L’atelier affronta i temi di progetto con un’attenzione specifica alle dimensioni sociali e ambientali della crisi climatica e dello sfruttamento conflittuale delle risorse, trasversale a tutto il primo periodo didattico della magistrale, con il titolo “Progetto e società”.
• L’Atelier mira ad affrontare le questioni ambientali, sociali ed economiche contemporanee attraverso un’azione progettuale capace di mettere in luce le tensioni e operare una sintesi tra la problematizzazione del futuro del pianeta e gli obbiettivi di sostenibilità ambientale, coesione, equità, qualità degli insediamenti e di vita.
• La prospettiva è definire un quadro di azioni trasformative dei progetti e delle pratiche progettuali nelle diverse dimensioni, mettendo in luce logiche, rapporti di potere, governance e agency per rispondere alle sfide della coevoluzione dei territori dalla scala vasta a quella della modificazione materiale dei singoli manufatti costruiti.
• Lo studio di area vasta si affiancherà a focus di progetto alla scala dell'insediamento e della micro-aggregazione di edifici e infrastrutture, nello scenario dei paesaggi e dei territori contemporanei.
• Sullo sfondo dei moduli tematici rimangono i temi della capacità degli insediamenti e delle società di rispondere ai cambiamenti globali in corso, dell’adattività agli attuali mutamenti nell’ambiente urbano (e non), dei limiti del pensiero antropocentrico, e della responsabilità del progetto di ridurre divari e rimarginare ingiustizie nello scenario dei paesaggi e dei territori contemporanei.
L’Atelier “Architettura, società e territorio” contribuisce agli obiettivi del percorso di laurea magistrale MASt guidando gli studenti nella lettura critica dei paradigmi della sostenibilità, con riferimento anche a diversi contesti globali. Approfondisce inoltre la capacità degli studenti di posizionarsi consapevolmente rispetto ai processi culturali di definizione della progettazione ecologica e ambientale, dell'urbanistica e delle altre attività di trasformazione dell'ambiente e del territorio attinenti alle professioni progettuali. Accompagna infine gli studenti nella comprensione trans-disciplinare dei problemi complessi di natura multiscalare affrontati dalla progettazione, dall'urbanistica e dalle scienze sociali.
I temi di lavoro dei quattro diversi atelier potranno spaziare dallo sviluppo di modelli insediativi adattivi rispetto ai cambiamenti climatici ed alle sfide globali alle nature-based solutions, intese come servizi ecosistemici o processi di rewilding; dalla co-evoluzione, co-gestione, co-design del territorio per la resilienza alla co-produzione in prospettiva post-antropocenica. Le forme di innovazione che verranno considerate, secondo le traiettorie di interesse di ognuno dei quattro Atelier, includono il dibattito sui beni comuni e i nuovi collettivi, nello spazio pubblico e non solo, tra progetto e società.
This design studio tackles design themes revolving around the social and environmental dimensions of climate crisis and controversies in resources’ exploitation, thus adopting the angle that characterizes the whole first term of MASt, titled "Project and society".
• The design studio aims to address contemporary environmental, social and economic issues through a design action capable of both highlighting the tensions and making a synthesis between the problematization of the future of the planet and the objectives of environmental sustainability, cohesion, equity, quality of settlements and life.
• The prospect is for the design studio to define a framework of transformative actions of projects and design practices in different dimensions, highlighting logics, power relations, governance and agency to respond to the challenges of the co-evolution of territories, from the large scale to that of the material modification of the built structures.
• Comprehensive studies will combine with design focuses in the dimension of settlement and micro-aggregation of buildings and infrastructures, in the scenario of contemporary landscapes and territories.
• Thematic modules unfold against a backdrop of themes such as the capacity for settlements and societies to respond to the global changes in progress, adaptive approaches to current changes in the urban and non-urban environments, the limits of anthropocentric thinking, and design responsibility to reduce gaps and heal injustices in the scenario of contemporary landscapes and territories.
