PORTALE DELLA DIDATTICA

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Atelier Città e Territorio E

01STDPM

A.A. 2023/24

Lingua dell'insegnamento

Italiano

Corsi di studio

Organizzazione dell'insegnamento
Didattica Ore
Lezioni 20
Esercitazioni in aula 40
Tutoraggio 35
Docenti
Docente Qualifica Settore h.Lez h.Es h.Lab h.Tut Anni incarico
Zoppello Marta
Atelier Città e Territorio E (Probabilità e statistica matematica)  
Ricercatore a tempo det. L.240/10 art.24-B MATH-04/A 20 0 0 0 4
Martin Sanchez Luis Antonio
Atelier Città e Territorio E (Urbanistica)  
Assegnista di Ricerca   42 18 0 0 3
Collaboratori
Espandi

Didattica
SSD CFU Attivita' formative Ambiti disciplinari
2023/24
L’Atelier Città e Territorio guida gli studenti nella progressiva esplorazione del progetto urbanistico e architettonico, visto nelle sue relazioni con le plurime dimensioni e significati della città. Attraverso i contributi disciplinari coordinati della Composizione Architettonica e Urbana, dell’Urbanistica e della Matematica, si propone il superamento dell’idea di progetto come configurazione di oggetti autonomi, ragionando piuttosto sulle relazioni tra progetto e territorio e sull’interazione tra sfera teorica, tecnica e pratica attraverso la quale si configura il progetto di territorio. Obiettivo è permettere agli studenti di sviluppare adeguate capacità di lettura del territorio e di prefigurazione progettuale, sperimentando configurazioni spaziali che mettano in gioco le dimensioni sociali, economiche, politiche e ambientali dei vari luoghi, alle diverse scale. In tal senso l’Atelier propone un ragionamento attorno a letture e interpretazioni critiche dello spazio fisico e sociale, costruzione di dialettiche tra visioni differenti, modelli insediativi e strategie di modificazione spaziale, ragionamenti su possibili impieghi dei dati quantitativi e loro rappresentazioni.
The “City and Territory” Studio introduces students to additional explorations of architectural design in relationships with the city, its different dimensions and meanings. Via coordinated disciplinary contributions of ‘Architectural and Urban Design’, ‘Urban Planning’ and ‘Probability and Statistics’, the studio intends to overcome the notion of spatial design as made of independent architectural objects. The studio’s aim is to unfold the relationships between urban and architectural design and its territory, as well as to establish linkages between theoretical, technical and practical spheres in the built space. The studio revolves around: ways of reading and interpreting space; potential of handling and using quantitative data, and their conventional visualization; tensions between prescriptive visions based on land uses and morphological codes.
In continuità con il percorso avviato durante il primo anno, prosegue nell’Atelier Città e Territorio la predisposizione del toolbox personale dello studente con ragionamenti sui riferimenti progettuali, la competenza normativa tecnica di base, la capacità di elaborare prefigurazioni spaziali alle varie scale e con strumenti di rappresentazione diversificati e adeguati agli obiettivi proposti. Gli avanzamenti attesi riguardano in particolare la capacità di lavorare, individualmente e in gruppo, sviluppando: • un approccio integrato al progetto e al programma: saper analizzare e interpretare criticamente insiemi urbani definiti rispetto a dimensioni più comprensive della città e dell’urbanizzazione contemporanei; • competenze nella lettura sociale, spaziale e ambientale degli insediamenti: saper riconoscere criticamente principi insediativi, pratiche dell’abitare e di costruzione dello spazio, dispositivi urbani funzionali ad elaborare e argomentare idee di progetto; • la capacità di utilizzare strumenti sintetici per la comprensione delle occasioni progettuali: capire il senso e significato degli indicatori statistico-quantitativi ed operare criticamente rispetto ad eventuali parametri assunti dai regolamenti esistenti (quali densità e standard urbanistici convenzionali) in funzione del progetto urbano; • le competenze utili a riconoscere le relazioni con la forma del suolo e gli elementi costitutivi del paesaggio in una logica progettuale. • l’attitudine alla sintesi dei ragionamenti svolti attraverso il progetto di architettura urbana, inteso come momento di discontinuità rispetto all’esistente.
