Il seminario intende indagare alcuni paradigmi del low energy and carbon built environment, in qualità di temi sfida e contemporanei della progettazione e della valutazione ambientale; l’obiettivo è dunque di sviluppare consapevolezza sui più attuali contenuti, metodi e strumenti operativi, che potranno essere adottati nei successivi insegnamenti.
La Tecnologia dell’Architettura e la Fisica Tecnica Ambientale sono discipline orientate a definire e approfondire i rapporti tra l’ambiente costruito e la sostenibilità ambientale, anche nell’ambito della ricerca. Il porre in relazione le due discipline attraverso i temi della transizione energetica e dell’architettura low carbon è quindi una scelta che si pone in coerenza con l’esperienza acquisita negli anni e ha l’intento di fornire allo studente una visione sui più recenti indirizzi.
Il contributo di Tecnologia dell’Architettura intende approfondire alcuni elementi che caratterizzano la progettazione e la valutazione dei sistemi micro-urbani e del sistema edificio, ponendo particolare attenzione alle relazioni tra impostazione morfologico-insediativa, linguaggi dell’architettura, progettazione di dettaglio e scelte materico-costruttive. Gli argomenti affrontati nella parte iniziale del seminario intendono sviluppare una consapevolezza critica nello studente, attraverso l’illustrazione dei modelli culturali della progettazione ambientale, collocati nell’evoluzione dell’attuale dibattito al riguardo. Verranno, poi, illustrate alcune modalità di gestione delle risorse ambientali a scala urbana e di distretto, saranno analizzati alcuni sistemi tecnologici attivi e passivi per l’architettura - indagandone le possibilità di integrazione nel progetto architettonico - e si introdurranno metodologie e strumenti di misura della sostenibilità energetica e ambientale, con riferimento alle diverse fasi del ciclo di vita degli edifici.
In modo complementare, il contributo di Fisica Tecnica Ambientale intende approfondire gli strumenti e le basi scientifiche per la comprensione degli scenari correlati ai processi di transizione energetica alle diverse scale, attraverso l’analisi critica delle fonti energetiche rinnovabili e non, delle tecnologie correlate, e della valutazione dell’energia primaria e delle emissioni inquinanti attraverso equazioni di bilancio. Nel seminario si approfondiranno inoltre, anche attraverso presentazioni di esperti e il coinvolgimento diretto degli studenti, i temi della sostenibilità energetica nei protocolli di valutazione e certificazione del processo edilizio.
The seminar aims to investigate some paradigms related to low energy and carbon built environment, as challenging and contemporary themes of environmental design and assessment; the goal is therefore to develop awareness of the most current theories, methods and operational tools, which can be adopted in subsequent teaching courses.
Architectural Technology and Building Physics are academic disciplines aimed at defining and deepening the relationships between the built environment and environmental sustainability, also in the field of research. Linking the two disciplines through the themes of energy transition and low carbon architecture is therefore a choice that is consequential with the experience acquired over the years and aims to provide students with a vision of the most recent environmental addresses.
The contribution whitin Architectural Technology intends to explore some themes that characterize the design and evaluation of micro-urban systems and the building system, paying particular attention to the relationships between morphological-settlement setting, languages of architecture, detailed design and material-constructive choices. The topics addressed in the initial part of the seminar are intended to develop a critical awareness in student’s perception, through the illustration of the cultural models of environmental design tools, referred in the evolution of the current debate in this regard. Some ways of managing environmental resources at urban and district scale will be illustrated, some active and passive technological systems for architecture will be analyzed - investigating the possibilities of integration into the architectural design - and methodologies and measuring tools energy and environmental sustainability will be introduced with reference to the different phases of the life cycle of buildings.
In a complementary way, the contribution whitin Building Physics intends to deepen the tools and scientific bases for understanding the scenarios related to the energy transition processes at different scales, through the critical analysis of renewable and non-renewable energy sources, related technologies, and the evaluation of primary energy and polluting emissions through balance equations. The seminar will also explore, through expert presentations and the direct involvement of students, the issues of energy sustainability in the building process assessment and environmental labels protocols.
Il seminario prevede di trasmettere conoscenze finalizzate a:
- comprendere i contenuti di alcune sfide tecnologiche contemporanee connesse alla transizione energetica e digitale e all’architettura low carbon;
- analizzare e comprendere gli scenari energetici attuali e futuri a diverse scale e in diversi contesti;
- utilizzare e valorizzare in architettura metodi e strumenti della progettazione ambientale;
- verificare alcune categorie di impatti energetico-ambientali in relazione a linee guida, normative e standard tecnici;
- sviluppare equazioni di bilancio a diverse scale per ottimizzare il mix energetico necessario a soddisfare requisiti di efficienza energetica, costo ed emissioni inquinanti di edifici e distretti.
