L'insegnamento fornisce conoscenze teoriche e pratiche che ambiscono a sviluppare la capacità critica degli studenti nel leggere azioni e politiche trasformative dei luoghi. Si mira a far acquisire abilità e conoscenze proprie di un fare interdisciplinare che si sviluppa in rapporto alla città e al territorio.
Due sono i riferimenti generali:
(a) Un approccio non dogmatico alla pianificazione: si basa sull'acquisizione di un orientamento di governo che rimanda ad un vasto insieme di pratiche e linguaggi, mai neutrali rispetto ai valori e alle scelte. Le competenze riguardano la lettura critica dei luoghi, le interpretazioni delle problematiche fisiche, ambientali e sociali e della pianificazione di azioni trasformative, attraverso la comprensione degli obiettivi strategici e delle narrazioni esplicite e implicite delle politiche, e la capacità di decifrare strumenti e quadri normativi per azioni di governo del territorio. Si presta attenzione ai problemi e ai modelli con cui questi temi vengono affrontati, sia in letteratura che in pratica.
(b) Una interpretazione interdisciplinare degli spazi urbani e territoriali: l’insegnamento è orientato a costruire negli studenti l’abilità a trattare una nozione complessa di spazio, inteso come snodo problematico tra caratteri fisici e sociali, usi e poteri, e in una logica multiscalare. L’obiettivo di questo insegnamento è dare allo studente l’occasione di concludere il suo percorso triennale con un approfondimento critico delle politiche e delle pratiche attraverso cui le amministrazioni pubbliche guidano i processi di trasformazione urbana e territoriale.
In sintesi, l'insegnamento mira a sviluppare le competenze culturali di base perchè il "tecnico del territorio" sia in grado di collaborare con specialisti diversi e che gli consenta di comprenderne i linguaggi e di operare in gruppi multidisciplinari.
The teaching provides theoretical and practical knowledge that aims to develop students' critical ability in reading transformative actions and spatial policies. It fosters the acquisition of interdisciplinary skills and knowledge about urban areas and territories.
There are two broad attitudes:
(a) A non-dogmatic approach to planning: the acquisition of a planning mindset that handles a vast array of practices and languages, which are never neutral to values and choices. The competencies concern critical reading of places, interpretations of physical, environmental, and social issues, and of planning transformative actions, through the understanding of strategic objectives and explicit and implicit narratives of policies, and the capacity to decipher tools and regulatory frameworks for planning action. Attention is paid to the problems and models with which these issues are addressed, both in literature and in practice.
(b) An interdisciplinary interpretation of urban and territorial spaces: the teaching is aimed at building students' ability to deal with a complex notion of space, understood as a problematic junction between physical and social characteristics, uses and powers, and multi-scalar perspective. The objective of this course is to give the student the opportunity to conclude her/his three-year course with a critical understanding of policies and practices through which public administrations guide the processes of urban and territorial transformation.
In summary, the teaching aims to develop basic cultural skills of the "technician of the territory", to collaborate with different specialists and understand their languages, working in multidisciplinary groups.
L'insegnamento affronta in modo ampio, aperto e non dogmatico il tema della pianificazione del territorio. A tal proposito, prende a riferimento da un lato il dibattito sull’urbanistica e sulla pianificazione, e il suo sviluppo come ambito di pratiche e di conoscenza dedicata alla gestione dell’uso del suolo; dall’altro investiga i vari temi di politica urbana e territoriale che ampliano l’ambito disciplinare che gli studenti affronteranno nella loro futuro professionale. L'insegnamento pone gli studenti al centro della ricchezza e della complessità disciplinare delle progettualità urbanistiche, costituita da ambiti tematici molteplici che caratterizzano la gestione dello spazio contemporaneo. In particolare, l'insegnamento distinguerà tra piani, politiche e progetti che investono lo spazio urbano e territoriale.
Un atteggiamento interdisciplinare permette di sviluppare una combinazione originale di contributi teorici e applicativi legati ai temi più impellenti e che costituiscono le sfide della nostra società.
