1) Mercoledì 9 dicembre, ore 15:30-17:30 Susanna Pasquali, Carlo Mambriani, Edoardo
Piccoli. Lezione on line di presentazione del sito della Cité (prof. Pasquali) e seminario di
introduzione al corso.
2) Venerdì 11 dicembre, ore 15.30-17.30 Jean-François Cabestan: L’Ile de la Cité e Nôtre
Dame nel dibattito attuale.
Videoconferenza e seminario on line (lingua: italiano)
Architecte du Patrimoine diplomato all’Ecole de Chaillot e storico dell’architettura, Jean-François
Cabestan è Maître de Conférences all’Università Paris I – Sorbonne. Oltre alla sua attività di
docente e ricercatore (vedi la monografia La Conquête du Plain-Pied, l’immeuble à Paris au XVIIIe
siècle, Picard 2004; e la cura di Patrimoine, Tourisme, Projet, Paris, Hicsa 2019), scrive regolarmente
su Le Moniteur AMC su temi di attualità architettonica e di restauro e conservazione del
patrimonio; ha animato una serie importante di dibattiti sul recupero e il restauro di opere
architettoniche per lo più parigine, dall’età classica (Hôtel Lambert) al contemporaneo (Halle
Freyssinet, Samaritaine; giornata di studi aprile 2019 “logement collectif et amenagements
paysagers”, INHA). https://www.jeanfrancoiscabestan.com/archicab.php
3) Venerdì 8 gennaio, ore 15:00-17:00 Alexandre Gady, Il Seicento: L’isola Reale e la place
Dauphine
Videoconferenza in live streaming (lingua: français)
Storico dell’arte e dell’architettura, è titolare della cattedra di Storia dell’architettura di età
moderna a Sorbonne Université; dal 2014 al 2018 è direttore del Centre André-Chastel. Ha
insegnato alla Ecole du Louvre, all’Institut d’études politiques de Paris, e alla Ecole de Chaillot.
È Professeur invité all'École polytechnique fédérale de Lausanne dal 2017. Autore di numerose
pubblicazioni e curatore di esposizioni di risonanza internazionale, soprattutto dedicate
all’architettura e alla storia di Parigi, tra cui: Jules Hardouin-Mansart, le chantier infini : actes du
colloque international « Jules Hardouin-Mansart », Paris, Le Passage, 2019.
Dessiner pour bâtir, le métier d'architecte au XVIIe siècle [con Alexandre Cojannot], Paris, Archives
nationales/Le Passage, 2017, 352 p. Prix du livre 2018 de l'académie d'Architecture
http://www.centrechastel.paris-sorbonne.fr/membres/alexandre-gady
4) Venerdì 15 gennaio, ore 15.30-17.30 Richard Wittman, Il Settecento: città e opinione
pubblica
Live streaming on-line conference (in English)
Richard Wittman is Associate Professor in the Department of the History of Art and Architecture
at the University of California at Santa Barbara. His research focuses on questions of space,
information, publicity, and the public as they relate to architecture. He is the author of the
groundbreaking Architecture, Print Culture, and the Public Sphere in Eighteenth-Century France, and of
a forthcoming cultural history of the nineteenth-century reconstruction of the early Christian
basilica of San Paolo fuori le mura in Rome. Richard Wittman is currently resident in Italy, as
Wallace Fellow at I Tatti, The Harvard University Center for Renaissance Studies.
https://www.arthistory.ucsb.edu/sites/default/files/people/cv/Wittman_cv_2015.pdf
5) Venerdì 22 gennaio, 15:30-17:30 Jean-Philippe Garric, L'Ottocento: Viollet Le Duc in
prospettiva
Videoconferenza in live streaming (in italiano)
Storico dell'architettura, è titolare della cattedra di Storia dell'arte contemporanea a l'Université
Paris 1 Panthéon-Sorbonne; dal 2013 è ricercatore presso HiCSA (Unité de recherche de Paris 1);
dal 2007 al 2013 è stato consigliere scientifico per la storia dell'architettura presso l'Inha (Paris).
Noto per i suoi contributi sull'architettura tra XVIII e XIX secolo, recentemente è stato il coresponsabile
di due importanti esposizioni, dedicate a due figure carismatiche del periodo: Jean-
Jacques Lequeu, bâtisseur de fantasmes (dicembre 2018-marzo 2019) e Charles Percier. Architecture and
Design in an Age of Revolutions, Bard Graduate Center , New York (novembre 2016-febbraio 2017) e
Château de Fontainbleau (marzo-giugno 2017). E' coordinatore di più ricerche internazionali, tra
queste si segnalano: Milano and the Ticino (1796-1848), Shaping the Space of an European Capital
(https://costruire-spazialita-capitale.netlify.com); Rome dans la photographie (1850-1914).
