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Progettazione ecocompatibile dell'architettura B

01VNRPX

A.A. 2023/24

Lingua dell'insegnamento

Italiano

Corsi di studio

Organizzazione dell'insegnamento
Didattica Ore
Lezioni 13
Esercitazioni in aula 27
Tutoraggio 23,5
Docenti
Docente Qualifica Settore h.Lez h.Es h.Lab h.Tut Anni incarico
Dini Roberto
Progettazione ecocompatibile dell'architettura B (Composizione architettonica e urbana)
Professore Associato CEAR-09/A 13 27 0 0 4
Serra Valentina
Progettazione ecocompatibile dell'architettura B (Fisica tecnica ambientale)
Professore Ordinario IIND-07/B 6,5 13,5 0 0 4
Thiebat Francesca
Progettazione ecocompatibile dell'architettura B (Tecnologia dell'architettura)
Professore Associato CEAR-08/C 13 27 0 0 4
Collaboratori
Espandi

Didattica
SSD CFU Attivita' formative Ambiti disciplinari
2023/24
L’Atelier affronta il tema del progetto con un’attenzione specifica alle ricadute che la sostenibilità ha sulla costruzione dell’architettura in relazione al rapporto con l’ambiente e con la forma urbana e territoriale. Il concetto di sostenibilità è qui inteso nell’accezione oggi accettata dalla comunità scientifica, la quale include - accanto a valutazioni legate a indicatori e parametri quantitativi – anche considerazioni più ampie, connesse alle implicazioni culturali e sociali del progetto; tale concetto viene declinato alla scala dell’edificio e alla scala del paesaggio costruito e naturale. Per poter affrontare il tema dell’ecocompatibilità, con particolare attenzione alle risorse e ai vincoli presenti, l’Atelier assume come oggetto di studio il progetto di un organismo edilizio in relazione alle peculiarità del contesto ambientale, culturale, economico, sociale e paesaggistico circostante. Il processo progettuale sarà sviluppato in relazione agli aspetti funzionali, distributivi, costruttivi e di linguaggio, sempre in relazione agli spazi pertinenziali, allo spazio aperto nelle sue diverse articolazioni, ai luoghi di aggregazione e a quelli della mobilità, all’ambiente e al paesaggio costruito. L’atelier sarà caratterizzato dalla definizione di un iter progettuale che a partire dalla scala insediativa, passa attraverso la scala dell’edificio ed arriva infine al dettaglio secondo un processo in cui dimensione insediativa, architettonica, costruttiva e tecnologica sono fortemente interconnesse.
The Atelier is based on design activity specifically focused on the effects that sustainability has on the architectural design process. The concept of sustainability is assumed in the meaning accepted by the scientific community, which includes broader considerations, connected to the cultural and social implications of the project, alongside assessment indicators and quantitative parameters. T; this concept is here expressed both at the building scale and at the scale of built and natural landscape. To address the issue of green building design, the Atelier takes as its object of study a building system and its relationship with the peculiarities of the surrounding environmental, cultural, economic, social and landscape context, taking into account the resources and constraints of the site. The design process will be focused on the functional, spatial, constructive and linguistic aspects, related to the relevant spaces, the external space in its various expressions, the places of aggregation and mobility, and the natural and built environment. The atelier will be characterized by the definition of a design process that starts from the settlement scale, passes through the building scale and finally reaches the detail according to a process in which the settlement, architectural, construction and technological dimensions are strongly interconnected.