The "Architecture, society and territory" design studio contributes to the objectives of the MASt degree program by guiding students in reading critically the paradigms of sustainability, also with reference to different global contexts. It also deepens the ability of students to position themselves consciously with respect to the cultural processes of definition of ecological and environmental design, urban planning and other activities of transformation of the environment and the territory related to the design professions. Finally, it accompanies students in the trans-disciplinary understanding of the complex problems, of multiscale nature, faced by spatial design, urban planning and social sciences.
Themes in the four design studios may range from the development of adaptive settlement models, with reference to climate change and global challenges, to nature based solutions, intended as ecosystem services or rewilding processes; from territory co-evolution, co-management, co-design for resilience to co-production in a post-Anthropocene perspective. The forms of innovation that will be considered, according to the trajectories of each design studio, include the debate around the commons and new forms of collective, in public spaces and beyond, between design and society.
L’atelier si propone di trasmettere conoscenze utili a:
- Accrescere la comprensione dei fenomeni caratterizzanti l’ambiente costruito rispetto alle teorie e pratiche della progettazione architettonica e urbana, alle teorie della progettazione ambientale, alle storie dei progetti e alle dinamiche sociali ad essi correlati;
- Rapportarsi a contesti inesplorati, esaminando la complessità multidimensionale e relazionale dei paradigmi ecologici, visti nel contesto della loro collocazione storico-culturale, urbana e ambientale;
- Affrontare l’attività progettuale in modo integrato e multidisciplinare, mettendo a sistema i metodi e gli strumenti di analisi e valutazione acquisiti, e sviluppando una comunicazione critica delle opzioni di progetto rispetto all’ecologia (ambientale o politica), dalla scala urbana a quella di edificio.
Frequentando con successo l’atelier, lo studente acquisisce le abilità per:
- Affrontare il progetto con basi conoscitive sulle teorie e tecniche della progettazione, compresa quella ambientale;
- Applicare le conoscenze acquisite in precedenza, i metodi e gli strumenti di modellazione numerica e fisica, per supportare il processo decisionale e progettuale in un quadro rinnovato di riflessioni sulla sostenibilità, la resilienza e la nuova relazione tra società e natura;
- Sviluppare ipotesi progettuali congruenti con le caratteristiche dei luoghi oggetto di studio, coerenti con le sfide globali e le relazioni interscalari che ne derivano e con attenzione alle più innovative pratiche professionali;
- Interpretare consapevolmente e rispondere progettualmente alla complessità di un approccio interdisciplinare legato alla trasformazione dell’ambiente naturale e costruito.
L’atelier si propone di trasmettere conoscenze utili a:
- Accrescere la comprensione dei fenomeni caratterizzanti l’ambiente costruito rispetto alle teorie e pratiche della progettazione architettonica e urbana, alle teorie della progettazione ambientale, alle storie dei progetti e alle dinamiche sociali ad essi correlati;
- Rapportarsi a contesti inesplorati, esaminando la complessità multidimensionale e relazionale dei paradigmi ecologici, visti nel contesto della loro collocazione storico-culturale, urbana e ambientale;
- Affrontare l’attività progettuale in modo integrato e multidisciplinare, mettendo a sistema i metodi e gli strumenti di analisi e valutazione acquisiti, e sviluppando una comunicazione critica delle opzioni di progetto rispetto all’ecologia (ambientale o politica), dalla scala urbana a quella di edificio.
Frequentando con successo l’atelier, lo studente acquisisce le abilità per:
- Affrontare il progetto con basi conoscitive sulle teorie e tecniche della progettazione, compresa quella ambientale;
- Applicare le conoscenze acquisite in precedenza, i metodi e gli strumenti di modellazione numerica e fisica, per supportare il processo decisionale e progettuale in un quadro rinnovato di riflessioni sulla sostenibilità, la resilienza e la nuova relazione tra società e natura;
- Sviluppare ipotesi progettuali congruenti con le caratteristiche dei luoghi oggetto di studio, coerenti con le sfide globali e le relazioni interscalari che ne derivano e con attenzione alle più innovative pratiche professionali;
- Interpretare consapevolmente e rispondere progettualmente alla complessità di un approccio interdisciplinare legato alla trasformazione dell’ambiente naturale e costruito.
