Nell’esperienza progettuale dell’Atelier Architettura ambiente e spazio costruito, lo studente approfondirà la propria capacità di gestire autonomamente un progetto complesso di architettura, alla scala urbana e architettonica, mediante la padronanza delle tecniche, delle metodologie e delle competenze specifiche del lavoro di un architetto a livello internazionale.
Attraverso la conoscenza e l’analisi approfondita del tema specifico di progetto, lo studente acquisirà una capacità di comprensione e di interpretazione dei complessi fenomeni che caratterizzano la produzione edilizia nella condizione urbana contemporanea.
L’Atelier ha come obiettivo formativo generale l’elaborazione di un progetto complesso di architettura a partire dalle conoscenze e competenze specifiche fornite da due discipline caratterizzanti, tra loro complementari, la Composizione Architettonica e la Tecnologia dell’Architettura: la prima riguarda l’elaborazione di strategie progettuali alle diverse scale; la seconda fornisce conoscenze specifiche legate ai materiali, ai metodi costruttivi e alle fasi del processo edilizio. Attraverso l’esperienza di questo Atelier, lo studente acquisirà non solo competenze progettuali generali, ma anche le conoscenze e competenze specifiche in Tecnologia dell'Architettura, richieste obbligatoriamente dalla Laurea magistrale, in alternativa alla frequenza del Corso di "Tecnologia dell’architettura" tenuto al primo anno nello stesso semestre.
In particolare, il progetto tecnologico affronterà, dalla scala microurbana all’edificio, la questione della sostenibilità ambientale-sociale-economica. La riduzione dei carichi ambientali e le scelte orientate a net-zero energy districts e nearly-zero energy buildings saranno sviluppate in coerenza alla valorizzazione del patrimonio costruito.
In the Atelier Architecture and Built Environment, the students will enhance their skills in managing a complex architectural project autonomously, both at the urban and architectural scales, acquiring the techniques, the methodologies, and the specific abilities of an architect capable of working worldwide.
Through the knowledge and in-depth analysis of the specific design theme, the students will acquire an understanding and interpretation of the complex phenomena that characterize the building products in the contemporary urban condition.
The overall educational goal of this Atelier is the elaboration of a complex architectural project from the knowledge and skills provided by two specific subjects, complementary between them, Architectural Design, and Technology of Architecture: the former concerning strategic thinking at different scales; the latter providing specialist knowledge about materials, methods of construction, and building process. Through the experience of this Atelier, the student will acquire not only the general design skills but also the specific knowledge and skills in Architectural Technology, mandatorily required by the Master’s degree, as an alternative to the first year Course in Technology of Architecture, taught in the same semester.
The technological project will address, in terms of environmental-social-economic sustainability, the reduction of environmental impacts from the micro-urban scale to that of the building. Choices oriented towards net-zero energy districts and nearly-zero energy buildings will meet built heritage preservation and valorization needs.
L’Atelier fornisce conoscenze avanzate e competenze progettuali specifiche e necessarie a completare la formazione di un architetto: tali conoscenze sono acquisite al suo interno sia attraverso un ciclo di lezioni frontali monodisciplinari o multidisciplinari, sia attraverso gli studi e approfondimenti teorici svolti dagli studenti in relazione con lo specifico tema di progetto. Queste conoscenze avanzate e capacità di comprensione saranno constatate attraverso valutazioni intermedie e finali nell’ambito dell’Atelier, con particolare riguardo alla capacità di integrazione e sintesi tra i diversi insegnamenti che vi concorrono.
Nell'esperienza progettuale di questo Atelier, la capacità di comprensione dei fenomeni complessi della produzione edilizia, nelle sue componenti sia costruttive che urbane, sarà verificata attraverso l'analisi approfondita del tema specifico di progetto. Gli insegnamenti multidisciplinari forniscono conoscenze riguardo la complessità del contesto in cui elaborare il progetto. La capacità di comprensione e di interpretazione dei contesti complessi in cui si svolge oggi l'attività degli architetti sarà riscontrata anche attraverso l’abilità individuale di far dialogare fra loro i diversi specialismi e di saper comprendere, in un discorso unitario, il progetto, la storia e gli elementi costruttivi dell'architettura.
Nell'esperienza progettuale dell’Atelier, la capacità di applicare conoscenze e comprensione si definisce soprattutto nella capacità di gestire autonomamente un progetto di architettura complesso in un tempo determinato, mediante la padronanza delle tecniche, delle metodologie e delle competenze professionali specifiche del lavoro dell'architetto. Tale acquisizione, prodotto di un pensiero e di una prassi progettuale, si esplicita nella capacità di analizzare informazioni complesse e non univoche, di trasformarle in un processo decisionale condiviso, ma anche nella capacità di affermare una posizione di leadership in un gruppo di progettazione necessariamente multidisciplinare, in grado di confrontarsi con linguaggi e pratiche sociali e pubbliche.
