Il workshop tratta la certificazione di sostenibilità delle costruzioni edilizie secondo i protocolli LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) e WELL con particolare riguardo alle tematiche ed alle problematiche legate alla qualità dell’ambiente interno. I due protocolli citati sono organizzati in requisiti da rispettare, e crediti ottenibili a seconda delle strategie progettuali impiegate, raggruppati in diverse aree tematiche. Lo studente verrà portato a conoscere la ricchezza culturale e multidisciplinare dei protocolli citati, nonché a comprendere come la loro realizzazione metta in gioco le competenze già acquisite e quelle da sviluppare nel corso della laurea magistrale. In particolare, sono essenziali per rispondere ad una buona parte dei requisiti, la conoscenza della fisica dell’edificio e delle tecnologie per il controllo ambientale, gli strumenti di previsione numerica (software) del comportamento termoenergetico, acustico ed illuminotecnico degli ambienti, le procedure e le normative tecniche per la verifica sperimentale delle prestazioni fisico-tecniche degli edifici e per la certificazione della qualità ambientale interna (IEQ). Vengono quindi approfonditi gli aspetti relativi alle certificazioni negli ambiti: - Comfort termico e visivo; - Comfort acustico; - Indoor air quality ed emissioni di inquinanti Agli studenti che frequenteranno il workshop verrà richiesto di effettuare approfondimenti specifici sulle verifiche di tipo numerico e quelle di tipo sperimentale richieste per la certificazione di qualità dell’ambiente interno e sull’analisi critica dei risultati ottenuti per diverse strategie progettuali e soluzioni tecniche, riferendo in merito nell’ultima giornata di workshop. Il workshop è organizzato con il supporto del LAMSA – Laboratorio di Analisi e Modellazione dei Sistemi Ambientali che mette a disposizione le strumentazioni ed il know-how per lo svolgimento delle attività di verifica sperimentale e/o numerica richieste dai protocolli. _______________________________________________________________________________________________________________________________ - Workshop Computational Design with Timber I componenti ingegnerizzati in legno per la progettazione di architetture sperimentali Responsabile: Massimiliano Lo Turco, Guido Callegari, Marco Vitali n. max studenti: 25 Il workshop tratta il tema delle superfici complesse per la realizzazione di architetture sperimentali mediante l’uso di componenti prefabbricati costituiti da tasselli in legno. Il tema della riduzione della complessità in parti è un argomento tipico dell’area della rappresentazione trattato con gli strumenti digitali e della tecnologia dell’architettura mediante la sperimentazione dei sistemi di prefabbricazione leggera. Durante il workshop si tratteranno i seguenti temi: ● metodi di rappresentazione digitale; ● generazione di forme complesse; ● i sistemi costruttivi in legno e la sua applicabilità in ambito architettonico; ● tecniche parametriche per la tassellazione di forme complesse; ● innovazione tecnologica nei processi di lavorazione del legno e macchine CNC; ● tecniche parametriche per la fabbricazione digitale di prototipi; ● sistemi di prefabbricazione leggera per la realizzazione di prototipi sperimentali di architetture in legno. L’approccio proposto nel workshop indaga il tema alle diverse fasi del progetto, da quella concettuale alla prefigurazione del dettaglio costruttivo per una ottimizzazione del processo per la costruzione di architetture sperimentali (padiglioni, case stampate ecc..) temi al centro dei diversi programmi di formazione per l’area di architettura in diverse università europee. L’intera filiera operativa viene ideata e controllata con procedure di Visual Programming Language. Si parte quindi da ideazione e controllo della forma, indagando il tema proposto nell’istanza geometrica (superficie rigata, superficie a semplice e doppia curvatura, superficie sviluppabile ecc.) e nell’istanza digitale, declinazione del concetto di modellazione matematica e modellazione numerica per il progetto delle forme libere. La rappresentazione matematica delle forme concettuali consentirà il controllo accurato dei modelli tridimensionali disegnati; la successiva discretizzazione in parti (tassellazione) consente di scomporre l’immagine pensata in componenti solidi lignei. La texture di tassellazione (la dimensione e la composizione dei tasselli) è funzione delle necessità estetiche, tecniche di montaggio e dalle possibilità delle macchine a controllo numerico utilizzate (numero di assi e dimensioni della fresa). Il workshop, seppur incentrato sulla rappresentazione di modelli prevede l’apporto della tecnologia dell’architettura che trovano un luogo di interscambio nell'ambiente di programmazione visuale (VPL- Visual Programming Language). In questo luogo le conoscenze disciplinari si traducono in procedure esplicite per