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Aerodinamica applicata

03EYBLZ

A.A. 2022/23

Lingua dell'insegnamento

Italiano

Corsi di studio

Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale - Torino

Organizzazione dell'insegnamento
Didattica Ore
Lezioni 60
Esercitazioni in aula 18
Esercitazioni in laboratorio 2
Docenti
Docente Qualifica Settore h.Lez h.Es h.Lab h.Tut Anni incarico
D'Ambrosio Domenic Ricercatore IIND-01/F 60 18 6 0 6
Collaboratori
Espandi

Didattica
SSD CFU Attivita' formative Ambiti disciplinari
ING-IND/06 8 B - Caratterizzanti Ingegneria aerospaziale
2022/23
La conoscenza dell'aerodinamica è un elemento indispensabile nel bagaglio culturale di un ingegnere aerospaziale. La comprensione degli aspetti fondamentali alla base della generazione delle forze aerodinamiche che agiscono su un aeromobile è necessaria qualunque sia il percorso nel quale i futuri ingegneri si specializzeranno.  L'insegnamento "Aerodinamica Applicata", rivolto agli studenti che frequentano il terzo anno della Laurea in Ingegneria Aerospaziale nel percorso "EASA Part 66", si propone di fornire gli elementi base dell'aerodinamica applicata agli aeromobili, dal regime subsonico fino al regime supersonico. Dopo la derivazione, l'analisi e la spiegazione del significato fisico delle equazioni che governano l'aerodinamica, il corso si concentrerà sui principali modelli che portano alla determinazione delle forze sui profili alari e sulle ali. A differenza dell'insegnamento "Aerodinamica" rivolto al percorso "generalista", nell'insegnamento "Aerodinamica Applicata" viene anche proposta un'introduzione ad argomenti che saranno in seguito in parte approfonditi nell'eventuale successivo percorso di Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale, quali l'aerodinamica del regime transonico e supersonico, e i metodi ingegneristici di stima delle forze aerodinamica su una configurazione di velivolo completo. Le esercitazioni compendiano i temi descritti a lezione con applicazioni pratiche nelle quali gli studenti applicano i concetti appresi a lezione per ottenere risultati quantitativi in applicazioni realistiche, appoggiandosi a strumenti analitici e numerici.
Knowledge of aerodynamics is an indispensable element in the cultural background of an aerospace engineer. Understanding the fundamental aspects underlying the generation of aerodynamic forces acting on an aircraft is necessary, whatever path future engineers will choose.  The teaching "Applied Aerodynamics," aimed at students in the third year of the Aerospace Engineering degree in the "EASA Part 66" pathway, aims at providing the fundamental elements of aerodynamics applied to aircraft, from the subsonic to the supersonic regime. After the derivation, analysis, and explanation of the physical meaning of the equations governing aerodynamics, the course will focus on the principal models leading to the determination of forces on airfoils and wings. In contrast to the "Aerodynamics" course, which is part of the "generalist" track, the "Applied Aerodynamics" course also offers a preliminary introduction to topics covered in the eventual, subsequent Master of Science in Aerospace Engineering degree track. These are the aerodynamics of the transonic and supersonic regimes and engineering methods of estimating aerodynamic forces on a complete aircraft configuration. Exercises summarize the topics described in the lectures with practical applications where students apply the concepts they learned to obtain quantitative results in actual cases, relying on analytical and numerical tools.