Gli studenti saranno in grado di valorizzare le competenze acquisite attraverso verifiche relative ad applicazioni, secondo diverse scale di analisi e di studio, da quella urbana a quella di dettaglio tecnologico.
L’attenzione posta al rapporto tra teoria e progetto consentirà di valorizzare strategie, metodologie e strumenti nelle successive esperienze didattiche, specie quelle di tipo prevalentemente progettuale.
Il seminario prevede di trasmettere conoscenze finalizzate a:
- comprendere i contenuti di alcune sfide tecnologiche contemporanee connesse alla transizione energetica e digitale e all’architettura low carbon;
- analizzare e comprendere gli scenari energetici attuali e futuri a diverse scale e in diversi contesti;
- utilizzare e valorizzare in architettura metodi e strumenti della progettazione ambientale;
- verificare alcune categorie di impatti energetico-ambientali in relazione a linee guida, normative e standard tecnici;
- sviluppare equazioni di bilancio a diverse scale per ottimizzare il mix energetico necessario a soddisfare requisiti di efficienza energetica, costo ed emissioni inquinanti di edifici e distretti.
Gli studenti saranno in grado di valorizzare le competenze acquisite attraverso verifiche relative ad applicazioni, secondo diverse scale di analisi e di studio, da quella urbana a quella di dettaglio tecnologico.
L’attenzione posta al rapporto tra teoria e progetto consentirà di valorizzare strategie, metodologie e strumenti nelle successive esperienze didattiche, specie quelle di tipo prevalentemente progettuale.
Lo studente deve possedere un’adeguata preparazione personale e conoscenze derivanti dal superamento degli esami di tecnologia dell’architettura e fisica tecnica ambientale così come previsti nei corsi di laurea triennale in architettura (classe L-17).
In particolare, sono considerate acquisite le seguenti conoscenze pregresse:
- capacità di leggere e comprendere il progetto di architettura nelle sue caratteristiche tecnologiche (esigenze-requisiti-prestazioni);
- capacità di analizzare e progettare i principali elementi tecnici dell’architettura;
- capacità di procedere alla caratterizzazione termo-fisica dei principali elementi tecnici dell’architettura;
- capacità di analizzare e progettare l’ambiente costruito secondo i principi base della bioclimatica;
- capacità di utilizzare gli strumenti e le forme della rappresentazione e della comunicazione, anche multimediale, per descrivere approfonditamente problemi complessi o che richiedono un approccio multidisciplinare;
- capacità di applicare le nozioni e le relazioni fondamentali della fisica e della matematica ai sistemi edilizi ed impiantistici oggetto di studio;
- capacità di applicare le nozioni le nozioni di base della termodinamica e della termofisica applicata agli edifici.
Lo studente deve possedere un’adeguata preparazione personale e conoscenze derivanti dal superamento degli esami di tecnologia dell’architettura e fisica tecnica ambientale così come previsti nei corsi di laurea triennale in architettura (classe L-17).
In particolare, sono considerate acquisite le seguenti conoscenze pregresse:
- capacità di leggere e comprendere il progetto di architettura nelle sue caratteristiche tecnologiche (esigenze-requisiti-prestazioni);
- capacità di analizzare e progettare i principali elementi tecnici dell’architettura;
- capacità di procedere alla caratterizzazione termo-fisica dei principali elementi tecnici dell’architettura;
- capacità di analizzare e progettare l’ambiente costruito secondo i principi base della bioclimatica;
- capacità di utilizzare gli strumenti e le forme della rappresentazione e della comunicazione, anche multimediale, per descrivere approfonditamente problemi complessi o che richiedono un approccio multidisciplinare;
- capacità di applicare le nozioni e le relazioni fondamentali della fisica e della matematica ai sistemi edilizi ed impiantistici oggetto di studio;
- capacità di applicare le nozioni le nozioni di base della termodinamica e della termofisica applicata agli edifici.