L’atelier si propone di trasmettere conoscenze utili ad elaborare: • Un approccio conoscitivo in cui siano coniugati gli aspetti storico-culturali, socio-economici, architettonici e ambientali, con la capacità di riconoscere e interagire con i principali parametri caratterizzanti l’area di progetto; sia sotto il profilo del rapporto tra ambiente e forme edilizie presenti e previste, sia sotto l’aspetto della corretta comprensione delle risorse materiali e immateriali, naturali e dell’ambiente fisico (clima, luce, suono, sistema del verde ecc.) caratterizzanti il contesto esistente. • Una valutazione di eco-compatibilità delle diverse opzioni di progetto e le modalità di comunicazione ottimali delle scelte progettuali e tecnologiche Le abilità che lo studente deve acquisire sono indirizzate a: • la realizzazione di un progetto di insieme dell’area oggetto di esercitazione, svolto tenendo in specifica considerazione: il contesto specifico e le condizioni al contorno (risorse, vincoli e eventuali vulnerabilità, per es. di tipo climatico), la sostenibilità socio-culturale, ambientale ed economica, la tipologia di utenza, la qualità del costruito in generale e, in particolare, la relazione tra il sito esistente e le parti di nuova progettazione, l’interazione tra edifici, spazi aperti e sistema dei servizi; • la definizione di un organismo edilizio, le cui scelte progettuali devono discendere da una elaborazione progettuale consapevole in relazione agli aspetti funzionali, distributivi, costruttivi e di linguaggio e devono prestare specifica attenzione all’ecocompatibilità attraverso l’approccio bioclimatico, l’analisi esigenziale-prestazionale, l’uso delle risorse e gli aspetti di efficienza energetica e qualità dell’ambiente, acustico, termoigrometrico e illuminotecnico, interno ed esterno.
L’atelier si propone di trasmettere conoscenze utili ad elaborare: • Un approccio conoscitivo in cui siano coniugati gli aspetti storico-culturali, socio-economici, architettonici e ambientali, con la capacità di riconoscere e interagire con i principali parametri caratterizzanti l’area di progetto; sia sotto il profilo del rapporto tra ambiente e forme edilizie presenti e previste, sia sotto l’aspetto della corretta comprensione delle risorse materiali e immateriali, naturali e dell’ambiente fisico (clima, luce, suono, sistema del verde ecc.) caratterizzanti il contesto esistente. • Una valutazione di eco-compatibilità delle diverse opzioni di progetto e le modalità di comunicazione ottimali delle scelte progettuali e tecnologiche Le abilità che lo studente deve acquisire sono indirizzate a: • la realizzazione di un progetto di insieme dell’area oggetto di esercitazione, svolto tenendo in specifica considerazione: il contesto specifico e le condizioni al contorno (risorse, vincoli e eventuali vulnerabilità, per es. di tipo climatico), la sostenibilità socio-culturale, ambientale ed economica, la tipologia di utenza, la qualità del costruito in generale e, in particolare, la relazione tra il sito esistente e le parti di nuova progettazione, l’interazione tra edifici, spazi aperti e sistema dei servizi; • la definizione di un organismo edilizio, le cui scelte progettuali devono discendere da una elaborazione progettuale consapevole in relazione agli aspetti funzionali, distributivi, costruttivi e di linguaggio e devono prestare specifica attenzione all’ecocompatibilità attraverso l’approccio bioclimatico, l’analisi esigenziale-prestazionale, l’uso delle risorse e gli aspetti di efficienza energetica e qualità dell’ambiente, acustico, termoigrometrico e illuminotecnico, interno ed esterno.