Following on the first year experience, the City and Territory Studio enriches the student's personal toolbox with additional reasoning on design references, the basic competence in regulatory techniques, and skills in defining spatial layouts at different dimensions and in different scales. The expected learning outcomes concern specifically the ability to work, individually and in teams, developing: - an integrated approach to spatial design and programs: how urban agglomerations may be critically analyzed and interpreted with reference to broader understanding of the contemporary city and urbanization processes; - multifaceted competences in the morphological analysis of settlements: how to critically understand settlement’s functioning and spatial models, instrumental to elaboration and discussion of design ideas; - skills in handling quantitative tools to understand design opportunities: how to use statistical-quantitative indicators and operate critically with any parameters incorporated in the existing regulations (such as density and conventional urban standards), instrumental to urban design; - skills in recognizing, by means of design, the relationships between topography and the constituent elements of landscape; - an attitude to synthesize critical reasoning through urban design, intended as a moment of reconfiguration of what exists.
L’Atelier si costruisce a partire dalle competenze acquisite nel corso del primo anno “Istruzioni”. In particolare, l’Atelier presuppone che gli studenti abbiano acquisito le conoscenze critiche e progettuali di base dell’Atelier Fondamenti di Progettazione, degli strumenti di lettura ed interpretazione dei caratteri e problemi della città contemporanea trasmessi dal corso di Urbanistica del primo anno. L’Atelier richiede inoltre che gli studenti possiedano i fondamenti di algebra lineare, calcolo differenziale e calcolo integrale acquisiti nel corso di Istituzioni di Matematiche.
The studio builds upon the skills that students gained in the first year "Instructions" program. In particular, the studio assumes that students have acquired: the basic critical understanding and design knowledge of the first year Architecture Design Studio; the analytical tools to understand and elaborate on the contemporary city developed in the first year Urban Planning course, together with the knowledge of elements of urban planning technique. The studio also requires that students possess the fundamentals of linear algebra, differential and integral calculus acquired during the Calculus course.
L’Atelier avrà come osservatorio privilegiato porzioni di aree urbane, ai margini del tessuto consolidato, prossime al centro storico, caratterizzate da problemi di “smagliatura”. Il riferimento è alle periferie storiche, dove la qualità urbana e architettonica, valori paesistici, affaccio sui fiumi e la presenza di ambiti estesi di futura trasformazione favoriscono prefigurazioni morfologiche per una trasformazione ancora attesa. In questa direzione, verranno sollecitati approfondimenti molteplici, coinvolgendo le discipline che afferiscono all’atelier, per riflettere sui modi della trasformazione in tessuti storici “deboli”, ricchi di valori diffusi ma anche “minori”, per sperimentare vie praticabili nella conservazione dei caratteri esistenti e nella costruzione di nuove immagini “compatibili”. Sarà poi indagato lo spazio che esiste fra le possibili contraddizioni tra l’obiettivo di ricostituire nuovi paesaggi urbani, anche sovvertendo gli attuali schemi morfologici e l’obiettivo di conservare i caratteri e gli elementi della preesistenza. Così l’eterogeneità del tessuto misto, nelle sue tipologie edilizie e in alcuni elementi del suo impianto rispetto alla trama regolare della città antica, può essere considerata come fattore di disturbo rispetto alla qualità urbana o invece come elemento positivo, perché facilita funzioni e modalità differenti rispetto al rigore dell’esistente. E ancora i linguaggi omogenei del passato e le figure diversificate delle nuove costruzioni possono suggerire interventi che reinterpretino l’immagine storica con usi inediti oppure che avanzino immagini alternative e in contrasto. Il confronto e l’eventuale classificazione dei diversi argomenti offrirà suggerimenti e indicherà percorsi per la modificazione urbana. La diversità di tipologie e di linguaggi che caratterizza la città contemporanea si ritrova già compiuta nei tessuti misti storici, anche se all’interno di una configurazione densa di ricorrenze e di richiami verso l’omogeneità: le scelte del mutamento dovranno restituire proposte che contribuiscano ad arricchire la qualità del luogo, che non ne distruggano il carattere composito e la coerenza dell’immagine. Le diverse soluzioni avanzate saranno via via verificate nella loro fattibilità architettonica e urbanistica, simulando i modi e le procedure della modificazione reale. I percorsi seguiti potranno confrontarsi con i futuri programmi di riassetto delle aree e suggerire nuovi disegni e strategie per le pratiche reali di trasformazione urbana.