La filiera A del seminario introduttivo assume come campo di indagine il salto di scala: dal Low-Carbon Building al Low-Carbon District, con riferimento alla città compatta. Lo sguardo allargato al tassello microurbano (più edifici a sistema tra di loro, ricomprendendo anche il tessuto degli spazi aperti interposti) è un imprescindibile filtro interpretativo - analitico e operativo - per leggere il tema della transizione energetica del costruito con la consapevolezza critica che deriva dal prendere in considerazione la transcalarità come cartina di tornasole. Lo sguardo alla scala del Low-Carbon District da un lato ribadisce la centralità dell’efficienza energetica, consentendo di evidenziare al riguardo le potenzialità di una visione sistemica su ampi tasselli urbanizzati. Dall’altro, analizzare la scala del distretto implica necessariamente il ricondurre le attenzioni per l’efficienza energetica stessa entro il quadro degli altri key-focuses che caratterizzano tradizionalmente l’approccio green al costruito nel panorama internazionale, dunque illustrando agli studenti il paradigma più generale della "transizione ecologica", entro il quale la transizione energetica è ricondotta. La questione dell’energia è, dunque, messa a sistema con altri temi di qualità ambientale - tra i quali: la resilienza idraulica, la forestazione, la mitigazione dell’isola di calore -, letti secondo un approccio olistico: ovvero, la transizione energetica è un obiettivo che si persegue a mezzo della interrelazione tra le strategie legate a vari aspetti di equilibrio ambientale dello spazio costruito e tali strategie sono da ricomporsi secondo una logica sistemica e non come sommatoria di azioni centrate su singoli aspetti presi in considerazione separatamente. Questo approccio è peraltro in linea con la visione a spettro ampio alla base del Green Deal europeo: si tratta della strategia di crescita recentemente delineata dall'UE, allo scopo di avviare il percorso di trasformazione dell'Europa in una società a impatto climatico zero, giusta e prospera, dotata di un'economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva. Inoltre, allo lo sguardo di chi si occupa di qualità fisica dello spazio, il riferirsi alla scala del distretto consente di porre attenzione alla declinazione della check-list di attenzioni ambientali al costruito con riferimento agli aspetti di morfologia del costruito anche a scala insediativa. E’ un tema specificamente caratterizzante l’approccio della filiera A del seminario in questione - a partire da alcuni filoni di ricerca dei docenti titolari dell’insegnamento -, nell’ottica sia di restituire (anche con consapevolezza critica) agli studenti alcune linee di approfondimento consolidate nel dibattito internazionale, sia di fornire alcune chiavi di lettura, al fine di comprendere alcune derive di banalizzazione in corso sul tema della transizione ecologica del costruito, nel mentre evidenziando le linee di sperimentazione più promettenti. Il rapporto tra qualità ambientale e forma fisica degli spazi dell’urbanizzazione è una questione che appare importante affrontare anche in coerenza con la tradizione di studi sul rapporto tra morfologie insediative e qualità dell’abitare che tradizionalmente connota la cultura architettonica italiana, compresa - con le proprie specifiche e caratterizzanti lenti critiche - la riflessione che la Scuola di Architettura del Politecnico ha portato avanti con continuità al riguardo negli anni. In tale quadro, lo sguardo sul singolo manufatto architettonico non sarà comunque trascurato, ma anzi risulterà arricchito dalla presa in considerazione dell’insieme delle relazioni ricomprese - da diversi punti di vista - nella dimensione del quartiere, oltre che della città. Il contributo della Tecnologia dell’Architettura sarà declinato avanzando nel solco del paradigma dell’environmental design, letto in funzione di fornire allo studente le chiavi di lettura per porre in relazione in modo consapevole l’attenzione alla qualità morfologico-insediativa con la check-list allargata di attenzioni ambientali al costruito che caratterizza l’approccio comprehensive Green, tipico del contesto internazionale. Ponendosi questo obiettivo, il focus sulla dimensione del distretto è dunque inteso come occasione per riflettere sul concetto di ambiente costruito nelle intersezioni di significato (e reciproca contaminazione) tra culture del progetto, innovazione morfo-tipologica, avanzamento tecnologico, sperimentazione di linguaggi architettonici. In particolare, verranno erogate specifiche lezioni monografiche ex cathedra, riconducibili al concetto progetto tecnologico-ambientale (della durata, a seconda dell'argomento, ciascuna di 2 h oppure di 4 h, per un totale di 20 h = 2 CFU ), centrate su key-focuses ritenuti significativi per la transizione ecologica dell’urbanizzato e costruite a partire dalla volontà di fornire allo studente alcuni spunti di analisi critica per allenarsi a