L’Atelier Architettura Società e Territorio richiede agli studenti una conoscenza pregressa delle principali tematiche pertinenti alla progettazione urbana e architettonica, degli elementi di storia dell'architettura e della città utili a riconoscere stagioni costruttive e forme insediative, delle strutture decisionali e dei sistemi di articolazione dei poteri e delle procedure strumentali ad interventi trasformativi in ambito urbano ed edilizio introdotte nel ciclo di studi triennale. Tali competenze e conoscenze pregresse costituiscono la base indispensabile per gli approfondimenti previsti nell’insegnamento.
L’Atelier Architettura Società e Territorio richiede agli studenti una conoscenza pregressa delle principali tematiche pertinenti alla progettazione urbana e architettonica, degli elementi di storia dell'architettura e della città utili a riconoscere stagioni costruttive e forme insediative, delle strutture decisionali e dei sistemi di articolazione dei poteri e delle procedure strumentali ad interventi trasformativi in ambito urbano ed edilizio introdotte nel ciclo di studi triennale. Tali competenze e conoscenze pregresse costituiscono la base indispensabile per gli approfondimenti previsti nell’insegnamento.
PARC AS COMMON GOOD
IL PARCO COME BENE COMUNE: DALL’ARCHITETTURA AL SISTEMA.
L’Atelier muove riflessioni sul ruolo delle aree naturali protette per promuovere la qualità del paesaggio, della biodiversità, della città e dell’architettura, per la costruzione di politiche di sviluppo sostenibile che si muovano alle diverse scale da quella architettonica a quella di area vasta e viceversa. L’area di studio sarà un tratto del Parco del Po Piemontese, dove sarà richiesto agli studenti di sviluppare una strategia per la pianificazione, progettazione territoriale comprendendo ipotesi di trasformazioni puntuali alla scala architettonica, entro il quadro definito dalla Carta Europea del Turismo Sostenibile. Il parco è visto come opportunità di progetto di territorio, sistema ecologico ambientale, insieme di emergenze storico-architettoniche, patrimonio culturale e paesaggistico; occasione di trasformazione o intensificazione di beni esistenti sottoutilizzati o abbandonati e eventualmente inserimento di nuovi manufatti specifici.
L'attività progettuale si concentrerà su un tratto del Parco del Po Piemontese, considerando anche il quadro delle strategie d'area vasta e locali (piani territoriali e paesaggistici regionali e metropolitani, piano d'area del parco, PRG dei Comuni della Comunità del Parco). I gruppi di studenti, di 3/4 componenti, dovranno fornire contributi per sviluppare politiche, azioni e interventi rivolti a innovare la percezione – da parte di turisti, fruitori ecc. – del ruolo del parco nel territorio di contesto e a promuovere lo sviluppo socio-economico. In particolare, a partire dalle caratteristiche fisiche e sociali del parco, si porrà attenzione alla costruzione di strategie tra il sistema dei beni storico culturali degradati (le cascine storiche) e le eccellenze dei territori, tra le attività fruitive del parco e le attività orientate alla green economy nel contesto, oltre che tra le politiche per la reticolarità ecologica e quelle per la fruizione (reti e percorsi), con attenzione alla riprogettazione degli accessi al parco e al recupero delle zone contaminate e degli edifici industriali dismessi. Per l'innovazione dell'immagine e del ruolo del parco come "impresa del territorio" occorrerà riflettere sulla presenza di diverse e non integrate attività: il sistema delle attività agricole, i servizi per la fruizione e le diverse attività produttive (dalle piccole imprese alle aree industriali, ecc.). L’obiettivo è immaginare progetti trasformativi di sistema, dalla scala vasta a quella dell’architettura e viceversa, in un processo diacronico che vede l’architettura come occasione di ripensamento di un sistema, ponendo l’attenzione ai luoghi di vita e di loisir degli abitanti e dei fruitori in un ambito naturale complesso che ne determina la specificità. Accessi, preesistenze, nuovi edifici multifunzionali saranno oggetto di una progettazione che valorizzi accessibilità e riconoscibilità del sistema parco e diversifichi l'offerta ricettiva del territorio, per costruire nuove economie. L’attività di sperimentazione didattica sarà accompagnata da lezioni teoriche su strategie architettoniche, urbanistiche e di metodologia della ricerca sociale – engagement – (analisi del territorio, pianificazione territoriale e paesaggistica, indicazioni normative per il progetto d’area vasta e locale, piano del parco e la Carta Europea del Turismo Sostenibile, ipotesi progettuali alla scala urbana ed architettonica, attraverso indicazioni metodologiche e analisi di best practices).