Al termine dell’insegnamento si chiederà allo studente di: - conoscere le leggi di conservazione che governano l'aerodinamica e il loro significato fisico; - conoscere il significato dei parametri adimensionali che definiscono i vari regimi aerodinamici e consentono in alcuni casi di applicare ipotesi semplificative; - conoscere i principali modelli di fluido e i loro limiti di applicazione; - conoscere i principali modelli matematici adeguati alla valutazione preliminare delle forze e dei momenti aerodinamici su profili alari e ali; - conoscere gli effetti della viscosità di un fluido su un campo aerodinamico e in particolare nella generazione delle forze aerodinamiche; - conoscere gli aspetti fondamentali dei regimi di moto subsonico incompressibile e compressibile, transonico e supersonico; - applicare le conoscenze acquisite per risolvere problemi del tipo proposto durante le esercitazioni.
Elementi di calcolo differenziale e integrale e principi di fisica di base acquisiti nei vari insegnamenti di matematica e fisica del biennio precedente e nell'insegnamento "Termodinamica applicata e trasmissione del calore".
L'insegnamento è articolato in sette parti. Parte I - Le equazioni di governo della fluidodinamica per un fluido generico (circa 12 ore). Parte II - Le equazioni di governo della fluidodinamica nella loro approssimazione per un fluido non viscoso e incomprimibile (circa 12 ore). Parte III.  Aerodinamica di un fluido non viscoso e incomprimibile applicata a flussi bidimensionali e in particolare ai profili alari (circa 12 ore). Parte IV. Effetti diffusivi (viscosi) in prossimità di parete, teoria dello strato limite, i concetti di flusso laminare e turbolento e di transizione tra flusso laminare e turbolento (circa 16.5 ore). Parte VI. Estensione dell'aerodinamica non viscosa e incomprimibile (Parte III) a flussi tridimensionali, in particolare alle ali dei velivoli (circa 6.0 ore). Parte VI. Effetti di comprimibilità nei gas in regime subsonico, transonico e supersonico. Introduzione alle onde d'urto (circa 3 ore).  Parte VII. Metodi per la stima delle forze aerodinamica agenti su un velivolo completo (circa 3 ore). Alle esercitazioni vengono dedicate circa 15 ore.
L’insegnamento è strutturato in: - circa 64.5 ore di lezione in aula, mirate allo sviluppo delle conoscenze elencate nel programma del corso; - circa 15 ore di esercitazione in aula mirate alla soluzione di esercizi applicativi basati sulle conoscenze apprese a lezione; in alcune esercitazioni le applicazioni richiederanno l'uso del programma Matlab o di modelli numerici ridotti come quelli implementati in XFOIL; - circa 2 ore di visita alla galleria del vento del Politecnico di Torino;
Testi di riferimento: - J. Anderson, Fundamentals of Aerodynamics (può essere usata qualsiasi edizione), McGraw-Hill - G. Iuso, F. Quori, Gasdinamica. Problemi risolti e richiami di teoria, Levrotto & Bella Testi consigliati per approfondimenti: - D.P. Raimer, Aircraft Design: A Conceptual approach, AIAA Educational Series - Barners W. McCormick, Aerodynamics, Aeronautics, and Flight Mechanics, John Wiles & Sons
Modalità di esame: Prova scritta (in aula); Prova orale obbligatoria;
Exam: Written test; Compulsory oral exam;
... Criteri, regole e procedure per l'esame L'esame serve a verificare l’adeguata conoscenza e comprensione degli argomenti trattati durante il corso e la capacità di utilizzare tale conoscenza per la valutazione quantitativa delle caratteristiche aerodinamiche di un corpo. L'esame nel primo appello che segue immediatamente la conclusione delle lezioni consiste in uno scritto costituito da due parti. La prima parte è organizzata come un questionario, in parte con risposte a scelta multipla, in parte con brevi risposte aperte. Non viene data la possibilità di utilizzare materiale didattico. La seconda parte dello scritto prevede la soluzione di 3 problemi per il quale viene fornito un formulario compreso nel testo della prova. La prova scritta ha una durata complessiva variabile tra 1 ora e mezza e 2 ore. Il voto massimo previsto è 30 e lode. Per gli appelli successivi al primo è previsto solo l'esame orale, che verte sulla discussione di argomenti trattati a lezione, ma in cui viene anche proposta la soluzione di un esercizio. La durata dell'esame orale è circa 30 minuti.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
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