distinguere - nell’ormai ampissima rassegna di casi studio - le riflessioni teoriche afferenti al concetto di progetto ambientale, tra retoriche e reali spunti di avanzamento. Inoltre, sono in programma alcune esercitazioni, alcune delle quali da svolgere in aula su guida della docenza, anche a mezzo di dibattito corale (per un totale complessivo di 10 h = 1 CFU). Le lezioni monografiche illustreranno per ogni focus non solo le specifiche soluzioni tecnico-prestazionali e le relative stringhe terminologiche rintracciabili nel linguaggio specialistico internazionale, ma anche il quadro culturale di riferimento entro il quale sono maturate le matrici concettuali di riferimento; le "milestones" architettoniche che hanno segnato l’evoluzione delle concettualizzazioni; i casi-studio pilota recenti; Attenzione verrà anche data ad alcuni cenni sul tema del rapporto tra cultura tecnica e cultura umanistica, nell’ottica di trattare il tema della transizione energetica secondo un approccio che anche da questo punto di vista sia coerente con la complessità tipica della cultura architettonica italiana. In questa direzione, nell'ottica anche di fornire una visione complementare alla saggistica sul tema del progetto ambientale, gli studenti approfondiranno anche alcune visioni rintracciabili nella narrativa e nella filmografia - rivolte a un pubblico di non specialisti - che pongono il tema del rapporto tra spazio fisico e criticità ecologico/climatica come spunto e/o sfondo all'avvicendarsi delle dinamiche raccontate. Ogni studente sceglierà tra alcuni libri e film propositi dalla docenza e caratterizzati da questo approccio e discuterà con la docenza la propria interpretazione al riguardo, eventualmente anche mezzo di dibattiti collettivi in aula. Il contributo della Fisica Tecnica Ambientale utilizzerà analogo approccio transcalare come filtro di lettura secondo tre direzioni di indagine: - le fonti energetiche, il concetto di transizione energetica, gli scenari energetici nazionali, le caratteristiche delle fonti energetiche rinnovabili e le tecnologie correlate, il concetto di energia primaria, la valutazione delle emissioni di inquinanti, dell’impatto ambientale e l’impatto del cambiamento climatico, i sistemi di conversione energetici e le reti energetiche; - i metodi per l’analisi energetica dell’ambiente costruito a diverse scale, in particolare quelli riferiti alla sostenibilità energetica nel processo edilizio ed al GWP delle costruzioni, in accordo con l’ultima direttiva EPBD; - lo strumento del bilancio energetico, basato sui principi della termodinamica, e declinato in relazione alle esigenze di qualità dell’ambiente interno, di efficienza energetica, di de-carbonizzazione, di impatto ambientale e di sicurezza energetica alle diverse scale (componente, ambiente interno, edificio, distretto). Al riguardo, sono state predisposte 7 lezioni monografiche (della durata, a seconda dell'argomento, ciascuna di 2 h oppure di 4 h, per un totale di 20 h = 2 CFU) e 3 esercitazioni da svolgere in aula su guida della docenza (per un totale di 10 h = 1 CFU).
Il tema che la filiera A del seminario introduttivo assume come campo di indagine è una “sfida nella sfida”: ovvero, il salto alla scala del Low Carbon Districts e la sua interpretazione analitica e operativa secondo un approccio di consapevolezza critica, tipica della cultura della complessità.
L’attenzione è, dunque, in primo luogo focalizzata sulla scala microurbana (più edifici a sistema tra di loro e con il tessuto degli spazi aperti): lo sguardo sul singolo manufatto architettonico non sarà tuttavia trascurato, ma anzi risulterà arricchito dalla presa in considerazione dell’insieme delle relazioni ricomprese – da diversi punti di vista – nella dimensione del quartiere, oltre che della città.
Il contributo della Tecnologia dell’Architettura sarà declinato avanzando nel solco del paradigma della progettazione ambientale, letto secondo l’ottica multiscalare e di approccio concettuale olistico riconducibile al significato di built environment.
Il focus sulla dimensione del distretto non è da intendere riduttivamente come scalatura dell’approccio sul singolo edificio, quanto piuttosto nei termini di occasione di ulteriore articolazione e attualizzazione di approcci e metodi per il progetto di architettura sostenibile, nel rapporto tra culture del progetto, innovazione morfologica negli spazi dell’abitare, tecniche, costruzione, linguaggi di architettura.
In forma di ulteriore evoluzione di alcuni filoni di ricerca storicamente caratterizzanti la Scuola di Architettura del Politecnico di Torino, l’obiettivo generale è quello di fornire allo studente alcuni primi strumenti interpretativi per riflettere sull’organizzare spazialmente gli schemi insediativi anche in base all’ imprescindibile ruolo morfogenetico delle strategie green-tech, secondo relazioni di coerenza con le legittimazioni sia concettuali che funzionali dell’impostazione generale del progetto.
