Le peculiarità identitarie e culturali di un territorio, dal patrimonio storico-artistico, alle risorse ambientali, fino alla cultura materiale locale rappresentano un sistema di valori che, oltre a necessitare di opportune azioni di tutela, richiedono particolare attenzione alle strategie per la sua valorizzazione e promozione. In tale scenario, l’azione del Design si sviluppa a differenti scale, dal prodotto al servizio alle strategie, secondo una varietà di azione che vede il progetto quale strumento multidimensionale d’intervento.
Il laboratorio si propone di affrontare e approfondire, con approccio multidisciplinare, i temi della valorizzazione del patrimonio culturale, individuando i possibili apporti nell’ambito del progetto per la comunicazione, promozione, fruizione, accessibilità - fisica e culturale - dei beni culturali e ambientali; nonché per l’identificazione di bisogni culturali socialmente e culturalmente situati.
Si fa riferimento in particolare allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi, utili, funzionali, dotati di senso e portatori di valori comunicabili, sensibili alle partizioni sociali (dalla classe al genere, dall’origine etnica al livello di istruzione, dall’età allo stile di vita), in cui la valorizzazione del bene ha un ruolo fondamentale per la sopravvivenza e lo sviluppo del bene medesimo, e quindi dell’incremento del ruolo strategico per l’economia territoriale.
Il Laboratorio include apporti dagli ambiti tecnico-culturali delle discipline del Design, dell’Estimo e della Sociologia dei processi culturali e comunicativi, che si integrano con l'obiettivo di esplorare le dinamiche per la valorizzazione del patrimonio culturale e fornire le conoscenze per lo sviluppo di progetti in tale contesto. In particolare viene proposta un’esperienza progettuale finalizzata a mettere in pratica le conoscenze acquisite nei diversi insegnamenti e far comprendere problemi e opportunità legati all’ideazione di nuovi prodotti e servizi.
The identity and cultural peculiarities of a territory, from the historical-artistic heritage, to the environmental resources, up to the local material culture, represent a system of values which, in addition to requiring adequate protection actions, need particular attention to the strategies for its enhancement. and promotion. In this scenario, the Design action works at different scales, from the product to the service to the strategies, according to a variety of projects in which design is intended as a multidimensional intervention instrument.
The laboratory aims to address and deepen, with a multidisciplinary approach, the themes of the enhancement of cultural heritage, identifying the possible contributions within the project for the communication, promotion, use, accessibility - physical and cultural - of cultural and environmental heritage; as well as for the identification of socially and culturally situated cultural needs.
The proposed activity aims in particular at the development of innovative, useful, functional products and services, endowed with meaning and communicable values, sensitive to social differentiations (from class to gender, from ethnic origin to level of education, from age to lifestyle), in which the enhancement of the asset has a fundamental role for the survival and development of the asset itself, and therefore for the strategic role for the local economy.
The Laboratory includes contributions from the technical-cultural fields of the disciplines of Design, Appraisal, and Sociology of cultural and communicative processes, which are integrated with the aim of exploring the dynamics of enhancement of cultural heritage and providing knowledge for the development of projects in that specific context. In particular, a design experience is proposed aimed at putting into practice the knowledge acquired in the different courses, and exploring the problems and opportunities related to the design of new products and services.
Al termine dell’insegnamento gli studenti saranno in grado di:
- Comprendere un brief di progetto proposto da una committenza, ampliandone in maniera critica le informazioni relative al contesto di intervento.
- Gestire un progetto per la valorizzazione di un bene culturale, comprendendo l’articolazione dei soggetti (stakeholders) coinvolti nel processo.
- Orientare le azioni per lo sviluppo di progetti puntuali o di sistema e affrontare gli aspetti legati alla sua fattibilità in termini tecnici, economici e produttivi/realizzativi.
- Affrontare un’azione di valorizzazione integrata del bene culturale, in termini di capacità di gestione del progetto anche a scale differenti e complementari, quali quelle del prodotto (d’uso e di comunicazione) e del servizio.
- Applicare approcci e strumenti di marketing finalizzati alla valorizzazione di un bene culturale;
- Riflettere sui temi etici, sociali, culturali connessi al progetto.
- Intervenire nelle dinamiche d'innovazione nella fruizione, con un’attenzione particolare ai temi della sostenibilità ambientale e dell’accessibilità (fisica, cognitiva, culturale, economica).
- Delineare nuovi scenari di consumo dell’offerta culturale.
- Dialogare con ricercatori sociali riguardo ricerche sui beni culturali, leggere la letteratura a riguardo.
- Integrare i risultati di ricerche sociali sui beni culturali nel processo progettuale.
Al termine dell’insegnamento gli studenti saranno in grado di:
- Comprendere un brief di progetto proposto da una committenza, ampliandone in maniera critica le informazioni relative al contesto di intervento.
- Gestire un progetto per la valorizzazione di un bene culturale, comprendendo l’articolazione dei soggetti (stakeholders) coinvolti nel processo.