1) Mercoledì 9 dicembre, ore 15:30-17:30 Susanna Pasquali, Carlo Mambriani, Edoardo
Piccoli. Lezione on line di presentazione del sito della Cité (prof. Pasquali) e seminario di
introduzione al corso.
2) Venerdì 11 dicembre, ore 15.30-17.30 Jean-François Cabestan: L’Ile de la Cité e Nôtre
Dame nel dibattito attuale.
Videoconferenza e seminario on line (lingua: italiano)
Architecte du Patrimoine diplomato all’Ecole de Chaillot e storico dell’architettura, Jean-François
Cabestan è Maître de Conférences all’Università Paris I – Sorbonne. Oltre alla sua attività di
docente e ricercatore (vedi la monografia La Conquête du Plain-Pied, l’immeuble à Paris au XVIIIe
siècle, Picard 2004; e la cura di Patrimoine, Tourisme, Projet, Paris, Hicsa 2019), scrive regolarmente
su Le Moniteur AMC su temi di attualità architettonica e di restauro e conservazione del
patrimonio; ha animato una serie importante di dibattiti sul recupero e il restauro di opere
architettoniche per lo più parigine, dall’età classica (Hôtel Lambert) al contemporaneo (Halle
Freyssinet, Samaritaine; giornata di studi aprile 2019 “logement collectif et amenagements
paysagers”, INHA). https://www.jeanfrancoiscabestan.com/archicab.php
3) Venerdì 8 gennaio, ore 15:00-17:00 Alexandre Gady, Il Seicento: L’isola Reale e la place
Dauphine
Videoconferenza in live streaming (lingua: français)
Storico dell’arte e dell’architettura, è titolare della cattedra di Storia dell’architettura di età
moderna a Sorbonne Université; dal 2014 al 2018 è direttore del Centre André-Chastel. Ha
insegnato alla Ecole du Louvre, all’Institut d’études politiques de Paris, e alla Ecole de Chaillot.
È Professeur invité all'École polytechnique fédérale de Lausanne dal 2017. Autore di numerose
pubblicazioni e curatore di esposizioni di risonanza internazionale, soprattutto dedicate
all’architettura e alla storia di Parigi, tra cui: Jules Hardouin-Mansart, le chantier infini : actes du
colloque international « Jules Hardouin-Mansart », Paris, Le Passage, 2019.
Dessiner pour bâtir, le métier d'architecte au XVIIe siècle [con Alexandre Cojannot], Paris, Archives
nationales/Le Passage, 2017, 352 p. Prix du livre 2018 de l'académie d'Architecture
http://www.centrechastel.paris-sorbonne.fr/membres/alexandre-gady
4) Venerdì 15 gennaio, ore 15.30-17.30 Richard Wittman, Il Settecento: città e opinione
pubblica
Live streaming on-line conference (in English)
Richard Wittman is Associate Professor in the Department of the History of Art and Architecture
at the University of California at Santa Barbara. His research focuses on questions of space,
information, publicity, and the public as they relate to architecture. He is the author of the
groundbreaking Architecture, Print Culture, and the Public Sphere in Eighteenth-Century France, and of
a forthcoming cultural history of the nineteenth-century reconstruction of the early Christian
basilica of San Paolo fuori le mura in Rome. Richard Wittman is currently resident in Italy, as
Wallace Fellow at I Tatti, The Harvard University Center for Renaissance Studies.
https://www.arthistory.ucsb.edu/sites/default/files/people/cv/Wittman_cv_2015.pdf
5) Venerdì 22 gennaio, 15:30-17:30 Jean-Philippe Garric, L'Ottocento: Viollet Le Duc in
prospettiva
Videoconferenza in live streaming (in italiano)
Storico dell'architettura, è titolare della cattedra di Storia dell'arte contemporanea a l'Université
Paris 1 Panthéon-Sorbonne; dal 2013 è ricercatore presso HiCSA (Unité de recherche de Paris 1);
dal 2007 al 2013 è stato consigliere scientifico per la storia dell'architettura presso l'Inha (Paris).