È necessario disporre di una conoscenza pregressa delle principali tematiche messe in campo nell’ambito della progettazione urbana e architettonica, della progettazione tecnologica, della progettazione ambientale e della progettazione fisico-tecnica introdotte dal ciclo di studi triennale e nel primo semestre della laurea magistrale, che costituiscono la base di partenza indispensabile per gli approfondimenti previsti dall’insegnamento. Agli studenti viene pertanto richiesto di aver maturato nelle precedenti esperienze curricolari competenze per: • conoscere le tecniche consolidate di rappresentazione e di comunicazione del progetto, sia con riferimento alle forme di comunicazione più tradizionali (carte percettive, schizzi progettuali, modelli fisici ecc.), sia con riferimento alle tecniche di rappresentazione digitale (modellazione virtuale e rendering ecc.). • saper impostare in autonomia la lettura dei caratteri morfologici della città e del territorio attraverso le tecniche della lettura cartografica, storica e percettiva; • saper impostare in autonomia la lettura delle caratteristiche tecnologiche del costruito (componenti dell’edificio, materiali e sistemi costruttivi ecc.) e l’analisi delle principali variabili ambientali e climatiche a scala urbana e di singolo edificio; • operare scelte consapevoli e coerenti in relazione alla transizione energetica ed ecologica • saper sviluppare il progetto alla scala urbana ed edilizia (con riferimento agli aspetti tipologici e distributivi degli edifici, alle tipologie strutturali, ecc.);
È necessario disporre di una conoscenza pregressa delle principali tematiche messe in campo nell’ambito della progettazione urbana e architettonica, della progettazione tecnologica, della progettazione ambientale e della progettazione fisico-tecnica introdotte dal ciclo di studi triennale e nel primo semestre della laurea magistrale, che costituiscono la base di partenza indispensabile per gli approfondimenti previsti dall’insegnamento. Agli studenti viene pertanto richiesto di aver maturato nelle precedenti esperienze curricolari competenze per: • conoscere le tecniche consolidate di rappresentazione e di comunicazione del progetto, sia con riferimento alle forme di comunicazione più tradizionali (carte percettive, schizzi progettuali, modelli fisici ecc.), sia con riferimento alle tecniche di rappresentazione digitale (modellazione virtuale e rendering ecc.). • saper impostare in autonomia la lettura dei caratteri morfologici della città e del territorio attraverso le tecniche della lettura cartografica, storica e percettiva; • saper impostare in autonomia la lettura delle caratteristiche tecnologiche del costruito (componenti dell’edificio, materiali e sistemi costruttivi ecc.) e l’analisi delle principali variabili ambientali e climatiche a scala urbana e di singolo edificio; • operare scelte consapevoli e coerenti in relazione alla transizione energetica ed ecologica • saper sviluppare il progetto alla scala urbana ed edilizia (con riferimento agli aspetti tipologici e distributivi degli edifici, alle tipologie strutturali, ecc.);
I cambiamenti sociali, economici e climatici in corso in questi ultimi decenni hanno innescato forti trasformazioni ambientali che, soprattutto nei contesti fragili, implicano anche profonde trasformazioni del paesaggio costruito. Proprio in ragione di tali mutamenti, un sempre maggior numero di insediamenti, infrastrutture, architetture, sta perdendo il proprio originale utilizzo per cedere il passo al sottoutilizzo o alla dismissione e necessita un ripensamento radicale in termini paesaggistici, morfologici, tecnologici, funzionali ed ambientali. Ciò è particolarmente evidente nei contesti montani, nei quali coesistono dinamiche insediative di natura opposta come centralità e marginalità, densificazione e rarefazione, temporaneità e lunga durata, conservazione e sostituzione, addomesticazione e inselvatichimento, tradizione e innovazione. Un ambito quindi caratterizzato da una «discontinuità territoriale» in cui sono compresenti in aree di pochi chilometri quadrati ambienti dalla forte pressione antropica e allo stesso tempo spazi dilatati ad elevata componente naturale. Questi luoghi posso assumere oggi nuovi significati alla luce di istanze come la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Il riuso di tali strutture può dunque essere l’occasione per uno sviluppo più equilibrato ed integrato con le specificità dei luoghi e del paesaggio. La concorrenzialità dei valori immobiliari rispetto a quelli urbani, la disponibilità di oggetti edilizi trasformabili, la qualità ambientale e paesaggistica, sono alcuni degli elementi che rendono il contesto montano estremamente resiliente, adattabile ed appetibile dal punto di vista insediativo. Il programma dell’atelier sarà caratterizzato da un iter progettuale volto alla definizione di un organismo edilizio in relazione alle peculiarità del contesto ambientale, culturale, economico, sociale e paesaggistico circostante. Il progetto si concentrerà sul progetto di riqualificazione di manufatti all’interno di aree dalle forti problematiche insediative ed ambientali per mettere a fuoco delle proposte di riassetto generale degli edifici attraverso