Organizzazione del corso
Giovedì 8 aprile / venerdì 9 aprile
10:00-13:00 15,00-18,00
Presentazione del Corso di Eccellenza.
Introduzione ai temi e alle questioni generali sulla tutela e il diritto d’autore con la partecipazione di Stefania Dassi (Architetto, Ministero della cultura) e Niccolò Rositani Suckert (Avvocato, docente di diritto d’autore, Politecnico di Milano).
I dottorandi predisporranno approfondimenti da sottoporre ai relatori a seguito delle loro comunicazioni e durante la tavola rotonda finale.
Martedì 13 aprile
9,30 -10,00
Saluti del Direttore del Dipartimento di Architettura e Design, Paolo Mellano.
Saluti del Coordinatore del Dottorato in Beni Architettonici e Paesaggistici, Emanuele Romeo
10,00 - 12,00
Margherita Guccione, MAXXI Architettura
Riconoscibilità dei valori del patrimonio del secondo Novecento
12,00 -13,00
Interventi e domande dei dottorandi
15,00-17,00
Stefano Francesco Musso, Università degli Studi di Genova
Censimento, didattica e progetto nella tutela del secondo Novecento: l’esperienza della Liguria
17,00 -18,30
Interventi e domande dei dottorandi
Mercoledì 14 aprile
9,00 - 11,00
Tullia Iori, Università di Roma Tor Vergata
Conservare il linguaggio delle strutture del secondo Novecento
11,00 - 13,00
Enrico Bordogna, Politecnico di Milano
Casi emblematici del secondo Novecento italiano
15,00 - 17,00
Bénédicte Gandini, Fondation Le Corbusier
La tutela del secondo Novecento nell’esperienza europea e l’esempio di Le Corbusier
17,00 - 19,00
Interventi e domande dei dottorandi
Organizzazione del corso
Giovedì 8 aprile / venerdì 9 aprile
10:00-13:00 15,00-18,00
Presentazione del Corso di Eccellenza.
Introduzione ai temi e alle questioni generali sulla tutela e il diritto d’autore con la partecipazione di Stefania Dassi (Architetto, Ministero della cultura) e Niccolò Rositani Suckert (Avvocato, docente di diritto d’autore, Politecnico di Milano).
I dottorandi predisporranno approfondimenti da sottoporre ai relatori a seguito delle loro comunicazioni e durante la tavola rotonda finale.
Martedì 13 aprile
9,30 -10,00
Saluti del Direttore del Dipartimento di Architettura e Design, Paolo Mellano.
Saluti del Coordinatore del Dottorato in Beni Architettonici e Paesaggistici, Emanuele Romeo
10,00 - 12,00
Margherita Guccione, MAXXI Architettura
Riconoscibilità dei valori del patrimonio del secondo Novecento
12,00 -13,00
Interventi e domande dei dottorandi
15,00-17,00
Stefano Francesco Musso, Università degli Studi di Genova
Censimento, didattica e progetto nella tutela del secondo Novecento: l’esperienza della Liguria
17,00 -18,30
Interventi e domande dei dottorandi
Mercoledì 14 aprile
9,00 - 11,00
Tullia Iori, Università di Roma Tor Vergata
Conservare il linguaggio delle strutture del secondo Novecento
11,00 - 13,00
Enrico Bordogna, Politecnico di Milano
Casi emblematici del secondo Novecento italiano
15,00 - 17,00
Bénédicte Gandini, Fondation Le Corbusier
La tutela del secondo Novecento nell’esperienza europea e l’esempio di Le Corbusier
17,00 - 19,00
Interventi e domande dei dottorandi
-
-
Il Corso propone una riflessione sull’architettura d’autore del secondo Novecento sempre più oggetto, in particolare in questi ultimi anni, di complessi interventi di adeguamento e ridestinazione funzionale con esiti in molti casi pregiudizievoli per l’integrità dell’opera, la forma espressiva, il linguaggio e la percezione originari.
Se infatti citando Bruno Reichlin: «La salvaguardia del patrimonio architettonico moderno e contemporaneo… costituisce forse una delle grandi opportunità che sono offerte attualmente all’architetto per ripensare il proprio mestiere», occorre che l’architetto della salvaguardia sia capace di operare sul campo, padroneggiando la conoscenza dell’opera, i materiali e le tecniche costruttive, la verifica dello stato di conservazione o di alterazione ma anche le questioni procedurali e operative delle fasi di ridestinazione, sempre nell’applicazione della normativa vigente sulla tutela del secondo Novecento purtroppo ancora carente di significativi precedenti giurisprudenziali.
Obiettivo del Corso è di incentivare la riflessione critica dei dottorandi tanto sugli aspetti più direttamente materiali e costruttivi delle azioni di salvaguardia di questo patrimonio relativamente recente, quanto sui principi di necessarietà, di autore e autorialità (con l’identificazione di variabili comunemente ricorrenti in relazione alle procedure di gara, ai diritti e alla legittimazione degli autori e degli eredi, al riconoscimento ministeriale, agli appelli per la salvaguardia, alla scelta di nuove funzioni compatibili), ma anche sul significato e sul valore che si vogliono ancora riconoscere alle intenzioni e all’impegno civile di alcuni protagonisti dell’architettura italiana e, più in generale, europea.
In un proficuo confronto determinato anche dall’appartenenza degli studiosi invitati – Margherita Guccione, Stefano Francesco Musso, Tullia Iori, Enrico Bordogna, Bénédicte Gandini – ad aree disciplinari e a campi di indagine differenziati, i dottorandi e i docenti interessati avranno occasione di interloquire intervenendo anche alla giornata conclusiva del corso.
Il Corso propone una riflessione sull’architettura d’autore del secondo Novecento sempre più oggetto, in particolare in questi ultimi anni, di complessi interventi di adeguamento e ridestinazione funzionale con esiti in molti casi pregiudizievoli per l’integrità dell’opera, la forma espressiva, il linguaggio e la percezione originari.
Se infatti citando Bruno Reichlin: «La salvaguardia del patrimonio architettonico moderno e contemporaneo… costituisce forse una delle grandi opportunità che sono offerte attualmente all’architetto per ripensare il proprio mestiere», occorre che l’architetto della salvaguardia sia capace di operare sul campo, padroneggiando la conoscenza dell’opera, i materiali e le tecniche costruttive, la verifica dello stato di conservazione o di alterazione ma anche le questioni procedurali e operative delle fasi di ridestinazione, sempre nell’applicazione della normativa vigente sulla tutela del secondo Novecento purtroppo ancora carente di significativi precedenti giurisprudenziali.
Obiettivo del Corso è di incentivare la riflessione critica dei dottorandi tanto sugli aspetti più direttamente materiali e costruttivi delle azioni di salvaguardia di questo patrimonio relativamente recente, quanto sui principi di necessarietà, di autore e autorialità (con l’identificazione di variabili comunemente ricorrenti in relazione alle procedure di gara, ai diritti e alla legittimazione degli autori e degli eredi, al riconoscimento ministeriale, agli appelli per la salvaguardia, alla scelta di nuove funzioni compatibili), ma anche sul significato e sul valore che si vogliono ancora riconoscere alle intenzioni e all’impegno civile di alcuni protagonisti dell’architettura italiana e, più in generale, europea.
In un proficuo confronto determinato anche dall’appartenenza degli studiosi invitati – Margherita Guccione, Stefano Francesco Musso, Tullia Iori, Enrico Bordogna, Bénédicte Gandini – ad aree disciplinari e a campi di indagine differenziati, i dottorandi e i docenti interessati avranno occasione di interloquire intervenendo anche alla giornata conclusiva del corso.