L'esperienza progettuale dell’Atelier, caratterizzato da un’intensa sperimentazione, si configura quindi come parziale simulazione di concrete operazioni progettuali di tipo professionale e, in quanto tale, garantisce l’acquisizione di un know-how a livello teorico e applicativo. Tale capacità è verificata attraverso valutazioni intermedie e finali nell’ambito dell’Atelier, anche in presenza di esperti esterni provenienti dal mondo delle professioni e del sistema impresa, e riguarderà in particolare il livello di integrazione e sintesi tra i diversi insegnamenti coinvolti, nonché il rispetto temporale delle attività calendarizzate, che prevedono l’ultimazione del progetto entro la fine del semestre.
La capacità di elaborare un progetto complesso di architettura in un tempo determinato rappresenta infatti un’abilità specifica nel lavoro dell’architetto, che verrà verificata in sede di esame, programmato come sempre nella prima settimana di esami consecutiva alla conclusione dell’Atelier.
L’Atelier fornisce conoscenze avanzate e competenze progettuali specifiche e necessarie a completare la formazione di un architetto: tali conoscenze sono acquisite al suo interno sia attraverso un ciclo di lezioni frontali monodisciplinari o multidisciplinari, sia attraverso gli studi e approfondimenti teorici svolti dagli studenti in relazione con lo specifico tema di progetto. Queste conoscenze avanzate e capacità di comprensione saranno constatate attraverso valutazioni intermedie e finali nell’ambito dell’Atelier, con particolare riguardo alla capacità di integrazione e sintesi tra i diversi insegnamenti che vi concorrono.
Nell'esperienza progettuale di questo Atelier, la capacità di comprensione dei fenomeni complessi della produzione edilizia, nelle sue componenti sia costruttive che urbane, sarà verificata attraverso l'analisi approfondita del tema specifico di progetto. Gli insegnamenti multidisciplinari forniscono conoscenze riguardo la complessità del contesto in cui elaborare il progetto. La capacità di comprensione e di interpretazione dei contesti complessi in cui si svolge oggi l'attività degli architetti sarà riscontrata anche attraverso l’abilità individuale di far dialogare fra loro i diversi specialismi e di saper comprendere, in un discorso unitario, il progetto, la storia e gli elementi costruttivi dell'architettura.
Nell'esperienza progettuale dell’Atelier, la capacità di applicare conoscenze e comprensione si definisce soprattutto nella capacità di gestire autonomamente un progetto di architettura complesso in un tempo determinato, mediante la padronanza delle tecniche, delle metodologie e delle competenze professionali specifiche del lavoro dell'architetto. Tale acquisizione, prodotto di un pensiero e di una prassi progettuale, si esplicita nella capacità di analizzare informazioni complesse e non univoche, di trasformarle in un processo decisionale condiviso, ma anche nella capacità di affermare una posizione di leadership in un gruppo di progettazione necessariamente multidisciplinare, in grado di confrontarsi con linguaggi e pratiche sociali e pubbliche.
L'esperienza progettuale dell’Atelier, caratterizzato da un’intensa sperimentazione, si configura quindi come parziale simulazione di concrete operazioni progettuali di tipo professionale e, in quanto tale, garantisce l’acquisizione di un know-how a livello teorico e applicativo. Tale capacità è verificata attraverso valutazioni intermedie e finali nell’ambito dell’Atelier, anche in presenza di esperti esterni provenienti dal mondo delle professioni e del sistema impresa, e riguarderà in particolare il livello di integrazione e sintesi tra i diversi insegnamenti coinvolti, nonché il rispetto temporale delle attività calendarizzate, che prevedono l’ultimazione del progetto entro la fine del semestre.
La capacità di elaborare un progetto complesso di architettura in un tempo determinato rappresenta infatti un’abilità specifica nel lavoro dell’architetto, che verrà verificata in sede di esame, programmato come sempre nella prima settimana di esami consecutiva alla conclusione dell’Atelier.
Sono considerate come già acquisite nei Corsi disciplinari e negli Ateliers progettuali della Laurea triennale in "Scienze dell’architettura" o in corsi di laurea equivalenti le competenze critiche e progettuali, insieme con le nozioni e strumenti di base in Tecnologia di architettura.
Sono considerate come già acquisite nei Corsi disciplinari e negli Ateliers progettuali della Laurea triennale in "Scienze dell’architettura" o in corsi di laurea equivalenti le competenze critiche e progettuali, insieme con le nozioni e strumenti di base in Tecnologia di architettura.
Attraverso l’azione progettuale, l’Atelier si propone di riflettere sui modi in cui singole proposte architettoniche possono riverberarsi all'interno dei loro contesti, diventandone parte e condizione per un loro ulteriore sviluppo. Il contesto non è qui inteso come un sistema dato, univoco e lineare, piuttosto è letto come un palinsesto di segni, di stratificazioni e fenomeni, talvolta contraddittori tra loro, che di volta in volta sono stati confermati, modificati o elisi nel corso delle diverse epoche storiche. La prospettiva è dunque quella di analizzare e interpretare le tracce (visibili e invisibili, materiali e immateriali) presenti, rispondendo contemporaneamente alle sfide per il futuro, con particolare attenzione alle componenti ambientali antropiche e naturali del contesto, alle caratteristiche socio-culturali ed economiche, inclusi i tipi costruttivi e le condizioni del patrimonio esistente.