generare modelli mutevoli (famiglie di modelli per il design) scalabili nelle diverse fasi del progetto. Durante il ciclo ideativo e produttivo, il modello prefigurato mantiene le caratteristiche di prototipo digitale: al variare di determinati parametri, la forma concettuale cambia e con lei anche il modello tassellato e il suo sviluppo nel piano. Il modello costruttivo, oltre all’ideazione della tassellazione, prevede l’ideazione di procedure algoritmiche automatizzate con cui codificare ogni singolo tassello per agevolare le fasi di montaggio. Il workshop prevede l’indagine del tema attraverso l’utilizzo dei diversi modelli a disposizione del progettista: dallo schizzo cartaceo allo schizzo digitale, passando per il modello 3D parametrico e informato fino alla costruzione del prototipo in scala 1:1. In particolare, gli studenti lavoreranno in gruppo con software di modellazione e applicativi VPL installati durante il workshop. È previsto il coinvolgimento di professionisti e di aziende di settore che attraverso la propria esperienza nel progetto e la fabbricazione potranno contribuire ad uno sviluppo esecutivo del progetto architettonico e una successiva realizzazione. Agli studenti è richiesta la preparazione di dossier / tavole grafiche e di documentazione su supporto multimediale che illustrino il progetto e i principali risultati ottenuti attraverso le simulazioni, accompagnati da un prototipo realizzato. _______________________________________________________________________________________________________________________________ - Workshop Computational Design with Tomber. I component ingegnerizzati in legno per la progettazione di architetture sperimentali Responsabile: Massimiliano Lo Turco n. max studenti: 25 Il workshop tratta il tema delle superfici complesse per la realizzazione di architetture sperimentali mediante l’uso di componenti prefabbricati costituiti da tasselli in legno. Il tema della riduzione della complessità in parti è un argomento tipico dell’area della rappresentazione trattato con gli strumenti digitali e della tecnologia dell’architettura mediante la sperimentazione dei sistemi di prefabbricazione leggera. Durante il workshop si tratteranno i seguenti temi: ● metodi di rappresentazione digitale; ● generazione di forme complesse; ● i sistemi costruttivi in legno e la sua applicabilità in ambito architettonico; ● tecniche parametriche per la tassellazione di forme complesse; ● innovazione tecnologica nei processi di lavorazione del legno e macchine CNC; ● tecniche parametriche per la fabbricazione digitale di prototipi; ● sistemi di prefabbricazione leggera per la realizzazione di prototipi sperimentali di architetture in legno. L’approccio proposto nel workshop indaga il tema alle diverse fasi del progetto, da quella concettuale alla prefigurazione del dettaglio costruttivo per una ottimizzazione del processo per la costruzione di architetture sperimentali (padiglioni, case stampate ecc..) temi al centro dei diversi programmi di formazione per l’area di architettura in diverse università europee. L’intera filiera operativa viene ideata e controllata con procedure di Visual Programming Language. Si parte quindi da ideazione e controllo della forma, indagando il tema proposto nell’istanza geometrica (superficie rigata, superficie a semplice e doppia curvatura, superficie sviluppabile ecc.) e nell’istanza digitale, declinazione del concetto di modellazione matematica e modellazione numerica per il progetto delle forme libere. La rappresentazione matematica delle forme concettuali consentirà il controllo accurato dei modelli tridimensionali disegnati; la successiva discretizzazione in parti (tassellazione) consente di scomporre l’immagine pensata in componenti solidi lignei. La texture di tassellazione (la dimensione e la composizione dei tasselli) è funzione delle necessità estetiche, tecniche di montaggio e dalle possibilità delle macchine a controllo numerico utilizzate (numero di assi e dimensioni della fresa). Il workshop, seppur incentrato sulla rappresentazione di modelli prevede l’apporto della tecnologia dell’architettura che trovano un luogo di interscambio nell'ambiente di programmazione visuale (VPL- Visual Programming Language). In questo luogo le conoscenze disciplinari si traducono in procedure esplicite per generare modelli mutevoli (famiglie di modelli per il design) scalabili nelle diverse fasi del progetto. Durante il ciclo ideativo e produttivo, il modello prefigurato mantiene le caratteristiche di prototipo digitale: al variare di determinati parametri, la forma concettuale cambia e con lei anche il modello tassellato e il suo sviluppo nel piano. Il modello costruttivo, oltre all’ideazione della tassellazione, prevede l’ideazione di procedure algoritmiche automatizzate con cui codificare ogni singolo tassello per agevolare le fasi di montaggio. Il workshop prevede l’indagine del tema attraverso l’utilizzo