operazioni di retrofit sull’esistente e di possibili interventi di sostituzione edilizia o inserimento di nuovi volumi. Il progetto sviluppato utilizzerà un approccio adattivo e di conseguenza contemplerà soluzioni scalabili e incrementali orientate verso i temi della circolarità e della rinnovabilità. Nell’atelier verranno trattati i seguenti argomenti: - analisi e interpretazione del contesto operativo alla scala territoriale e microurbana; - criteri di progettazione alla scala paesaggistica ed insediativa; - criteri di distribuzione e organizzazione dello spazio in relazione alle preesistenze architettoniche ed ambientali; - criteri di valutazione della sostenibilità del progetto a livello di sito e di edificio; - definizione e comunicazione degli aspetti di sostenibilità in relazione alle esigenze degli utenti e ai requisiti di progetto; - criteri per il retrofit di edifici esistenti; - progetto di nuovi volumi edilizi con attenzione agli aspetti costruttivi, tecnologici e di controllo ambientale; - strategie di progettazione bioclimatica e integrazione di tecnologie solari attive e passive; - progetto del ciclo di vita dell’edificio e dei componenti di involucro edilizio; - prestazioni termiche stazionarie e dinamiche dell’involucro edilizio opaco e trasparente; - progetto dell’isolamento acustico dell’edificio; - progetto dell’illuminazione naturale dell’edificio; Il calcolo delle prestazioni verrà svolta impiegando opportuni software di calcolo per la verifica di parametri e indici richiesti dalla normativa vigente.
I cambiamenti sociali, economici e climatici in corso in questi ultimi decenni hanno innescato forti trasformazioni ambientali che, soprattutto nei contesti fragili, implicano anche profonde trasformazioni del paesaggio costruito. Proprio in ragione di tali mutamenti, un sempre maggior numero di insediamenti, infrastrutture, architetture, sta perdendo il proprio originale utilizzo per cedere il passo al sottoutilizzo o alla dismissione e necessita un ripensamento radicale in termini paesaggistici, morfologici, tecnologici, funzionali ed ambientali. Ciò è particolarmente evidente nei contesti montani, nei quali coesistono dinamiche insediative di natura opposta come centralità e marginalità, densificazione e rarefazione, temporaneità e lunga durata, conservazione e sostituzione, addomesticazione e inselvatichimento, tradizione e innovazione. Un ambito quindi caratterizzato da una «discontinuità territoriale» in cui sono compresenti in aree di pochi chilometri quadrati ambienti dalla forte pressione antropica e allo stesso tempo spazi dilatati ad elevata componente naturale. Questi luoghi posso assumere oggi nuovi significati alla luce di istanze come la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Il riuso di tali strutture può dunque essere l’occasione per uno sviluppo più equilibrato ed integrato con le specificità dei luoghi e del paesaggio. La concorrenzialità dei valori immobiliari rispetto a quelli urbani, la disponibilità di oggetti edilizi trasformabili, la qualità ambientale e paesaggistica, sono alcuni degli elementi che rendono il contesto montano estremamente resiliente, adattabile ed appetibile dal punto di vista insediativo. Il programma dell’atelier sarà caratterizzato dalla definizione di un iter progettuale volto alla definizione di un organismo edilizio in relazione alle peculiarità del contesto ambientale, culturale, economico, sociale e paesaggistico circostante. Il progetto si concentrerà sul progetto di riqualificazione di manufatti all’interno di aree dalle forti problematiche insediative ed ambientali per mettere a fuoco delle proposte di riassetto generale degli edifici attraverso operazioni di retrofit sull’esistente e di possibili interventi di sostituzione edilizia o inserimento di nuovi volumi. Il progetto sviluppato utilizzerà un approccio adattivo e di conseguenza contemplerà soluzioni scalabili e incrementali orientate verso i temi della circolarità e della rinnovabilità. Nell’atelier verranno trattati i seguenti argomenti: - analisi e interpretazione del contesto operativo alla scala territoriale e microurbana; - criteri di progettazione alla scala paesaggistica ed insediativa; - criteri di distribuzione e organizzazione dello spazio in relazione alle preesistenze architettoniche ed ambientali; - criteri di valutazione della sostenibilità del progetto a livello di sito e di edificio; - definizione e comunicazione degli aspetti di sostenibilità in relazione alle esigenze degli utenti e ai requisiti di progetto; - criteri per il retrofit di edifici esistenti; - progetto di nuovi volumi edilizi con attenzione agli aspetti costruttivi, tecnologici e di controllo ambientale; - strategie di progettazione bioclimatica e integrazione di tecnologie solari attive e passive; - progetto del ciclo di vita dell’edificio e dei componenti di involucro edilizio; - prestazioni termiche stazionarie e dinamiche dell’involucro edilizio opaco e trasparente; - progetto dell’isolamento acustico dell’edificio; - progetto dell’illuminazione naturale dell’edificio; Il calcolo delle prestazioni verrà svolta impiegando opportuni software di calcolo per la verifica di parametri e indici richiesti dalla normativa vigente.