- Orientare le azioni per lo sviluppo di progetti puntuali o di sistema e affrontare gli aspetti legati alla sua fattibilità in termini tecnici, economici e produttivi/realizzativi.
- Affrontare un’azione di valorizzazione integrata del bene culturale, in termini di capacità di gestione del progetto anche a scale differenti e complementari, quali quelle del prodotto (d’uso e di comunicazione) e del servizio.
- Applicare approcci e strumenti di marketing finalizzati alla valorizzazione di un bene culturale;
- Riflettere sui temi etici, sociali, culturali connessi al progetto.
- Intervenire nelle dinamiche d'innovazione nella fruizione, con un’attenzione particolare ai temi della sostenibilità ambientale e dell’accessibilità (fisica, cognitiva, culturale, economica).
- Delineare nuovi scenari di consumo dell’offerta culturale.
- Dialogare con ricercatori sociali riguardo ricerche sui beni culturali, leggere la letteratura a riguardo.
- Integrare i risultati di ricerche sociali sui beni culturali nel processo progettuale.
Lo studente deve essere in grado di affrontare l’esperienza di laboratorio avendo acquisito:
- Strumenti culturali e metodologie progettuali dai laboratori di progetto del primo e secondo anno.
- Conoscenze maturate negli insegnamenti di storia dell'architettura, del design, della comunicazione visiva.
Lo studente deve essere in grado di affrontare l’esperienza di laboratorio avendo acquisito:
- Strumenti culturali e metodologie progettuali dai laboratori di progetto del primo e secondo anno.
- Conoscenze maturate negli insegnamenti di storia dell'architettura, del design, della comunicazione visiva.
DESIGN E COMUNICAZIONE PER IL BENE CULTURALE:
L’insegnamento si articola in una parte di lezioni teoriche frontali tenute dal docente titolare (2 CFU) finalizzate a fornire gli strumenti critici per affrontare un progetto di valorizzazione, i cui contenuti riguardano:
- Il design per i Beni Culturali: inquadramento del tema
- Design e territorio: scale d’intervento, contesti e obiettivi
- Progettare per la valorizzazione del patrimonio culturale: esperienze e casi studio
- Sistemi di comunicazione per la fruizione dei beni culturali: wayfinding e segnaletica
- Prodotti di consumo per la valorizzazione dei Beni culturali: il merchandising
- Accessibilità culturale e media digitali. Nuove opportunità di fruizione e narrazione del patrimonio
- Metodi di sviluppo e rappresentazione di nuovi prodotti e servizi.
Una seconda parte dell’insegnamento prevede lo sviluppo di due esercitazioni (4 CFU) così definite:
- La prima, relativa all’esplorazione critica di un’azione di valorizzazione culturale.
- La seconda, di carattere progettuale in ambito definito dalla docenza, atta a mettere in pratica le conoscenze acquisite attraverso l’elaborazione di una proposta di valorizzazione di un bene culturale specifico. Tale seconda esercitazione è svolta in collaborazione con gli altri due insegnamenti del Laboratorio.
MARKETING PER I BENI CULTURALI
L’insegnamento è organizzato in lezioni frontali a cura del docente (circa 20 ore) ed esercitazioni (circa 10 ore) che prevedono l’applicazione pratica dei concetti e degli strumenti presentati durante le lezioni.
L’obiettivo complessivo dell’insegnamento è quello di dotare gli studenti e le studentesse di un apparato di teorie e metodi utile a: a) comprendere e saper individuare i valori multidimensionali associati ai beni culturali; b) conoscere e saper applicare i processi e i principi di base del marketing nelle sue differenti declinazioni di scala (prodotto, edificio, territorio, ecc.), specialmente in riferimento a contesti che mirano a valorizzare beni culturali puntuali o sistemi di beni culturali diffusi a livello territoriale; c) valutare e analizzare in maniera critica esperienze di marketing culturale già esistenti; d) individuare – in base all’analisi del contesto, delle risorse e degli obiettivi- strategie adatte alla valorizzazione e promozione dei beni culturali, agendo alla scala del prodotto (d’uso e comunicazione) e/o del servizio; e) integrare la dimensione economico-finanziaria, in particolare in chiave gestionale, all’interno del percorso progettuale, al fine di valutare (con indicatori quantitativi se/o in termini di impatti qualitativi) i concept e scenari progettuali finali anche in termini di sostenibilità in un’ottica multidimensionale.
Le lezioni frontali si concentreranno in particolare sulle seguenti tematiche:
- le Strategie di Valore nel marketing per i Beni Culturali: le leve del Marketing classico e le sue declinazioni (aziendale, strategico e operativo, territoriale e culturale),
- le componenti di Valore e gli strumenti di Valutazione Strategica: analisi e strumenti,
- modelli di mappatura degli stakeholders per comprendere i target, i bisogni e i ruoli (in stretta connessione con il contributo di TEORIA DEI CONSUMI CULTURALI),
- la dimensione economica delle azioni di marketing: valutare la sostenibilità e operare testing e verifiche delle «performance» di interventi valorizzazione economica e culturale,
- gli impatti multidimensionali delle azioni di valorizzazione sui beni culturali: strutturare un business plan anche alla luce dell’audience developement approach.
