Il secondo Atelier progettuale ha il compito di proseguire la formazione dello studente al confronto con processi complessi di trasformazione, ampliandone lo spettro delle competenze dalla sfera edilizia - trattata nel primo Periodo Didattico - alla dimensione propriamente urbana. Il secondo Atelier introduce all’interno del processo progettuale ambiti di riflessione e analisi, problemi, nonché strumenti conoscitivi e attuativi che interessano prioritariamente la sfera della città e del territorio, considerando aspetti non soltanto legati alla trasformazione fisica degli spazi ma anche questioni relative alla valorizzazione del sistema culturale e all’innesco di processi economici, in un’ottica di sostenibilità complessiva delle trasformazioni urbane e territoriali.
Nell’atelier lo studente è portato a confrontarsi con processi di trasformazione complessi, caratterizzati dalla presenza di molteplici istanze, anche tra loro divergenti, dove svilupperà abilità e competenze volte a comprendere, analizzare, valutare e rappresentare adeguatamente gli aspetti fondamentali che caratterizzano i processi di trasformazione e di rigenerazione urbana, esaminandone nel dettaglio impatti e ricadute sul territorio e costruendo quadri valutativi di sintesi a supporto del processo progettuale.
Data la complessità del problema affrontato, il secondo Atelier unisce due competenze fondamentali nella trasformazione della città:
- la composizione architettonica e urbana;
- la valutazione economica dei progetti (Estimo).
Obiettivo dell'Atelier è quello di introdurre il tema della dimensione economica delle trasformazioni già a partire dalle fasi di esordio del progetto e non semplicemente come valutazione a posteriori delle ipotesi formulate, e di farne pertanto uno strumento attivo di costruzione degli scenari progettuali.
Attraverso un'indagine approfondita sulle relazioni che legano la morfologia dello spazio urbano, i valori e le istanze della collettività e degli attori delle trasformazioni e le relative ricadute economiche, l'Atelier intende condurre gli studenti verso una comprensione profonda delle ragioni del formarsi e del successivo entrare in crisi di porzioni anche consistenti del tessuto urbano, nel contesto più ampio della dimensione urbana e delle strutture metropolitane.
La figura che l'Atelier intende contribuire a formare è quella di un progettista capace di gestire diversi ordini di istanze - tecniche, economiche, politiche e sociali - che concorrono alla trasformazione della città.
Attraverso l’esperienza dell'Atelier, lo studente acquisirà non solo competenze progettuali generali, ma anche le conoscenze e competenze specifiche in Estimo, richieste obbligatoriamente dalla Laurea magistrale e ottenibili in alternativa con la frequenza del Corso di "Valutazione economica dei progetti" del primo anno.
The second design Atelier has the task to proceed with the training of the student in the confrontation with complex processes of transformation by widening the spectrum of competences from the building sphere, dealt with in the first Didactic Period, to the properly urban dimension.
The second Atelier introduces into the design process areas of reflection and analysis, problems, as well as cognitive and implementation tools that primarily concern the sphere of the city and the territory. It considers aspects not simply related to the physical transformation of spaces but also issues relating to the enhancement of the cultural system and the triggering of economic processes, with a view to the overall sustainability of urban and territorial transformations.
Within the Atelier the student is brought to deal with complex transformation processes, characterized by the presence of multiple and divergent instances, where he/she will develop skills and competences aimed at understanding, analyzing, evaluating and adequately representing the fundamental aspects that characterize urban transformation and regeneration processes. The student will examine in detail their impacts and effects on the territory and construct synthesis evaluation frameworks to support the design process.
Given the complexity of the problem addressed, the second Atelier combines two fundamental skills in the transformation of the city:
- architectural and urban composition;
- the economic evaluation of projects (Real Estate Evaluation).
The aim of the Atelier is to introduce the theme of the economic dimension of transformations right from the initial stages of the project and not simply as an ex-post evaluation of the hypotheses formulated, and thus to make it an active tool for constructing project scenarios.