L’Atelier si comporrà di due tipi di attività: didattica frontale, nella quale verranno approfondite alcune delle tematiche precedentemente elencate, ed esercitazione progettuale, nella quale tali argomenti verranno concretamente applicati al caso studio in esame. La didattica frontale, sarà finalizzata a fornire le nozioni e i riferimenti utili per il raggiungimento degli obiettivi proposti. L’esercitazione progettuale sarà l’occasione per sperimentare in maniera applicata l’interazione tra le differenti discipline che afferiscono all’Atelier. Sono previsti momenti di revisione e discussione collettiva con ospiti provenienti dal contesto reale preso in esame, con specialisti e aziende del settore edilizio. L’insegnamento prevede il sopralluogo al sito di progetto con modalità da definire. Tale uscita, oltre alla possibilità di far conoscere direttamente luoghi e architetture significative ai fini dell’elaborazione progettuale, fornirà l’occasione per lo studente di produrre materiali (appunti, fotografie, disegni, interviste) utili all’approfondimento dei temi di progetto.
L’Atelier si comporrà di due tipi di attività: didattica frontale, nella quale verranno approfondite alcune delle tematiche precedentemente elencate, ed esercitazione progettuale, nella quale tali argomenti verranno concretamente applicati al caso studio in esame. La didattica frontale, sarà finalizzata a fornire le nozioni e i riferimenti utili per il raggiungimento degli obiettivi proposti. L’esercitazione progettuale sarà l’occasione per sperimentare in maniera applicata l’interazione tra le differenti discipline che afferiscono all’Atelier. Sono previsti momenti di revisione e discussione collettiva con ospiti provenienti dal contesto reale preso in esame, con specialisti e aziende del settore edilizio. L’insegnamento prevede il sopralluogo al sito di progetto con modalità da definire. Tale uscita, oltre alla possibilità di far conoscere direttamente luoghi e architetture significative ai fini dell’elaborazione progettuale, fornirà l’occasione per lo studente di produrre materiali (appunti, fotografie, disegni, interviste) utili all’approfondimento dei temi di progetto e alla stesura in progress di un “diario di bordo” personale, che farà parte dell’esame finale.