Una parte dell’insegnamento verrà invece dedicata allo sviluppo di due esercitazioni (la prima interna all’insegnamento di Marketing per i Beni Culturali, sotto forma di Diario di bordo individuale, la seconda inerente al tema progettuale condiviso con gli altri due insegnamenti del laboratorio). Le due esercitazioni implicheranno la messa in pratica delle conoscenze disciplinari acquisite e includeranno fra l’altro l’elaborazione di ragionamenti sulla dimensione valutativa della sostenibilità economico-gestionale delle iniziative di marketing per i beni culturali proposte.
TEORIA DEI CONSUMI CULTURALI
In base a cosa un oggetto, una pietanza, un sapere o un paesaggio divengono dei “beni culturali”?
Quali sono le pratiche quotidiane di gestione e valorizzazione dei beni culturali? Quali quelle attraverso cui i beni culturali vengono percepiti, presi in considerazione, apprezzati, fruiti, goduti, ma anche criticati, contestati, rifiutati, vandalizzati, cioè, in una parola, consumati?
Come è possibile osservare, descrivere e comparare queste pratiche di gestione e di consumo? E come è possibile usare i metodi per operare tali osservazioni-descrizioni-comparazioni e i loro risultati per informare il processo progettuale?
L’insegnamento di “Teoria dei Consumi Culturali” mira a rispondere a queste domande e a fornire a studenti e studentesse gli strumenti affinché loro stesse sappiano dove e come andare a cercare le risposte e sappiano, una volta trovate, interpretarle.
A questo fine l’insegnamento si prefigge di trovare delle risposte prendendo in considerazione le pratiche sociali.
L’insegnamento intende, dunque, fornire a studenti e studentesse conoscenze e strumenti per pensare e analizzare i beni culturali a partire dalle pratiche di consumo e gestione che li caratterizzano.
Le conoscenze, in forma di categorie o studi di caso, hanno lo scopo di permettere a studenti e studentesse di guardare ai beni culturali in modo critico, cioè evitando di assumere i beni culturali come qualcosa di scontato. Studenti e studentesse saranno dunque sollecitati a indagare le condizioni di possibilità che portano un dato artefatto ad assurgere allo stato di bene culturale.
Gli strumenti, in forma di metodi e modelli, hanno lo scopo di permettere a studenti e studentesse di dialogare con chi per mestiere (statistici, etnografi, ricercatori sociali, ecc.) osserva-descrive-compara le configurazioni e le dinamiche di cui partecipano i beni culturali, ma volendo, anche di rendere studenti e studentesse capaci loro stesse di operare tali osservazioni-descrizioni-comparazioni.
I contenuti dell’insegnamento riguardano:
- La nozione di consumo e la sua messa in crisi
- La nozione di cultura e la sua messa in crisi
- La classificazione COICOP e la nozione di consumi culturali
- Consumi culturali vs cultura del consumo
- La nozione di memoria, di memoria collettiva e i conflitti intorno alla memoria
- Le istituzioni culturali, i beni culturali e il loro studio attraverso metodi quantitativi e qualitativi
Per l’ultimo punto l’insegnamento prenderà in considerazione in particolare le ricerche relative alla “nuova sociologia dell’arte” che tematizzano in particolare il ruolo degli oggetti materiali all’interno di musei e gallerie (v. bibliografia)
L’insegnamento si articola in lezioni frontali, in discussioni a partire dalla lettura di articoli scientifici, in esercitazioni attraverso cui studenti e studentesse proveranno ad usare metodi di ricerca sociale così come a reperire e usare i risultati di ricerche sociali relativi ai beni culturali.
DESIGN E COMUNICAZIONE PER IL BENE CULTURALE:
L’insegnamento si articola in una parte di lezioni teoriche frontali tenute dal docente titolare (2 CFU) finalizzate a fornire gli strumenti critici per affrontare un progetto di valorizzazione, i cui contenuti riguardano:
- Il design per i Beni Culturali: inquadramento del tema
- Design e territorio: scale d’intervento, contesti e obiettivi
- Progettare per la valorizzazione del patrimonio culturale: esperienze e casi studio
- Sistemi di comunicazione per la fruizione dei beni culturali: wayfinding e segnaletica
- Prodotti di consumo per la valorizzazione dei Beni culturali: Il merchandising
- Accessibilità culturale e media digitali. Nuove opportunità di fruizione e narrazione del patrimonio
- Metodi di sviluppo e rappresentazione di nuovi prodotti e servizi.
