PORTALE DELLA DIDATTICA

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Atelier Città e Territorio A

01SSMPM

A.A. 2023/24

Lingua dell'insegnamento

Italiano

Corsi di studio

Organizzazione dell'insegnamento
Didattica Ore
Lezioni 20
Esercitazioni in aula 40
Tutoraggio 35
Docenti
Docente Qualifica Settore h.Lez h.Es h.Lab h.Tut Anni incarico
De Rossi Antonio
Atelier Città e Territorio A (Composizione architettonica e urbana)
Professore Ordinario CEAR-09/A 20 40 0 0 6
Giverso Chiara
Atelier Città e Territorio A (Probabilità e statistica matematica)  
Professore Associato MATH-04/A 20 0 0 0 2
Servillo Loris Antonio
Atelier Città e Territorio A (Urbanistica)  
Professore Ordinario CEAR-12/A 20 40 0 0 6
Collaboratori
Espandi

Didattica
SSD CFU Attivita' formative Ambiti disciplinari
2023/24
L’Atelier Città e Territorio guida gli studenti nella progressiva esplorazione del progetto architettonico, visto nelle sue relazioni con le dimensioni e i significati della città. L’Atelier, attraverso i contributi disciplinari coordinati della Composizione Architettonica e Urbana, dell’Urbanistica e della Matematica, supera la nozione di oggetti architettonici autonomi e sviluppa le relazioni del progetto con il contesto, facendo interagire le sfere teoriche, tecniche e pratiche con cui lavorare nello spazio costruito. L’Atelier si concentra su: letture e interpretazioni dello spazio, possibili impieghi dei dati quantitativi e loro rappresentazioni; dialettica fra visioni prescrittive basate sugli usi del suolo e codici morfologici.
The “City and Territory” Studio introduces students to additional explorations of architectural design in relationships with the city, its different dimensions, and meanings. Via coordinated disciplinary contributions of ‘Architectural and Urban Design’, ‘Urban Planning’ and ‘Probability and Statistics’, the studio intends to overcome the notion of spatial design as made of independent architectural objects. The studio’s aim is to unfold the relationships between design and its related context, as well as to establish linkages between theoretical, technical and practical spheres in the built space. The studio revolves around: ways of reading and interpreting space; the potential of handling and using quantitative data, and their conventional visualization; tensions between prescriptive visions based on land uses and morphological codes.
In continuità con il percorso avviato nel primo anno prosegue nell’Atelier Città e Territorio la predisposizione del toolbox personale dello studente con ragionamenti sui riferimenti progettuali, la competenza normativa tecnica di base, la capacità di elaborare schemi distributivi in varie dimensioni. Gli avanzamenti attesi riguardano in particolare la capacità di lavorare, individualmente e in gruppo, sviluppando: - un approccio integrato al progetto e al programma: saper analizzare e interpretare criticamente insiemi urbani definiti rispetto a dimensioni più comprensive della città e dell’urbanizzazione contemporanei; - competenze nella lettura morfologica degli insediamenti: saper riconoscere criticamente principi dispositivi e insediativi funzionali ad elaborare e argomentare idee di progetto; - la capacità di utilizzare strumenti sintetici per la comprensione delle occasioni progettuali: capire gli indicatori statistico-quantitativi ed operare criticamente rispetto ad eventuali parametri assunti dai regolamenti esistenti (quali densità e standard urbanistici convenzionali) in funzione del progetto urbano; - le competenze utili a riconoscere le relazioni con la forma del suolo e gli elementi costitutivi del paesaggio in una logica progettuale. - l’attitudine alla sintesi dei ragionamenti svolti attraverso il progetto d’architettura urbana, inteso come momento di discontinuità rispetto all’esistente.
L’Atelier si costruisce a partire dalle competenze acquisite nel corso del primo anno “Istruzioni”. In particolare, l’Atelier presuppone che gli studenti abbiano acquisito le conoscenze critiche e progettuali di base dell’Atelier Fondamenti di Progettazione, degli strumenti di lettura ed elaborazione della città contemporanea trasmessi dal corso di Urbanistica del primo anno, unitamente alla conoscenza degli elementi di tecnica urbanistica utili a muoversi con familiarità nei quadri normativi attivi nelle aree progetto. L’Atelier richiede inoltre che gli studenti possiedano i fondamenti di algebra lineare, calcolo differenziale e calcolo integrale acquisiti nel corso di Istituzioni di Matematiche.
L’Atelier affronta in chiave progettuale il tema della fragilita’ socio-spaziali dei territori di margine, caratterizzati da borghi, e piccole-medie aree urbane integrate in abiti naturali e rurali. La valenza fisica, culturale e sociale di questi territori è negletta dalla maggior parte dell’agire politico pubblico, la cui attenzione tende a rivolgersi prevalentemente verso le grandi aree urbane e metropolitane. L’obiettivo dell’atelier è di riflettere sulla dimensione territoriale di questi spazi, di comprenderne le dimensioni fisiche, funzionali e sociali, e di identificare azioni integrate di sviluppo locale nel quadro delle progettualita’ esistenti. In particolare, gli studenti sono chiamati ad identificare strategie integrate fisico-sociali di ridefinizione del welfare locale attraverso un agire progettuale che punti alla definizione spaziale e funzionale di azioni di infrastrutturazione fisica e