Testi raccomandati. Indicazioni bibliografiche specifiche verranno fornite nel corso delle lezioni. - Antonelli P., Camorali F., Delpiano A., Dini R., 2012, Di nuovo in gioco. Il progetto di architettura a partire dal capitale fisso territoriale, LISt, Barcellona-Trento; - Bätzing W., 2005, Le Alpi. Una regione unica al centro dell’Europa, Bollati Boringhieri, Torino; - Berta M., Corrado F., De Rossi A., Dini R., 2015. Architettura e territorio alpino. Scenari di sviluppo e di riqualificazione energetico-edilizia del patrimonio costruito, Regione Piemonte, Torino; - Camanni E., 2002, La nuova vita delle Alpi, Bollati Boringhieri, Torino; - Corrado F., Dematteis G., Di Gioia A. (a cura di), 2014, Nuovi montanari. Abitare le alpi nel XXI secolo, Franco Angeli, Milano; - Dahl, P-J., Pollo, R., Thiebat, F., Micono, C., Zanzottera, G., 2019. RE:WATERFRONT. Un approccio sostenibile al progetto di architettura, Franco Angeli, Milano; - De Rossi A., Dini R., 2012. Architettura alpina contemporanea, Priuli & Verlucca, Scarmagno (TO); - Del Curto D., Dini R., Menini G. (a cura di), 2016, Alpi e Architettura. Patrimonio, progetto, sviluppo locale, Mimesis, Milano-Udine; - El Khouli S., John V., Zeumer M., 2015, Sustainable Construction Techniques, Detail Green Books; - Gauzin-Muller D., 2003, Architettura sostenibile, Edizioni Ambiente, Milano; - Grosso M., Piardi S., Peretti G., Scudo G., 2005, Progettazione ecocompatibile dell'architettura, Sistemi Ed.; - Konig H, Kohler N., Kreibig J., Lutzkendorf T., 2010, A life cycle approach to buildings, Detail Green Books; - Lanzani A., 2003, I paesaggi italiani, Meltemi, Roma; - Olgyay V., 1981. Progettare con il clima, Franco Muzzio Editore; - Thiebat F., 2019. Life Cycle Design, Springer Nature, Cham.
Testi raccomandati. Indicazioni bibliografiche specifiche verranno fornite nel corso delle lezioni. - Antonelli P., Camorali F., Delpiano A., Dini R., 2012, Di nuovo in gioco. Il progetto di architettura a partire dal capitale fisso territoriale, LISt, Barcellona-Trento; - Bätzing W., 2005, Le Alpi. Una regione unica al centro dell’Europa, Bollati Boringhieri, Torino; - Berta M., Corrado F., De Rossi A., Dini R., 2015. Architettura e territorio alpino. Scenari di sviluppo e di riqualificazione energetico-edilizia del patrimonio costruito, Regione Piemonte, Torino; - Camanni E., 2002, La nuova vita delle Alpi, Bollati Boringhieri, Torino; - Corrado F., Dematteis G., Di Gioia A. (a cura di), 2014, Nuovi montanari. Abitare le alpi nel XXI secolo, Franco Angeli, Milano; - Dahl, P-J., Pollo, R., Thiebat, F., Micono, C., Zanzottera, G., 2019. RE:WATERFRONT. Un approccio sostenibile al progetto di architettura, Franco Angeli, Milano; - De Rossi A., Dini R., 2012. Architettura alpina contemporanea, Priuli & Verlucca, Scarmagno (TO); - Del Curto D., Dini R., Menini G. (a cura di), 2016, Alpi e Architettura. Patrimonio, progetto, sviluppo locale, Mimesis, Milano-Udine; - El Khouli S., John V., Zeumer M., 2015, Sustainable Construction Techniques, Detail Green Books; - Gauzin-Muller D., 2003, Architettura sostenibile, Edizioni Ambiente, Milano; - Grosso M., Piardi S., Peretti G., Scudo G., 2005, Progettazione ecocompatibile dell'architettura, Sistemi Ed.; - Lanzani A., 2003, I paesaggi italiani, Meltemi, Roma; - Olgyay V., 1981. Progettare con il clima, Franco Muzzio Editore; - Pollo R., 2015, Progettare l’ambiente urbano, Carocci, Roma; - Thiebat F., 2019. Life Cycle Design, Springer Nature, Cham.