Una seconda parte dell’insegnamento prevede lo sviluppo di due esercitazioni (4 CFU) così definite:
- La prima, relativa all’esplorazione critica di un’azione di valorizzazione culturale.
- La seconda, di carattere progettuale in ambito definito dalla docenza, atta a mettere in pratica le conoscenze acquisite attraverso l’elaborazione di una proposta di valorizzazione di un bene culturale specifico. Tale seconda esercitazione è svolta in collaborazione con gli altri due insegnamentii del Laboratorio.
MARKETING PER I BENI CULTURALI
L’insegnamento è organizzato in lezioni frontali a cura del docente (20 ore) ed esercitazioni (10 ore) che prevedono l’applicazione pratica dei concetti e degli strumenti presentati durante le lezioni.
L’obiettivo complessivo dell’insegnamento è quello di dotare gli studenti e le studentesse di un apparato di teorie e metodi utile per: a) comprendere e saper individuare i valori multidimensionali associati ai beni culturali; b) conoscere e saper applicare i processi e i principi di base del marketing, specialmente in riferimento a contesti che mirano a valorizzare beni culturali puntuali o beni culturali diffusi a livello territoriale; c) valutare e analizzare in maniera critica esperienze di marketing culturale già esistenti; d) individuare – in base all’analisi del contesto, delle risorse e degli obiettivi- strategie adatte alla valorizzazione e promozione dei beni culturali, agendo alla scala del prodotto (d’uso e comunicazione) e/o del servizio; e) integrare la dimensione economico-finanziaria all’interno del percorso progettuale, al fine di valutarne la sostenibilità in un’ottica multidimensionale.
Le lezioni frontali si concentreranno in particolare sulle seguenti tematiche:
- Le teorie del valore, il valore economico totale e i valori multidimensionali dei beni culturali
- Il marketing per i beni culturali: definizioni, specificità, storia
- I principi di base, i processi, gli strumenti e le fasi del marketing: la fase analitica, strategica, operativa e di controllo
- L’evoluzione del marketing per i beni culturali: l’importanza della componente esperienziale, relazionale e digitale
- La dimensione economica delle azioni di marketing: valutare la sostenibilità
- Gli impatti multidimensionali delle azioni di valorizzazione sui beni culturali: fra consapevolezza e misurazione.
Le ore di esercitazione avranno lo scopo di mettere in pratica le conoscenze acquisite e saranno dedicate anche ad elaborare riflessioni sulla valutazione della sostenibilità economica delle iniziative di marketing per i beni culturali proposte.
TEORIA DEI CONSUMI CULTURALI
In base a cosa un oggetto, una pietanza, un sapere o un paesaggio divengono dei “beni culturali”?
Quali sono le pratiche quotidiane di gestione e valorizzazione dei beni culturali? Quali quelle attraverso cui i beni culturali vengono percepiti, presi in considerazione, apprezzati, fruiti, goduti, ma anche criticati, contestati, rifiutati, vandalizzati, cioè, in una parola, consumati?
Come è possibile osservare, descrivere e comparare queste pratiche di gestione e di consumo? E come è possibile usare i metodi per operare tali osservazioni-descrizioni-comparazioni e i loro risultati per informare il processo progettuale?
L’insegnamento di “Teoria dei Consumi Culturali” mira a rispondere a queste domande e a fornire a studenti e studentesse gli strumenti affinché loro stesse sappiano dove e come andare a cercare le risposte e sappiano, una volta trovate, interpretarle.
A questo fine l’insegnamento si prefigge di trovare delle risposte prendendo in considerazione le pratiche sociali.
L’insegnamento intende, dunque, fornire a studenti e studentesse conoscenze e strumenti per pensare e analizzare i beni culturali a partire dalle pratiche di consumo e gestione che li caratterizzano.
Le conoscenze, in forma di categorie o studi di caso, hanno lo scopo di permettere a studenti e studentesse di guardare ai beni culturali in modo critico, cioè evitando di assumere i beni culturali come qualcosa di scontato. Studenti e studentesse saranno dunque sollecitati a indagare le condizioni di possibilità che portano un dato artefatto ad assurgere allo stato di bene culturale.
Gli strumenti, in forma di metodi e modelli, hanno lo scopo di permettere a studenti e studentesse di dialogare con chi per mestiere (statistici, etnografi, ricercatori sociali, ecc.) osserva-descrive-compara le configurazioni e le dinamiche di cui partecipano i beni culturali, ma volendo, anche di rendere studenti e studentesse capaci loro stesse di operare tali osservazioni-descrizioni-comparazioni.