Through an in-depth investigation of the relationships linking the morphology of urban space, the values and the demand of the community/actors in the transformations and the related economic effects, the Atelier aims to lead students towards a profound understanding of the reasons for the formation and subsequent crisis of even large portions of the urban fabric, in the broader context of the urban dimension and metropolitan structures.
The professional figure that the Atelier wants to contribute forming is that of a planner capable of managing different types of instances (technical, economic, political and social) contributing to the transformation of the city.
Through the Atelier experience, students will acquire not only general design skills, but also specific knowledge and skills in economic evaluation of projects, which are compulsorily required for the Master's degree and can be obtained alternatively by attending the first-year "Economic evaluation of projects" theoretical course.
Nel secondo Atelier, lo studente apprenderà come confrontarsi con contesti attuativi in cui il programma funzionale non risulta quasi mai esplicito a priori, ma nei quali viceversa il "progetto del programma" risulta essere parte integrante del percorso progettuale.
Il progetto urbano sarà pertanto visto come l'esito, in divenire, della convergenza e della sovrapposizione non lineare sul territorio in un dato momento storico di: 1) idee e modelli di città derivanti dalla cultura disciplinare e dal dibattito internazionale; 2) atti formali dei decisori, in grado di promuovere specifiche politiche e sancire scelte strategiche; 3) condizioni socioeconomiche, intese come una valutazione ad ampio spettro (finanziaria ed economica) ed una quantificazione delle ricadute economiche, sociali e ambientali del progetto di trasformazione.
Attraverso un esercitazione progettuale che verrà definita durante l'Atelier, lo studente svilupperà la capacità di analizzare il contesto di una grande trasformazione urbana, attingendo ad un repertorio ampio e multiforme di fonti e dati (cartografie, documenti storici, dati statistici, interviste), e di conseguenza l’abilità di osservare il territorio con uno sguardo già orientato alla sua trasformazione.
La capacità di applicare specifiche conoscenze e abilità in modo coerente rispetto al percorso progettuale si definisce attraverso l'acquisizione delle seguenti competenze:
- padroneggiare tecniche, metodologie e conoscenze professionali specifiche del lavoro dell'Architetto;
- saper gestire autonomamente un progetto urbano complesso in un tempo determinato;
- essere in grado di costruire un rapporto di collaborazione e di scambio con gli altri soggetti coinvolti nella progettazione e nella trasformazione della città.
Come accade nei reali contesti attuativi, pertanto, lo studente progettista sarà chiamato ad interagire con le diverse figure coinvolte nella pratica professionale e presentare un progetto che riprodurrà - seppur in modo necessariamente semplificato - le pratiche reali di negoziazione.
L'esperienza progettuale dell'Atelier si configura quindi in questo senso come una simulazione di concrete operazioni progettuali di tipo professionale. Questo percorso sarà scandito da milestone intermedie - finalizzate ad addestrare lo studente al rispetto di scadenze frequenti e progressive - e da valutazioni finali alla presenza di esperti esterni, i quali avranno il compito di costruire il necessario legame tra la simulazione didattica e il mondo esterno della professione.
Al termine del percorso, gli studenti saranno in grado di:
- Applicare specifiche conoscenze collocabili all'interno dei due ambiti disciplinari coinvolti;
- Gestire l’integrazione di tali conoscenze all'interno di una concezione olistica del progetto di trasformazione, intesa come una visione di sintesi, nel rispetto di un tempo determinato;
- Analizzare e interrogare continuamente il contesto della trasformazione attraversando le visioni specifiche dei diversi sguardi disciplinari e attori coinvolti nel processo di trasformazione;
- Comprendere e creare descrizioni del contesto territoriale non neutrali, ma portatrici di interpretazioni e posizioni critiche inesplorate, riconoscibili e argomentabili
Nel corso del secondo Atelier, lo studente apprenderà come confrontarsi con contesti attuativi in cui il programma funzionale non risulta quasi mai esplicito a priori, ma nei quali viceversa il "progetto del programma" risulta essere parte integrante del percorso progettuale.