IL PARCO COME BENE COMUNE: DALL’ARCHITETTURA AL SISTEMA.
L’Atelier muove riflessioni sul ruolo delle aree naturali protette per promuovere la qualità del paesaggio, della biodiversità, della città e dell’architettura, per la costruzione di politiche di sviluppo sostenibile che si muovano alle diverse scale da quella architettonica a quella di area vasta e viceversa. L’area di studio sarà un tratto del Parco del Po Piemontese, dove sarà richiesto agli studenti di sviluppare una strategia per la pianificazione, progettazione territoriale comprendendo ipotesi di trasformazioni puntuali alla scala architettonica, entro il quadro definito dalla Carta Europea del Turismo Sostenibile. Il parco è visto come opportunità di progetto di territorio, sistema ecologico ambientale, insieme di emergenze storico-architettoniche, patrimonio culturale e paesaggistico; occasione di trasformazione o intensificazione di beni esistenti sottoutilizzati o abbandonati e eventualmente inserimento di nuovi manufatti specifici.
L'attività progettuale si concentrerà su un tratto del Parco del Po Piemontese, considerando anche il quadro delle strategie d'area vasta e locali (piani territoriali e paesaggistici regionali e metropolitani, piano d'area del parco, PRG dei Comuni della Comunità del Parco). I gruppi di studenti, di 3/4 componenti, dovranno fornire contributi per sviluppare politiche, azioni e interventi rivolti a innovare la percezione – da parte di turisti, fruitori ecc. – del ruolo del parco nel territorio di contesto e a promuovere lo sviluppo socio-economico. In particolare, a partire dalle caratteristiche fisiche e sociali del parco, si porrà attenzione alla costruzione di strategie tra il sistema dei beni storico culturali degradati (le cascine storiche) e le eccellenze dei territori, tra le attività fruitive del parco e le attività orientate alla green economy nel contesto, oltre che tra le politiche per la reticolarità ecologica e quelle per la fruizione (reti e percorsi), con attenzione alla riprogettazione degli accessi al parco e al recupero delle zone contaminate e degli edifici industriali dismessi. Per l'innovazione dell'immagine e del ruolo del parco come "impresa del territorio" occorrerà riflettere sulla presenza di diverse e non integrate attività: il sistema delle attività agricole, i servizi per la fruizione e le diverse attività produttive (dalle piccole imprese alle aree industriali, ecc.). L’obiettivo è immaginare progetti trasformativi di sistema, dalla scala vasta a quella dell’architettura e viceversa, in un processo diacronico che vede l’architettura come occasione di ripensamento di un sistema, ponendo l’attenzione ai luoghi di vita e di loisir degli abitanti e dei fruitori in un ambito naturale complesso che ne determina la specificità. Accessi, preesistenze, nuovi edifici multifunzionali saranno oggetto di una progettazione che valorizzi accessibilità e riconoscibilità del sistema parco e diversifichi l'offerta ricettiva del territorio, per costruire nuove economie. L’attività di sperimentazione didattica sarà accompagnata da lezioni teoriche su strategie architettoniche, urbanistiche e di metodologia della ricerca sociale – engagement – (analisi del territorio, pianificazione territoriale e paesaggistica, indicazioni normative per il progetto d’area vasta e locale, piano del parco e la Carta Europea del Turismo Sostenibile, ipotesi progettuali alla scala urbana ed architettonica, attraverso indicazioni metodologiche e analisi di best practices).