Noto per i suoi contributi sull'architettura tra XVIII e XIX secolo, recentemente è stato il coresponsabile
di due importanti esposizioni, dedicate a due figure carismatiche del periodo: Jean-
Jacques Lequeu, bâtisseur de fantasmes (dicembre 2018-marzo 2019) e Charles Percier. Architecture and
Design in an Age of Revolutions, Bard Graduate Center , New York (novembre 2016-febbraio 2017) e
Château de Fontainbleau (marzo-giugno 2017). E' coordinatore di più ricerche internazionali, tra
queste si segnalano: Milano and the Ticino (1796-1848), Shaping the Space of an European Capital
(https://costruire-spazialita-capitale.netlify.com); Rome dans la photographie (1850-1914).
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Parigi trae le sue più remote origini dalla facilità con cui, grazie alla presenza alcune
isole, era possibile attraversare la Senna: una di queste, l'île de la Cité - una volta dotata di
ponti, sarebbe diventata il centro della città romana. Nella Parigi medievale, vi erano
insediati i due principali poteri: da una parte il re, nella sua reggia cinta da mura,
comprendente la Sainte Chapelle, i tribunali e le carceri; dal lato opposto, la cattedrale di
Notre Dame, l'arcivescovado, l'ospedale Hôtel Dieu e gli altri istituti assistenziali. In
mezzo, vi erano le case dei cittadini. La crescita successiva della città avrebbe relegato
l'isola a un ruolo sempre più marginale: tuttavia questa prima identità è ancora presente in
ogni progetto di sistemazione urbana intrapreso successivamente: sia per la rilevanza
storica degli edifici, che furono demoliti, ricostruiti in altro modo o con altra funzione, sia
per il mito che vede l'isola, nel suo insieme, connessa alla prima fondazione di Parigi.
Rilevanza storica degli edifici e costruzione mitica delle proprie origini sono però
concetti che non fanno che modificarsi, anch'essi, col passare del tempo: i valori che oggi
genericamente assegniamo agli edifici storici presenti nell'île de la Cité sono esito di
costruzioni di mentalità, che hanno anch'esse una loro storia; e così è stato per ogni
periodo precedente.
Attraverso la scelta di quattro fasi della vita dell'isola, interpretate da alcuni tra i più
interessanti storici dell'architettura che oggi si occupano di Parigi, il Corso di eccellenza
si propone di presentare altrettanti progetti di architettura. Lo scopo è riflettere insieme
ai dottorandi sui seguenti temi, oggi come ieri attuali: in che rapporto gli architetti sono
con le preesistenze, cosa chiedono i committenti, quale è il ruolo dell'opinione
pubblica, quale il risultato via via ottenuto attraverso l'interrelazione con il passato e
con la costruzione dell'identità di una grande città.
Parigi trae le sue più remote origini dalla facilità con cui, grazie alla presenza alcune
isole, era possibile attraversare la Senna: una di queste, l'île de la Cité - una volta dotata di
ponti, sarebbe diventata il centro della città romana. Nella Parigi medievale, vi erano
insediati i due principali poteri: da una parte il re, nella sua reggia cinta da mura,
comprendente la Sainte Chapelle, i tribunali e le carceri; dal lato opposto, la cattedrale di
Notre Dame, l'arcivescovado, l'ospedale Hôtel Dieu e gli altri istituti assistenziali. In
mezzo, vi erano le case dei cittadini. La crescita successiva della città avrebbe relegato
l'isola a un ruolo sempre più marginale: tuttavia questa prima identità è ancora presente in
ogni progetto di sistemazione urbana intrapreso successivamente: sia per la rilevanza
storica degli edifici, che furono demoliti, ricostruiti in altro modo o con altra funzione, sia
per il mito che vede l'isola, nel suo insieme, connessa alla prima fondazione di Parigi.
Rilevanza storica degli edifici e costruzione mitica delle proprie origini sono però
concetti che non fanno che modificarsi, anch'essi, col passare del tempo: i valori che oggi
genericamente assegniamo agli edifici storici presenti nell'île de la Cité sono esito di
costruzioni di mentalità, che hanno anch'esse una loro storia; e così è stato per ogni
periodo precedente.
Attraverso la scelta di quattro fasi della vita dell'isola, interpretate da alcuni tra i più
interessanti storici dell'architettura che oggi si occupano di Parigi, il Corso di eccellenza
si propone di presentare altrettanti progetti di architettura. Lo scopo è riflettere insieme
ai dottorandi sui seguenti temi, oggi come ieri attuali: in che rapporto gli architetti sono
con le preesistenze, cosa chiedono i committenti, quale è il ruolo dell'opinione
pubblica, quale il risultato via via ottenuto attraverso l'interrelazione con il passato e
con la costruzione dell'identità di una grande città.