Se da un lato, si guarderà alla tradizione disciplinare, e come alcune tematiche abbiano avuto un’evoluzione nell’arco degli ultimi decenni, dall’altro lato si farà riferimento all’agenda contemporanea e alle questioni teoriche e interpretative che vengono richieste.
Una prospettiva internazionale e europeista permetterà di inquadrare iniziative dedicate a temi specifici quali l’economia circolare, le politiche smart, le politiche della casa, l’innovazione sociale, guardando sia ad iniziative prettamente urbane, sia all’agenda dedicata a territori a minor densità urbana e di margine.
Al termine periodo didattico, ci si attende che lo studente abbia:
(a) acquisito conoscenze sugli argomenti proposti;
(b) rafforzato la sua capacità di sviluppare un approfondimento critico su un tema specifico, di condurre una ricerca bibliografica, di organizzare l’istruttoria su un tema importante afferente alle politiche e ai progetti urbanistici;
(c) migliorato la sua capacità di utilizzare gli strumenti di narrazione di un tema attraverso materiali adeguati (da un testo scientifico alla rappresentazione cartografica, dalle schematizzazioni diagrammatiche agli elaborati digitali, ecc.) con l'uso di tecnologie adeguate.
Il corso affronta in modo ampio, aperto e non dogmatico il tema della pianificazione del territorio. A tal proposito, prende a riferimento da un lato il dibattito sull’urbanistica e sulla pianificazione, e il suo sviluppo come ambito di pratiche e di conoscenza dedicata alla gestione dell’uso del suolo; dall’altro investiga i vari temi di politica urbana e territoriale che ampliano l’ambito disciplinare che gli studenti affronteranno nella loro futuro professionale. Il corso pone gli studenti al centro della ricchezza e della complessità disciplinare delle progettualità urbanistiche, costituita da ambiti tematici molteplici che caratterizzano la gestione dello spazio contemporaneo. In particolare, il corso distinguerà tra piani, politiche e progetti che investono lo spazio urbano e territoriale.
Un atteggiamento interdisciplinare permette di sviluppare una combinazione originale di contributi teorici e applicativi legati ai temi più impellenti e che costituiscono le sfide della nostra società.
Se da un lato, si guarderà alla tradizione disciplinare, e come alcune tematiche abbiano avuto un’evoluzione nell’arco degli ultimi decenni, dall’altro lato si farà riferimento all’agenda contemporanea e alle questioni teoriche e interpretative che vengono richieste.
Una prospettiva internazionale e europeista permetterà di inquadrare iniziative dedicate a temi specifici quali l’economia circolare, le politiche smart, le politiche della casa, l’innovazione sociale, guardando sia ad iniziative prettamente urbane, sia all’agenda dedicata a territori a minor densità urbana e di margine.
Al termine del corso ci si attende che lo studente abbia:
(a) acquisito conoscenze sugli argomenti proposti;
(b) rafforzato la sua capacità di sviluppare un approfondimento critico su un tema specifico, di condurre una ricerca bibliografica, di organizzare l’istruttoria su un tema importante afferente alle politiche e ai progetti urbanistici;
(c) migliorato la sua capacità di utilizzare gli strumenti di narrazione di un tema attraverso materiali adeguati (da un testo scientifico alla rappresentazione cartografica, dalle schematizzazioni diagrammatiche agli elaborati digitali, ecc.) con l'uso di tecnologie adeguate.
L'insegnamento si pone in continuità ideale con “Fondamenti di urbanistica e pianificazione” (1° anno, 1° p.d.), per due motivi:
- prende in esame il dibattito a partire dal trentennio del dopo guerra del secolo scorso;
- assume un’impostazione internazionale, e non relegata alle vicende italiane, le quali però vengono utilizzate da contrappunto per contestualizzare una trasformazione del sapere tecnico che dipende da mutamenti socioeconomici, culturali e politici più ampi e complessi.
Si prevede che lo studente abbia buone conoscenze generali degli aspetti istituzionali e normativi della pianificazione del territorio e delle tematiche relative ai processi di sviluppo urbano e locale.