dei diversi modelli a disposizione del progettista: dallo schizzo cartaceo allo schizzo digitale, passando per il modello 3D parametrico e informato fino alla costruzione del prototipo in scala 1:1. In particolare, gli studenti lavoreranno in gruppo con software di modellazione e applicativi VPL installati durante il workshop. È previsto il coinvolgimento di professionisti e di aziende di settore che attraverso la propria esperienza nel progetto e la fabbricazione potranno contribuire ad uno sviluppo esecutivo del progetto architettonico e una successiva realizzazione. Agli studenti è richiesta la preparazione di dossier / tavole grafiche e di documentazione su supporto multimediale che illustrino il progetto e i principali risultati ottenuti attraverso le simulazioni, accompagnati da un prototipo realizzato. _______________________________________________________________________________________________________________________________ - Workshop SICaR web: il sistema informativo per la documentazione dei restauri adottato dal Ministero per i Beni e le attività culturali Responsabile: Manuela Mattone n. max studenti: 20 SICaR (Sistema Informativo per i Cantieri di Restauro) è un sistema open-source e on-line dedicato al restauro, che permette di geo-referenziare la documentazione grafica, fotografica, alfanumerica - organizzata in un data-base, ma anche presente in altri data-base on line - su basi misurabili dell’oggetto di studio. Creato, testato e approvato, in un percorso ultradecennale di progressivo affinamento, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), SICaR si sta oggi perfezionando per agevolare la presentazione ufficiale della documentazione di restauro, sia in fase di progetto che di consuntivo scientifico a fine lavori. Nato nel 2003, il sistema intende rispondere all'esigenza, sempre più avvertita dai vari addetti al restauro (gestori, restauratori, conservatori, operatori, analisti, consulenti), di disporre di un unico strumento che, organizzando la documentazione storico-artistica e quella tecnico-scientifica, supporti la valutazione preventiva in termini di tempi e costi di un intervento, la sua esecuzione, la manutenzione e il monitoraggio. I restauratori e i vari addetti a tutela e conservazione possono mappare e consultare sulla rappresentazione misurabile del bene, raster e/o vettoriale, aree di degrado e di intervento e georeferenziare tutte le informazioni tecniche e documentali di corredo. In questo modo SICaR garantisce la visione unitaria delle superfici degradate, degli interventi effettuati e delle informazioni associate e permette di eseguire calcoli e statistiche di precisione, offrendo un valido supporto decisionale per la pianificazione economica e temporale dei lavori e il successivo monitoraggio. A cantiere concluso tutta la documentazione raccolta si trova così già organizzata, archiviata e facilmente consultabile grazie alle ricerche incrociate garantite dal sistema. Il workshop, condotto con il supporto dell’arch. Francesca Fabiani della Soprintendenza di Firenze e responsabile del Coordinamento Nazionale SICaR, intende offrire agli studenti delle lauree magistrali l’opportunità di sperimentare l’utilizzo di tale sistema di archiviazione delle informazioni assumendo come caso studio l’intervento di restauro che verrà prossimamente condotto in una delle sale auliche del Castello del Valentino. Sono previste lezioni ex-cathedra e attività pratiche di immissione e organizzazione dei dati presso uno dei Laboratori informatici del Castello del Valentino. _______________________________________________________________________________________________________________________________ - Workshop Costruire con materiali naturali: tecniche tradizionali e soluzioni innovative Responsabile: Elena Montacchini n. max studenti: 25 Il workshop è finalizzato ad approfondire il tema dell’uso dei materiali naturali in architettura. Attraverso attività seminariali e attività pratiche di laboratorio verranno presentate e messe a confronto soluzioni tecniche tradizionali e innovative che utilizzano materiali di origine naturale come la paglia, la canapa, la terra cruda; modalità di posa in opera; prestazioni dal punto di vista tecnologico e ambientale. Il metodo di lavoro proposto prevede: - un confronto diretto con progettisti, ricercatori e aziende produttrici - visite in cantiere - esperienze pratiche di assemblaggio e posa in opera. Agli studenti è richiesto un lavoro autonomo di approfondimento di un prodotto/componente edilizio attraverso lo studio della letteratura tematica, l’elaborazione dei dettagli tecnologici e la simulazione del comportamento termoigrometrico. Il workshop si avvale del supporto del Laboratorio Sistemi Tecnologici Innovativi LaSTIn e, per le simulazioni termofisiche, della collaborazione dell’architetto Cristina Azzolino del LAMSA (Laboratorio di Analisi e Modellazione dei Sistemi Ambientali).