Le modalità didattiche prevedono lezioni frontali mono e pluri-disciplinari, anche con la partecipazione di relatori esterni (architetti nazionali ed internazionali, tecnici, amministratori pubblici, docenti di altre materie, esperti in campi specifici, ecc.) sopralluoghi e visite guidate, che orienteranno il loro contenuto all'esperienza concreta del progetto, da svolgersi prevalentemente in aula (e, se del caso, nei laboratori informatici). Si effettueranno altresì verifiche periodiche di tipo collegiale, sullo stato di avanzamento del progetto.
L’atelier prevede 3 esercitazioni valutate per i gruppi di studenti di 3/4 componenti.
1) Analisi e percezione del territorio (Urbanistica, Sociologia dell’ambiente, Architetture nel paesaggio).
2) La pianificazione d’area vasta e locale: indicazioni emergenti per il progetto.
3) Esercizio progettuale alle diverse scale, architettonica, urbana, territoriale in specifici ambiti selezionati.
Le modalità didattiche prevedono lezioni frontali mono e pluri-disciplinari, anche con la partecipazione di relatori esterni (architetti nazionali ed internazionali, tecnici, amministratori pubblici, docenti di altre materie, esperti in campi specifici, ecc.) sopralluoghi e visite guidate, che orienteranno il loro contenuto all'esperienza concreta del progetto, da svolgersi prevalentemente in aula (e, se del caso, nei laboratori informatici). Si effettueranno altresì verifiche periodiche di tipo collegiale, sullo stato di avanzamento del progetto.
L’atelier prevede 3 esercitazioni valutate per i gruppi di studenti di 3/4 componenti.
1) Analisi e percezione del territorio (Urbanistica, Sociologia dell’ambiente, Architetture nel paesaggio).
2) La pianificazione d’area vasta e locale: indicazioni emergenti per il progetto.
3) Esercizio progettuale alle diverse scale, architettonica, urbana, territoriale in specifici ambiti selezionati.
Indicazioni bibliografiche specifiche verranno indicate di volta in volta dai docenti titolari dell’insegnamento nelle lezioni e nel corso del lavoro di progettazione, in relazione alle specifiche esigenze dei temi affrontati nell'attività dell'Atelier. In ogni caso il materiale di base (sotto forma di dispense e raccolte di documenti, sia di studio sia di utilizzo nella progettazione d’atelier) verrà messo a disposizione degli studenti iscritti, per le lezioni e le esercitazioni, attraverso il portale della didattica.
Indicazioni bibliografiche di base sono le seguenti:
- R. Ingaramo, Rust Remix, Letteraventidue, 2017
-R. Ingaramo and A. Voghera (eds), Topics and methods for urban and landscape design. From the river to the project, Springer, 2016
- P. Gabellini, Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma, 2001. (capp. 4, 5, 6, 8, 9)
- R. Ingaramo and A. Voghera, Planning and architecture. Searching for an approach, Alinea International, Firenze, 2012.
- D. Ciaffi, S. Crivello, A. Mela A., Le città contemporanee. Prospettive sociologiche, Carocci, Roma, 2020.
Indicazioni bibliografiche specifiche verranno indicate di volta in volta dai docenti titolari dell’insegnamento nelle lezioni e nel corso del lavoro di progettazione, in relazione alle specifiche esigenze dei temi affrontati nell'attività dell'Atelier. In ogni caso il materiale di base (sotto forma di dispense e raccolte di documenti, sia di studio sia di utilizzo nella progettazione d’atelier) verrà messo a disposizione degli studenti iscritti, per le lezioni e le esercitazioni, attraverso il portale della didattica.
Indicazioni bibliografiche di base sono le seguenti:
- R. Ingaramo, Rust Remix, Letteraventidue, 2017
-R. Ingaramo and A. Voghera (eds), Topics and methods for urban and landscape design. From the river to the project, Springer, 2016
- P. Gabellini, Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma, 2001. (capp. 4, 5, 6, 8, 9)
- R. Ingaramo and A. Voghera, Planning and architecture. Searching for an approach, Alinea International, Firenze, 2012.
- D. Ciaffi, S. Crivello, A. Mela A., Le città contemporanee. Prospettive sociologiche, Carocci, Roma, 2020.