I contenuti dell’insegnamento riguardano:
- La nozione di consumo e la sua messa in crisi
- La nozione di cultura e la sua messa in crisi
- La classificazione COICOP e la nozione di consumi culturali
- Consumi culturali vs cultura del consumo
- La nozione di memoria, di memoria collettiva e i conflitti intorno alla memoria
- Le istituzioni culturali, i beni culturali e il loro studio attraverso metodi quantitativi e qualitativi
Per l’ultimo punto l’insegnamento prenderà in considerazione in particolare le ricerche relative alla “nuova sociologia dell’arte” che tematizzano in particolare il ruolo degli oggetti materiali all’interno di musei e gallerie (v. bibliografia)
L’insegnamento si articola in lezioni frontali, in discussioni a partire dalla lettura di articoli scientifici, in esercitazioni attraverso cui studenti e studentesse proveranno ad usare metodi di ricerca sociale così come a reperire e usare i risultati di ricerche sociali relativi ai beni culturali.
Il laboratorio beneficia del contributo didattico delle 3 discipline.
Ogni disciplina è organizzata in lezioni ed esercitazioni e, in particolare, relativamente a queste ultime, verranno condotte attività di verifica dell'apprendimento mediante revisioni e discussioni in aula (anche in remoto mediante virtual classroom) dei contenuti prodotti. Nello specifico, la seconda esercitazione proposta nell’ambito dell’insegnamento di Design e Comunicazione per i Beni Culturali si configura quale terreno di sperimentazione progettuale che prevede momenti di collaborazione dei tre insegnamenti.
Il laboratorio beneficia del contributo didattico delle 3 discipline.
Ogni disciplina è organizzata in lezioni ed esercitazioni e, in particolare, relativamente a queste ultime, verranno condotte attività di verifica dell'apprendimento mediante revisioni e discussioni in aula (anche in remoto mediante virtual classroom) dei contenuti prodotti. Nello specifico, la seconda esercitazione proposta nell’ambito dell’insegnamento di Design e Comunicazione per i Beni Culturali si configura quale terreno di sperimentazione progettuale che prevede momenti di collaborazione dei tre insegnamenti.
Sintesi degli argomenti trattati, copia delle slide usate durante le lezioni e documenti utili all'organizzazione delle attività dei gruppi di lavoro sono resi puntualmente disponibili dai docenti sul portale della didattica. Alcuni testi di riferimento:
DESIGN E COMUNICAZIONE PER IL BENE CULTURALE
Alcuni testi di riferimento:
- Appunti delle lezioni
- Materiale didattico utilizzato durante le lezioni e le esercitazioni, a cura del docente e a libero accesso da parte dello studente, da reperire, di volta in volta, sul portale della didattica. Il materiale è aggiornato in itinere.
- AAVV. (a cura di). (2013). Design & Cultural Heritage. Milano: Electa
- Bozzola M., De Giorgi C., Germak C. (2012), Design per i beni culturali territoriali. Merchandising museale e artigianato, Celid, Torino.
- Bozzola M., De Giorgi C. (2017), An introduction to design as a tool for the enhancement of local cultural heritage: a possible methodological approach and experiences from Politecnico Di Torino; in S. Berg S., E. Fiedler (Ed) Cultural Heritage: Perspectives, Challenges and Future Directions, pp.65-95, Nova Science Publishers, New York.
- Bozzola M. (a cura di) (2009), d.Cult Piemonte. Il design per i beni culturali e ambientali, Lybra Immagine, Milano.
- Celaschi, F., & Trocchianesi, R. (2004). Design & beni culturali. La cultura del progetto nella valorizzazione del bene culturale. Milano: Poli. design.
- Cetorelli, G., & Guido, M. R. (a cura di). (2017). Il patrimonio culturale per tutti. Fruibilità, riconoscibilità, accessibilità. (Quaderni della valorizzazione NS4). Roma: Direzione Generale Musei.
- Daverio, P., & Trapani, V. (a cura di). (2010). Il design dei beni culturali. Milano: Rizzoli.
- Sonkoly G., Vahtikari T. (2018), Innovation in Cultural Heritage Research, European Commission
MARKETING PER I BENI CULTURALI
Il materiale di riferimento è il seguente:
- Materiale didattico presentato dal docente durante le lezioni e documenti di approfondimento inseriti progressivamente sul Portale della Didattica;
- Bollo, A., 2019. Il marketing della cultura. Carocci, Roma.
- Bryson J. M. (2004). What to do when Stakeholders matter, Public Management Review, vol 6-1
- Colbert, F., 2015. Marketing delle arti e della cultura. Etas, Milano.
- Fregonara, E., & Coscia, C. (2004). Strumenti economico estimativi nella valorizzazione delle risorse architettoniche e culturali, Celid
- Goi, C. L. (2009). A review of marketing mix: 4Ps or more. International journal of marketing studies, 1(1), 2-15.
- Kotler, P., Armstrong, G., Ancarani, F. G., & Costabile, M. (2015). Principi di marketing. Pearson Italia.
- Solima, L. (2002). Dalla parte del visitatore: leve di comunicazione e traiettorie di ricerca nel marketing museale. Micro & Macro Marketing, 11(1), 61-84.
- Sort, J. C., & Nielsen, C. (2018). Using the business model canvas to improve investment processes, Journal of Research in Marketing and Entrepreneurship.