- Workshop “DENTRO" il patrimonio: progetti di valorizzazione inclusivi Responsabile: Michela Benente e Valeria Minucciani n. max studenti 25 Il workshop affronta il tema complesso dell’accessibilità di tipo fisico e di tipo culturale, con specifica applicazione al progetto di valorizzazione dei beni culturali. Intende offrire agli studenti la possibilità di accrescere le proprie capacità di analisi e progettazione in rispondenza a un quadro esigenziale ampio e circostanziato che espliciti i bisogni dei molteplici fruitori. Il programma sarà articolato in tre fasi. PRIMA FASE_strumenti teorici e normativi: - introduzione al tema dell’accessibilità; - introduzione al progetto di valorizzazione del Patrimonio culturale, inteso anche come progetto di comunicazione; - metodologie di progetto per l’accessibilità espressamente dedicata ai Beni culturali: quadro normativo, esigenze e requisiti di progetto; - illustrazione di casi studio significativi; SECONDA FASE_osservazione sul campo e riflessione collettiva: - sopralluoghi volti a verificare soluzioni di accessibilità/inaccessibilità in beni culturali del territorio (osservazione, esperienza di fruizione con simulazione di difficoltà, report, valutazione critica); - discussione collettiva degli esiti attraverso la realizzazione di una bacheca virtuale complessiva; TERZA FASE_esercitazione pratica (elaborazione autonoma): - analisi di un caso studio esemplificativo di buone pratiche finalizzate all’individuazione di strumenti di mediazione che rendano i beni maggiormente accessibili; - analisi critica di un saggio o di un volume inerente il tema dell’accessibilità; Il workshop è volto a stimolare negli studenti la sensibilità al tema dell’accessibilità, riferendosi al campo della valorizzazione e comunicazione dei beni culturali, che è trasversale a tutte le LM, alle quali è rivolto. L’attività didattica proposta rientra nelle finalità formative del Centro di Ricerca Turin Accessibility Lab (TAL) del DAD. Le esercitazioni pratiche e il lavoro in campo saranno svolte in collaborazione con Cristina Azzolino, Angela Lacirignola. _______________________________________________________________________________________________________________________________ - Workshop URRÀ TORINO. URban RegenerAction in TORINO / Il Diagnostico urbano Responsabile: Daniela Ciaffi n. max studenti 12 Il workshop prevede un lavoro di diagnostico urbano nelle quattro aree urbane coinvolte dal progetto URRÀ Torino. URban RegenerAction in TORINO, tra i progetti vincitori del Bando CIVICA della Compagnia di San Paolo e di cui il Politecnico è partner e il cui capofila è l’associazione Kallipolis (www.kallipolis.net). Il progetto URRA’ _ URban RegenerAction si propone di approfondire i temi della rigenerazione urbana in collaborazione con il circolo locale di Torino di CivicWise, network internazionale e aperto che promuove l’engagement degli abitanti, sviluppando azioni e progetti concreti a partire dall’intelligenza collettiva, l’innovazione civica e l’open design. URRÀ TORINO partirà dai bisogni specifici dei territori, per abilitare le intenzioni civiche di chi ci vive e lì opera e promuovere una maggior eterogeneità culturale e sociale attraverso una rete collaborativa che unirà una scala locale a una dimensione internazionale. Il progetto si concentrerà su 4 aree della città di Torino con prevalenza di edilizia pubblica in gestione ad ATC (partner di progetto): > corso Vigevano (Borgo Vittoria); > via Arquata (Crocetta); > Via Galluppi (Lingotto); > Via Artom (Mirafiori Sud). In tali aree si indagherà nel corso del progetto quali pratiche adottare per generare processi di rigenerazione urbana a partire dalla partecipazione attiva degli abitanti. Il progetto si articolerò in quattro fasi: - A1: URRÀ, Il diagnostico urbano - A2: URRÀ, le residenze d’artista - A3: URRÀ, gli Approfondimenti Urbani - A4: URRÀ, il cultural Hackathon Gli studenti che aderiranno al workshop URRÀ Torino saranno coinvolti attivamente nelle seguenti attività di progetto: 1. realizzazione del diagnostico urbano (A1) – 50 ore : attività di analisi quantitativa e qualitativa dell'area oggetto di indagine anche attraverso la realizzazione di interviste sul campo ai principali stakeholder. Gli studenti, lavoranno in gruppi di 3 per ciascuna area di progetto. 2. supporto alla realizzazione delle residenze d'artista (A2) – 25 ore : elaborazione di un report che sarà realizzato con gli artisti nella fase di Residenza. _______________________________________________________________________________________________________________________________ - Workshop Disegno dal vero e dell’immaginario Responsabile: Mauro Luca De Bernardi n. max studenti: 25 Saper disegnare è come saper suonare uno strumento musicale o praticare uno sport: consente di acquisire una disciplina, e nello stesso tempo migliora la "conoscenza di sé" e il modo di esprimersi. Il Disegno è il linguaggio dell’architetto: egli pensa, progetta, comunica esclusivamente per via visiva e grafica. E il Disegno dal Vero è uno strumento insostituibile di analisi critica e conoscenza, il mezzo più efficace per comprendere la natura delle cose e le regole dell’architettura. Perché il Disegno è un linguaggio formale autonomo completo, complesso e articolato, che può essere manifestato, espresso (e quindi progettato) secondo varie e precise declinazioni insite nella disciplina, ciascuna con caratteristiche sue proprie. In questo senso, il "Disegno" diventa il "Disegnare" (in particolare quello dal Vero), atto consapevole, colto e critico, manualmente - ma non solo...