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato scritto prodotto in gruppo; Elaborato progettuale in gruppo;
Exam: Compulsory oral exam; Group essay; Group project;
...
La frequenza all’Atelier è condizione per poter sviluppare positivamente le attività previste. Le conoscenze acquisite sono verificate attraverso la discussione degli elaborati richiesti dalla docenza, tra i quali eventuali prove scritte o colloqui che vertono sugli aspetti teorici ed applicativi delle diverse discipline di cui si compone l'Atelier. Lo studente sostiene la prova di esame singolarmente, all’interno del gruppo di cui fa parte. La valutazione finale tiene conto della partecipazione individuale al lavoro di gruppo, in relazione alle capacità di lettura ed interpretazione critica del contesto oggetto di indagine, della completezza, correttezza e qualità degli elaborati finali di progetto, dell’efficacia della loro rappresentazione e della chiarezza argomentativa nella presentazione pubblica e nella discussione degli esiti. L'esame sarà superato soltanto nel caso in cui lo studente riporti un giudizio sufficiente in tutte e tre le discipline afferenti l'Atelier.
L’esame prevede una discussione pubblica degli elaborati finali (tavole in formato A1) e tiene conto delle diverse fasi del lavoro. Il voto riflette per il 50% le valutazioni, con 3 livelli (A, B e C), conseguite nell’attività esercitativa svolta durante l'insegnamento (Esercitazioni E1- Analisi del territorio, E2- Lettura ragionata degli strumenti urbanistici d’area vasta e locali, E3 – il progetto), i cui step saranno illustrati nelle prime lezioni e per il 50% l’esito delle elaborazioni finali. La lode sarà attribuita esclusivamente nel caso in cui sia stata raggiunta la valutazione di 30/30 e con l'unanimità della commissione d'esame, costituita da tutti i docenti titolari dell'Atelier.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
Exam: Compulsory oral exam; Group essay; Group project;
La frequenza all’Atelier è condizione per poter sviluppare positivamente le attività previste. Le conoscenze acquisite sono verificate attraverso la discussione degli elaborati richiesti dalla docenza, tra i quali eventuali prove scritte o colloqui che vertono sugli aspetti teorici ed applicativi delle diverse discipline di cui si compone l'Atelier. Lo studente sostiene la prova di esame singolarmente, all’interno del gruppo di cui fa parte. La valutazione finale tiene conto della partecipazione individuale al lavoro di gruppo, in relazione alle capacità di lettura ed interpretazione critica del contesto oggetto di indagine, della completezza, correttezza e qualità degli elaborati finali di progetto, dell’efficacia della loro rappresentazione e della chiarezza argomentativa nella presentazione pubblica e nella discussione degli esiti. L'esame sarà superato soltanto nel caso in cui lo studente riporti un giudizio sufficiente in tutte e tre le discipline afferenti l'Atelier.
L’esame prevede una discussione pubblica degli elaborati finali (tavole in formato A1) e tiene conto delle diverse fasi del lavoro. Il voto riflette per il 50% le valutazioni, con 3 livelli (A, B e C), conseguite nell’attività esercitativa svolta durante l'insegnamento (Esercitazioni E1- Analisi del territorio, E2- Lettura ragionata degli strumenti urbanistici d’area vasta e locali, E3 – il progetto), i cui step saranno illustrati nelle prime lezioni e per il 50% l’esito delle elaborazioni finali. La lode sarà attribuita esclusivamente nel caso in cui sia stata raggiunta la valutazione di 30/30 e con l'unanimità della commissione d'esame, costituita da tutti i docenti titolari dell'Atelier.
In addition to the message sent by the online system, students with disabilities or Specific Learning Disorders (SLD) are invited to directly inform the professor in charge of the course about the special arrangements for the exam that have been agreed with the Special Needs Unit. The professor has to be informed at least one week before the beginning of the examination session in order to provide students with the most suitable arrangements for each specific type of exam.