In particolare, il tema dell’Atelier riguarda la trasformazione di una vasta area urbana al centro della città di Torino, da interpretare come occasione di rigenerazione di una più ampia trama di spazi e servizi pubblici e privati all’interno della città. Si tratta dello scalo Vallino, alle spalle della Stazione ferroviaria di Porta Nuova, la cui dismissione ha già prodotto alcuni importanti interventi di trasformazione. Il progetto da elaborare si pone dunque all’interno di un processo urbano già in atto, di cui lo studente dovrà acquisire conoscenza e padronanza, per porsi come protagonista attivo in grado di dialogare sia con le tracce e le preesistenze del passato, sia con gli “attanti” presenti (abitanti, committenza, stakeholeders, programmi urbanistici, vincoli esistenti, etc).
Inserendosi nel vasto tema della rigenerazione urbana, il processo progettuale si costruirà a partire da una interpretazione critica delle condizioni morfologiche, spaziali e ambientali dell’area oggetto di studio e da una mappatura delle pratiche esistenti nei suoi spazi pubblici e privati, al fine di individuare criticità e potenzialità latenti in stretta relazione al contesto circostante. Il programma funzionale sarà parte dell’elaborazione progettuale, dovendo, da un lato, verificare la compatibilità o meno dei programmi urbanistici attuali, dall’altro le attese e aspettative delle comunità. Nel processo progettuale, particolare attenzione sarà data al tema della sostenibilità (ambientale, sociale, economica e culturale), alla resilienza e alle prospettive di innovazione tecnologica compatibile, alla conservazione e al riuso adattivo del patrimonio esistente.
Partendo dall’analisi storico-urbana, gli studenti (in gruppi di 2-3) dovranno sviluppare un masterplan generale (alle scale 1:2000/1:1000 -1:500) in grado di relazionarsi al contesto urbano di appartenenza (settimane 1-5) per articolare successivamente (settimane 6-14) gli approfondimenti necessari alle diverse scale di progetto fino al dettaglio architettonico (1:20), coerentemente alle strategie definite nel masterplan iniziale.
Alla scala urbana (fino a 1:500) particolare importanza sarà data al rapporto con il tessuto urbano esistente, così come al sistema degli spazi pubblici aperti e all'accessibilità, per recuperare un uso condiviso, socializzante e innovativo dello spazio urbano. In particolare, alla scala dell'intero insediamento, sarà approfondita anche la questione della sostenibilità ambientale per quanto riguarda il consumo del suolo, il recupero a superfici permeabili e rinverdite, il comfort esterno, la produzione energetica locale e le costruzioni ad elevate prestazioni termiche, le soluzioni di orientamento e distribuzione, l'interazione con il clima e il territorio.
Alla scala dell'edificio (fino a 1:20) saranno analizzati e studiati diversi aspetti relativi alla sua configurazione e alla distribuzione interna. Saranno presi in considerazione i diversi caratteri – spaziali, costruttivi, tecnologici - al fine di garantire adeguati livelli di comfort e benessere umano, sia secondo i principi dell'edilizia ambientale, sia secondo i concetti di psicologia ambientale e atmosferologia, così come sviluppati nelle recenti ricerche scientifiche ed estetiche.
Per quanto riguarda il modulo di Composizione, particolare attenzione sarà data al significato dello spazio pubblico come “bene comune”, partendo da alcune considerazioni sulle sue funzioni in rapporto al quartiere e alla città, alle aspettative degli abitanti, alla sostenibilità delle scelte, comprese le nuove esigenze emerse nell’era post-covid. Da questo punto di vista, il progetto avrà anche un carattere sperimentale, volto a individuare alcuni temi che, sebbene in parte già presenti nel passato, andranno presumibilmente attualizzati e innovati.
In linea generale, durante l’insegnamento della composizione architettonica e urbana verranno trattati i seguenti argomenti:
- Significati ed esempi di rigenerazione urbana di aree dismesse in Italia e all’estero;
- Spazio pubblico / Spazio privato / spazio comune: caratteri dello spazio di socializzazione quale elemento costitutivo di urbanità, con alcune esemplificazioni;
- Ruolo della “scala umana” nel progetto dello spazio, con particolare riguardo al rapporto fra volumi e spazi aperti, ai fattori di forma, alle soluzioni morfologiche e distributive alle diverse scale di progetto;
- Carattere “affettivo” dello spazio: neuroscienze cognitive, empatia e atmosfera in rapporto al progetto architettonico.
Per il modulo di Tecnologia, le lezioni riguarderanno principalmente: da una parte il riconoscimento del patrimonio esistente e dei suoi caratteri costruttivi, per definirne le potenzialità di riuso e di recupero adattivo; dall’altra le prospettive di resilienza ambientale e adattamento ai cambiamenti climatici privilegiando Nature-Based Solutions e nearly-zero energy buildings.
Gli approfondimenti successivi dall’analisi al progetto tecnologico si incentreranno su:
- riduzione carichi ambientali, efficienza energetica, materiali da costruzione ecologici, sostenibili e innovativi e orientamento manutentivo nella progettazione.