Il progetto urbano sarà pertanto visto come l'esito, in divenire, della convergenza e della sovrapposizione non lineare sul territorio in un dato momento storico di: 1) idee e modelli di città derivanti dalla cultura disciplinare e dal dibattito internazionale; 2) atti formali dei decisori, in grado di promuovere specifiche politiche e sancire scelte strategiche; 3) condizioni socioeconomiche, intese come una valutazione ad ampio spettro (finanziaria ed economica) ed una quantificazione delle ricadute economiche, sociali e ambientali del progetto di trasformazione.
Conoscenze e abilità saranno veicolate attraverso:
- cicli di lezioni frontali mono e interdisciplinari propedeutiche alla comprensione di problemi complessi;
- un caso di studio fondante un’esercitazione progettuale che costituirà il terreno di confronto principale sul quale verranno comprese, applicate, analizzate e valutate le abilità e competenze via via acquisite dallo studente.
Il caso studio del secondo Atelier è scelto in funzione degli obiettivi formativi generali dell'insegnamento fondati sulle numerose sfide, locali e globali, relative alla città contemporanea e potrà riguardare:
- il contesto italiano, in cui più approfondita potrà essere l'indagine relativa agli aspetti concreti della trasformazione;
- i contesti internazionali, in cui più importante sarà il confronto con i grandi processi di urbanizzazione globale e con le tensioni e i conflitti che essi producono a livello delle singole comunità locali.
Attraverso l'esercitazione progettuale lo studente svilupperà la capacità di analizzare il contesto di una grande trasformazione urbana, attingendo ad un repertorio ampio e multiforme di fonti e dati (cartografie, documenti storici, dati statistici, interviste), e di conseguenza l’abilità di osservare il territorio con uno sguardo già orientato alla sua trasformazione.
La capacità di applicare specifiche conoscenze e abilità in modo coerente rispetto al percorso progettuale si definisce attraverso l'acquisizione delle seguenti competenze:
- padroneggiare tecniche, metodologie e conoscenze professionali specifiche del lavoro dell'Architetto;
- saper gestire autonomamente un progetto urbano complesso in un tempo determinato;
- essere in grado di costruire un rapporto di collaborazione e di scambio con gli altri soggetti coinvolti nella progettazione e nella trasformazione della città.
Come accade nei reali contesti attuativi, pertanto, lo studente progettista sarà chiamato ad interagire con le diverse figure coinvolte nella pratica professionale e produrre un progetto che riprodurrà - seppur in modo necessariamente semplificato - le pratiche reali di negoziazione.
L'esperienza progettuale dell'Atelier si configura quindi in questo senso come una simulazione di concrete operazioni progettuali di tipo professionale. Questo percorso sarà scandito da milestone intermedie - finalizzate ad addestrare lo studente al rispetto di scadenze frequenti e progressive - e da valutazioni finali alla presenza di esperti esterni, i quali avranno il compito di costruire il necessario legame tra la simulazione didattica e il mondo esterno della professione.
Al termine del percorso, gli studenti saranno in grado di:
- Applicare specifiche conoscenze collocabili all'interno dei due ambiti disciplinari coinvolti;
- Gestire l’integrazione di tali conoscenze all'interno di una concezione olistica del progetto di trasformazione, intesa come una visione di sintesi, nel rispetto di un tempo determinato;
- Analizzare e interrogare continuamente il contesto della trasformazione attraversando le visioni specifiche dei diversi sguardi disciplinari e attori coinvolti nel processo di trasformazione;
- Comprendere e creare descrizioni del contesto territoriale non neutrali, ma portatrici di interpretazioni e posizioni critiche inesplorate, riconoscibili e argomentabili
Elemento fondamentale della valutazione in sede di esame sarà la capacità dello studente di portare a termine il lavoro previsto entro un tempo determinato quale la scadenza assegnata entro la fine del semestre. Tale aspetto costituisce infatti un’abilità specifica nel lavoro dell’Architetto, che verrà verificata durante l’esame finale, che si svolgerà nella prima settimana della sessione immediatamente successiva allo svolgimento dell’Unità di progetto.