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato scritto prodotto in gruppo; Elaborato progettuale in gruppo;
L’esame è volto ad accertare la conoscenza e capacità di permeare le pratiche progettuali alle diverse scale:
- dei concetti di sostenibilità e di resilienza, nelle diverse accezioni e nella loro evoluzione disciplinare, con particolare riferimento alle politiche di conservazione della natura;
- delle tecniche di analisi e rappresentazione del territorio;
- della comprensione del sistema dei segni, significati e usi che caratterizzano il paesaggio;
- della conoscenza delle esigenze sociali ed ambientali necessarie per la progettazione;
- della struttura morfologica dei luoghi, dei caratteri fisico-spaziali e organizzativi degli insediamenti;
- del sistema tipologico dei manufatti esistenti;
- delle caratteristiche sociali e culturali delle comunità locali, delle loro relazioni con l’ambiente naturale e costruito.
La revisione periodica delle esercitazioni durante l'insegnamento sarà la base della valutazione dell’impegno di ogni studente e della loro capacità di interagire in modo originale in funzione delle sollecitazioni proposte dai docenti. La valutazione finale sarà fornita dalla seguenti prove che concorrono con la stessa percentuale al giudizio proposto agli studenti:
- valutazione degli elaborati realizzati dagli studenti organizzati in gruppi di lavoro (Esercitazioni E1- Analisi del territorio, E2- Lettura ragionata degli strumenti urbanistici d’area vasta e locali, E3 – il progetto)
- presentazione orale degli elaborati volta alla discussione e all’approfondimento dei risultati dei gruppi.
La valutazione dell’apprendimento tiene conto, oltre che dei prodotti finali delle esercitazioni, dell’assiduità e dell’impegno dimostrati, nonché della capacità di comunicare le competenze acquisite. Per il superamento dell'esame è richiesta una valutazione almeno sufficiente degli elaborati relativi alle esercitazioni E1, E2 e E3.
La lode sarà attribuita esclusivamente nel caso in cui sia stata raggiunta la valutazione di 30/30 e con l'unanimità della commissione d'esame, costituita da tutti i docenti titolari dell'Atelier.
Exam: Compulsory oral exam; Group essay; Group project;
L’esame è volto ad accertare la conoscenza e capacità di permeare le pratiche progettuali alle diverse scale:
- dei concetti di sostenibilità e di resilienza, nelle diverse accezioni e nella loro evoluzione disciplinare, con particolare riferimento alle politiche di conservazione della natura;
- delle tecniche di analisi e rappresentazione del territorio;
- della comprensione del sistema dei segni, significati e usi che caratterizzano il paesaggio;
- della conoscenza delle esigenze sociali ed ambientali necessarie per la progettazione;
- della struttura morfologica dei luoghi, dei caratteri fisico-spaziali e organizzativi degli insediamenti;
- del sistema tipologico dei manufatti esistenti;
- delle caratteristiche sociali e culturali delle comunità locali, delle loro relazioni con l’ambiente naturale e costruito.
La revisione periodica delle esercitazioni durante l'insegnamento sarà la base della valutazione dell’impegno di ogni studente e della loro capacità di interagire in modo originale in funzione delle sollecitazioni proposte dai docenti. La valutazione finale sarà fornita dalla seguenti prove che concorrono con la stessa percentuale al giudizio proposto agli studenti:
- valutazione degli elaborati realizzati dagli studenti organizzati in gruppi di lavoro (Esercitazioni E1- Analisi del territorio, E2- Lettura ragionata degli strumenti urbanistici d’area vasta e locali, E3 – il progetto)
- presentazione orale degli elaborati volta alla discussione e all’approfondimento dei risultati dei gruppi.
La valutazione dell’apprendimento tiene conto, oltre che dei prodotti finali delle esercitazioni, dell’assiduità e dell’impegno dimostrati, nonché della capacità di comunicare le competenze acquisite. Per il superamento dell'esame è richiesta una valutazione almeno sufficiente degli elaborati relativi alle esercitazioni E1, E2 e E3.
La lode sarà attribuita esclusivamente nel caso in cui sia stata raggiunta la valutazione di 30/30 e con l'unanimità della commissione d'esame, costituita da tutti i docenti titolari dell'Atelier.
