Unesco Sites and Economic Enhancement Strategies on Moderno Heritage: a comparison between Italy and Cuba. Features and innovating elements (didattica di eccellenza)
01DPGRL
A.A. 2021/22
Course Language
Inglese
Degree programme(s)
Doctorate Research in Beni Architettonici E Paesaggistici - Torino
Le candidature UNESCO, pur dando visibilità a siti unici, presuppongono l'avvio di
processi di valorizzazione del patrimonio spesso molto differenti da contesto a contesto.
Ciò è ancora più evidente nel caso del patrimonio del Moderno, spesso in condizioni di
abbandono, sul quale è necessario innescare processi innovativi di sensibilizzazione,
promozione e fruizione. A tal fine, nel Corso di Eccellenza sono messi a confronto alcuni
casi italiani (fra cui quello delle architetture Olivettiane di Ivrea già affrontate in un recente
corso di dottorato) con alcuni casi cubani, fra cui quelli a La Havana dell'UNESCO site of
Old Havana e del complesso di edifici della Scuola Nazionale delle Arti.
Obiettivo del Corso di Eccellenza è, pertanto, sollecitare ragionamenti sulle leve di
creazione di valore su un patrimonio fragile come quello del Moderno, a partire dagli
elementi di comunanza e di differenziazione fra i due contesti nazionali. Ciò presuppone
affrontare i seguenti temi:
1) Introduzione al ruolo dell’UNESCO e al processo di candidatura
2) La fragilità del patrimonio moderno
3) La catena del valore nei processi di valorizzazione
4) Le candidature sull’architettura del Moderno: Italia e Cuba a confronto
5) Il caso de La HAVANA: evidenze e criticità
6) Conclusioni: una proposta comune di itinerari di valorizzazione.
L’inquadramento delle tematiche di valorizzazione legate alle candidature UNESCO e al
ruolo dell’UNESCO viene introdotto dal prof. Giulio Mondini.
Tale cornice fa da sfondo ai temi della valorizzazione del patrimonio fragile quale
l’architettura del Moderno, su cui le Prof.sse Fregonara e Coscia evidenziano elementi che
possono costituire sia criticità sia aree potenzialmente di creazione di valore. Gli affondi
sono contestualizzati sui casi italiani, in particolare quelli di Ivrea e di altre candidature
italiane.
Per affrontare ragionamenti sul patrimonio del Moderno del contesto cubano, vengono
illustrati e approfonditi dal prof. Jorge Peña Díaz e dal team di ricerca che ha collaborato
con lui (Elena Fregonara, Cristina Coscia, Monica Naretto, Diana Rolando e Valeria
Gadaleta) i casi del sito UNESCO di La Avana e il dibattito sul Cuban Modern Heritage e
della proposta di candidatura UNESCO dei 50 edifici della Scuola Nazionale d'Arte sempre
a La Avana, costruiti durante il XX secolo con un’impronta di architettura organica e ora in
stato di evidente degrado.
Saranno evidenziate alcune premesse di contesto: negli ultimi anni Cuba ha attraversato
una congiuntura politica molto importante: il contesto socio-politico è cambiato e i cubani
stanno vivendo un periodo cruciale di trasformazione e transizione che può rappresentare
un'opportunità per favorire sia impatti positivi che nuove prospettive a livello nazionale. In
particolare, alcune strategie e politiche di sviluppo potrebbero essere attivate a livello
urbano per incentivare processi di valorizzazione del patrimonio culturale e promuovere
nuove forme di turismo.
Partendo dalla crescente consapevolezza del Cuban Modern Heritage come potenziale
attrazione turistica e assumendo come punti di riferimento alcuni musei all'aperto esistenti,
focus dei ragionamenti sulla valorizzazione e per innescare un confronto tra esperti e
dottorandi su aspetti di innovazione, criticità e scalabilità saranno la definizione di una
metodologia basata sulle strategie di coinvolgimento degli stakeholder con l'obiettivo di
sviluppare Musei a cielo aperto del patrimonio. Lo scopo è duplice: ripristinare e
valorizzare economicamente una selezione di edifici emblematici del Modern Heritage e
promuovere forme per la loro fruizione diretta e indiretta.
Le candidature UNESCO, pur dando visibilità a siti unici, presuppongono l'avvio di
processi di valorizzazione del patrimonio spesso molto differenti da contesto a contesto.
Ciò è ancora più evidente nel caso del patrimonio del Moderno, spesso in condizioni di
abbandono, sul quale è necessario innescare processi innovativi di sensibilizzazione,
promozione e fruizione. A tal fine, nel Corso di Eccellenza sono messi a confronto alcuni
casi italiani (fra cui quello delle architetture Olivettiane di Ivrea già affrontate in un recente
corso di dottorato) con alcuni casi cubani, fra cui quelli a La Havana dell'UNESCO site of
Old Havana e del complesso di edifici della Scuola Nazionale delle Arti.