Le conoscenze e abilità acquisite durante il percorso nell’Atelier verranno inoltre verificate attraverso obiettivi intermedi e valutazioni finali nell’ambito dell’Atelier, con particolare riguardo alla capacità di sintesi tra le due discipline coinvolte nell'insegnamento.
Sono considerate come già acquisite negli insegnamenti disciplinari e negli Atelier progettuali della Laurea triennale in "Scienze dell’architettura" le competenze critiche e progettuali e le nozioni e strumenti di base in Estimo con particolare riferimento alle procedure di stima sintetiche e analitiche di costi e ricavi. Sono inoltre necessarie le conoscenze di base acquisite durante l’Atelier del primo Periodo Didattico in termini di: abilità di analizzare un problema decisionale complesso di tipo territoriale; abilità di gestire ed elaborare in modo autonomo un progetto complesso di architettura.
Sono considerate come già acquisite nei Corsi disciplinari e negli Atelier progettuali della Laurea triennale in "Scienze dell’architettura" le competenze critiche e progettuali e le nozioni e strumenti di base in Estimo. Sono inoltre necessarie le conoscenze di base acquisite durante l’Atelier del primo Periodo Didattico in termini di: abilità di analizzare un problema decisionale complesso di tipo territoriale; abilità di gestire ed elaborare in modo autonomo un progetto complesso di architettura.
Il tema del secondo Atelier verterà su una significativa trasformazione urbana torinese che andrà definita in relazione alle istanze dei principali attori pubblici.
Gli studenti sono chiamati a prefigurare le soluzioni progettuali in grado di combinare le istanze funzionali, simboliche, economiche e costruttive presenti nel corso dell’azione progettuale, e quindi anche a contribuire, attraverso le proprie ipotesi architettoniche, ad una discussione sulla definizione dell’assetto più efficace.
Le competenze delle discipline della composizione architettonica e urbana e della valutazione economica dei progetti saranno chiamate a misurarsi sulle condizioni che permettano di negoziare la soluzione più condivisa tra le diverse istanze coinvolte. Caratteri simbolici, convenzioni culturali, vincoli normativi, valori di mercato, destinazioni funzionali, e quanto emergerà come influente durante il progetto, verrà preso in considerazione per definire le strategie progettuali più adatte per raggiungere l’obiettivo della trasformazione.
I temi affrontati nell’Atelier, in forma di lezioni e nella sperimentazione progettuale, riguarderanno:
• Studio del contesto fisico, delle condizioni normative, delle istanze espresse, in relazione ai possibili assetti degli spazi
• Studio delle modalità con cui il progetto riesce a costruire la propria legittimazione nello scambio simbolico e burocratico
• Definizione delle principali alternative progettuali e delle strategie più performanti
• Definizione di indicatori appropriati per l’analisi di mercato
• Modelli e trends innovativi di mercato
• Valutazione di scenari e alternative di progetto attraverso modelli quali-quantitativi
• Strategie di sostenibilità e valori economici
• Verifiche finanziarie della fattibilità del progetto.
Il tema del secondo Atelier verterà su una significativa trasformazione urbana torinese che andrà definita in relazione alle istanze dei principali attori pubblici.
Gli studenti sono chiamati a prefigurare le soluzioni progettuali in grado di combinare le istanze funzionali, simboliche, economiche e costruttive presenti nel corso dell’azione progettuale, e quindi anche a contribuire, attraverso le proprie ipotesi architettoniche, ad una discussione sulla definizione dell’assetto più efficace.