The Atelier will focuse on portions of urban areas, on the edge of the consolidated fabric, close to the historic centre, characterized by problems of "stretch marks". The reference is to the historical peripheries, where the urban and architectural quality, landscape values, overlooking the rivers and the presence of large areas of future transformation favor morphological prefigurations for a transformation still expected. In this direction, multiple in-depth studies will be encouraged, involving the disciplines that belong to the atelier, to reflect on the ways of transformation into "weak" historical fabrics, rich in widespread but also "minor" values, to experiment with practicable ways of preserving existing features and building new "compatible" images. It will then investigate the space that exists between the possible contradictions between the objective of reconstituting new urban landscapes, also by subverting current morphological patterns and the objective of preserving the characters and elements of pre-existence. Thus the heterogeneity of the mixed fabric, in its building typologies and in some elements of its layout with respect to the regular pattern of the ancient city, can be considered as a disturbing factor with respect to urban quality or instead as a positive element, because it facilitates different functions and modalities with respect to the rigour of the existing. Moreover, the homogeneous languages of the past and the diversified figures of the new constructions can suggest interventions that reinterpret the historical image with new uses or that advance alternative and contrasting images. The comparison and possible classification of the different topics will offer suggestions and indicate paths for urban modification. The diversity of typologies and languages that characterize the contemporary city can already be found in the mixed historical fabrics, even if within a dense configuration of recurrences and calls towards homogeneity: the choices of change will have to return proposals that contribute to enrich the quality of the place, that do not destroy the composite character and coherence of the image. The various advanced solutions will be gradually verified in their architectural and urban planning feasibility, simulating the ways and procedures of real modification. The paths followed will be able to compare with future plans for the reorganization of the areas and suggest new designs and strategies for real practices of urban transformation.
L’organizzazione dell’Atelier prevede un primo momento di ricognizione rispetto al territorio di indagine proposto: si effettuerà quindi un sopralluogo collettivo per mettere in evidenza alcuni aspetti del territorio e per dialogare con alcuni attori utili a restituire diversificate dinamiche sociali, politiche e culturali. Seguirà una fase di analisi collettiva del territorio orientata a individuare i caratteri ambientali, sociali e architettonici preponderanti e restituire una lettura critica e innovativa. In seguito i diversi gruppi sceglieranno un’area sulla quale testare specifiche strategie di progetto e sviluppare ipotesi di intervento basate su dati statistici utili ad intraprendere l’attività di progetto. La proposta progettuale prevederà un confronto senza soluzione di continuità tra scala architettonica e urbanistica. Obiettivo dell’Atelier sarà quello di stabilire un discorso di continuità, costantemente messo in crisi e ridefinito, tra scale e aspetti diversi del progetto architettonico e urbano.
The studio setup foresees a first survey phase with respect to the proposed project area: a collective survey will be carried out in order to highlight several features of the territory and to undertake a dialogue with actors representing different social, political and cultural domain of the territory. Then, it follows a phase of collective analysis of the territory aimed at identifying the predominant environmental, social and architectural features and returning a critical and innovative reading. Afterwards the studio groups will choose an area on which to test specific project strategies and develop intervention hypotheses based on statistical data useful for undertaking the project activity. For this purpose, the project proposal will imply strong continuity between architectural and urban scale. Overall aim of the studio is to undertake design as a constantly challenged and redefined practice involving different scales and features of architecture and urban planning.
Joseph Rikvert, La seduzione del luogo, Einaudi, 2008 Francoise Choay, L'urbanisme, utopies et réalités: Une anthologie, Essais, 2014 Armando Baietto, Riccarda Rigamonti, Tessuti misti nella città compatta, Celid, 2003 Armando Baietto, Il Maglificio Calzificio Torinese e le OGR a Torino. I valori del costruito nell’esperienza del progetto. I valori del costruito nell’esperienza del progetto, in: Chiara Ronchetta e Marco Trisciuglio (a cura di), Progettare per il Patrimonio Industriale, Celid, 2008 Carlos Martì Aris, Le variazioni dell’Identità, Città studi, 2012 Becchi Ada, Bianchetti Cristina, Indovina Francesco e Ceccarelli Paolo(2015). La città del XXI secolo. Ragionando con Bernardo Secchi. Milano: Franco Angeli. Bianchetti, Cristina, Cogato Lanza, Elena, Kercuku, Agim Enver, Sampieri, Angelo, Voghera, Angioletta (eds.) (2015). Territories in crisis. Architecture and Urbanism Facing Changes in Europe. Berlin: Jovis Verlag. Calafati Antonio G. (2012). Le città della Terza Italia. Evoluzione strutturale e sviluppo economico. Milano, Franco Angeli Dutto, Andrea Alberto, Palma, Riccardo (eds.) (2016). Tracciare piani, disegnare carte: architettura, cartografia e macchine di progetto. Torino: Accademia University press. Forty, Adrian (2014). Parole e edifici: un vocabolario per l'architettura moderna. Bologna: Pendragon. Heckmann, Oliver, Schneider, Friederike, Zapel, Eric (eds.) (2017). Floor plan manual housing. Basel: Birkhäuser. Pasqui, Gabriele (2018). La città, i saperi, le pratiche. Milano: Donzelli. Nel corso dell’Atelier i docenti indicheranno ulteriori riferimenti bibliografici in relazione alle specifiche comunicazioni e agli sviluppi progettuali.