architettonica (soft e hard) del territorio. Tale agenda progettuale si inserisce all’interno della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) dedicata alle fragilita’ territorali che affliggono questi particolari territori, specialmente in ambito montano. L’atelier coniuga tre dimensioni: (1) il territorio, come dimensione socio-fisico, insieme di risorse fisiche e immateriali derivanti da un accumulo storico, e allo stesso tempo orizzonte politico dell’intervento; (2) lo sviluppo locale, intesa come ambizione politico-progettuale finalizzata alla mobilitare risorse fisiche e di attori locali per un processo di rigenerazione territoriale, che tenga conto delle politiche esistenti e potenziali; e (3) il progetto, come azione strategica di ridisegno dei luoghi individuando interventi architettonici che abbiano la capacita’ di implementare (o contestare) il quadro politico piu’ ampio attraverso azioni di tipo puntuale o di rete, o attraverso una progettazione di natura temporanea che risponda alle esigenze spazio-culturali dei luoghi.
L'atelier, che ha come fine la messa a punto di un progetto composto da elaborati scritti e grafici, si basa su una serie di attività così riassumibili: visite esterne, finalizzate a conoscere il contesto e gli attori oggetto del caso studio progettuale; lezioni in aula, dedicate ad aspetti specifici delle tre discipline coinvolte nell'atelier (matematica, progettazione architettonica, urbanistica) in relazione agli obiettivi pedagogici del lavoro progettuale; esercitazioni e attività di progetto di gruppo; elaborazione degli elaborati grafici e scritti che compongono il progetto, oggetto della valutazione durante l'esame finale.
Testo di riferimento: De Rossi, A. (2018), Riabitare l’Italia. Le aree interne tra abbandoni e riconquiste, Roma, Donzelli Editore. Cersosimo, D., Donzelli, C. (2020), Manifesto per riabitare l’Italia, Roma, Donzelli Editore. Testi per approfondimenti: Carrosio G. (2019), I margini al centro. L'Italia delle aree interne tra fragilità e innovazione, Roma, Donzelli Editore. FEC. (2018), Foundational Economy: the infrastructure of everyday life, Manchester, Manchester University Press. Lysgård, H. K. (2016), The ‘actually existing’ cultural policy and culture-led strategies of rural places and small towns, Journal of Rural Studies, 44, 1–11. https://doi.org/10.1016/j.jrurstud.2015.12.014 OECD. (2013), Rural-Urban Partnerships: An Integrated Approach to Economic Development, https://doi.org/10.1787/9789264204812-en Rodríguez-Pose, A. (2018), The revenge of the places that don’t matter (and what to do about it), Cambridge Journal of Regions, Economy and Society, 11(1), 189–209. https://doi.org/10.1093/cjres/rsx024 Servillo, L. (2019), Tailored polities in the shadow of the state’s hierarchy. The CLLD implementation and a future research agenda, European Planning Studies. https://doi.org/DOI: 10.1080/09654313.2019.1569595 Zanon, B. (2014), Local Development in Fragile Areas: Re-territorialization Processes in an Alpine Community, International Planning Studies, 19(3–4), 335–358. https://doi.org/10.1080/13563475.2014.965247 https://enrd.ec.europa.eu/sites/enrd/files/enrd_publications/publi-enrd-rr-26-2018-it.pdf
Slides; Dispense; Materiale multimediale ;
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato grafico prodotto in gruppo; Elaborato scritto prodotto in gruppo; Elaborato progettuale in gruppo;
Exam: Compulsory oral exam; Group graphic design project; Group essay; Group project;
... Gli elaborati progettuali, grafici e testuali, saranno oggetto di discussione e revisione in itinere con la docenza durante tutto l’Atelier. L'esame finale consisterà nella presentazione e discussione della proposta progettuale sviluppata. In particolare si prevede di discutere i contenuti del progetto architettonico e urbanistico prodotto in rapporto al caso di studio oggetto dell'atelier, sintesi finali dei diversi contributi disciplinari delle scienze matematiche, urbanistiche, architettoniche. La valutazione, che rappresenterà una sintesi dei diversi contributi disciplinari presenti nell'atelier, avverrà: - per il 40% rispetto alle revisioni e discussioni delle analisi, interpretazioni e proposte progettuali sviluppate in itinere; - per il 60% rispetto alla discussione finale e alla qualità delle proposte e degli elaborati di progetto. I criteri di valutazione si riferiscono all’accertamento del raggiungimento dei seguenti obiettivi (coerentemente con i Risultati dell’apprendimento attesi sopra dichiarati): - un approccio integrato al progetto e al programma; - competenze nella lettura morfologica e funzionale degli insediamenti; - la capacità di sintetizzare il quadro di normative urbanistiche e delle politiche territoriali; - le competenze utili a riconoscere le relazioni tra ambiente fisico, aspetti funzionali, usi socio-culturali e gli elementi costitutivi del paesaggio in una logica progettuale; - l’attitudine alla sintesi dei ragionamenti svolti attraverso il progetto di territorio; - la capacità di mettere a punto proposte architettoniche di qualità. Tra gli elementi di valutazione vi sarà la capacità di rispettare le scadenze interne all’atelier e quindi di concludere il progetto nei tempi previsti. L’insufficienza anche in uno solo dei tre contributi non consente di superare l’Atelier.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
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