Attraverso l’azione progettuale, l’Atelier si propone di riflettere sui modi in cui singole proposte architettoniche possono riverberarsi all'interno dei loro contesti, diventandone parte e condizione per un loro ulteriore sviluppo. Il contesto non è qui inteso come un sistema dato, univoco e lineare, piuttosto è letto come un palinsesto di segni, di stratificazioni e fenomeni, talvolta contraddittori tra loro, che di volta in volta sono stati confermati, modificati o elisi nel corso delle diverse epoche storiche. La prospettiva è dunque quella di analizzare e interpretare le tracce (visibili e invisibili, materiali e immateriali) presenti, rispondendo contemporaneamente alle sfide per il futuro, con particolare attenzione alle componenti ambientali antropiche e naturali del contesto, alle caratteristiche socio-culturali ed economiche, inclusi i tipi costruttivi e le condizioni del patrimonio esistente.
In particolare, il tema dell’Atelier riguarda la trasformazione di una vasta area urbana al centro della città di Torino, da interpretare come occasione di rigenerazione di una più ampia trama di spazi e servizi pubblici e privati all’interno della città. Si tratta dello scalo Vallino, alle spalle della Stazione ferroviaria di Porta Nuova, la cui dismissione ha già prodotto alcuni importanti interventi di trasformazione. Il progetto da elaborare si pone dunque all’interno di un processo urbano già in atto, di cui lo studente dovrà acquisire conoscenza e padronanza, per porsi come protagonista attivo in grado di dialogare sia con le tracce e le preesistenze del passato, sia con gli “attanti” presenti (abitanti, committenza, stakeholeders, programmi urbanistici, vincoli esistenti, etc).
Inserendosi nel vasto tema della rigenerazione urbana, il processo progettuale si costruirà a partire da una interpretazione critica delle condizioni morfologiche, spaziali e ambientali dell’area oggetto di studio e da una mappatura delle pratiche esistenti nei suoi spazi pubblici e privati, al fine di individuare criticità e potenzialità latenti in stretta relazione al contesto circostante. Il programma funzionale sarà parte dell’elaborazione progettuale, dovendo, da un lato, verificare la compatibilità o meno dei programmi urbanistici attuali, dall’altro le attese e aspettative delle comunità. Nel processo progettuale, particolare attenzione sarà data al tema della sostenibilità (ambientale, sociale, economica e culturale), alla resilienza e alle prospettive di innovazione tecnologica compatibile, alla conservazione e al riuso adattivo del patrimonio esistente.
Partendo dall’analisi storico-urbana, gli studenti (in gruppi di 2-3) dovranno sviluppare un masterplan generale (alle scale 1:2000/1:1000 -1:500) in grado di relazionarsi al contesto urbano di appartenenza (settimane 1-5) per articolare successivamente (settimane 6-14) gli approfondimenti necessari alle diverse scale di progetto fino al dettaglio architettonico (1:20), coerentemente alle strategie definite nel masterplan iniziale.
Alla scala urbana (fino a 1:500) particolare importanza sarà data al rapporto con il tessuto urbano esistente, così come al sistema degli spazi pubblici aperti e all'accessibilità, per recuperare un uso condiviso, socializzante e innovativo dello spazio urbano. In particolare, alla scala dell'intero insediamento, sarà approfondita anche la questione della sostenibilità ambientale per quanto riguarda il consumo del suolo, il recupero a superfici permeabili e rinverdite, il comfort esterno, la produzione energetica locale e le costruzioni ad elevate prestazioni termiche, le soluzioni di orientamento e distribuzione, l'interazione con il clima e il territorio.
Alla scala dell'edificio (fino a 1:20) saranno analizzati e studiati diversi aspetti relativi alla sua configurazione e alla distribuzione interna. Saranno presi in considerazione i diversi caratteri – spaziali, costruttivi, tecnologici - al fine di garantire adeguati livelli di comfort e benessere umano, sia secondo i principi dell'edilizia ambientale, sia secondo i concetti di psicologia ambientale e atmosferologia, così come sviluppati nelle recenti ricerche scientifiche ed estetiche.
Per quanto riguarda il modulo di Composizione, particolare attenzione sarà data al significato dello spazio pubblico come “bene comune”, partendo da alcune considerazioni sulle sue funzioni in rapporto al quartiere e alla città, alle aspettative degli abitanti, alla sostenibilità delle scelte, comprese le nuove esigenze emerse nell’era post-covid. Da questo punto di vista, il progetto avrà anche un carattere sperimentale, volto a individuare alcuni temi che, sebbene in parte già presenti nel passato, andranno presumibilmente attualizzati e innovati.
In linea generale, durante l’insegnamento della composizione architettonica e urbana verranno trattati i seguenti argomenti:
- Significati ed esempi di rigenerazione urbana di aree dismesse in Italia e all’estero;
- Spazio pubblico / Spazio privato / spazio comune: caratteri dello spazio di socializzazione quale elemento costitutivo di urbanità, con alcune esemplificazioni;
- Ruolo della “scala umana” nel progetto dello spazio, con particolare riguardo al rapporto fra volumi e spazi aperti, ai fattori di forma, alle soluzioni morfologiche e distributive alle diverse scale di progetto;
- Carattere “affettivo” dello spazio: neuroscienze cognitive, empatia e atmosfera in rapporto al progetto architettonico.