Obiettivo del Corso di Eccellenza è, pertanto, sollecitare ragionamenti sulle leve di
creazione di valore su un patrimonio fragile come quello del Moderno, a partire dagli
elementi di comunanza e di differenziazione fra i due contesti nazionali. Ciò presuppone
affrontare i seguenti temi:
1) Introduzione al ruolo dell’UNESCO e al processo di candidatura
2) La fragilità del patrimonio moderno
3) La catena del valore nei processi di valorizzazione
4) Le candidature sull’architettura del Moderno: Italia e Cuba a confronto
5) Il caso de La HAVANA: evidenze e criticità
6) Conclusioni: una proposta comune di itinerari di valorizzazione.
L’inquadramento delle tematiche di valorizzazione legate alle candidature UNESCO e al
ruolo dell’UNESCO viene introdotto dal prof. Giulio Mondini.
Tale cornice fa da sfondo ai temi della valorizzazione del patrimonio fragile quale
l’architettura del Moderno, su cui le Prof.sse Fregonara e Coscia evidenziano elementi che
possono costituire sia criticità sia aree potenzialmente di creazione di valore. Gli affondi
sono contestualizzati sui casi italiani, in particolare quelli di Ivrea e di altre candidature
italiane.
Per affrontare ragionamenti sul patrimonio del Moderno del contesto cubano, vengono
illustrati e approfonditi dal prof. Jorge Peña Díaz e dal team di ricerca che ha collaborato
con lui (Elena Fregonara, Cristina Coscia, Monica Naretto, Diana Rolando e Valeria
Gadaleta) i casi del sito UNESCO di La Avana e il dibattito sul Cuban Modern Heritage e
della proposta di candidatura UNESCO dei 50 edifici della Scuola Nazionale d'Arte sempre
a La Avana, costruiti durante il XX secolo con un’impronta di architettura organica e ora in
stato di evidente degrado.
Saranno evidenziate alcune premesse di contesto: negli ultimi anni Cuba ha attraversato
una congiuntura politica molto importante: il contesto socio-politico è cambiato e i cubani
stanno vivendo un periodo cruciale di trasformazione e transizione che può rappresentare
un'opportunità per favorire sia impatti positivi che nuove prospettive a livello nazionale. In
particolare, alcune strategie e politiche di sviluppo potrebbero essere attivate a livello
urbano per incentivare processi di valorizzazione del patrimonio culturale e promuovere
nuove forme di turismo.
Partendo dalla crescente consapevolezza del Cuban Modern Heritage come potenziale
attrazione turistica e assumendo come punti di riferimento alcuni musei all'aperto esistenti,
focus dei ragionamenti sulla valorizzazione e per innescare un confronto tra esperti e
dottorandi su aspetti di innovazione, criticità e scalabilità saranno la definizione di una
metodologia basata sulle strategie di coinvolgimento degli stakeholder con l'obiettivo di
sviluppare Musei a cielo aperto del patrimonio. Lo scopo è duplice: ripristinare e
valorizzare economicamente una selezione di edifici emblematici del Modern Heritage e
promuovere forme per la loro fruizione diretta e indiretta.
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Le candidature UNESCO, pur dando visibilità a siti unici,
presuppongono l'avvio di processi di valorizzazione del
patrimonio spesso molto differenti da contesto a
contesto. Ciò è ancora più evidente nel caso del
patrimonio del Moderno, spesso in condizioni di
abbandono, sul quale è necessario innescare processi
innovativi di sensibilizzazione, promozione e fruizione. A
tal fine, sono messi a confronto alcuni casi italiani (fra cui
quello delle architetture Olivettiane di Ivrea già affrontate
in un recente corso di dottorato) con alcuni casi cubani,
fra cui quelli a La Havana dell'UNESCO site of Old
Havana e del complesso di edifici della Scuola Nazionale
delle Arti.
Obiettivo del corso di eccellenza è sollecitare
ragionamenti sulle leve di creazione di valore su un
patrimonio fragile come quello del Moderno, a partire
dagli elementi di comunanza e di differenziazione fra i
due contesti nazionali.
Le candidature UNESCO, pur dando visibilità a siti unici,
presuppongono l'avvio di processi di valorizzazione del
patrimonio spesso molto differenti da contesto a
contesto. Ciò è ancora più evidente nel caso del
patrimonio del Moderno, spesso in condizioni di
abbandono, sul quale è necessario innescare processi
innovativi di sensibilizzazione, promozione e fruizione. A
tal fine, sono messi a confronto alcuni casi italiani (fra cui
quello delle architetture Olivettiane di Ivrea già affrontate
in un recente corso di dottorato) con alcuni casi cubani,
fra cui quelli a La Havana dell'UNESCO site of Old
Havana e del complesso di edifici della Scuola Nazionale
delle Arti.
Obiettivo del corso di eccellenza è sollecitare
ragionamenti sulle leve di creazione di valore su un
patrimonio fragile come quello del Moderno, a partire
dagli elementi di comunanza e di differenziazione fra i
due contesti nazionali.