- realizzato, che (come sosteneva Leonardo da Vinci) parte dalla mente, dal cuore, dall'anima. Non va sottovalutata l'importanza dell'esercizio continuo e costante, anche attraverso l'artificio della "copia", praticabile soprattutto su modelli “storici” dei “Maestri”, criticamente selezionati, nell'arte e nell'architettura. Alcuni di tali Maestri sostengono che non è possibile insegnare a disegnare, si può solo imparare a disegnare quello che abbiamo dentro, e che dobbiamo scoprire in noi. Il workshop fornirà le fondamentali conoscenze (teoriche e tecniche) legate al Disegno, alla sua realizzazione e alle sue applicazioni nell'analisi e nel progetto di Architettura, Città, Paesaggio. Ma l'attività del "Disegnare" non può mai essere separata dall'azione del "Vedere", alla quale occorre "educarsi" in maniera altrettanto razionale, colta e critica, per compiere nel modo più efficace possibile scelte quali, ad esempio, quella fondamentale del punto di vista. Completato in questo senso, il Disegno, in tutte le sue forme, componenti ed espressioni, si conferma come linguaggio formale irrinunciabile. Quindi, anche la traccia grafica, dalla tecnica alla creatività, all'arte può essere confermata come Segno, teso a mostrare, ma anche a comunicare significato. Segno ed immagine, tecnica ed espressione, procedimento individuale e risultato figurativo personale, sono momenti differenti di un medesimo fenomeno che, nel nostro caso, è il disegno dell'architetto. La scelta della carta (spessori, grammature) e del "mezzo tracciante" (diverse mine, inchiostri, pennarelli...) non deve essere mai casuale, influenzando in modo decisivo l'esito finale. Altrettanto decisivo si rivela il ruolo del colore, in tutte le sue forme e i suoi approcci... Attraverso singole prove e applicazioni mirate e testate, relative al modo di usare lo stesso "mezzo tracciante", si andrà a formare il bagaglio di esperienze necessario per un progetto grafico di successo, efficace e coerente con gli obiettivi. Acquisita la tecnica e la necessaria sicurezza esecutiva, si procederà all'utilizzo del disegno a mano libera come strumento di analisi, conoscenza e progetto, quindi allo schizzo immediato, teso a fissare un pensiero, un'impressione, una suggestione, un'immaginazione per fermare un'idea ancora non completamente messa a fuoco. _______________________________________________________________________________________________________________________________ - Workshop Atelier 2000. Scenari di progetto in alta quota Responsabile: Roberto Dini n. max studenti: 20 In alta montagna - un contesto costituito da aspetti paesaggistici, climatici, geologici ma anche culturali e socio-economici fortemente caratterizzanti - il progetto di architettura può diventare uno strumento di esplorazione critica utile a ripensare territori dalla natura complessa e polisemica. La protezione del paesaggio alpino, l’accessibilità, la messa in sicurezza del territorio, la trasformazione ed il riuso di strutture edilizie (come ad esempio rifugi, bivacchi, alpeggi, strutture dismesse, ecc.), la valorizzazione delle risorse territoriali, il turismo sostenibile, sono oggi più che mai tematiche emergenti che mettono in gioco questioni centrali quali la sostenibilità degli interventi, il rapporto con il paesaggio, la razionalizzazione dello spazio abitativo, l'uso di nuovi materiali e tecniche costruttive, l'efficienza energetica, il rilancio delle microeconomie locali. In montagna, è proprio la necessità di rispondere alle severe condizioni al contorno e al contempo di sfruttare al meglio le scarse risorse offerte dal luogo, a innescare la possibilità di virare vincoli e criticità in altrettante opportunità e spunti progettuali, formulando saperi, tecnologie, soluzioni costruttive innovative e modelli culturali virtuosi, trasferibili anche nei contesti ordinari. Il workshop - a partire dall’analisi di un sito specifico - vuole illustrare quali sono le questioni e le problematiche emergenti in questo particolare ambito progettuale, fornendo conoscenze e metodologie progettuali applicabili anche in altri contesti dall’elevato valore paesaggistico. Il workshop si svolgerà in un rifugio alpino collocato a 2000 metri (raggiungibile solo a piedi ma di facile accesso) e sarà l’occasione per confrontarsi con esperti del settore come geologi, ingegneri ambientali, progettisti e costruttori di strutture in alta quota, guide alpine. La proposta si colloca sullo sfondo dell’attività di ricerca e di divulgazione delle tematiche dell’architettura e del paesaggio alpino svolte dal centro di ricerca Istituto di Architettura Montana – IAM e può contare sulla collaborazione di enti e istituzioni legate al mondo della montagna con cui il centro intrattiene regolarmente contatti e relazioni (Club alpini, gestori di strutture d’alta quota, professionisti, partner tecnici, progettisti, ecc.). Il workshop prende spunto dall’esperienza chiamata “Semaine ENAC” dell’École Polytechnique Fédérale de Lausanne (Svizzera), un percorso didattico della durata di una settimana che offre agli studenti la possibilità di affrontare un’esperienza di progetto di carattere immersivo e multidisciplinare, incentrata