Per perseguire tale finalità, sarà utilizzato l’approccio transcalare come filtro di lettura, secondo due direzioni di indagine:
- le lectures introduttive si concentreranno sul concetto di ambivalenza (tra retorica e realtà, tra banalizzazione e complessità) di alcune interpretazioni della questione ambientale nei processi di ideazione e costruzione degli spazi insediativi, a mezzo sia dell’analisi di casi studio di dibattito, sia della descrizione di un percorso di lettura interpretativa di brani ricavati da una selezione di monografie di architettura e di opere letterarie di saggistica e narrativa;
- nelle lezioni a seguire, la questione della transizione energetica del costruito verrà ricondotta ad una visione olistica ed ecosistemica, dunque ponendo in relazione il paradigma del district energy systems design con quello del water sensitive urban design, dell’urban forestry and greening, dell’urban heat island mitigation, del bioclimatic design, di volta in volta a mezzo dell’analisi del layering ambientale di sintesi di alcuni tessuti urbani di recente realizzazione/rigenerazione, mettendo in evidenza le sue relazioni con i caratteri che strutturano le morfologie insediative dei tessuti stessi.
Il contributo della Fisica Tecnica Ambientale utilizzerà analogo approccio transcalare come filtro di lettura secondo tre direzioni di indagine:
- le fonti energetiche, il concetto di transizione energetica, gli scenari energetici nazionali, le caratteristiche delle fonti energetiche rinnovabili e le tecnologie correlate, il concetto di energia primaria, la valutazione delle emissioni di inquinanti, dell’impatto ambientale e l’impatto del cambiamento climatico, i sistemi di conversione energetici e le reti energetiche;
- i metodi per l’analisi energetica dell’ambiente costruito a diverse scale, in particolare quelli riferiti alla sostenibilità energetica e protocolli di certificazione nel processo edilizio;
- lo strumento del bilancio energetico, basato sui principi della termodinamica, e declinato in relazione alle esigenze di qualità dell’ambiente interno, di efficienza energetica, di de-carbonizzazione, di impatto ambientale e di sicurezza energetica alle diverse scale (utente, componente, ambiente interno, edificio, distretto).
Parallelamente, e congiuntamente con la Tecnologia dell’architettura, le competenze acquisite verranno valorizzate attraverso verifiche relative ad applicazioni, secondo diverse scale di analisi e di studio, da quella urbana a quella di dettaglio tecnologico. (cfr. specifiche note nella sezione “Criteri, regole e procedure per l'esame”)
Le lezioni saranno erogate esclusivamente in presenza e non verranno rese disponibili in forma di videoregistrazioni.
La modalità di erogazione delle lezioni in remoto via streaming sarà presa in considerazione solo in caso di richiesta dell’Ateneo al riguardo in relazione a cause di forza maggiore.
Alcune lezioni monografiche verranno condotte a mezzo di comunicazioni ex-cathedra congiunte tra le due discipline al fine di comprendere meglio le reciproche intersezioni culturali, operative, tecnico-prestazionali.
Parallelamente all’avanzamento del programma del corso saranno organizzate alcune specifiche attività esercitative - collegate a ciascuna lezione monografica e ai rispettivi momenti seminariali –, che consentiranno agli studenti di allenarsi su approcci, metodi e tecniche da applicare nell’avanzamento di un elaborato metaprogettuale.
In particolare, tali esercitazioni - da svolgere esclusivamente in aula, in forma individule e su supporto cartaceo - saranno focalizzate su specifici tasks proposti da ogni docente e legati ai temi esplicitati nelle lezioni monografiche di riferimento: ciascun docente somministrerà l’esercitazione agli studenti al termine del proprio segmento di lezione (o gruppo di lezioni); l’esercitazione in questione sarà focalizzata sul tema monografico appena trattato in aula. Gli esiti di tali specifiche attività esercitative verranno commentati ogni volta nella lezione immediatamente successiva, nell’ambito di momenti seminariali, eventualmente con selezione a campione.
Le skills apprese nel percorso della sequenza di tali esercitazioni costituiranno per gli studenti l’occasione di maturare il know-how di base per affrontare un’elaborazione metaprogettuale a scala microurbana (strategia concettuale fondante; configurazione morfologica-insediativa di insieme; layers spaziali sintetici illustrativi dell’approccio progettuale sui temi ambientali; schemi-disegni-calcoli per i temi di efficienza energetica), che dovrà essere portata avanti dagli studenti con continuità e autonomia - al di fuori dell’orario di lezione - nel corso di tutto il semestre, per poi essere discussa con la docenza nel corso dell’esame.
Per l’elaborazione metaprogettuale si sceglieranno i casi-studio tra quelli elencati da un bando di concorso di idee di architettura di portata internazionale, centrato sugli argomenti del seminario e sulla scala microurbana presa in considerazione. Lo specifico concorso di idee prescelto, le relative aree di intervento e il quadro del programma di progetto richiesto dal bando verranno illustrati dalla docenza nel corso della prima lezione del seminario.