- Throsby, D., 2012. Heritage Economics: a conceptual framework, in: Licciardi, G., Amirtahmasebi, R., World Bank (Eds.), The Economics of Uniqueness: Investing in Historic City Cores and Cultural Heritage Assets for Sustainable Development, The Urban Development Series. The World Bank, Washington, DC, pp. 45–74.
- Van den Berg L Bramezza I e Van der Meer J. (1994), “Gestione e marketing della città l’esperienza olandese”, in Impresa e Stato, n 27.
Ulteriori letture (necessarie o integrative) verranno segnalate all’inizio dell’insegnamento.
TEORIA DEI CONSUMI CULTURALI
I testi qui elencati sono solo indicativi. Il docente, ad inizio insegnamento, fornirà l’elenco dei testi la cui lettura è necessaria.
- Domínguez-Rubio, Fernando (2020) Still Life: Ecologies of the Modern Imagination at the Art Museum, Chicago, University of Chicago Press.
- Griswold, Wendy, Gemma Mangione, e Terence E. McDonnell (2013) “Objects, Words, and Bodies in Space: Bringing Materiality into Cultural Analysis”, Qualitative Sociology, 36 (4), 343–364.
- Kobyshcha, Varvara (2018) “How Does an Aesthetic Object Happen? Emergence, Disappearance, Multiplicity”, Cultural Sociology, 12 (4), 478–498.
- Tota, Anna Lisa e De Feo, Antonietta (2020) Sociologia delle arti. Musei, memoria e performance digitali, Roma, Carocci.
Sintesi degli argomenti trattati, copia delle slide usate durante le lezioni e documenti utili all'organizzazione delle attività dei gruppi di lavoro sono resi puntualmente disponibili dai docenti sul portale della didattica. Alcuni testi di riferimento:
DESIGN 1
Alcuni testi di riferimento:
- Appunti delle lezioni
- Materiale didattico utilizzato durante le lezioni e le esercitazioni, a cura del docente e a libero accesso da parte dello studente, da reperire, di volta in volta, sul portale della didattica. Il materiale è aggiornato in itinere.
- AAVV. (a cura di). (2013). Design & Cultural Heritage. Milano: Electa
- Bozzola M., De Giorgi C., Germak C. (2012), Design per i beni culturali territoriali. Merchandising museale e artigianato, Celid, Torino.
- Bozzola M., De Giorgi C. (2017), An introduction to design as a tool for the enhancement of local cultural heritage: a possible methodological approach and experiences from Politecnico Di Torino; in S. Berg S., E. Fiedler (Ed) Cultural Heritage: Perspectives, Challenges and Future Directions, pp.65-95, Nova Science Publishers, New York.
- Celaschi, F., & Trocchianesi, R. (2004). Design & beni culturali. La cultura del progetto nella valorizzazione del bene culturale. Milano: Poli. design.
- Daverio, P., & Trapani, V. (a cura di). (2010). Il design dei beni culturali. Milano: Rizzoli.
- Sonkoly G., Vahtikari T. (2018), Innovation in Cultural Heritage Research, European Commission
MARKETING PER I BENI CULTURALI
Il materiale di riferimento è il seguente:
- Materiale didattico presentato dal docente durante le lezioni e documenti di approfondimento inseriti progressivamente sul Portale della Didattica;
- Bollo, A., 2019. Il marketing della cultura. Carocci, Roma.
- Colbert, F., 2015. Marketing delle arti e della cultura. Etas, Milano.
- Throsby, D., 2012. Heritage Economics: a conceptual framework, in: Licciardi, G., Amirtahmasebi, R., World Bank (Eds.), The Economics of Uniqueness: Investing in Historic City Cores and Cultural Heritage Assets for Sustainable Development, The Urban Development Series. The World Bank, Washington, DC, pp. 45–74.
Ulteriori letture (necessarie o integrative) verranno segnalate all’inizio dell’insegnamento.
TEORIA DEI CONSUMI CULTURALI
I testi qui elencati sono solo indicativi. L’insegnante, ad inizio insegnamento, fornirà l’elenco dei testi la cui lettura è necessaria.
- Domínguez-Rubio, Fernando (2020) Still Life: Ecologies of the Modern Imagination at the Art Museum, Chicago, University of Chicago Press.
- Griswold, Wendy, Gemma Mangione, e Terence E. McDonnell (2013) “Objects, Words, and Bodies in Space: Bringing Materiality into Cultural Analysis”, Qualitative Sociology, 36 (4), 343–364.
- Kobyshcha, Varvara (2018) “How Does an Aesthetic Object Happen? Emergence, Disappearance, Multiplicity”, Cultural Sociology, 12 (4), 478–498.
- Tota, Anna Lisa e De Feo, Antonietta (2020) Sociologia delle arti. Musei, memoria e performance digitali, Roma, Carocci.