Joseph Rikvert, La seduzione del luogo, Einaudi, 2008 Francoise Choay, L'urbanisme, utopies et réalités: Une anthologie, Essais, 2014 Armando Baietto, Riccarda Rigamonti, Tessuti misti nella città compatta, Celid, 2003 Armando Baietto, Il Maglificio Calzificio Torinese e le OGR a Torino. I valori del costruito nell’esperienza del progetto. I valori del costruito nell’esperienza del progetto, in: Chiara Ronchetta e Marco Trisciuglio (a cura di), Progettare per il Patrimonio Industriale, Celid, 2008 Carlos Martì Aris, Le variazioni dell’Identità, Città studi, 2012 Becchi Ada, Bianchetti Cristina, Indovina Francesco e Ceccarelli Paolo(2015). La città del XXI secolo. Ragionando con Bernardo Secchi. Milano: Franco Angeli. Bianchetti, Cristina, Cogato Lanza, Elena, Kercuku, Agim Enver, Sampieri, Angelo, Voghera, Angioletta (eds.) (2015). Territories in crisis. Architecture and Urbanism Facing Changes in Europe. Berlin: Jovis Verlag. Calafati Antonio G. (2012). Le città della Terza Italia. Evoluzione strutturale e sviluppo economico. Milano, Franco Angeli Dutto, Andrea Alberto, Palma, Riccardo (eds.) (2016). Tracciare piani, disegnare carte: architettura, cartografia e macchine di progetto. Torino: Accademia University press. Forty, Adrian (2014). Parole e edifici: un vocabolario per l'architettura moderna. Bologna: Pendragon. Heckmann, Oliver, Schneider, Friederike, Zapel, Eric (eds.) (2017). Floor plan manual housing. Basel: Birkhäuser. Pasqui, Gabriele (2018). La città, i saperi, le pratiche. Milano: Donzelli. In the course of the studio, further bibliographical references will be provided in relation to specific communications and design issues.
Slides; Dispense; Materiale multimediale ;
Lecture slides; Lecture notes; Multimedia materials;
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato grafico prodotto in gruppo; Elaborato progettuale in gruppo;
Exam: Compulsory oral exam; Group graphic design project; Group project;
... Frequentare l’Atelier è condizione richiesta per accedere all’esame. La valutazione consisterà nel raggiungimento degli obiettivi proposti dall’Atelier in forma sia individuale che di gruppo. A tal fine verrà effettuato un colloquio orale che sarà strutturato in un momento di discussione aperta a tutta la classe e che si comporrà di due momenti: una prima parte di presentazione, da parte del gruppo di lavoro, del proprio percorso e degli obiettivi progettuali, delle scelte effettuate, delle strategie e delle risposte prefigurative del progetto redatto anche rispetto ad una lettura del territorio a scala vasta, per testare la capacità di lavorare in team e di elaborare una proposta progettuale condivisa e strutturata; una seconda parte invece avrà come obiettivo quello di valutare le abilità e le competenze individuali acquisite, indagando gli strumenti del progetto, le scale di rappresentazione, la capacità critica delle scelte prefigurative e i riferimenti progettuali acquisiti durante il percorso anche a partire dalle esercitazioni proposte durante lo svolgimento dell’atelier.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
Exam: Compulsory oral exam; Group graphic design project; Group project;
Attendance at the Atelier is a fundamental condition for successfully developing the planned activities. At the end of the Atelier there will be a moment of presentation of the works carried out with collective discussion and final evaluation. The final exam will consist in the presentation and discussion of the developed project. Although the Atelier activity provides for the possibility of working in groups of 3 students, the final evaluation is always individual and also takes into account ongoing reviews and discussions, intermediate evaluations, individual participation throughout the duration of the Atelier.
In addition to the message sent by the online system, students with disabilities or Specific Learning Disorders (SLD) are invited to directly inform the professor in charge of the course about the special arrangements for the exam that have been agreed with the Special Needs Unit. The professor has to be informed at least one week before the beginning of the examination session in order to provide students with the most suitable arrangements for each specific type of exam.
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