Il tirocinio è un’attività formativa prevista dalla legge che consente al giovane di entrare in un ambiente di lavoro, sperimentare le logiche e le dinamiche aziendali, comprendere i processi che si sviluppano nelle organizzazioni produttive, sviluppare un’esperienza operativa e, attraverso l’addestramento pratico, acquisire nuove competenze e professionalità.
A ogni tirocinio è infatti associato un progetto formativo individuale, definito nel quadro della convenzione che l'azienda sottoscrive con il Politecnico. Durante il progetto il tirocinante è seguito da un Tutore Aziendale e da un Tutore Accademico.
Il rapporto che si costituisce tra azienda e tirocinante non è un rapporto di lavoro subordinato, non comporta pertanto il sorgere di obblighi retributivi e previdenziali e non obbliga l'azienda ad assumere il tirocinante al termine dell'esperienza. La copertura assicurativa durante il tirocinio è garantita dal Politecnico. A discrezione dell'azienda può essere previsto il rimborso spese, buoni pasto, utilizzo della mensa aziendale o altro.
Il tirocinio è un’attività formativa prevista dalla legge che consente di entrare in un ambiente di lavoro, sperimentare le logiche e le dinamiche aziendali, comprendere i processi che si sviluppano nelle organizzazioni produttive, sviluppare un’esperienza operativa e, attraverso l’addestramento pratico, acquisire nuove competenze e professionalità. A ogni tirocinio è infatti associato un progetto formativo individuale, definito nel quadro della convenzione che l'azienda sottoscrive con il Politecnico. Durante il progetto il o la tirocinante è seguito da due tutor (accademico e aziendale). Il rapporto che si costituisce tra azienda e tirocinante non è un rapporto di lavoro subordinato, non comporta pertanto il sorgere di obblighi retributivi e previdenziali e non obbliga l'azienda ad assumere il tirocinante al termine dell'esperienza. La copertura assicurativa durante il tirocinio è garantita dal Politecnico. A discrezione dell'azienda può essere previsto il rimborso spese, buoni pasto, utilizzo della mensa aziendale o altro.
È compito dello studente individuare e contattare l’azienda che offrirà il tirocinio. L’ente ospitante (definito nel seguito Azienda), può essere un’azienda, un ente pubblico o privato, una cooperativa o una associazione, ma non può essere una Università. Inoltre, non è consentito svolgere il tirocinio in aziende di proprietà di famigliari.
Il tirocinio può essere svolto in Italia o all’estero con le stesse modalità.
I tirocini curriculari della Laurea professionalizzante sono tre e devono essere svolti nella sequenza prevista, che prevede un impegno progressivamente crescente, in termini di ore, da parte dello studente.
È compito di chi vuole svolgere il tirocinio individuare e contattare il soggetto ospitante.
L’ente ospitante (definito nel seguito azienda), può essere un’azienda, un ente pubblico o privato, una cooperativa o una associazione, ma non può essere una Università. Inoltre, non è consentito svolgere il tirocinio in aziende di proprietà di famigliari.
Il tirocinio può essere svolto in Italia o all’estero con le stesse modalità.
I tirocini curriculari della Laurea professionalizzante sono tre e devono essere svolti nella sequenza prevista, che prevede un impegno progressivamente crescente, in termini di ore, da parte dello studente.
I tre tirocini sono previsti nel piano degli studi nel secondo periodo didattico del rispettivo anno di corso:
1° anno: Tirocinio I - 8 crediti didattici corrispondenti a 200 ore di presenza in azienda;
2° anno: Tirocinio II - 16 crediti didattici corrispondenti a 400 ore di presenza in azienda;
3° anno: Tirocinio III - 30 crediti didattici corrispondenti a 750 ore di presenza in azienda .
Tuttavia, considerate le specificità della Laurea Professionalizzante, è lasciata libertà allo studente di attivare i tirocini anche in altri periodi dell’anno. In tal caso, è compito dello studente gestire in maniera adeguata il proprio carico didattico e la frequenza delle lezioni compatibilmente con l’impegno richiesto dal tirocinio.
L’esperienza del tirocinio III, con la redazione della sua relazione conclusiva, consente di avere materiale utile per l’elaborazione della “prova finale” per il conseguimento della laurea professionalizzante.
Prima di accedere alla procedura di attivazione del tirocinio, lo studente deve individuare e contattare direttamente una Azienda, disponibile ad accoglierlo come tirocinante e a definire argomento e modalità del tirocinio.
Alcune offerte di tirocinio sono disponibili sulla pagina personale del Portale della Didattica, nella sezione “Stage”. Lo studente può anche proporre direttamente una Azienda che non compare nell’elenco e nella quale desidererebbe svolgere il tirocinio formativo. In ogni caso deve sussistere la convenzione quadro oppure deve esserne stipulata una tramite l’Ufficio CS.