The course deals with spatial planning in a broad, open, and non-dogmatic way. It takes as a reference on the one hand the spatial planning debate and its development as an area of practice and knowledge dedicated to land use transformation; on the other hand, it investigates the various issues of urban and territorial policy that broaden the disciplinary boundaries, which the students will face in their professional future. The course places students at the center of the richness and the disciplinary complexity of spatial planning, which is made up of multiple thematic areas that characterize the governance of contemporary space. The course will distinguish between plans, policies, and projects that affect urban and territorial space.
An interdisciplinary attitude allows defining an original combination of theoretical and applicative contributions linked to the most pressing issues, which constitute the more pressing societal challenges.
If on the one hand, we will look at the disciplinary tradition, and how some issues have evolved over the last few decades, on the other hand, we will refer to the contemporary agenda and to the theoretical and interpretative issues that are required.
An international and European perspective will make it possible to frame initiatives dedicated to specific issues such as the circular economy, smart policies, housing policies, and social innovation, looking at both urban issues and the agendas dedicated to fragile and lower-density areas.
At the end of the course the student is expected to have:
(a) acquired knowledge on the proposed topics;
(b) strengthened its ability to develop a critical study on a specific topic, conduct a bibliographic search, organize the investigation on an important issue relating to spatial planning and policy;
(c) improved his ability to use the narrative tools of a theme through suitable materials (from a scientific text to cartographic representation, from diagrammatic schematizations to digital drawings, etc.) with the use of adequate technologies.
L'insegnamento fornisce agli studenti un quadro concettuale di riferimento per contestualizzare i problemi e gli orientamenti tecnici e politici contemporanei della pianificazione, approfondendo i temi proposti attraverso due moduli:
(a) una ricostruzione dell’evoluzione del sapere tecnico negli ultimi 50 anni, e di come la questione dell’azione pubblica nel governo del territorio si sia diversificata in una gamma di approcci e di profili disciplinari, intrecciando contesti istituzionali, fasi storiche e orientamenti socio-politici;
(b) un portfolio ragionato di ambiti teorici in cui collocare le scuole di pensiero in relazione al significato ontologico e all’apparato epistemologico della pianificazione, intesa come sapere tecnico (o insieme di saperi tecnici) funzionale al governo del territorio.
Il peso di questi due contributi è paritario, e si attesata su 30CFU per parte.
Il corso fornisce agli studenti un quadro concettuale di riferimento per contestualizzare i problemi e gli orientamenti tecnici e politici contemporanei della pianificazione, approfondendo i temi proposti attraverso due moduli:
(a) una ricostruzione dell’evoluzione del sapere tecnico negli ultimi 50 anni, e di come la questione dell’azione pubblica nel governo del territorio si sia diversificata in una gamma di approcci e di profili disciplinari, intrecciando contesti istituzionali, fasi storiche e orientamenti socio-politici;
(b) un portfolio ragionato di ambiti teorici in cui collocare le scuole di pensiero in relazione al significato ontologico e all’apparato epistemologico della pianificazione, intesa come sapere tecnico (o insieme di saperi tecnici) funzionale al governo del territorio.
L'insegnamento è articolato in lezioni frontali, esercitazioni, e dibattiti collegiali.
Le lezioni fondamentali verranno sostenute dal docente in carica, mentre per quelle dedicate agli approfondimenti tematici, si cercherà di invitare a discuterne esperti di varia natura, da professionisti ad amministratori comunali a docenti esterni. Gli studenti sono invitati a discutere collegialmente i temi di approfondimento tematico del corso.
L’esercitazione prevede una esposizione in classe e una partecipazione / dibattito attivo del resto degli studenti. L’esercitazione viene svolta in maniera singola o in massimo due persone (in funzione del numero complessivo). Il tema di approfondimento da presentare alla classe viene affrontato attraverso una esplorazione del dibattito teorico che lo caratterizza, una presentazione di un caso applicativo, e la lettura critica dei suoi tratti essenziali.
Lezioni ed esercitazioni pesano per circa il 50% ciascuno.
Il corso è articolato in lezioni frontali, esercitazioni, e dibattiti collegiali.
