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Atelier Città e Territorio E

01STDPM

A.A. 2021/22

Lingua dell'insegnamento

Italiano

Corsi di studio

Organizzazione dell'insegnamento
Didattica Ore
Lezioni 20
Esercitazioni in aula 40
Tutoraggio 35
Docenti
Docente Qualifica Settore h.Lez h.Es h.Lab h.Tut Anni incarico
Zoppello Marta
Atelier Città e Territorio E (Probabilità e statistica matematica)  
Ricercatore a tempo det. L.240/10 art.24-B MATH-04/A 20 0 0 0 4
Collaboratori
Espandi

Didattica
SSD CFU Attivita' formative Ambiti disciplinari
2021/22
L’Atelier Città e Territorio guida gli studenti nella progressiva esplorazione del progetto urbanistico e architettonico, visto nelle sue relazioni con le plurime dimensioni e significati della città. Attraverso i contributi disciplinari coordinati della Composizione Architettonica e Urbana, dell’Urbanistica e della Matematica, si propone il superamento dell’idea di progetto come configurazione di oggetti autonomi, ragionando piuttosto sulle relazioni tra progetto e territorio e sull’interazione tra sfera teorica, tecnica e pratica attraverso la quale si configura il progetto di territorio. Obiettivo è permettere agli studenti di sviluppare adeguate capacità di lettura del territorio e di prefigurazione progettuale, sperimentando configurazioni spaziali che mettano in gioco le dimensioni sociali, economiche, politiche e ambientali dei vari luoghi, alle diverse scale. In tal senso l’Atelier propone un ragionamento attorno a letture e interpretazioni critiche dello spazio fisico e sociale, costruzione di dialettiche tra visioni differenti, modelli insediativi e strategie di modificazione spaziale, ragionamenti su possibili impieghi dei dati quantitativi e loro rappresentazioni.
The “City and Territory” Studio introduces students to additional explorations of architectural design in relationships with the city, its different dimensions and meanings. Via coordinated disciplinary contributions of ‘Architectural and Urban Design’, ‘Urban Planning’ and ‘Probability and Statistics’, the studio intends to overcome the notion of spatial design as made of independent architectural objects. The studio’s aim is to unfold the relationships between urban and architectural design and its territory, as well as to establish linkages between theoretical, technical and practical spheres in the built space. The studio revolves around: ways of reading and interpreting space; potential of handling and using quantitative data, and their conventional visualization; tensions between prescriptive visions based on land uses and morphological codes.
In continuità con il percorso avviato durante il primo anno, prosegue nell’Atelier Città e Territorio la predisposizione del toolbox personale dello studente con ragionamenti sui riferimenti progettuali, la competenza normativa tecnica di base, la capacità di elaborare prefigurazioni spaziali alle varie scale e con strumenti di rappresentazione diversificati e adeguati agli obiettivi proposti. Gli avanzamenti attesi riguardano in particolare la capacità di lavorare, individualmente e in gruppo, sviluppando: • un approccio integrato al progetto e al programma: saper analizzare e interpretare criticamente insiemi urbani definiti rispetto a dimensioni più comprensive della città e dell’urbanizzazione contemporanei; • competenze nella lettura sociale, spaziale e ambientale degli insediamenti: saper riconoscere criticamente principi insediativi, pratiche dell’abitare e di costruzione dello spazio, dispositivi urbani funzionali ad elaborare e argomentare idee di progetto; • la capacità di utilizzare strumenti sintetici per la comprensione delle occasioni progettuali: capire il senso e significato degli indicatori statistico-quantitativi ed operare criticamente rispetto ad eventuali parametri assunti dai regolamenti esistenti (quali densità e standard urbanistici convenzionali) in funzione del progetto urbano; • le competenze utili a riconoscere le relazioni con la forma del suolo e gli elementi costitutivi del paesaggio in una logica progettuale. • l’attitudine alla sintesi dei ragionamenti svolti attraverso il progetto di architettura urbana, inteso come momento di discontinuità rispetto all’esistente.
L’Atelier si costruisce a partire dalle competenze acquisite nel corso del primo anno “Istruzioni”. In particolare, l’Atelier presuppone che gli studenti abbiano acquisito le conoscenze critiche e progettuali di base dell’Atelier Fondamenti di Progettazione, degli strumenti di lettura ed interpretazione dei caratteri e problemi della città contemporanea trasmessi dal corso di Urbanistica del primo anno. L’Atelier richiede inoltre che gli studenti possiedano i fondamenti di algebra lineare, calcolo differenziale e calcolo integrale acquisiti nel corso di Istituzioni di Matematiche.