Slides; Libro di testo;
Lecture slides; Text book;
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato grafico prodotto in gruppo; Elaborato scritto individuale; Elaborato progettuale in gruppo;
Exam: Compulsory oral exam; Group graphic design project; Individual essay; Group project;
...
L'esame del Laboratorio di Design per i Beni Culturali ha l’obiettivo di accertare le competenze acquisite dallo studente nell’ambito dei processi di valorizzazione dei beni culturali, in particolare attraverso l’azione progettuale di prodotto, di comunicazione e di servizio.
Il laboratorio richiede un’assidua frequenza anche in considerazione del giudizio finale che sarà espresso con un unico voto d'esame, esito della media aritmetica delle valutazioni delle tre discipline che costituiscono il laboratorio.
Le attività svolte saranno monitorate attraverso esercitazioni monodisciplinari e seminariali che daranno luogo a valutazioni intermedie e finali.
Le prove d’esame si pongono l’obiettivo di verificare la comprensione degli argomenti trattati all’interno dei differenti insegnamenti, proposti dai docenti titolari.
Verranno valutate capacità quali: analisi e interpretazione del contesto; capacità critiche e decisionali; abilità di lavoro in collaborazione con competenze disciplinari diverse; capacità di comprendere e gestire gli strumenti del progetto di design, anche applicando i metodi della ricerca sociale e del marketing; capacità di esprimere in maniera chiara ed efficace i percorsi di analisi effettuati e le scelte progettuali operate.
Le attività di laboratorio sono svolte dagli studenti in gruppi, ma il giudizio per ciascuno studente sarà individuale (espresso con unico voto), che terrà conto delle valutazioni degli insegnamenti di Marketing per i beni culturali, di Teoria dei consumi culturali e di Design e comunicazione per i beni culturali.
Nell’ambito dei singoli insegnamenti saranno prodotte delle pre-valutazioni sulla base di verifiche e/o esercitazioni interne, precedenti l’esame finale. Tali valutazioni potranno essere modificate al momento dell’esame finale di laboratorio, durante il quale gli studenti sono chiamati a presentare e discutere gli elaborati finali di progetto, motivando scelte e percorsi a partire dalle sollecitazioni delle specifiche culture disciplinari. Le valutazioni finali così ottenute saranno equamente pesate (1/3 ognuna) andando a comporre il voto unico finale.
Il voto finale del Laboratorio di Design per i Beni Culturali sarà quindi comprensivo delle seguenti valutazioni:
- DESIGN E COMUNICAZIONE PER IL BENE CULTURALE (peso 1/3, voto max 30/30)
Valutazione degli elaborati intermedi e finali relativi alle 2 esercitazioni proposte dall’insegnamento di Design e Comunicazione per il Bene Culturale: le esercitazioni confluiranno alla costruzione del voto finale di Design 1 in ragione del 30% la prima esercitazione, 70 % la seconda.
- MARKETING PER I BENI CULTURALI (peso 1/3, voto max 30/30)
Valutazione degli elaborati intermedi e finali relativi alle 2 esercitazioni (la prima interna all’insegnamento di Marketing per i Beni Culturali consistente in un elaborato scritto sotto forma di Diario di Bordo individuale, la seconda inerente al tema progettuale condiviso con gli altri due insegnamenti del laboratorio). E’ previsto un pre-test scritto con 3 domande a risposta aperta specifico per questo contributo. Per quanto riguarda gli elaborati finali verrà richiesta anche una discussione orale, che fungerà da ulteriore momento di verifica delle conoscenze acquisite.
La formulazione del voto individuale terrà conto delle valutazioni espresse per ciascuna esercitazione e dal pre-test, in ragione del 40% per quanto riguarda la prima esercitazione e del 60% per quanto riguarda la seconda.
- TEORIA DEI CONSUMI CULTURALI (peso 1/3, voto max 30/30)
Valutazione degli elaborati intermedi e finali relativi alle 2 esercitazioni: la prima interna all’insegnamento di Teoria dei Consumi Culturali, la seconda inerente il tema progettuale condiviso con gli altri due insegnamenti del laboratorio.
Entrambe le esercitazioni consistono nell’uso di metodi di ricerca sociale per riflettere sui beni culturali e sul tema progettuale. La prima esercitazione, di carattere più generale, richiederà la consegna di una breve relazione - essa è dunque scritta. La seconda esercitazione, sul tema progettuale, richiederà la presentazione dei risultati in classe, in modo da essere condivisa e discussa con docenti e con studenti e studentesse dell’insegnamento - essa è dunque orale
La formulazione del voto individuale terrà conto della media matematica delle valutazioni individuali e di gruppo ottenute nelle 2 esercitazioni.