L’elaborato metaprogettuale potrà essere portato avanti o in gruppo, oppure singolarmente - a libera scelta dello studente - e sarà costituito da tavole grafiche: il numero e l’impostazione delle tavole verranno indicate dalla docenza nelle prime lezioni del seminario.
Inoltre, potranno essere organizzati viaggi-studio (eventualmente finanziati da fondi di Ateneo, finalizzati a coprire le spese per i partecipanti), al fine di consentire agli studenti di prendere consapevolezza direttamente in loco - anche eventualmente con visite in cantiere - della spazialità fisica e delle specifiche costruttive dei casi studio descritti a lezione.
Il seminario prevede alcune lezioni a carattere introduttivo ed esercitazioni di carattere applicativo e progettuale.
Le lezioni potranno essere a carattere disciplinare o svolte congiuntamente dai due docenti su tematiche che richiedono un approfondimento sotto i diversi approcci scientifici delle due discipline. È anche prevista la presenza di invitati esterni per discutere di alcune problematiche di attualità e delle loro ricadute sull’attività professionale.
Le esercitazioni potranno essere guidate dalla docenza o svolte in autonomia da gruppi di studenti. L’esito dell’attività esercitativa - di tipo metaprogettuale e condotta da gruppi composti da massimo 4 studenti - verrà verificato in alcuni seminari congiunti tra le due discipline e costituirà la base di discussione per il colloquio orale dell’esame. L’esercitazione metaprogettuale verterà nella implementazione di un progetto sviluppato all’interno di un Atelier in anni precedenti, scelto in base a una taglia di dimensione spaziale che consenta di affrontare la scala di distretto: l’obiettivo è la sua implementazione a mezzo di layering sintetici sui temi energetici ambientali - nel rapporto spazio costruito/connettivo/involucro - a mezzo di impostazioni di schemi che devono essere verificati anche in base alla coerenza con gli approcci concettuali che hanno guidato l’impostazione dello schema spaziale generale. L’esercitazione dovrà essere caricata sul portale della didattica entro la data di appello.
I materiali di studio fondamentali per la preparazione dell’esame sono 1) le slide delle lezioni fornite di volta volta dalla docenza, che costituiscono la sintesi sistematizzata dei contenuti esplicitati durante ogni singola lezione; 2) gli appunti presi dagli studenti durante le lezioni; 3) i documenti e i testi specifici di volta in volta indicati dalla docenza.
I riferimenti bibliografici indicati nel seguito sono da interpretare come prime indicazioni di carattere generale, con riferimento a un gruppo limitato di pubblicazioni internazionali, che potrebbero essere utilizzate nell’ambito del seminario anche per allenare a un approccio di consapevolezza critica sui temi affrontati. Bibliografie più specifiche verranno fornite durante le lezioni, anche eventualmente in funzione di seminari di lettura e di approfondimenti tematici per approfondimenti puntuali.
Inoltre, agli studenti che dovessero dichiararsi all’inizio del seminario “non frequentanti” verrà fornita una selezione di testi per la preparazione dell’esame, che non necessariamente corrisponderà all’elenco sottostante.
- A. Friedman, Fundamentals of sustainable urban design, Springer, Berlino 2021;
- J. Birkeland, Net-positive design and sustainable urban development, Routledge, Londra 2020;
- H. Bott, G. C. Grassl, S. Anders, Sustainable urban planning. Vibrant Neighbourhoods, Smart cities, Resilience, Edition Detail, Munich 2019;
- F. Asdrubali, U. Desideri, Handbook of energy efficiency in buildings. A life cycle approach, Elsevier, 2019.
- F. Pacheo-Torgal et al., Cost-effective energy efficient building retrofitting: materials, technologies, optimization and case studies, Elsevier, 2017.
- C. Charlot-Valdieu, P. Outrequin, Nouvelles architectures écologiques. 28 opérations exemplaires en matière de transition énergétique, Editions Le Moniteur, Antony 2016;
- M. Mostafavi, G. Doherty, Ecological Urbanism, Lars Müller Publishers, Baden 2016;
- T. Dixon, M. Eames, M. Hunt, S. Lennon, Urban retrofitting for sustainability. Mapping the transition to 2050, Routledge, London 2014;
- E. Ben-Joseph, A. Scott, Renew town: adaptive urbanism and the low carbon community, Routledge, London New York 2012;
- S. El Khouli, V. John, M. Zeumer, Sustainabile Construction Tecniques, Edition Detail, Munich 2015;
- S. Lehmann, The principle of green urbanism. Transforming the City for Sustainability, Earthscan, London 2010;
- J. Steel, Ecological Architecture. A critical history, Thames & Hudson, London 2005.