Le lezioni fondamentali del corso verranno sostenute dal docente in carica, mentre per quelle dedicate agli approfondimenti tematici, si cercherà di invitare a discuterne esperti di varia natura, da professionisti ad amministratori comunali a docenti esterni. Gli studenti sono invitati a discutere collegialmente i temi di approfondimento tematico del corso.
L’esercitazione prevede una esposizione in classe e una partecipazione / dibattito attivo del resto degli studenti. L’esercitazione viene svolta in maniera singola o in massimo due persone (in funzione del numero complessivo). Il tema di approfondimento da presentare alla classe viene affrontato attraverso una esplorazione del dibattito teorico che lo caratterizza, una presentazione di un caso applicativo, e la lettura critica dei suoi tratti essenziali. L’esercitazione pesa per un terzo del carico di lavoro del corso.
Alcuni dei testi riportati di seguito saranno di supporto ai temi trattati nel corso e nelle esercitazioni:
Allmendinger Ph., Tewdwr-Jones M., 2001, Planning Futures: New Directions for Planning Theory, CRC Press.
Allmendinger, P. (2009). Planning theory. Basingstoke: Palgrave MacMillan.
Bobbio L., 1996, La democrazia non abita a Gordio, Milano: Franco Angeli, cap. 1.
Brenner, N., Peck, J., & Theodore, N. (2010). Variegated neoliberalization: geographies, modalities, pathways. Global networks, 10(2), 182-222.
Fainstein, S. S. (2000). New directions in planning theory. Urban affairs review,35(4), 451-478.
Faludi A., Salet W., 2000, The revival of strategic planning, Royal Netherlands Academy of Arts and Sciences.
Friedmann, J. (1993). Pianificazione e dominio pubblico. Dalla conoscenza all'azione (Vol. 145). Edizioni Dedalo.
Gabellini P. (2018) Le mutazioni dell'urbanistica. Principi, tecniche, competenze. Carocci editore.
Gaeta et al., (2018), Governo del territorio e pianificazione spaziale, Torino: Città Studi
Haddock, S. V., & Mingione, E. (2017). Innovazione sociale e città. Sociologia urbana e rurale.
Harvey, D. (2007). A brief history of neoliberalism. Oxford University Press, USA.
Martinelli, F. (Ed.). (2005). La pianificazione strategica in Italia e in Europa. Metodologie ed esiti a confronto. FrancoAngeli.
Mitchell, D. (2003). The right to the city: Social justice and the fight for public space. Guilford press.
Palermo, A. (2011). Il territorio tra" strutture" e" strategie". Strutturazioni territoriali e criteri della pianificazione strategica per la definizione di modelli di sviluppo locale per centri di medie e piccole dimensioni. FrancoAngeli.
Rydin Y. (2021) Theory In Planning Research, Palgrave Macmillan.
Vicari, S., & Moulaert, F. (2009). Innovazione sociale e sviluppo integrato del territorio.
Alcuni dei testi riportati di seguito saranno di supporto ai temi trattati nel corso e nelle esercitazioni:
Allmendinger Ph., Tewdwr-Jones M., 2001, Planning Futures: New Directions for Planning Theory, CRC Press.
Allmendinger, P. (2009). Planning theory. Basingstoke: Palgrave MacMillan.
Bobbio L., 1996, La democrazia non abita a Gordio, Milano: Franco Angeli, cap. 1.
Brenner, N., Peck, J., & Theodore, N. (2010). Variegated neoliberalization: geographies, modalities, pathways. Global networks, 10(2), 182-222.
Fainstein, S. S. (2000). New directions in planning theory. Urban affairs review,35(4), 451-478.
Faludi A., Salet W., 2000, The revival of strategic planning, Royal Netherlands Academy of Arts and Sciences.
Friedmann, J. (1993). Pianificazione e dominio pubblico. Dalla conoscenza all'azione (Vol. 145). Edizioni Dedalo.
Gabellini P. (2018) Le mutazioni dell'urbanistica. Principi, tecniche, competenze. Carocci editore.
Gaeta et al., (2018), Governo del territorio e pianificazione spaziale, Torino: Città Studi
Haddock, S. V., & Mingione, E. (2017). Innovazione sociale e città. Sociologia urbana e rurale.