su un tema specifico e svolta al di fuori delle aule, a stretto contatto la realtà e le problematiche che caratterizzano il sito di intervento. ____________________________________________________________________________________________________________________________ - Workshop Il benessere dell’ambiente interno nei protocolli LEED e WELL per la certificazione della sostenibilità edilizia Responsabile: Enrico Fabrizio n. max studenti: 15 Il workshop tratta la certificazione di sostenibilità delle costruzioni edilizie secondo i protocolli LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) e WELL con particolare riguardo alle tematiche ed alle problematiche legate alla qualità dell’ambiente interno. I due protocolli citati sono organizzati in requisiti da rispettare, e crediti ottenibili a seconda delle strategie progettuali impiegate, raggruppati in diverse aree tematiche. Lo studente verrà portato a conoscere la ricchezza culturale e multidisciplinare dei protocolli citati, nonché a comprendere come la loro realizzazione metta in gioco le competenze già acquisite e quelle da sviluppare nel corso della laurea magistrale. In particolare, sono essenziali per rispondere ad una buona parte dei requisiti, la conoscenza della fisica dell’edificio e delle tecnologie per il controllo ambientale, gli strumenti di previsione numerica (software) del comportamento termoenergetico, acustico ed illuminotecnico degli ambienti, le procedure e le normative tecniche per la verifica sperimentale delle prestazioni fisico-tecniche degli edifici e per la certificazione della qualità ambientale interna (IEQ). Vengono quindi approfonditi gli aspetti relativi alle certificazioni negli ambiti: - Comfort termico e visivo; - Comfort acustico; - Indoor air quality ed emissioni di inquinanti Agli studenti che frequenteranno il workshop verrà richiesto di effettuare approfondimenti specifici sulle verifiche di tipo numerico e quelle di tipo sperimentale richieste per la certificazione di qualità dell’ambiente interno e sull’analisi critica dei risultati ottenuti per diverse strategie progettuali e soluzioni tecniche, riferendo in merito nell’ultima giornata di workshop. Il workshop è organizzato con il supporto del LAMSA – Laboratorio di Analisi e Modellazione dei Sistemi Ambientali che mette a disposizione le strumentazioni ed il know-how per lo svolgimento delle attività di verifica sperimentale e/o numerica richieste dai protocolli. _______________________________________________________________________________________________________________________________ - Workshop Computational Design with Timber I componenti ingegnerizzati in legno per la progettazione di architetture sperimentali Responsabile: Massimiliano Lo Turco, Guido Callegari, Marco Vitali n. max studenti: 25 Il workshop tratta il tema delle superfici complesse per la realizzazione di architetture sperimentali mediante l’uso di componenti prefabbricati costituiti da tasselli in legno. Il tema della riduzione della complessità in parti è un argomento tipico dell’area della rappresentazione trattato con gli strumenti digitali e della tecnologia dell’architettura mediante la sperimentazione dei sistemi di prefabbricazione leggera. Durante il workshop si tratteranno i seguenti temi: ● metodi di rappresentazione digitale; ● generazione di forme complesse; ● i sistemi costruttivi in legno e la sua applicabilità in ambito architettonico; ● tecniche parametriche per la tassellazione di forme complesse; ● innovazione tecnologica nei processi di lavorazione del legno e macchine CNC; ● tecniche parametriche per la fabbricazione digitale di prototipi; ● sistemi di prefabbricazione leggera per la realizzazione di prototipi sperimentali di architetture in legno. L’approccio proposto nel workshop indaga il tema alle diverse fasi del progetto, da quella concettuale alla prefigurazione del dettaglio costruttivo per una ottimizzazione del processo per la costruzione di architetture sperimentali (padiglioni, case stampate ecc..) temi al centro dei diversi programmi di formazione per l’area di architettura in diverse università europee. L’intera filiera operativa viene ideata e controllata con procedure di Visual Programming Language. Si parte quindi da ideazione e controllo della forma, indagando il tema proposto nell’istanza geometrica (superficie rigata, superficie a semplice e doppia curvatura, superficie sviluppabile ecc.) e nell’istanza digitale, declinazione del concetto di modellazione matematica e modellazione numerica per il progetto delle forme libere. La rappresentazione matematica delle forme concettuali consentirà il controllo accurato dei modelli tridimensionali disegnati; la successiva discretizzazione in parti (tassellazione) consente di scomporre l’immagine pensata in componenti solidi lignei. La texture di tassellazione (la dimensione e la composizione dei tasselli) è funzione delle necessità estetiche, tecniche di montaggio e dalle possibilità delle macchine a controllo numerico utilizzate (numero di assi e dimensioni della fresa). Il workshop, seppur incentrato sulla rappresentazione di modelli prevede l’apporto della tecnologia dell’architettura che trovano un luogo di interscambio nell'ambiente di programmazione visuale (VPL- Visual Programming Language). In questo luogo le conoscenze disciplinari si traducono in procedure esplicite per generare modelli