I riferimenti bibliografici indicati nel seguito sono da interpretare come prime indicazioni di carattere generale, con riferimento a un gruppo limitato di pubblicazioni internazionali, che potrebbero essere utilizzate nell’ambito del seminario anche per allenare a un approccio di consapevolezza critica sui temi affrontati. Bibliografie più specifiche verranno fornite durante le lezioni, anche eventualmente in funzione di seminari di lettura e di approfondimenti tematici per approfondimenti puntuali.
Inoltre, agli studenti che dovessero dichiararsi all’inizio del seminario “non frequentanti” verrà fornita una selezione di testi per la preparazione dell’esame, che non necessariamente corrisponderà all’elenco sottostante.
- A. Friedman, Fundamentals of sustainable urban design, Springer, Berlino 2021;
- J. Birkeland, Net-positive design and sustainable urban development, Routledge, Londra 2020;
- H. Bott, G. C. Grassl, S. Anders, Sustainable urban planning. Vibrant Neighbourhoods, Smart cities, Resilience, Edition Detail, Munich 2019;
- F. Asdrubali, U. Desideri, Handbook of energy efficiency in buildings. A life cycle approach, Elsevier, 2019.
- F. Pacheo-Torgal et al., Cost-effective energy efficient building retrofitting: materials, technologies, optimization and case studies, Elsevier, 2017.
- C. Charlot-Valdieu, P. Outrequin, Nouvelles architectures écologiques. 28 opérations exemplaires en matière de transition énergétique, Editions Le Moniteur, Antony 2016;
- M. Mostafavi, G. Doherty, Ecological Urbanism, Lars Müller Publishers, Baden 2016;
- T. Dixon, M. Eames, M. Hunt, S. Lennon, Urban retrofitting for sustainability. Mapping the transition to 2050, Routledge, London 2014;
- E. Ben-Joseph, A. Scott, Renew town: adaptive urbanism and the low carbon community, Routledge, London New York 2012;
- S. El Khouli, V. John, M. Zeumer, Sustainabile Construction Tecniques, Edition Detail, Munich 2015;
- S. Lehmann, The principle of green urbanism. Transforming the City for Sustainability, Earthscan, London 2010;
- J. Steel, Ecological Architecture. A critical history, Thames & Hudson, London 2005.
Slides; Dispense; Esercizi;
Lecture slides; Lecture notes; Exercises;
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato grafico individuale; Elaborato progettuale in gruppo;
Exam: Compulsory oral exam; Individual graphic design project; Group project;
...
Il controllo dell’apprendimento avviene - per ciascuna delle due discipline - attraverso un esame orale in aula, individuale, nel quale confluiranno:
- la valutazione della capacità del singolo studente nell’affrontare con rigore metodologico e intuizione di approccio i tasks proposti dai docenti nell’ambito delle esercitazioni somministrate durante il semestre e dunque nell’argomentare i contenuti di ogni specifica esercitazione con coerenza e con consapevolezza all’esame orale; valutazione complessiva max 9 punti, in relazione alla discussione delle esercitazioni all’esame;
- la continuità di presenza in aula durante il semestre nello svolgere le esercitazioni centrate sui tasks stessi; valutazione complessiva max 4,5 punti, progressivamente attribuiti nel semestre a mezzo di valutazione in itinere;
- la valutazione della capacità metodologica e intuitiva nell’impostare l’elaborato metaprogettuale svolto in gruppo o come singolo studente, in base alla discussione all’esame da parte di ciascun componente del gruppo o del singolo studente: ogni studente risponde comunque su tutti gli aspetti dell’elaborato metaprogettuale stesso e dunque la valutazione viene conferita al singolo studente in base all’esito della specifica discussione all’esame delle tavole che costituiscono l’elaborato meta progettuale stesso, anche con domande sugli argomenti del programma dell’insegnamento afferenti ai temi e alle scelte progettuali dell’elaborato stesso; valutazione complessiva max 5,5 punti, in relazione alla discussione delle tavole all’esame;
- due domande sui contenuti delle lezioni monografiche (dunque non specificamente dedotte dai temi e dall’impostazione dell’elaborato metaprogettuale), in relazione agli obiettivi di verifica dell’apprendimento del corpus dei contenuti delle lezioni stesse; valutazione max 6 punti per ogni domanda, per un totale max di 12 punti, in relazione alla risposte alle domande all’esame.