Le competenze delle discipline della composizione architettonica e urbana e della valutazione economica dei progetti saranno chiamate a misurarsi sulle condizioni che permettano di negoziare la soluzione più condivisa tra le diverse istanze coinvolte. Caratteri simbolici, convenzioni culturali, vincoli normativi, valori di mercato, destinazioni funzionali, e quanto nel corso del progetto emergerà come influente, verrà preso in considerazione per definire le strategie progettuali più adatte per raggiungere l’obiettivo della trasformazione.
I temi affrontati nel corso dell’Atelier, in forma di lezioni e nella sperimentazione progettuale, riguarderanno:
• Studio del contesto fisico, delle condizioni normative, delle istanze espresse, in relazione ai possibili assetti degli spazi
• Studio delle modalità con cui il progetto riesce a costruire la propria legittimazione nello scambio simbolico e burocratico
• Definizione delle principali alternative progettuali e delle strategie più performanti
• Definizione di indicatori appropriati per l’analisi di mercato
• Modelli e trends innovativi di mercato
• Valutazione di scenari e alternative di progetto attraverso modelli quali-quantitativi
• Strategie di sostenibilità e valori economici
• Verifiche finanziarie della fattibilità del progetto.
Il secondo Atelier è sede di elaborazione, discussione, critica ed avanzamento di un progetto basato su un caso di studio riguardante la trasformazione urbana di un’area torinese che verrà definita prima dell’inizio del semestre. Per tale ragione il secondo Atelier svolge la propria attività didattica in forma laboratoriale alternando lezioni frontali (svolte principalmente nella prima metà del semestre) ed esercitazioni che verranno condotte in gruppo e/o individualmente dagli studenti.
Conoscenze e abilità saranno veicolate attraverso:
- cicli di lezioni frontali mono e interdisciplinari propedeutiche alla comprensione di problemi complessi;
- un caso di studio fondante un’esercitazione progettuale che costituirà il terreno di confronto principale sul quale verranno comprese, applicate, analizzate e valutate le abilità e competenze via via acquisite dallo studente.
Il caso studio del secondo Atelier è scelto in funzione degli obiettivi formativi generali dell'insegnamento fondati sulle numerose sfide, locali e globali, relative alla città contemporanea e potrà riguardare:
- il contesto italiano, in cui più approfondita potrà essere l'indagine relativa agli aspetti concreti della trasformazione;
- i contesti internazionali, in cui più importante sarà il confronto con i grandi processi di urbanizzazione globale e con le tensioni e i conflitti che essi producono a livello delle singole comunità locali.
Questa organizzazione viene seguita dai docenti delle due discipline formanti il secondo Atelier (progettazione architettonica e urbana & valutazione economica dei progetti), i quali svolgono in autonomia il proprio insegnamento disciplinare, con lezioni frontali ed esercitazioni mantenendo sempre come oggetto il caso di studio sviluppato nell’Atelier.
I docenti delle due discipline sono compresenti in aula (fisica o virtuale) in alcuni momenti prestabiliti che vengono comunicati agli studenti durante il semestre con opportuno anticipo.
Agli studenti è richiesta la presenza attiva in aula (fisica o virtuale), con una costante elaborazione del progetto durante il semestre.
All’interno del secondo Atelier, gli studenti alternano fasi di lavoro progettuale in gruppi da 3/4 persone e fasi di sviluppo individuale.
Nella prima metà del semestre, il lavoro sul caso studio viene infatti condotto in gruppo con la finalità di sviluppare il progetto urbano complessivo in cui si inseriranno i diversi progetti individuali che vengono sviluppati nella seconda metà del semestre.
È oggetto di lavoro individuale:
• la ricerca, documentazione e lettura tipologica, architettonica, tecnica ed economica di esempi comparabili ai temi proposti dall’Atelier nell’architettura contemporanea internazionale;
• l’elaborazione del progetto completo di una unità/complesso abitativo, alla scala edilizia e di dettaglio e valutato nella sua fattibilità economico finanziaria.