mutevoli (famiglie di modelli per il design) scalabili nelle diverse fasi del progetto. Durante il ciclo ideativo e produttivo, il modello prefigurato mantiene le caratteristiche di prototipo digitale: al variare di determinati parametri, la forma concettuale cambia e con lei anche il modello tassellato e il suo sviluppo nel piano. Il modello costruttivo, oltre all’ideazione della tassellazione, prevede l’ideazione di procedure algoritmiche automatizzate con cui codificare ogni singolo tassello per agevolare le fasi di montaggio. Il workshop prevede l’indagine del tema attraverso l’utilizzo dei diversi modelli a disposizione del progettista: dallo schizzo cartaceo allo schizzo digitale, passando per il modello 3D parametrico e informato fino alla costruzione del prototipo in scala 1:1. In particolare, gli studenti lavoreranno in gruppo con software di modellazione e applicativi VPL installati durante il workshop. È previsto il coinvolgimento di professionisti e di aziende di settore che attraverso la propria esperienza nel progetto e la fabbricazione potranno contribuire ad uno sviluppo esecutivo del progetto architettonico e una successiva realizzazione. Agli studenti è richiesta la preparazione di dossier / tavole grafiche e di documentazione su supporto multimediale che illustrino il progetto e i principali risultati ottenuti attraverso le simulazioni, accompagnati da un prototipo realizzato. _______________________________________________________________________________________________________________________________ - Workshop Computational Design with Tomber. I component ingegnerizzati in legno per la progettazione di architetture sperimentali Responsabile: Massimiliano Lo Turco n. max studenti: 25 Il workshop tratta il tema delle superfici complesse per la realizzazione di architetture sperimentali mediante l’uso di componenti prefabbricati costituiti da tasselli in legno. Il tema della riduzione della complessità in parti è un argomento tipico dell’area della rappresentazione trattato con gli strumenti digitali e della tecnologia dell’architettura mediante la sperimentazione dei sistemi di prefabbricazione leggera. Durante il workshop si tratteranno i seguenti temi: ● metodi di rappresentazione digitale; ● generazione di forme complesse; ● i sistemi costruttivi in legno e la sua applicabilità in ambito architettonico; ● tecniche parametriche per la tassellazione di forme complesse; ● innovazione tecnologica nei processi di lavorazione del legno e macchine CNC; ● tecniche parametriche per la fabbricazione digitale di prototipi; ● sistemi di prefabbricazione leggera per la realizzazione di prototipi sperimentali di architetture in legno. L’approccio proposto nel workshop indaga il tema alle diverse fasi del progetto, da quella concettuale alla prefigurazione del dettaglio costruttivo per una ottimizzazione del processo per la costruzione di architetture sperimentali (padiglioni, case stampate ecc..) temi al centro dei diversi programmi di formazione per l’area di architettura in diverse università europee. L’intera filiera operativa viene ideata e controllata con procedure di Visual Programming Language. Si parte quindi da ideazione e controllo della forma, indagando il tema proposto nell’istanza geometrica (superficie rigata, superficie a semplice e doppia curvatura, superficie sviluppabile ecc.) e nell’istanza digitale, declinazione del concetto di modellazione matematica e modellazione numerica per il progetto delle forme libere. La rappresentazione matematica delle forme concettuali consentirà il controllo accurato dei modelli tridimensionali disegnati; la successiva discretizzazione in parti (tassellazione) consente di scomporre l’immagine pensata in componenti solidi lignei. La texture di tassellazione (la dimensione e la composizione dei tasselli) è funzione delle necessità estetiche, tecniche di montaggio e dalle possibilità delle macchine a controllo numerico utilizzate (numero di assi e dimensioni della fresa). Il workshop, seppur incentrato sulla rappresentazione di modelli prevede l’apporto della tecnologia dell’architettura che trovano un luogo di interscambio nell'ambiente di programmazione visuale (VPL- Visual Programming Language). In questo luogo le conoscenze disciplinari si traducono in procedure esplicite per generare modelli mutevoli (famiglie di modelli per il design) scalabili nelle diverse fasi del progetto. Durante il ciclo ideativo e produttivo, il modello prefigurato mantiene le caratteristiche di prototipo digitale: al variare di determinati parametri, la forma concettuale cambia e con lei anche il modello tassellato e il suo sviluppo nel piano. Il modello costruttivo, oltre all’ideazione della tassellazione, prevede l’ideazione di procedure algoritmiche automatizzate con cui codificare ogni singolo tassello per agevolare le fasi di montaggio. Il workshop prevede l’indagine del tema attraverso l’utilizzo dei diversi modelli a disposizione del progettista: dallo schizzo cartaceo allo schizzo digitale, passando per il modello 3D parametrico e informato fino alla costruzione del prototipo in scala 1:1. In particolare, gli studenti lavoreranno in gruppo con software di modellazione e applicativi VPL installati durante il workshop. È previsto il coinvolgimento di professionisti e di aziende di settore che attraverso la propria esperienza nel progetto e la fabbricazione potranno