PORTALE DELLA DIDATTICA

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Atelier Città e Territorio E

01STDPM

A.A. 2024/25

Lingua dell'insegnamento

Italiano

Corsi di studio

Organizzazione dell'insegnamento
Didattica Ore
Lezioni 42
Esercitazioni in aula 18
Tutoraggio 35
Docenti
Docente Qualifica Settore h.Lez h.Es h.Lab h.Tut Anni incarico
Bosio Marco
Atelier Città e Territorio E (Composizione architettonica e urbana)
Docente esterno e/o collaboratore   42 18 0 0 1
Zoppello Marta
Atelier Città e Territorio E (Probabilità e statistica matematica)  
Ricercatore a tempo det. L.240/10 art.24-B MATH-04/A 20 0 0 0 4
Martin Sanchez Luis Antonio
Atelier Città e Territorio E (Urbanistica)  
Assegnista di Ricerca   42 18 0 0 3
Collaboratori
Espandi

Didattica
SSD CFU Attivita' formative Ambiti disciplinari
2024/25
L’Atelier Città e Territorio guida gli studenti nella progressiva esplorazione del progetto architettonico, visto nelle sue relazioni con le dimensioni e i significati della città. Attraverso i contributi disciplinari coordinati della Composizione Architettonica e Urbana, dell’Urbanistica e della Matematica, il corso propone il superamento della nozione di oggetti architettonici autonomi e sviluppa le relazioni del progetto con il contesto, facendo interagire le sfere teoriche, tecniche e pratiche con cui lavorare nello spazio costruito. L’Atelier si concentra su: letture e interpretazioni dello spazio; possibili impieghi dei dati quantitativi e loro rappresentazioni; dialettica fra visioni prescrittive basate sugli usi del suolo e codici morfologici.
The “City and Territory” Studio introduces students to additional explorations of architectural design in relationships with the city, its different dimensions and meanings. Via coordinated disciplinary contributions of ‘Architectural and Urban Design’, ‘Urban Planning’ and ‘Probability and Statistics’, the studio intends to overcome the notion of spatial design as made of independent architectural objects. The studio’s aim is to unfold the relationships between urban and architectural design and its territory, as well as to establish linkages between theoretical, technical and practical spheres in the built space. The studio revolves around: ways of reading and interpreting space; potential of handling and using quantitative data, and their conventional visualization; tensions between prescriptive visions based on land uses and morphological codes.
In continuità con il percorso avviato nel primo anno, prosegue nell’Atelier Città e Territorio la predisposizione del toolbox personale dello studente, con ragionamenti su riferimenti progettuali, competenza normativa tecnica di base, elaborazione di schemi distributivi in varie dimensioni. Gli avanzamenti attesi riguardano in particolare la capacità di lavorare, individualmente e in gruppo, sviluppando: - un approccio integrato al progetto e al programma: analizzare e interpretare criticamente insiemi urbani definiti rispetto a dimensioni più comprensive della città e dell’urbanizzazione contemporanei; - le competenze per la lettura morfologica degli insediamenti: riconoscere criticamente principi dispositivi e insediativi funzionali a elaborare e argomentare idee di progetto; - la capacità di utilizzare strumenti sintetici per la comprensione delle occasioni progettuali: capire gli indicatori statistico-quantitativi e operare criticamente rispetto a eventuali parametri assunti dai regolamenti esistenti (quali densità e standard urbanistici convenzionali) in funzione del progetto urbano; - le competenze utili a identificare le relazioni con la forma del suolo e gli elementi costitutivi del paesaggio in una logica progettuale; - l’attitudine alla sintesi dei ragionamenti svolti attraverso il progetto d’architettura urbana, inteso come momento di discontinuità rispetto all’esistente.
L’Atelier si costruisce a partire dalle competenze acquisite nel corso del primo anno “Istruzioni”. In particolare, il presupposto è che gli studenti abbiano acquisito le conoscenze critiche e progettuali di base dell’Atelier Fondamenti di Progettazione, degli strumenti di lettura ed elaborazione della città contemporanea trasmessi dall'insegnamento di Urbanistica del primo anno, unitamente alla conoscenza degli elementi di tecnica urbanistica utili a muoversi con familiarità nei quadri normativi attivi nelle aree di progetto. L’Atelier richiede inoltre che gli studenti possiedano i fondamenti di algebra lineare, calcolo differenziale e calcolo integrale acquisiti nell'insegnamento di Istituzioni di Matematiche.