Il Tutore accademico viene assegnato automaticamente alla compilazione del progetto formativo, scegliendolo da una lista di docenti che sono stati abilitati a svolgere l’attività di tutoraggio.
Lo sviluppo temporale del tirocinio (date e orari) è definito insieme al Tutore aziendale, tenendo conto dei possibili vincoli didattici del tirocinante e dell’orario dei dipendenti dell'azienda ospitante.
È prevista la possibilità di riconoscere attività pregresse di tirocinio (o assimilabili al tirocinio, purché ben documentate) in sostituzione dei tirocini del primo e secondo anno. Non è prevista la sostituibilità del tirocinio del terzo anno. Il riconoscimento delle attività pregresse viene valutato da un’apposita Commissione, con giudizio inappellabile, sulla base della documentazione presentata dallo studente richiedente secondo quanto riportato nel regolamento dei tirocini.
Gli studenti lavoratori possono richiedere di svolgere l’attività di tirocinio presso l’azienda in cui lavorano.
Per il riconoscimento del tirocinio, tutte le ore previste devono essere svolte presso un'unica azienda. Il monte ore richiesto per la convalida dei crediti, infatti, non può essere raggiunto come somma di tirocini più brevi svolti presso aziende differenti.
Lo studente è tenuto a segnalare tempestivamente al proprio tutor accademico l'insorgere di criticità o problematiche che potrebbero compromettere il corretto svolgimento del tirocinio e la sua conclusione.
Per qualunque problema è possibile contattare l’Ufficio CS via ticket o sportello.
Referente per i tirocini della Laurea Professionalizzante: Prof.ssa Flaviana Calignano (flaviana.calignano@polito.it)
I tre tirocini sono previsti nel piano degli studi nel secondo periodo didattico del rispettivo anno di corso:
• 1° anno: Tirocinio I - 8 crediti didattici corrispondenti a 200 ore di presenza in azienda;
• 2° anno: Tirocinio II - 16 crediti didattici corrispondenti a 400 ore di presenza in azienda;
• 3° anno: Tirocinio III - 30/32 crediti didattici corrispondenti a 750/800 ore di presenza in azienda [1].
Tuttavia, considerate le specificità della Laurea Professionalizzante, è lasciata libertà di attivare i tirocini anche in altri periodi dell’anno. In tal caso, è compito di coloro che sono gli interessati la gestione del proprio carico didattico e della frequenza delle lezioni compatibilmente con l’impegno richiesto dal tirocinio. L’esperienza del tirocinio III, con la redazione della sua relazione conclusiva, consente di avere materiale utile per l’elaborazione della “prova finale” per il conseguimento della laurea professionalizzante.
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SOGGETTI COINVOLTI
Il Collegio del Corso di Studio, attraverso il soggetto con funzione di referente dei tirocini, svolge attività di coordinamento e controllo, in interazione con gli uffici competenti. Il o la tutor Accademica svolge un’azione di accompagnamento e monitoraggio in itinere del regolare svolgimento del tirocinio, in conformità alle modalità e agli obiettivi prefissati nel progetto formativo.
L’ente ospitante propone un percorso formativo e un contenuto, nell’ambito di una convenzione con il Politecnico, e affianca al tirocinante un o una tutore aziendale. L'Ateneo stipula una convenzione quadro con l’azienda interessata ad offrire a studenti del Politecnico l’opportunità di svolgere un tirocinio presso le proprie strutture. La convenzione ha la validità di cinque anni. Il Politecnico di Torino provvede alla copertura assicurativa (per un massimo di 8 ore lavorative al giorno, esclusa la pausa pranzo, e 40 ore settimanali) per infortuni e responsabilità civile in Italia e all'estero, mentre non provvede all'assicurazione sanitaria all'estero.
MODALITÀ OPERATIVE
Prima di accedere alla procedura di attivazione del tirocinio, sarà necessario individuare e contattare direttamente una azienda o ente, disponibile ad accoglierlo come tirocinante, e definire argomento e modalità del tirocinio.
Il Tutore Accademico del Tirocinio I viene assegnato automaticamente alla compilazione del progetto formativo, scegliendolo da una lista di docenti che sono stati abilitati a svolgere l’attività di tutoraggio. Nel caso del Tirocinio II e Tirocinio III lo studente dovrà proporre, quale Tutore Accademico e previo contatto ed accordi con lo stesso, il nominativo di un docente dell'Ateneo.
Alcune offerte di tirocinio sono disponibili sulla pagina personale del portale della didattica, nella sezione “Stage”. E' possibile anche proporre direttamente una azienda che non compare nell’elenco e nella quale si desidera svolgere il tirocinio formativo. In ogni caso deve sussistere la convenzione quadro oppure deve esserne stipulata una tramite l'Ufficio compente.