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato scritto prodotto in gruppo; Elaborato progettuale in gruppo;
L’esame è volto ad accertare la conoscenza e capacità di permeare le pratiche progettuali alle diverse scale:
- dei concetti di sostenibilità e di resilienza, nelle diverse accezioni e nella loro evoluzione disciplinare, con particolare riferimento alle politiche di conservazione della natura;
- delle tecniche di analisi e rappresentazione del territorio;
- della comprensione del sistema dei segni, significati e usi che caratterizzano il paesaggio;
- della conoscenza delle esigenze sociali ed ambientali necessarie per la progettazione;
- della struttura morfologica dei luoghi, dei caratteri fisico-spaziali e organizzativi degli insediamenti;
- del sistema tipologico dei manufatti esistenti;
- delle caratteristiche sociali e culturali delle comunità locali, delle loro relazioni con l’ambiente naturale e costruito.
La revisione periodica delle esercitazioni durante l'insegnamento sarà la base della valutazione dell’impegno di ogni studente e della loro capacità di interagire in modo originale in funzione delle sollecitazioni proposte dai docenti. La valutazione finale sarà fornita dalla seguenti prove che concorrono con la stessa percentuale al giudizio proposto agli studenti:
- valutazione degli elaborati realizzati dagli studenti organizzati in gruppi di lavoro (Esercitazioni E1- Analisi del territorio, E2- Lettura ragionata degli strumenti urbanistici d’area vasta e locali, E3 – il progetto)
- presentazione orale degli elaborati volta alla discussione e all’approfondimento dei risultati dei gruppi.
La valutazione dell’apprendimento tiene conto, oltre che dei prodotti finali delle esercitazioni, dell’assiduità e dell’impegno dimostrati, nonché della capacità di comunicare le competenze acquisite. Per il superamento dell'esame è richiesta una valutazione almeno sufficiente degli elaborati relativi alle esercitazioni E1, E2 e E3.
La lode sarà attribuita esclusivamente nel caso in cui sia stata raggiunta la valutazione di 30/30 e con l'unanimità della commissione d'esame, costituita da tutti i docenti titolari dell'Atelier.
Exam: Compulsory oral exam; Group essay; Group project;
L’esame è volto ad accertare la conoscenza e capacità di permeare le pratiche progettuali alle diverse scale:
- dei concetti di sostenibilità e di resilienza, nelle diverse accezioni e nella loro evoluzione disciplinare, con particolare riferimento alle politiche di conservazione della natura;
- delle tecniche di analisi e rappresentazione del territorio;
- della comprensione del sistema dei segni, significati e usi che caratterizzano il paesaggio;
- della conoscenza delle esigenze sociali ed ambientali necessarie per la progettazione;
- della struttura morfologica dei luoghi, dei caratteri fisico-spaziali e organizzativi degli insediamenti;
- del sistema tipologico dei manufatti esistenti;
- delle caratteristiche sociali e culturali delle comunità locali, delle loro relazioni con l’ambiente naturale e costruito.
La revisione periodica delle esercitazioni durante l'insegnamento sarà la base della valutazione dell’impegno di ogni studente e della loro capacità di interagire in modo originale in funzione delle sollecitazioni proposte dai docenti. La valutazione finale sarà fornita dalla seguenti prove che concorrono con la stessa percentuale al giudizio proposto agli studenti:
- valutazione degli elaborati realizzati dagli studenti organizzati in gruppi di lavoro (Esercitazioni E1- Analisi del territorio, E2- Lettura ragionata degli strumenti urbanistici d’area vasta e locali, E3 – il progetto)
- presentazione orale degli elaborati volta alla discussione e all’approfondimento dei risultati dei gruppi.
La valutazione dell’apprendimento tiene conto, oltre che dei prodotti finali delle esercitazioni, dell’assiduità e dell’impegno dimostrati, nonché della capacità di comunicare le competenze acquisite. Per il superamento dell'esame è richiesta una valutazione almeno sufficiente degli elaborati relativi alle esercitazioni E1, E2 e E3.
La lode sarà attribuita esclusivamente nel caso in cui sia stata raggiunta la valutazione di 30/30 e con l'unanimità della commissione d'esame, costituita da tutti i docenti titolari dell'Atelier.