Per il modulo di Tecnologia, le lezioni riguarderanno principalmente: da una parte il riconoscimento del patrimonio esistente e dei suoi caratteri costruttivi, per definirne le potenzialità di riuso e di recupero adattivo; dall’altra le prospettive di resilienza ambientale e adattamento ai cambiamenti climatici privilegiando Nature-Based Solutions e nearly-zero energy buildings.
Gli approfondimenti successivi dall’analisi al progetto tecnologico si incentreranno su:
- riduzione carichi ambientali, efficienza energetica, materiali da costruzione ecologici, sostenibili e innovativi e orientamento manutentivo nella progettazione.
L’Atelier sarà caratterizzato principalmente da due tipi di attività: le lezioni (che introdurranno gli argomenti precedentemente discussi) e l'attività di progettazione, dove gli stessi argomenti saranno applicati al caso studio. Le lezioni (30%) frontali e/o online (dove sia prevista una modalità didattica ibrida e/o in remoto) saranno organizzate prevalentemente nella prima fase del corso allo scopo di fornire le nozioni e i riferimenti utili per il raggiungimento degli obiettivi proposti. L'esercizio di progettazione sarà l'occasione per sperimentare in un approccio "learning by doing" l'interazione tra le due discipline.
L’Atelier prevede, come introduzione generale, un sopralluogo reale e/o virtuale (in funzione dell’emergenza COVID) al sito di progetto. Sono previste revisioni individuali e di gruppo (con un massimo di 3 studenti per ciascun gruppo) durante tutto l’Atelier. Vi saranno, inoltre, revisioni collettive intermedie (con relativa valutazione) dei work-in-progress, eventualmente con ospiti del contesto reale e con esperti in alcuni dei temi urbanistici ed edilizi più importanti del corso.
In particolare l’organizzazione del corso si strutturerà attraverso due fasi principali.
PRIMA FASE
Gli studenti saranno chiamati a elaborare interpretazioni critiche a partire da operazioni di selezione e ridisegno delle cartografie esistenti e a individuare e raccogliere documenti utili alla comprensione del contesto e dei fenomeni sociali, culturali ed economici che lo investono. Saranno inoltre chiamati a condurre operazioni di indagine dello stato fisico dei luoghi e delle loro modalità d'uso (attraverso visite in situ e/o sopralluoghi virtuali).
Contemporaneamente alle investigazioni sul contesto di progetto verranno richieste ricerche specifiche in relazione al programma proposto attraverso l'analisi di casi studio moderni e contemporanei, di nuovo intervento e di recupero e riuso dell’esistente. Risultato di questa prima fase sarà lo sviluppo di una proposta volumetrica in un plastico di studio alla scala urbana - in versione 3D nel corso online - e una prima presentazione del concept attraverso schemi grafici e testi che descrivano le ragioni delle principali scelte programmatiche e distributive.
SECONDA FASE
I gruppi saranno chiamati a sviluppare il progetto attraverso un approfondimento architettonico degli spazi interni ed esterni e a individuare e studiare i principali materiali proposti e le tecnologie da adottare. In questa seconda fase è previsto lo sviluppo della proposta progettuale attraverso la realizzazione di un nuovo plastico di studio e relativi disegni tecnici e illustrativi del progetto, fino alla scala del dettaglio. L’elaborazione di dettaglio delle caratteristiche costruttive porrà particolare attenzione all'involucro come mediatore tra l'interno dell'edificio e lo spazio pubblico, privilegiando sistemi a secco pluriprestazionali.
Alle elaborazioni grafiche e ai modelli di progetto nelle scale adeguate, si affiancherà una presentazione di gruppo che conterrà sinteticamente il percorso progettuale affrontato: dalle ragioni iniziali del progetto al suo sviluppo ed esito finale.
Per quanto riguarda la composizione architettonica e urbana, è inoltre richiesto a ogni studente di produrre un “diario di bordo” sviluppato durante il semestre, con disegni, schizzi, appunti delle lezioni e altro, valutato in sede di esame finale come strumento personale di acquisizione-elaborazione delle informazioni ai fini progettuali.
L’Atelier sarà caratterizzato principalmente da due tipi di attività: le lezioni (che introdurranno gli argomenti precedentemente discussi) e l'attività di progettazione, dove gli stessi argomenti saranno applicati al caso studio. Le lezioni (30%) frontali e/o online (dove sia prevista una modalità didattica ibrida e/o in remoto) saranno organizzate prevalentemente nella prima fase del corso allo scopo di fornire le nozioni e i riferimenti utili per il raggiungimento degli obiettivi proposti. L'esercizio di progettazione sarà l'occasione per sperimentare in un approccio "learning by doing" l'interazione tra le due discipline.
L’Atelier prevede, come introduzione generale, un sopralluogo reale e/o virtuale (in funzione dell’emergenza COVID) al sito di progetto. Sono previste revisioni individuali e di gruppo (con un massimo di 3 studenti per ciascun gruppo) durante tutto l’Atelier. Vi saranno, inoltre, revisioni collettive intermedie (con relativa valutazione) dei work-in-progress, eventualmente con ospiti del contesto reale e con esperti in alcuni dei temi urbanistici ed edilizi più importanti del corso.
In particolare l’organizzazione del corso si strutturerà attraverso due fasi principali.