Lo sviluppo temporale del tirocinio (date e orari) è definito insieme al o alla tutor aziendale, tenendo conto dei possibili vincoli didattici e dell’orario dei dipendenti dell'azienda ospitante.
Per il riconoscimento del tirocinio, tutte le ore previste devono essere svolte presso un'unica azienda. In caso di necessità e previo accordo con l'azienda ospitante, il tirocinio può essere sospeso per un certo periodo di tempo ed essere riattivato a distanza di qualche settimana o mese. L'annullamento del tirocinio prima della sua conclusione comporta il mancato riconoscimento delle ore svolte. Il monte ore richiesto per la convalida dei crediti, infatti, non può essere raggiunto come somma di tirocini più brevi svolti presso aziende differenti. Chi sta effettuando il tirocinio è tenuto a segnalare tempestivamente al o alla tutor accademica l'insorgere di criticità o problematiche che potrebbero compromettere il corretto svolgimento del tirocinio e la sua conclusione. Situazioni di eccezionale gravità o urgenza saranno valutate da una commissione composta dal tutor accademico, dal referente per i tirocini e dal docente di riferimento per il Corso di Studio.
RICONOSCIMENTO DI ATTIVITÀ DI TIROCINIO PREGRESSE
Il tirocinio è un elemento essenziale della formazione professionalizzante ed è quindi importante che sia svolto all’interno del percorso di studio. Tuttavia, è prevista la possibilità di riconoscere attività pregresse di tirocinio (o assimilabili al tirocinio, purché ben documentate) in sostituzione dei tirocini del primo e secondo anno. Non è prevista la sostituibilità del tirocinio del terzo anno.
Per avviare la procedura di riconoscimento delle attività di tirocinio pregresse, è necessario contattare la referente dei tirocini del Collegio di Corso di Studio. Il riconoscimento delle attività pregresse viene valutato da un’apposita Commissione, con giudizio inappellabile, sulla base della documentazione presentata. In particolare, è necessario presentare:
1. La documentazione amministrativa dell’ente ospitante o promotore il tirocinio che definisce l’attività svolta (azienda/ente, ore, responsabili e tutori, attività prestata, ecc.);
2. una dichiarazione del o della responsabile dell’attività di tirocinio che ne attesti lo svolgimento ed il conseguimento dei risultati attesi;
3. una relazione di chi ha svolto il tirocinio (max 10 pagine) che descriva l’attività di tirocinio, gli obiettivi formativi proposti, i risultati conseguiti e le competenze acquisite.
È necessario produrre una domanda di riconoscimento delle attività pregresse per la sostituzione di ciascun tirocinio della Laurea Professionalizzante.
RICONOSCIMENTO DI ATTIVITÀ DI TIROCINIO PER STUDENTI LAVORATORI
Il tirocinio è un elemento essenziale della formazione professionalizzante ed è quindi importante che sia svolto all’interno del percorso di studio. Tuttavia, coloro che studiano e lavorano contemporaneamente possono richiedere il riconoscimento dell'attività lavorativa.
Chi è interessato deve contattare la referente per i tirocini del Collegio di Corso di Studio per avviare la procedura. Una Commissione valuterà la sostituibilità del tirocinio (in tutto o in parte) sulla base della documentazione fornita che deve comprendere:
1. certificazione da parte dell'azienda del tipo di contratto, delle tempistiche e delle attività svolte, redatta su carta intestata dell'azienda stessa e firmata da un o una responsabile (un fac-simile è disponibile a questo link);;
2. curriculum vitae del o della interessata;
3. descrizione (max 10 pagine) delle mansioni svolte e delle competenze acquisite o acquisibili con indicazione dello specifico tirocinio della Laurea Professionalizzante che si vuole sostituire.
CONTATTI
Tutte le informazioni sui tirocini sono disponibili sul sito web dell'Ateneo. Per qualunque problema è possibile contattare l’Ufficio competente via ticket.
Referente: Prof.ssa Flaviana Calignano (flaviana.calignano@polito.it)
[1] Per la Laurea Professionalizzante classe L9, attivata solo negli A.A. 2019/20 e 2020/21, il Tirocinio III consta di 32 crediti didattici corrispondenti a 800 ore di presenza in azienda.
Modalità di esame: Accertamento (esame senza voto);
Exam: Check;
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Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
Exam: Check;
In addition to the message sent by the online system, students with disabilities or Specific Learning Disorders (SLD) are invited to directly inform the professor in charge of the course about the special arrangements for the exam that have been agreed with the Special Needs Unit. The professor has to be informed at least one week before the beginning of the examination session in order to provide students with the most suitable arrangements for each specific type of exam.