Harvey, D. (2007). A brief history of neoliberalism. Oxford University Press, USA.
Martinelli, F. (Ed.). (2005). La pianificazione strategica in Italia e in Europa. Metodologie ed esiti a confronto. FrancoAngeli.
Mitchell, D. (2003). The right to the city: Social justice and the fight for public space. Guilford press.
Palermo, A. (2011). Il territorio tra" strutture" e" strategie". Strutturazioni territoriali e criteri della pianificazione strategica per la definizione di modelli di sviluppo locale per centri di medie e piccole dimensioni. FrancoAngeli.
Rydin Y. (2021) Theory In Planning Research, Palgrave Macmillan.
Vicari, S., & Moulaert, F. (2009). Innovazione sociale e sviluppo integrato del territorio.
Libro di esercitazione; Materiale multimediale ;
Practice book; Multimedia materials;
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato scritto individuale;
Exam: Compulsory oral exam; Individual essay;
...
Risultati di apprendimento attesi
- Comprensione degli argomenti trattati e abilità di riflettere sui differenti approcci alla pianificazione del territorio.
- Capacità di comprendere un testo di teoria della pianificazione e le sue posizioni critiche, ed utilizzare adeguati esempi nello spiegare le sue argomentazioni.
- Capacità di approfondire un tema di pianificazione a scelta, utilizzando la letteratura fornita ed esplorando il dibattito italiano ed internazionale, mostrando posizioni anche contraddittorie.
Criteri, regole e procedure per l'esame
L’esame è volto ad accertare la conoscenza degli argomenti elencati nel programma ufficiale dell'insegnamento e la capacità di applicare le teorie di pianificazione del territorio.
Le valutazioni sono espresse in trentesimi e l’esame è superato se la votazione riportata è di almeno 18/30.
Il voto è dato dalla somma di tre valutazioni, riguardando le seguenti tre componenti:
(1) Esercitazione e discussione collegiale. Le studentesse e gli studenti, da sol* o in gruppi da 2, sono chiamati a: (a) identificare un tema di approfondimento; (b) ricostruirne il dibattito teorico e applicativo; (c) articolare una presentazione di fronte alla classe e discuterne i contenuti.
2) Saggio di approfondimento su uno dei temi trattati in aula. Il documento dovrà essere di 3000 parole circa, e costituirà una breve revisione bibliografica del tema.
3) Esame Orale. L’esame prevede una breve conversazione, con una domanda di approfondimento di uno dei due temi affrontati nei propri lavori (Esercitazione, o Saggio) e una dedicata ad un argomento trattato nel programma (evoluzione del pensiero disciplinare, e/o approfondimento teorico).
Ogni componente dell’esame vale 10 punti. Si terrà conto anche della partecipazione al dibattito in aula.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
Exam: Compulsory oral exam; Individual essay;
Tre componenti:
(1) Esercitazione e discussione collegiale. Le studentesse e gli studenti, da sol* o in gruppi da 2, sono chiamati a: (a) identificare un tema di approfondimento; (b) ricostruirne il dibattito teorico e applicativo; (c) articolare una presentazione di fronte alla classe e discuterne i contenuti.
2) Saggio di approfondimento su uno dei temi trattati in aula. Il documento dovrà essere di 3000 parole circa, e costituirà una breve revisione bibliografica del tema.
3) Esame Orale. L’esame prevede una breve conversazione, con una domanda di approfondimento di uno dei due temi affrontati nei propri lavori (Esercitazione, o Saggio) e una dedicata ad un argomento trattato nel programma (evoluzione del pensiero disciplinare, e/o approfondimento teorico).
Ogni componente dell’esame vale 10 punti. Si terrà conto anche della partecipazione al dibattito in aula.
In addition to the message sent by the online system, students with disabilities or Specific Learning Disorders (SLD) are invited to directly inform the professor in charge of the course about the special arrangements for the exam that have been agreed with the Special Needs Unit. The professor has to be informed at least one week before the beginning of the examination session in order to provide students with the most suitable arrangements for each specific type of exam.