L’Atelier avrà come osservatorio privilegiato porzioni di aree urbane, ai margini del tessuto consolidato, prossime al centro storico, caratterizzate da problemi di “smagliatura”. Il riferimento è alle periferie storiche, dove la qualità urbana e architettonica, valori paesistici, affaccio sui fiumi e la presenza di ambiti estesi di futura trasformazione favoriscono prefigurazioni morfologiche per una trasformazione ancora attesa. In questa direzione, verranno sollecitati approfondimenti molteplici, coinvolgendo le discipline che afferiscono all’atelier, per riflettere sui modi della trasformazione in tessuti storici “deboli”, ricchi di valori diffusi ma anche “minori”, per sperimentare vie praticabili nella conservazione dei caratteri esistenti e nella costruzione di nuove immagini “compatibili”. Sarà poi indagato lo spazio che esiste fra le possibili contraddizioni tra l’obiettivo di ricostituire nuovi paesaggi urbani, anche sovvertendo gli attuali schemi morfologici e l’obiettivo di conservare i caratteri e gli elementi della preesistenza. Così l’eterogeneità del tessuto misto, nelle sue tipologie edilizie e in alcuni elementi del suo impianto rispetto alla trama regolare della città antica, può essere considerata come fattore di disturbo rispetto alla qualità urbana o invece come elemento positivo, perché facilita funzioni e modalità differenti rispetto al rigore dell’esistente. E ancora i linguaggi omogenei del passato e le figure diversificate delle nuove costruzioni possono suggerire interventi che reinterpretino l’immagine storica con usi inediti oppure che avanzino immagini alternative e in contrasto. Il confronto e l’eventuale classificazione dei diversi argomenti offrirà suggerimenti e indicherà percorsi per la modificazione urbana. La diversità di tipologie e di linguaggi che caratterizza la città contemporanea si ritrova già compiuta nei tessuti misti storici, anche se all’interno di una configurazione densa di ricorrenze e di richiami verso l’omogeneità: le scelte del mutamento dovranno restituire proposte che contribuiscano ad arricchire la qualità del luogo, che non ne distruggano il carattere composito e la coerenza dell’immagine. Le diverse soluzioni avanzate saranno via via verificate nella loro fattibilità architettonica e urbanistica, simulando i modi e le procedure della modificazione reale. I percorsi seguiti potranno confrontarsi con i futuri programmi di riassetto delle aree e suggerire nuovi disegni e strategie per le pratiche reali di trasformazione urbana.
L’organizzazione dell’Atelier prevede un primo momento di ricognizione rispetto al territorio di indagine proposto: si effettuerà quindi un sopralluogo collettivo per mettere in evidenza alcuni aspetti del territorio e per dialogare con alcuni attori utili a restituire diversificate dinamiche sociali, politiche e culturali. Seguirà una fase di analisi collettiva del territorio orientata a individuare i caratteri ambientali, sociali e architettonici preponderanti e restituire una lettura critica e innovativa. In seguito i diversi gruppi sceglieranno un’area sulla quale testare specifiche strategie di progetto e sviluppare ipotesi di intervento basate su dati statistici utili ad intraprendere l’attività di progetto. La proposta progettuale prevederà un confronto senza soluzione di continuità tra scala architettonica e urbanistica. Obiettivo dell’Atelier sarà quello di stabilire un discorso di continuità, costantemente messo in crisi e ridefinito, tra scale e aspetti diversi del progetto architettonico e urbano.
Joseph Rikvert, La seduzione del luogo, Einaudi, 2008 Francoise Choay, L'urbanisme, utopies et réalités: Une anthologie, Essais, 2014 Armando Baietto, Riccarda Rigamonti, Tessuti misti nella città compatta, Celid, 2003 Armando Baietto, Il Maglificio Calzificio Torinese e le OGR a Torino. I valori del costruito nell’esperienza del progetto. I valori del costruito nell’esperienza del progetto, in: Chiara Ronchetta e Marco Trisciuglio (a cura di), Progettare per il Patrimonio Industriale, Celid, 2008 Carlos Martì Aris, Le variazioni dell’Identità, Città studi, 2012 Becchi Ada, Bianchetti Cristina, Indovina Francesco e Ceccarelli Paolo(2015). La città del XXI secolo. Ragionando con Bernardo Secchi. Milano: Franco Angeli. Bianchetti, Cristina, Cogato Lanza, Elena, Kercuku, Agim Enver, Sampieri, Angelo, Voghera, Angioletta (eds.) (2015). Territories in crisis. Architecture and Urbanism Facing Changes in Europe. Berlin: Jovis Verlag. Calafati Antonio G. (2012). Le città della Terza Italia. Evoluzione strutturale e sviluppo economico. Milano, Franco Angeli Dutto, Andrea Alberto, Palma, Riccardo (eds.) (2016). Tracciare piani, disegnare carte: architettura, cartografia e macchine di progetto. Torino: Accademia University press. Forty, Adrian (2014). Parole e edifici: un vocabolario per l'architettura moderna. Bologna: Pendragon. Heckmann, Oliver, Schneider, Friederike, Zapel, Eric (eds.) (2017). Floor plan manual housing. Basel: Birkhäuser. Pasqui, Gabriele (2018). La città, i saperi, le pratiche. Milano: Donzelli. Nel corso dell’Atelier i docenti indicheranno ulteriori riferimenti bibliografici in relazione alle specifiche comunicazioni e agli sviluppi progettuali.
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato grafico prodotto in gruppo; Elaborato progettuale in gruppo;
Exam: Compulsory oral exam; Group graphic design project; Group project;
... Frequentare l’Atelier è condizione richiesta per accedere all’esame. La valutazione consisterà nel raggiungimento degli obiettivi proposti dall’Atelier in forma sia individuale che di gruppo. A tal fine verrà effettuato un colloquio orale che sarà strutturato in un momento di discussione aperta a tutta la classe e che si comporrà di due momenti: una prima parte di presentazione, da parte del gruppo di lavoro, del proprio percorso e degli obiettivi progettuali, delle scelte effettuate, delle strategie e delle risposte prefigurative del progetto redatto anche rispetto ad una lettura del territorio a scala vasta, per testare la capacità di lavorare in team e di elaborare una proposta progettuale condivisa e strutturata; una seconda parte invece avrà come obiettivo quello di valutare le abilità e le competenze individuali acquisite, indagando gli strumenti del progetto, le scale di rappresentazione, la capacità critica delle scelte prefigurative e i riferimenti progettuali acquisiti durante il percorso anche a partire dalle esercitazioni proposte durante lo svolgimento dell’atelier.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato grafico prodotto in gruppo; Elaborato progettuale in gruppo;
Frequentare l’Atelier è condizione richiesta per accedere all’esame. La valutazione consisterà nel raggiungimento degli obiettivi proposti dall’Atelier in forma sia individuale che di gruppo. A tal fine verrà effettuato un colloquio orale che sarà strutturato in un momento di discussione aperta a tutta la classe e che si comporrà di due momenti: una prima parte di presentazione, da parte del gruppo di lavoro, del proprio percorso e degli obiettivi progettuali, delle scelte effettuate, delle strategie e delle risposte prefigurative del progetto redatto anche rispetto ad una lettura del territorio a scala vasta, per testare la capacità di lavorare in team e di elaborare una proposta progettuale condivisa e strutturata; una seconda parte invece avrà come obiettivo quello di valutare le abilità e le competenze individuali acquisite, indagando gli strumenti del progetto, le scale di rappresentazione, la capacità critica delle scelte prefigurative e i riferimenti progettuali acquisiti durante il percorso anche a partire dalle esercitazioni proposte durante lo svolgimento dell’atelier.
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato grafico prodotto in gruppo; Elaborato progettuale in gruppo;
Frequentare l’Atelier è condizione richiesta per accedere all’esame. La valutazione consisterà nel raggiungimento degli obiettivi proposti dall’Atelier in forma sia individuale che di gruppo. A tal fine verrà effettuato un colloquio orale che sarà strutturato in un momento di discussione aperta a tutta la classe e che si comporrà di due momenti: una prima parte di presentazione, da parte del gruppo di lavoro, del proprio percorso e degli obiettivi progettuali, delle scelte effettuate, delle strategie e delle risposte prefigurative del progetto redatto anche rispetto ad una lettura del territorio a scala vasta, per testare la capacità di lavorare in team e di elaborare una proposta progettuale condivisa e strutturata; una seconda parte invece avrà come obiettivo quello di valutare le abilità e le competenze individuali acquisite, indagando gli strumenti del progetto, le scale di rappresentazione, la capacità critica delle scelte prefigurative e i riferimenti progettuali acquisiti durante il percorso anche a partire dalle esercitazioni proposte durante lo svolgimento dell’atelier.
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