L’Atelier affronta il progetto alla scala urbana di aree caratterizzate da fenomeni di abbandono, inserite in parti di città oggetto di più ampi processi di trasformazione. La lettura critica della città consolidata, della sua struttura fisica, economica e sociale e un’attenta analisi dei bisogni e delle attese legate a nuove forme di abitare costituiscono gli elementi guida per sperimentare scenari progettuali di rigenerazione urbana non convenzionali, alternativi alle ricorrenti logiche di completamento e densificazione, e relativi criteri di sostenibilità economica, in grado di suggerire nuove dinamiche territoriali. A partire dalle analisi sviluppate attraverso i diversi contributi disciplinari della Composizione Architettonica e Urbana, dell'Urbanistica e della Matematica, il progetto riguarderà un intervento multifunzionale, volto a proporre nuove forme di residenzialità, testando e sviluppando le relazioni possibili tra spazi dell’abitare chiusi e aperti, privati e collettivi, tra residenza e servizi, tra residenza e lavoro, anche immaginando nuove configurazioni spaziali e simboliche per gli spazi pubblici – percorsi, piazze, giardini. L’area di progetto al centro dell’Atelier sarà una porzione di territorio, con le caratteristiche sopra descritte, posta all'interno dell'attuale perimetro della Città Metropolitana di Torino.
L’Atelier ha come obiettivo la definizione di un progetto urbano, sviluppato attraverso l’utilizzo di diversi strumenti di analisi e di progetto – letture, sopralluoghi, elaborazione di scritti, disegni e modelli fisici. Le attività dell’Atelier prevedono, dunque: visite esterne, finalizzate a conoscere il sito di progetto e il suo contesto; lezioni in aula, dedicate ad aspetti specifici delle tre discipline dell'atelier (matematica, progettazione architettonica, urbanistica); contributi esterni; esercitazioni e attività di progetto di gruppo; revisioni progettuali e discussioni collettive. Sono previste revisioni congiunte, al fine di facilitare il coordinamento tra le diverse discipline e verificare l’avanzamento del lavoro degli studenti. Il lavoro progettuale sarà svolto in gruppi, costituiti da 2-3 studenti.
Ada Becchi, Cristina Bianchetti, Francesco Indovina e Paolo Ceccarelli, La città del XXI secolo. Ragionando con Bernardo Secchi, Franco Angeli, Milano 2015. Cristina Bianchetti, Elena Cogato Lanza, Agim Enver Kercuku, Angelo Sampieri, Angioletta Voghera (a cura di), Territories in crisis. Architecture and Urbanism Facing Changes in Europe, Jovis, Berlin 2015. Antonio G. Calafati, Le città della Terza Italia. Evoluzione strutturale e sviluppo economico, Franco Angeli, Milano 2012. Francoise Choay, L'urbanisme, utopies et réalités. Une anthologie, Points, Paris 2014. Kevin Lynch, L’immagine della città, a cura di Paolo Ceccarelli, Marsilio, Venezia 2001. Gabriele Pasqui, La città, i saperi, le pratiche, Donzelli, Roma 2018. Paolo Perulli, Visioni di città. Le forme del mondo spaziale, Einaudi, Torino 2009. Nel corso dell’Atelier i docenti indicheranno ulteriori riferimenti bibliografici in relazione alle specifiche comunicazioni e agli sviluppi progettuali
Slides; Dispense; Materiale multimediale ;
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato grafico prodotto in gruppo; Elaborato scritto prodotto in gruppo; Elaborato progettuale in gruppo;
Exam: Compulsory oral exam; Group graphic design project; Group essay; Group project;
... Gli elaborati progettuali, grafici e testuali, saranno oggetto di discussione e revisione in itinere con la docenza durante tutto l’Atelier. L'esame finale consisterà nella presentazione e discussione pubblica del percorso di progetto individuale e di gruppo, supportate dalla esposizione dei diversi materiali anche intermedi prodotti dallo studente nel corso del laboratorio. Ogni studente dovrà presentare una parte, e dovrà rispondere a domande specifiche dei docenti sul progetto e in merito ai contenuti dell'insegnamento (lezioni, bibliografia, esiti esercitazioni). Anche se l’attività di progettazione sarà svolta in gruppi, la valutazione finale è individuale. Ciascuna disciplina formula la sua valutazione sul progetto sviluppato dal gruppo, sul processo di apprendimento e sui risultati di conoscenza acquisiti dal singolo, sia in relazione alla partecipazione alle lezioni, alle attività esercitative e alle revisioni e discussioni delle proposte progettuali sviluppate in itinere, sia rispetto alla discussione finale e alla qualità delle proposte e degli elaborati di progetto. Tra gli elementi di valutazione vi sarà la capacità di rispettare le scadenze interne all’atelier e quindi di concludere il progetto nei tempi previsti. La frequenza dell'Atelier è ritenuta necessaria per poter sviluppare positivamente le attività previste. L’insufficienza anche in una sola delle tre discipline non consente di superare l’esame. Coerentemente con i risultati dell’apprendimento attesi sopra descritti, i criteri di valutazione, di ugual peso, si riferiscono all’accertamento del raggiungimento dei seguenti obiettivi: - approccio integrato al progetto e al programma; - competenze nella lettura morfologica e funzionale degli insediamenti; - capacità di utilizzare strumenti sintetici per la comprensione critica del quadro delle normative urbanistiche e delle politiche territoriali; - competenze utili a riconoscere le relazioni tra ambiente fisico, aspetti funzionali, usi socio-culturali e gli elementi costitutivi del paesaggio in una logica progettuale; - attitudine alla sintesi dei ragionamenti svolti attraverso il progetto urbano; - capacità di mettere a punto e argomentare proposte progettuali efficaci.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
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