Le valutazioni per tutti gli insegnamenti del laboratorio e il voto complessivo del laboratorio stesso sono espresse in trentesimi ed è richiesta una votazione minima, per ciascuno degli insegnamenti, di 18/30. Il voto massimo è 30 e Lode.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
Exam: Compulsory oral exam; Group graphic design project; Individual essay; Group project;
L'esame del Laboratorio di Design per i Beni Culturali ha l’obiettivo di accertare le competenze acquisite dallo studente nell’ambito dei processi di valorizzazione dei beni culturali, in particolare attraverso l’azione progettuale di prodotto, di comunicazione e di servizio.
Il laboratorio richiede un’assidua frequenza anche in considerazione del giudizio finale che sarà espresso con un unico voto d'esame, esito della media aritmetica delle valutazioni delle tre discipline che costituiscono il laboratorio.
Le attività svolte saranno monitorate attraverso esercitazioni monodisciplinari e seminariali che daranno luogo a valutazioni intermedie e finali.
Le prove d’esame si pongono l’obiettivo di verificare la comprensione degli argomenti trattati all’interno dei differenti insegnamenti, proposti dai docenti titolari.
Verranno valutate capacità quali: analisi e interpretazione del contesto; capacità critiche e decisionali; abilità di lavoro in collaborazione con competenze disciplinari diverse; capacità di comprendere e gestire gli strumenti del progetto di design, anche applicando i metodi della ricerca sociale e del marketing; capacità di esprimere in maniera chiara ed efficace i percorsi di analisi effettuati e le scelte progettuali operate.
Le attività di laboratorio sono svolte dagli studenti in gruppi, ma il giudizio per ciascuno studente sarà individuale (espresso con unico voto), che terrà conto delle valutazioni degli insegnamenti di Marketing per i beni culturali, di Teoria dei consumi culturali e di Design e comunicazione per i beni culturali.
Nell’ambito dei singoli insegnamenti saranno prodotte delle pre-valutazioni sulla base di verifiche e/o esercitazioni interne, precedenti l’esame finale. Tali valutazioni potranno essere modificate al momento dell’esame finale di laboratorio, durante il quale gli studenti sono chiamati a presentare e discutere gli elaborati finali di progetto, motivando scelte e percorsi a partire dalle sollecitazioni delle specifiche culture disciplinari. Le valutazioni finali così ottenute saranno equamente pesate (1/3 ognuna) andando a comporre il voto unico finale.
Il voto finale del Laboratorio di Design per i Beni Culturali sarà quindi comprensivo delle seguenti valutazioni:
- DESIGN E COMUNICAZIONE PER IL BENE CULTURALE (peso 1/3, voto max 30/30)
Valutazione degli elaborati intermedi e finali relativi alle 2 esercitazioni proposte dall’insegnamento di Design e Comunicazione per il Bene Culturale: le esercitazioni confluiranno alla costruzione del voto finale di Design 1 in ragione del 30% la prima esercitazione, 70 % la seconda.
- MARKETING PER I BENI CULTURALI (peso 1/3, voto max 30/30)
Valutazione degli elaborati intermedi e finali relativi alle 2 esercitazioni (la prima interna all’insegnamento di Marketing per i Beni Culturali consistente in un elaborato scritto individuale, la seconda inerente al tema progettuale condiviso con gli altri due insegnamenti del laboratorio). Per quanto riguarda gli elaborati finali verrà richiesta anche una discussione orale, che fungerà da ulteriore momento di verifica delle conoscenze acquisite.
La formulazione del voto individuale terrà conto delle valutazioni espresse per ciascuna esercitazione, in ragione del 40% per quanto riguarda la prima esercitazione e del 60% per quanto riguarda la seconda.
- TEORIA DEI CONSUMI CULTURALI
Valutazione degli elaborati intermedi e finali relativi alle 2 esercitazioni: la prima interna all’insegnamento di Teoria dei Consumi Culturali, la seconda inerente il tema progettuale condiviso con gli altri due insegnamenti del laboratorio.
Entrambe le esercitazioni consistono nell’uso di metodi di ricerca sociale per riflettere sui beni culturali e sul tema progettuale. La prima esercitazione, di carattere più generale, richiederà la consegna di una breve relazione - essa è dunque scritta. La seconda esercitazione, sul tema progettuale, richiederà la presentazione dei risultati in classe, in modo da essere condivisa e discussa con docenti e con studenti e studentesse dell’insegnamento - essa è dunque orale
La formulazione del voto individuale terrà conto della media matematica delle valutazioni individuali e di gruppo ottenute nelle 2 esercitazioni.
Le valutazioni per tutti gli insegnamenti del laboratorio e il voto complessivo del laboratorio stesso sono espresse in trentesimi ed è richiesta una votazione minima, per ciascuno degli insegnamenti, di 18/30. Il voto massimo è 30 e Lode.
In addition to the message sent by the online system, students with disabilities or Specific Learning Disorders (SLD) are invited to directly inform the professor in charge of the course about the special arrangements for the exam that have been agreed with the Special Needs Unit. The professor has to be informed at least one week before the beginning of the examination session in order to provide students with the most suitable arrangements for each specific type of exam.