PRIMA FASE
Gli studenti saranno chiamati a elaborare interpretazioni critiche a partire da operazioni di selezione e ridisegno delle cartografie esistenti e a individuare e raccogliere documenti utili alla comprensione del contesto e dei fenomeni sociali, culturali ed economici che lo investono. Saranno inoltre chiamati a condurre operazioni di indagine dello stato fisico dei luoghi e delle loro modalità d'uso (attraverso visite in situ e/o sopralluoghi virtuali).
Contemporaneamente alle investigazioni sul contesto di progetto verranno richieste ricerche specifiche in relazione al programma proposto attraverso l'analisi di casi studio moderni e contemporanei, di nuovo intervento e di recupero e riuso dell’esistente. Risultato di questa prima fase sarà lo sviluppo di una proposta volumetrica in un plastico di studio alla scala urbana - in versione 3D nel corso online - e una prima presentazione del concept attraverso schemi grafici e testi che descrivano le ragioni delle principali scelte programmatiche e distributive.
SECONDA FASE
I gruppi saranno chiamati a sviluppare il progetto attraverso un approfondimento architettonico degli spazi interni ed esterni e a individuare e studiare i principali materiali proposti e le tecnologie da adottare. In questa seconda fase è previsto lo sviluppo della proposta progettuale attraverso la realizzazione di un nuovo plastico di studio e relativi disegni tecnici e illustrativi del progetto, fino alla scala del dettaglio. L’elaborazione di dettaglio delle caratteristiche costruttive porrà particolare attenzione all'involucro come mediatore tra l'interno dell'edificio e lo spazio pubblico, privilegiando sistemi a secco pluriprestazionali.
Alle elaborazioni grafiche e ai modelli di progetto nelle scale adeguate, si affiancherà una presentazione di gruppo che conterrà sinteticamente il percorso progettuale affrontato: dalle ragioni iniziali del progetto al suo sviluppo ed esito finale.
Per quanto riguarda la composizione architettonica e urbana, è inoltre richiesto a ogni studente di produrre un “diario di bordo” sviluppato durante il semestre, con disegni, schizzi, appunti delle lezioni e altro, valutato in sede di esame finale come strumento personale di acquisizione-elaborazione delle informazioni ai fini progettuali.
Sintesi degli argomenti trattati, copia delle slides usate durante le lezioni, registrazioni delle lezioni online e documenti utili all'organizzazione delle attività dei gruppi verranno resi disponibili sul portale della didattica. Nel corso dell’Atelier, il docente fornirà esempi e riferimenti bibliografici che saranno discussi con gli studenti, ai quali saranno comunque richieste ricerche individuali finalizzate al proprio specifico percorso di apprendimento attraverso il progetto.
La bibliografia elencata di seguito è dunque puramente indicativa per comprendere alcuni dei temi centrali discussi nell’Atelier.
- Gregory, P., Paesaggio: architettura, in Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti, Appendice 2000, vol. II, pp. 396-401; XXI secolo, VII Appendice, voi. Il, pp. 524-527; Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 2000, 2007.
- Gregory P. Parco: architettura, in Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti, Nona Appendice, voi. Il pp. 295-297, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 2015.
- Gregory P., Affective spaces in urban transformation’s contexts, in Journal of Civil Engineering and Architecture, vol. 12, n. 8. , 2018, pp. 563-572.
- Gregory P. et al., Ri-Habitat Roma. Riqualificazione sostenibile per l'edilizia residenziale pubblica degli anni'50 del XX secolo, Edizioni Nuova Cultura, Roma 2019.
- Maspoli R., Inclusione sociale, benessere psico-fisico e qualità dello spazio pubblico attrezzato – Angelucci F. (ed), Smartness e healthiness per la transizione verso la resilienza, FrancoAngeli, 2019.
- Maspoli R., (ed), Il patrimonio industriale dell’automobile e dei trasporti: memoria, trasformazione e turismo, Patrimonio Industriale – AIPAI, n. 19-20, 2018.
- Maspoli R., Cannata S., Gli scali ferroviari in Francia, tra conservazione e rigenerazione urbana. Il caso dello scalo di Vitry sur Seine - TRAPORTI & CULTURA, n. 52, 2018.
- Maspoli R., Spaziante A. (ed), Fabbriche, borghi e memorie. Processi di dismissione e riuso post-industriale a Torino Nord, Firenze, Alinea Editrice, 2012.
Sintesi degli argomenti trattati, copia delle slides usate durante le lezioni, registrazioni delle lezioni online e documenti utili all'organizzazione delle attività dei gruppi verranno resi disponibili sul portale della didattica. Nel corso dell’Atelier, il docente fornirà esempi e riferimenti bibliografici che saranno discussi con gli studenti, ai quali saranno comunque richieste ricerche individuali finalizzate al proprio specifico percorso di apprendimento attraverso il progetto.
La bibliografia elencata di seguito è dunque puramente indicativa per comprendere alcuni dei temi centrali discussi nell’Atelier.
- Gregory, P., Paesaggio: architettura, in Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti, Appendice 2000, vol. II, pp. 396-401; XXI secolo, VII Appendice, voi. Il, pp. 524-527; Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 2000, 2007.
- Gregory P. Parco: architettura, in Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti, Nona Appendice, voi. Il pp. 295-297, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 2015.