Slides; Dispense;
Lecture slides; Lecture notes;
Modalità di esame: Elaborato progettuale individuale; Elaborato progettuale in gruppo;
Exam: Individual project; Group project;
... La frequenza alle lezioni, ai seminari e alle altre attività dell’Atelier è ritenuta condizione necessaria per poter sviluppare positivamente le attività previste. Gli elaborati progettuali di gruppo (disegni, modelli, scritti, schemi, tabelle, etc.) con eventuali contributi individuali saranno oggetto di discussione o revisione in itinere con la docenza durante l’Atelier. In particolare, per l’avanzamento del progetto sono previste due o più verifiche intermedie con relativa valutazione, riferite all’elaborazione del Masterplan complessivo e, successivamente, alla progettazione a scala dell’edificio. Al termine dell’Atelier è previsto un momento di presentazione dei lavori svolti, di discussione collettiva e di valutazione finale. Sebbene l’attività dell’Atelier preveda la possibilità di un suo svolgimento in gruppi di 3-4 studenti, la valutazione finale è sempre individuale e tiene conto anche delle revisioni e discussioni in itinere, delle valutazioni intermedie, della partecipazione individuale durante tutta la durata dell’Atelier. L’elaborazione del progetto alle scale richieste e la sua presentazione all’esame costituirà il focus dell’esame dell’Atelier. Per tutti i moduli, l’esame consisterà in una prova orale e in una verifica degli elaborati secondo criteri di valutazione che terranno conto sia del prodotto e della prova orale finale (20% analisi e progettazione a scala di sito; 70% progettazione a scala di edificio; 10% presentazione e comunicazione dei risultati), sia del processo formativo di ciascuno studente nell’arco dell’Atelier. La valutazione finale assegna un unico voto in rapporto alle singole discipline che afferiscono all’Atelier, pesate in base ai crediti di ciascuna. La capacità di elaborare un progetto di architettura in un tempo determinato, che rappresenta un’abilità specifica nel lavoro dell’architetto, verrà anch’essa verificata in sede dell’esame che si svolgerà - preferibilmente - nella prima sessione di esami immediatamente successiva allo svolgimento dell’Atelier.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
Exam: Individual project; Group project;
La frequenza alle lezioni, ai seminari e alle altre attività dell’Atelier è ritenuta condizione necessaria per poter sviluppare positivamente le attività previste. Gli elaborati progettuali di gruppo (disegni, modelli, scritti, schemi, tabelle, etc.) con eventuali contributi individuali saranno oggetto di discussione o revisione in itinere con la docenza durante l’Atelier. In particolare, per l’avanzamento del progetto sono previste due o più verifiche intermedie con relativa valutazione, riferite all’elaborazione del Masterplan complessivo e, successivamente, alla progettazione a scala dell’edificio. Al termine dell’Atelier è previsto un momento di presentazione dei lavori svolti, di discussione collettiva e di valutazione finale. Sebbene l’attività dell’Atelier preveda la possibilità di un suo svolgimento in gruppi di 3-4 studenti, la valutazione finale è sempre individuale e tiene conto anche delle revisioni e discussioni in itinere, delle valutazioni intermedie, della partecipazione individuale durante tutta la durata dell’Atelier. L’elaborazione del progetto alle scale richieste e la sua presentazione all’esame costituirà il focus dell’esame dell’Atelier. Per tutti i moduli, l’esame consisterà in una prova orale e in una verifica degli elaborati secondo criteri di valutazione che terranno conto sia del prodotto e della prova orale finale (20% analisi e progettazione a scala di sito; 70% progettazione a scala di edificio; 10% presentazione e comunicazione dei risultati), sia del processo formativo di ciascuno studente nell’arco dell’Atelier. La valutazione finale assegna un unico voto in rapporto alle singole discipline che afferiscono all’Atelier, pesate in base ai crediti di ciascuna. La capacità di elaborare un progetto di architettura in un tempo determinato, che rappresenta un’abilità specifica nel lavoro dell’architetto, verrà anch’essa verificata in sede dell’esame che si svolgerà - preferibilmente - nella prima sessione di esami immediatamente successiva allo svolgimento dell’Atelier.
In addition to the message sent by the online system, students with disabilities or Specific Learning Disorders (SLD) are invited to directly inform the professor in charge of the course about the special arrangements for the exam that have been agreed with the Special Needs Unit. The professor has to be informed at least one week before the beginning of the examination session in order to provide students with the most suitable arrangements for each specific type of exam.
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