Il confronto con i docenti sull’avanzamento del progetto e sugli approfondimenti tematici avviene sulla base dei materiali elaborati con cadenza settimanale da ogni gruppo/studente, conformemente alle indicazioni dei docenti.
Lo studente esplicita le proprie scelte di progetto attraverso schizzi, disegni e modelli di lavoro a diverse scale. Sono previste consegne e verifiche ad ogni singola fase di lavoro, in modo da consentire una discussione costante dell’avanzamento del progetto. Le revisioni dei lavori presentati da ogni gruppo/studente avvengono preferibilmente (ma non esclusivamente) in forma collettiva.
Il secondo Atelier è sede di elaborazione, discussione, critica ed avanzamento di un progetto basato su un caso di studio riguardante la trasformazione urbana di un’area torinese che verrà definita prima dell’inizio del semestre. Per tale ragione il secondo Atelier svolge la propria attività didattica in forma laboratoriale alternando lezioni frontali (svolte principalmente nella prima metà del semestre) ed esercitazioni che verranno condotte in gruppo e/o individualmente dagli studenti.
Questa organizzazione viene seguita dai diversi docenti delle due discipline formanti il secondo Atelier (progettazione architettonica e urbana & valutazione economica dei progetti), i quali svolgono in autonomia il proprio insegnamento disciplinare, con lezioni frontali ed esercitazioni mantenendo sempre come oggetto il caso di studio sviluppato nell’Atelier.
I docenti delle due discipline sono compresenti in aula in alcuni momenti prestabiliti che vengono comunicati agli studenti durante il semestre con opportuno anticipo.
Agli studenti è richiesta la presenza attiva in aula (fisica o virtuale), con una costante elaborazione del progetto durante il semestre.
All’interno del secondo Atelier, gli studenti alternano fasi di lavoro progettuale in gruppi da 3/4 persone e fasi di sviluppo individuale.
Nella prima metà del semestre, il lavoro sul caso studio viene infatti condotto in gruppo con la finalità di sviluppare il progetto urbano complessivo in cui si inseriranno i diversi progetti individuali che vengono sviluppati nella seconda metà del semestre.
È oggetto di lavoro individuale:
• la ricerca, documentazione e lettura tipologica, architettonica, tecnica ed economica di esempi comparabili ai temi proposti dall’Atelier nell’architettura contemporanea internazionale;
• l’elaborazione del progetto completo di una unità/complesso abitativo, alla scala edilizia e di dettaglio e valutato nella sua fattibilità economico finanziaria.
Il confronto con i docenti sull’avanzamento del progetto e sugli approfondimenti tematici avviene sulla base dei materiali elaborati con cadenza settimanale da ogni gruppo/studente, conformemente alle indicazioni dei docenti.
Lo studente esplicita le proprie scelte di progetto attraverso schizzi, disegni e modelli di lavoro a diverse scale. Sono previste consegne e verifiche ad ogni singola fase di lavoro, in modo da consentire una discussione costante dell’avanzamento del progetto. Le revisioni dei lavori presentati da ogni gruppo/studente avvengono preferibilmente (ma non esclusivamente) in forma collettiva.
A. Yaneva, Mapping Controversies in Architecture, Ashgate, Farnham, 2012. A.Armando, G. Durbiano, Teoria del progetto architettonico, Carocci, Roma, 2017.
R. Roscelli (Ed.). (2014). Manuale di estimo: valutazioni economiche ed esercizio della professione. UTET università.
L. Gabrielli, I. M. Lami, P. Lombardi, Il valore di mercato: note di lavoro per la stima di un immobile urbano, Celid, Torino, 2011
B. Dente, Le decisioni di policy, Il Mulino, 2011
A. Yaneva, Mapping Controversies in Architecture, Ashgate, Farnham, 2012. A.Armando, G. Durbiano, Teoria del progetto architettonico, Carocci, Roma, 2017.
