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Fondamenti della pianificazione e dell'urbanistica

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A.A. 2020/21

Lingua dell'insegnamento

Italiano

Corsi di studio

Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale - Torino

Organizzazione dell'insegnamento
Didattica Ore
Lezioni 48
Esercitazioni in aula 12
Docenti
Docente Qualifica Settore h.Lez h.Es h.Lab h.Tut Anni incarico
Janin Rivolin Yoccoz Umberto   Professore Ordinario CEAR-12/A 48 12 0 0 6
Collaboratori
Espandi

Didattica
SSD CFU Attivita' formative Ambiti disciplinari
ICAR/21 6 B - Caratterizzanti Architettura e ingegneria
2020/21
Per insediarsi e convivere stabilmente le società umane organizzano e controllano lo spazio. Devono cioè distribuire le attività e gli edifici che le accolgono, distinguere i luoghi destinati alle attività private da quelli destinati alle attività comuni, consentire gli spostamenti, regolamentare la costruzione di edifici e infrastrutture. Da sempre lo strumento usato per l’organizzazione e il controllo dello spazio è il piano. La pianificazione spaziale è dunque il sapere tecnico che elabora gli strumenti e le modalità di configurazione dello spazio: modelli insediativi, parametri e regole d’uso del suolo, progetti. Il governo del territorio, espressione che dal 2001 ha sostituito il termine “urbanistica” nella Costituzione italiana, è il processo decisionale col quale il potere politico assegna i diritti d’uso e di trasformazione del suolo, servendosi della pianificazione spaziale. Il corso affronta, in una prospettiva di evoluzione culturale e tecnica, le ragioni e le funzioni sociali, economiche e istituzionali della pianificazione spaziale e del governo del territorio, trattandone criticamente caratteri e contenuti nel corso del tempo attraverso l’esame di casi esemplari.
To settle and live in a stable manner human societies organize and control the space. So they must distribute the assets and the buildings in which they operate, distinguish the places intended for private activities and for the common activities, allow the movements, regulate the construction of buildings and infrastructure. Always the instrument used for the organization and control of space is the plan. Spatial planning is therefore the technical knowledge that processes the tools and ways to configure the space: settlement patterns, parameters and rules of land use, projects. The territorial government, an expression which since 2001 has replaced the term "urbanism" in the Italian Constitution, is the decision-making process by which political power assigns rights of use and development of land, using the spatial planning. The course deals, in a perspective of cultural and technical evolution, the reasons and the social, economic and institutional functions of spatial planning and of the territorial government, by treating critically characters and content over time through the analysis of exemplary cases.
Il corso si propone di trasmettere allo studente le seguenti conoscenze: - natura e funzione sociale delle pratiche di ordinamento spaziale; - natura strumentale e implicazioni politiche della pianificazione spaziale; - evoluzione istituzionale del governo del territorio; - principali matrici tecniche della pianificazione spaziale contemporanea; - principali orientamenti della pianificazione spaziale contemporanea. Il corso si propone, pertanto, di dotare lo studente delle seguenti abilità: - capacità di comprendere la ragione sociale e le implicazioni politiche delle pratiche di pianificazione spaziale; - capacità di riconoscere e distinguere, anche in chiave critica, i presupposti dell’agire professionale.
L’apprendimento dei contenuti del corso presuppone la conoscenza dei fondamenti di base nei campi della storia, della geografia e dell’educazione civica.
Il corso è strutturato in due parti, ciascuna articolata in 5-6 lezioni di durata settimanale. In particolare: Parte I. Origini e ragioni del governo del territorio La prima parte del corso è dedicata alle ragioni storiche, alle motivazioni e alle argomentazioni su cui si fondano il governo del territorio e la pianificazione spaziale. In tal modo è messo a fuoco l’oggetto dell’intero corso di studi, vale a dire il governo del territorio e il suo strumento principale: la pianificazione spaziale. La prima parte è dunque volta a comprendere: - perché si pianifichi; - perché lo Stato intervenga con il governo del territorio per regolare i comportamenti individuali e collettivi che incidono sulle modalità d’uso dello spazio; - quali siano le finalità di questo intervento e come mutino nel tempo; - quali siano gli effetti del governo del territorio; - quali siano il ruolo della pianificazione spaziale e il contributo che essa offre al governo del territorio. Parte II. Teorie e modelli di pianificazione spaziale La seconda parte del corso è dedicata alle radici delle teorie e dei modelli di regolazione spaziale, ai concetti chiave cui il governo del territorio fa riferimento in età moderna, e ai temi e metodi essenziali della pianificazione spaziale contemporanea. La trattazione della seconda parte ricorre, anzitutto, a tre autori classici – Cerdá, Geddes e Howard – perché i loro contributi principali costituiscono tre prototipi e tre modi diversi di concepire la pianificazione spaziale e possono essere considerati la base su cui essa si è sviluppata e continua a svilupparsi. Nel seguito, il confronto tra due celebri manuali di inizio ‘900 consente di cogliere i tratti essenziali del sapere professionale attribuito alla pianificazione spaziale in età moderna e contemporanea. Il corso si conclude con le significative esperienze inglesi delle “new town” e del piano di struttura.