contribuire ad uno sviluppo esecutivo del progetto architettonico e una successiva realizzazione. Agli studenti è richiesta la preparazione di dossier / tavole grafiche e di documentazione su supporto multimediale che illustrino il progetto e i principali risultati ottenuti attraverso le simulazioni, accompagnati da un prototipo realizzato. _______________________________________________________________________________________________________________________________ - Workshop SICaR web: il sistema informativo per la documentazione dei restauri adottato dal Ministero per i Beni e le attività culturali Responsabile: Manuela Mattone n. max studenti: 20 SICaR (Sistema Informativo per i Cantieri di Restauro) è un sistema open-source e on-line dedicato al restauro, che permette di geo-referenziare la documentazione grafica, fotografica, alfanumerica - organizzata in un data-base, ma anche presente in altri data-base on line - su basi misurabili dell’oggetto di studio. Creato, testato e approvato, in un percorso ultradecennale di progressivo affinamento, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), SICaR si sta oggi perfezionando per agevolare la presentazione ufficiale della documentazione di restauro, sia in fase di progetto che di consuntivo scientifico a fine lavori. Nato nel 2003, il sistema intende rispondere all'esigenza, sempre più avvertita dai vari addetti al restauro (gestori, restauratori, conservatori, operatori, analisti, consulenti), di disporre di un unico strumento che, organizzando la documentazione storico-artistica e quella tecnico-scientifica, supporti la valutazione preventiva in termini di tempi e costi di un intervento, la sua esecuzione, la manutenzione e il monitoraggio. I restauratori e i vari addetti a tutela e conservazione possono mappare e consultare sulla rappresentazione misurabile del bene, raster e/o vettoriale, aree di degrado e di intervento e georeferenziare tutte le informazioni tecniche e documentali di corredo. In questo modo SICaR garantisce la visione unitaria delle superfici degradate, degli interventi effettuati e delle informazioni associate e permette di eseguire calcoli e statistiche di precisione, offrendo un valido supporto decisionale per la pianificazione economica e temporale dei lavori e il successivo monitoraggio. A cantiere concluso tutta la documentazione raccolta si trova così già organizzata, archiviata e facilmente consultabile grazie alle ricerche incrociate garantite dal sistema. Il workshop, condotto con il supporto dell’arch. Francesca Fabiani della Soprintendenza di Firenze e responsabile del Coordinamento Nazionale SICaR, intende offrire agli studenti delle lauree magistrali l’opportunità di sperimentare l’utilizzo di tale sistema di archiviazione delle informazioni assumendo come caso studio l’intervento di restauro che verrà prossimamente condotto in una delle sale auliche del Castello del Valentino. Sono previste lezioni ex-cathedra e attività pratiche di immissione e organizzazione dei dati presso uno dei Laboratori informatici del Castello del Valentino. _______________________________________________________________________________________________________________________________ - Workshop Costruire con materiali naturali: tecniche tradizionali e soluzioni innovative Responsabile: Elena Montacchini n. max studenti: 25 Il workshop è finalizzato ad approfondire il tema dell’uso dei materiali naturali in architettura. Attraverso attività seminariali e attività pratiche di laboratorio verranno presentate e messe a confronto soluzioni tecniche tradizionali e innovative che utilizzano materiali di origine naturale come la paglia, la canapa, la terra cruda; modalità di posa in opera; prestazioni dal punto di vista tecnologico e ambientale. Il metodo di lavoro proposto prevede: - un confronto diretto con progettisti, ricercatori e aziende produttrici - visite in cantiere - esperienze pratiche di assemblaggio e posa in opera. Agli studenti è richiesto un lavoro autonomo di approfondimento di un prodotto/componente edilizio attraverso lo studio della letteratura tematica, l’elaborazione dei dettagli tecnologici e la simulazione del comportamento termoigrometrico. Il workshop si avvale del supporto del Laboratorio Sistemi Tecnologici Innovativi LaSTIn e, per le simulazioni termofisiche, della collaborazione dell’architetto Cristina Azzolino del LAMSA (Laboratorio di Analisi e Modellazione dei Sistemi Ambientali).
Modalità di esame: Elaborato scritto individuale; Accertamento (esame senza voto);
Exam: Individual essay; Check;
... La registrazione dei crediti è a cura del referente del Corso di Studi o di un suo delegato.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
Exam: Individual essay; Check;
The credits registration is in charge of the Director of Architecture for Sustainable Design, M.Sc or his delegate.
In addition to the message sent by the online system, students with disabilities or Specific Learning Disorders (SLD) are invited to directly inform the professor in charge of the course about the special arrangements for the exam that have been agreed with the Special Needs Unit. The professor has to be informed at least one week before the beginning of the examination session in order to provide students with the most suitable arrangements for each specific type of exam.
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