- Gregory P., Affective spaces in urban transformation’s contexts, in Journal of Civil Engineering and Architecture, vol. 12, n. 8. , 2018, pp. 563-572.
- Gregory P. et al., Ri-Habitat Roma. Riqualificazione sostenibile per l'edilizia residenziale pubblica degli anni'50 del XX secolo, Edizioni Nuova Cultura, Roma 2019.
- Maspoli R., Inclusione sociale, benessere psico-fisico e qualità dello spazio pubblico attrezzato – Angelucci F. (ed), Smartness e healthiness per la transizione verso la resilienza, FrancoAngeli, 2019.
- Maspoli R., (ed), Il patrimonio industriale dell’automobile e dei trasporti: memoria, trasformazione e turismo, Patrimonio Industriale – AIPAI, n. 19-20, 2018.
- Maspoli R., Cannata S., Gli scali ferroviari in Francia, tra conservazione e rigenerazione urbana. Il caso dello scalo di Vitry sur Seine - TRAPORTI & CULTURA, n. 52, 2018.
- Maspoli R., Spaziante A. (ed), Fabbriche, borghi e memorie. Processi di dismissione e riuso post-industriale a Torino Nord, Firenze, Alinea Editrice, 2012.
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato progettuale in gruppo;
Exam: Compulsory oral exam; Group project;
...
IN GENERALE
La frequenza e la partecipazione alle lezioni e alle altre attività correlate è considerata un prerequisito per partecipare positivamente alle attività previste.
Durante l’Atelier gli studenti devono discutere i loro progressi di apprendimento con il personale accademico e rivedere le loro proposte di progetto (schizzi, modelli, scritti, bozze, ecc.) in corso.
Anche se le attività dell’Atelier possono essere svolte in gruppi di 2-3 studenti, la valutazione finale è individuale e terrà conto della partecipazione di ciascuno studente alle revisioni, alle valutazioni intermedie, oltreché alla presentazione del progetto e degli elaborati individuali in fase di esame conclusivo.
Il progetto finale, nei suoi elaborati grafici e nei modelli alle scale richieste, sarà al centro dell'esame. Insieme al progetto di gruppo, a ogni studente sarà richiesto di approfondire alcuni aspetti del progetto discussi durante le lezioni.
Nel complesso, il livello di apprendimento e di conoscenza degli studenti è sottoposto a un processo di valutazione basato su:
- Livello di partecipazione: 20%
- Attività sviluppate durante il semestre: 40%
- Esame finale: 40%
IN PARTICOLARE
L'esame in presenza consisterà nella presentazione dei risultati della ricerca progettuale attraverso l'esposizione degli elaborati sviluppati nel corso dell'atelier. Verrà richiesto di caricare il materiale prodotto digitalmente sul portale prima della data d’esame. Per poter sostenere l’esame a ogni studente è richiesto di aver attivamente partecipato alle revisioni individuali (o di gruppo) e alle revisioni collettive fissate nel corso dell’Atelier.
La valutazione finale terrà conto della presentazione e discussione degli elaborati finali (40%), del lavoro complessivamente svolto dal gruppo nel corso del semestre (40%), ma anche della partecipazione individuale a tale lavoro e ai momenti di presentazione, nonché alla qualità degli elaborati individuali richiesti (20%).
- REVISIONE COLLETTIVA (PRIMA FASE): 20%
La valutazione dei risultati della Prima Fase verrà condotta a partire dai seguenti criteri:
- capacità d'interpretazione del contesto attraverso la narrazione del concept di progetto;
- capacità di restituzione grafica e attraverso i modelli di studio delle proposte concettuali;
- capacità di individuazione delle potenzialità di progetto e di definizione di un programma innovativo.
Materiali richiesti: modelli di studio in versione 3D; album PDF in formato A4 contenente materiali della ricerca e del progetto; scheda di analisi e valutazione del contesto; presentazione onnicomprensiva in PdF.
- REVISIONE COLLETTIVA (SECONDA FASE): 20%
La valutazione dei risultati della Seconda Fase verrà condotta a partire dai seguenti criteri:
- capacità di sviluppo del progetto architettonico in coerenza al concept sviluppato nella prima fase;
- capacità di approfondimento progettuale e restituzione grafica come strumento di ridefinizione e verifica delle ipotesi precedentemente poste;
- capacità di individuazione dei materiali e delle tecnologie appropriate all'idea di progetto;
Materiali richiesti: Tavole di progetto in formato PDF; modello di studio; presentazione omnicomprensiva in PdF.
- ESAME: 40%
- capacità di restituzione grafica e attraverso i modelli di studio delle proposte progettuali, comprensive delle due fasi del percorso (30%);
- capacità di esposizione delle proposte progettuali in modo chiaro ed efficace (10%).
La valuttazione dell'esposizione terrà conto:
- della presentazione in gruppo del progetto in tutte le fasi di elaborazione, inclusa la scheda finale sui temi di riconoscimento del patrimonio esistente, sostenibilità, riduzione carico ambientale e tecnologie
- dell'esposizione degli elaborati individuali richiesti per l'esame: per il modulo di tecnologia, la definizione dei dettagli costruttivi (scala 1:20); per il modulo compositivo, il “diario di bordo" e un breve testo di approfondimento su uno degli aspetti progettuali discussi in classe (testo da consegnare prima dell'esame di ca. 6 pagine in formato A4, incluse immagini e bibliografia).