L’insegnamento è organizzato attraverso le seguenti 11 lezioni: 1. Due archetipi della pianificazione spaziale 2. Lo Stato e la regolazione del suolo 3. Problemi costituzionali di governo del territorio 4. Il piano e i diritti di cittadinanza 5. I modelli di ordinamento spaziale 6. Una teoria dell’eguaglianza spaziale 7. Una teoria dello sviluppo spaziale 8. Un modello di equilibrio spaziale 9. La città e il paesaggio 10. Le città di nuovo impianto 11. Struttura e azione Non sono previste attività di laboratorio, ma è prevista l’elaborazione, a cura degli studenti (individualmente o in piccoli gruppi), di un’esercitazione tematica da consegnare entro il termine del corso. Tale attività, le cui modalità saranno precisate in aula, potrà richiedere il reperimento di una contenuta bibliografia aggiuntiva rispetto al materiale didattico di base, con un limitato impegno di tempo.
I materiali per lo studio degli argomenti del corso sono costituiti, per gli studenti frequentanti e non frequentanti, da (1) un libro di testo, (2) le tracce delle lezioni, (3) altri testi segnalati per l’esercitazione ed eventuali approfondimenti. In particolare: 1. Il libro di testo adottato per l’insegnamento è: Gaeta L., Janin Rivolin U., Mazza L., “Governo del territorio e pianificazione spaziale”, Seconda edizione, De Agostini Scuola / Città Studi, Novara 2018 (http://www.cittastudi.it/catalogo/architettura/governo-del-territorio-e-pianificazione-spaziale-3616). Lo studio del libro è obbligatorio ma non sostituisce la partecipazione alle lezioni e la consultazione delle relative tracce, da integrare con appunti individuali. 2. Le tracce delle lezioni saranno rese disponibili per tempo sul portale web della didattica. Gli studenti frequentanti sono inoltre invitati a raccogliere i propri appunti individualmente. 3. Altri testi (libri, saggi, rapporti, articoli scientifici, web-link, filmati) sono indicati in bibliografia e/o nella sezione “Esercitazioni” al fondo di ciascun capitolo del libro di testo, nonché nella sua “Appendice” conclusiva, o potranno essere suggeriti durante il corso in relazione agli argomenti trattati. Essi, in particolare, saranno utili all’elaborazione dell’esercitazione richiesta.
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato scritto individuale; Elaborato scritto prodotto in gruppo;
Alla valutazione finale dello studente (voto d’esame) contribuiscono, secondo le modalità sotto specificate: a) il giudizio sulla partecipazione alle attività del corso (10%); b) il giudizio sull’esercitazione (elaborata individualmente o in piccoli gruppi) consegnata entro il termine del corso (20%); c) l’esito dell’esame orale (70%). Quest'ultimo è generalmente riferito a entrambe le parti del corso, con almeno due domande per ciascuna parte, di cui una a scelta dello studente, e peso equivalente ai fini del voto. Il giudizio sulla partecipazione alle attività del corso e la valutazione dell’esercitazione tematica che gli studenti sono tenuti a consegnare entro il termine del corso contribuiranno a determinare il voto finale. Nel complesso, l'esame intende accertare che lo studente abbia compreso: - la natura e la funzione sociale delle pratiche di ordinamento spaziale; - la natura strumentale e le implicazioni politiche della pianificazione spaziale; - l'evoluzione istituzionale del governo del territorio; - le principali matrici tecniche della pianificazione spaziale contemporanea; - la ragione sociale e le implicazioni politiche delle pratiche di pianificazione spaziale; - come riconoscere e distinguere, anche in chiave critica, i presupposti dell’agire professionale.
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato scritto individuale; Elaborato scritto prodotto in gruppo;
Alla valutazione finale dello studente (voto d’esame) contribuiscono, secondo le modalità sotto specificate: a) il giudizio sulla partecipazione alle attività del corso (10%); b) il giudizio sull’esercitazione (elaborata individualmente o in piccoli gruppi) consegnata entro il termine del corso (20%); c) l’esito dell’esame orale (70%). Quest'ultimo è generalmente riferito a entrambe le parti del corso, con almeno due domande per ciascuna parte, di cui una a scelta dello studente, e peso equivalente ai fini del voto. Il giudizio sulla partecipazione alle attività del corso e la valutazione dell’esercitazione tematica che gli studenti sono tenuti a consegnare entro il termine del corso contribuiranno a determinare il voto finale. Nel complesso, l'esame intende accertare che lo studente abbia compreso: - la natura e la funzione sociale delle pratiche di ordinamento spaziale; - la natura strumentale e le implicazioni politiche della pianificazione spaziale; - l'evoluzione istituzionale del governo del territorio; - le principali matrici tecniche della pianificazione spaziale contemporanea; - la ragione sociale e le implicazioni politiche delle pratiche di pianificazione spaziale; - come riconoscere e distinguere, anche in chiave critica, i presupposti dell’agire professionale.
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