L. Gabrielli, I. M. Lami, P. Lombardi, Il valore di mercato: note di lavoro per la stima di un immobile urbano, Celid, Torino, 2011
B. Dente, Le decisioni di policy, Il Mulino, 2011
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato grafico individuale; Elaborato grafico prodotto in gruppo; Elaborato progettuale individuale; Elaborato progettuale in gruppo;
Exam: Compulsory oral exam; Individual graphic design project; Group graphic design project; Individual project; Group project;
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Elemento fondamentale della valutazione in sede di esame sarà la capacità dello studente di portare a termine il lavoro previsto entro un tempo determinato quale la scadenza assegnata entro la fine del semestre. Tale aspetto costituisce infatti un’abilità specifica nel lavoro dell’Architetto, che verrà verificata durante l’esame finale, il quale si svolgerà nella prima settimana della sessione immediatamente successiva allo svolgimento dell’Unità di progetto.
Le conoscenze e abilità acquisite durante l’Atelier verranno inoltre verificate attraverso obiettivi intermedi e valutazioni finali con particolare riguardo alla capacità di sintesi tra le due discipline coinvolte nell'insegnamento.
La valutazione finale è composta da:
- esercitazioni in gruppo valutate durante il percorso progettuale. Tali esercitazioni sono obbligatorie e hanno un peso complessivo sulla valutazione finale del 30%;
- esercitazioni individuali valutate durante il percorso progettuale. Tali esercitazioni sono obbligatorie e hanno un peso complessivo sulla valutazione finale del 30%;
- elaborato progettuale finale composto da tavole grafiche e modelli (in numero da definirsi a seconda delle esigenze di progetto). L’elaborato progettuale finale verrà presentato oralmente di gruppo per la scala urbana, individualmente per il singolo edificio/complesso di edifici. Tale elaborato progettuale/prova orale è obbligatorio e ha un peso complessivo sulla valutazione finale del 40%.
Il conseguimento della lode (30L) sarà possibile da parte di uno studente/gruppo solo se lo studente/gruppo:
- raggiunge una valutazione finale pari a 30;
- dimostra elevata capacità critica e argomentativa sia nell'esposizione dell'elaborato progettuale finale che durante le esercitazioni in itinere;
- rispetta interamente le scadenze indicate durante l'Atelier.
Le esercitazioni di gruppo e individuali, l’elaborato progettuale finale e la prova orale contribuiscono in egual modo alla valutazione dei risultati di apprendimento attesi e dichiarati nella presente scheda insegnamento.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
Exam: Compulsory oral exam; Individual graphic design project; Group graphic design project; Individual project; Group project;
La valutazione finale è composta da:
- esercitazioni in gruppo valutate durante il percorso progettuale. Tali esercitazioni sono obbligatorie e hanno un peso complessivo 30% della valutazione finale
- esercitazioni individuali valutate durante il percorso progettuale. Tali esercitazioni sono obbligatorie e hanno un peso complessivo sulla valutazione finale del 30%
- elaborato progettuale finale composto da tavole grafiche e modelli (in numero da definirsi a seconda delle esigenze di progetto). L’elaborato progettuale finale che verrà presentato oralmente di gruppo per la scala urbana, individualmente per il singolo edificio/complesso di edifici. Tale prova orale è obbligatoria e ha un peso complessivo sulla valutazione finale del 40%.
Le esercitazioni di gruppo e individuali, l’elaborato progettuale finale e la prova orale contribuiscono in egual modo alla valutazione dei risultati di apprendimento attesi e dichiarati nella presente scheda insegnamento.
In addition to the message sent by the online system, students with disabilities or Specific Learning Disorders (SLD) are invited to directly inform the professor in charge of the course about the special arrangements for the exam that have been agreed with the Special Needs Unit. The professor has to be informed at least one week before the beginning of the examination session in order to provide students with the most suitable arrangements for each specific type of exam.