Materiali richiesti: Tavole di progetto in formato PDF (su layout dato dalla docenza); plastici di studio; elaborati individuali (A4/A3); album PDF aggiornato in formato A4/A3 contenente materiali della ricerca e riduzione di tutti i disegni contenuti sulle tavole.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
Exam: Compulsory oral exam; Group project;
IN GENERALE
La frequenza e la partecipazione (virtuale e/o in presenza) alle lezioni e alle altre attività correlate è considerata un prerequisito per partecipare positivamente alle attività previste.
Durante l’Atelier gli studenti devono discutere i loro progressi di apprendimento con il personale accademico e rivedere le loro proposte di progetto (schizzi, modelli, scritti, bozze, ecc.) in corso.
Anche se le attività dell’Atelier possono essere svolte in gruppi di 2-3 studenti, la valutazione finale è individuale e terrà conto della partecipazione di ciascuno studente alle revisioni, alle valutazioni intermedie, oltreché alla presentazione del progetto e degli elaborati individuali in fase di esame conclusivo.
Il progetto finale, nei suoi elaborati grafici e nei modelli alle scale richieste, sarà al centro dell'esame. Insieme al progetto di gruppo, a ogni studente sarà richiesto di approfondire alcuni aspetti del progetto discussi durante le lezioni.
Nel complesso, il livello di apprendimento e di conoscenza degli studenti è sottoposto a un processo di valutazione basato su:
- Livello di partecipazione: 20%
- Attività sviluppate durante il semestre: 40%
- Esame finale: 40%
IN PARTICOLARE
L'esame in presenza consisterà nella presentazione dei risultati della ricerca progettuale attraverso l'esposizione degli elaborati sviluppati nel corso dell'atelier. Verrà richiesto di caricare il materiale prodotto digitalmente sul portale prima della data d’esame. Per poter sostenere l’esame a ogni studente è richiesto di aver attivamente partecipato alle revisioni individuali (o di gruppo) e alle revisioni collettive fissate nel corso dell’Atelier.
La valutazione finale terrà conto della presentazione e discussione degli elaborati finali (40%), del lavoro complessivamente svolto dal gruppo nel corso del semestre (40%), ma anche della partecipazione individuale a tale lavoro e ai momenti di presentazione, nonché alla qualità degli elaborati individuali richiesti (20%).
- REVISIONE COLLETTIVA (PRIMA FASE): 20%
La valutazione dei risultati della Prima Fase verrà condotta a partire dai seguenti criteri:
- capacità d'interpretazione del contesto attraverso la narrazione del concept di progetto;
- capacità di restituzione grafica e attraverso i modelli di studio delle proposte concettuali;
- capacità di individuazione delle potenzialità di progetto e di definizione di un programma innovativo.
Materiali richiesti: modelli di studio in versione 3D; album PDF in formato A4 contenente materiali della ricerca e del progetto; scheda di analisi e valutazione del contesto; presentazione onnicomprensiva in PdF.
- REVISIONE COLLETTIVA (SECONDA FASE): 20%
La valutazione dei risultati della Seconda Fase verrà condotta a partire dai seguenti criteri:
- capacità di sviluppo del progetto architettonico in coerenza al concept sviluppato nella prima fase;
- capacità di approfondimento progettuale e restituzione grafica come strumento di ridefinizione e verifica delle ipotesi precedentemente poste;
- capacità di individuazione dei materiali e delle tecnologie appropriate all'idea di progetto;
Materiali richiesti: Tavole di progetto in formato PDF; modello di studio; presentazione omnicomprensiva in PdF.
- ESAME: 40%
- capacità di restituzione grafica e attraverso i modelli di studio delle proposte progettuali, comprensive delle due fasi del percorso (30%);
- capacità di esposizione delle proposte progettuali in modo chiaro ed efficace (10%).
La valuttazione dell'esposizione terrà conto:
- della presentazione in gruppo del progetto in tutte le fasi di elaborazione, inclusa la scheda finale sui temi di riconoscimento del patrimonio esistente, sostenibilità, riduzione carico ambientale e tecnologie
- dell'esposizione degli elaborati individuali richiesti per l'esame: per il modulo di tecnologia, la definizione dei dettagli costruttivi (scala 1:20); per il modulo compositivo, il “diario di bordo" e un breve testo di approfondimento su uno degli aspetti progettuali discussi in classe (max 6 pagine in formato A4, incluse immagini e bibliografia).
Materiali richiesti: Tavole di progetto in formato PDF (su layout dato dalla docenza); plastici di studio; elaborati individuali (A4/A3); album PDF aggiornato in formato A4/A3 contenente materiali della ricerca e riduzione di tutti i disegni contenuti sulle tavole.
In addition to the message sent by the online system, students with disabilities or Specific Learning Disorders (SLD) are invited to directly inform the professor in charge of the course about the special arrangements for the exam that have been agreed with the Special Needs Unit. The professor has to be informed at least one week before the beginning of the examination session in order to provide students with the most suitable arrangements for each specific type of exam.