Ogni disciplina esplicita la sua valutazione su ciascuno dei punti suddetti e l’esito della valutazione è costituito dalla media matematica della somma delle votazioni totali per ogni disciplina stessa.
La lode è conferita al raggiungimento pieno delle votazioni massime su tutti gli aspetti sopraindicati e dunque nella media tra i giudizi delle due discipline, per un totale di 31/30 (massimo complessivo dalla somma delle voci sopracitate);
Bonus aggiuntivi potranno essere attribuiti in base ad aspetti ritenuti di particolare eccellenza, in relazione al rigore metodologico dimostrato nell’affrontare le attività esercitative sui tasks e l’elaborato metaprogettuale, anche in relazione alla capacità di rappresentazione grafica.
Ulteriori bonus per l’incremento del giudizio finale potranno essere conferiti durante il semestre per la partecipazione a iniziative (seminari, convegni,…), organizzati dalla docenza e coerenti con le tematiche e gli approcci affrontate nelle lezioni monografiche, anche in relazione agli esiti di attività esercitative aggiuntive che potrebbero essere somministrate dai docenti esclusivamente agli studenti frequentanti tali iniziative, ai fini della verifica dell’apprendimento dei contenuti specifici e dunque della maturazione dei punti aggiuntivi per l’esame.
Per gli studenti con frequenza nell’anno accademico 2023-2024 che dovessero ancora sostenere l’esame valgono le regole esplicitate nella scheda insegnamento del seminario dell’anno accademico 2023-2024 stesso.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
Exam: Compulsory oral exam; Individual graphic design project; Group project;
Il controllo dell’apprendimento avviene - per ciascuna delle due discipline - attraverso un esame orale in aula, individuale, nel quale confluiranno:
- la valutazione della capacità del singolo studente nell’affrontare con rigore metodologico e intuizione di approccio i tasks proposti dai docenti per ogni specifica esercitazione somministrata durante il semestre e dunque nell’argomentare i contenuti di ogni specifica esercitazione stessa con coerenza e con consapevolezza all’esame orale; valutazione complessiva max 9 punti, in relazione alla discussione delle esercitazioni all’esame;
- la continuità di presenza in aula durante il semestre nello svolgere le esercitazioni centrate sui tasks stessi; valutazione complessiva max 4,5 punti, progressivamente attribuiti nel semestrea mezzo di valutazione in itinere;
- la valutazione della capacità metodologica e intuitiva nell’impostare l’elaborato metaprogettuale svolto in gruppo o come singolo studente, in base alla discussione all’esame da parte di ciascun componente del gruppo o del singolo studente: ogni studente risponde comunque su tutti gli aspetti dell’elaborato metaprogettuale stesso e dunque la valutazione viene conferita al singolo studente in base all’esito della specifica discussione all’esame delle tavole che costituiscono l’elaborato meta progettuale stesso, anche con domande sugli argomenti del programma dell’insegnamento afferenti ai temi e alle scelte progettuali dell’elaborato stesso; valutazione complessiva max 5,5 punti, in relazione alla discussione delle tavole all’esame;
- due domande sui contenuti delle lezioni monografiche (dunque non specificamente dedotte dai temi e dall’impostazione dell’elaborato metaprogettuale), in relazione agli obiettivi di verifica dell’apprendimento del corpus dei contenuti delle lezioni stesse; valutazione max 6 punti per ogni domanda, per un totale max di 12 punti, in relazione alla risposte alle domande all’esame.
Ogni disciplina esplicita la sua valutazione su ciascuno dei punti suddetti e l’esito della valutazione è costituito dalla media matematica della somma delle votazioni totali per ogni disciplina stessa.
La lode è conferita al raggiungimento pieno delle votazioni massime su tutti gli aspetti sopraindicati e dunque nella media tra i giudizi delle due discipline, per un totale di 31/30 (massimo complessivo dalla somma delle voci sopracitate);
Bonus aggiuntivi potranno essere attribuiti in base ad aspetti ritenuti di particolare eccellenza, in relazione al rigore metodologico dimostrato nell’affrontare le attività esercitative sui tasks e l’elaborato metaprogettuale, anche in relazione alla capacità di rappresentazione grafica.
Ulteriori bonus per l’incremento del giudizio finale potranno essere conferiti durante il semestre per la partecipazione a iniziative (seminari, convegni,…), organizzati dalla docenza e coerenti con le tematiche e gli approcci affrontate nelle lezioni monografiche, anche in relazione agli esiti di attività esercitative aggiuntive che potrebbero essere somministrate dai docenti esclusivamente agli studenti frequentanti tali iniziative, ai fini della verifica dell’apprendimento dei contenuti specifici e dunque della maturazione dei punti aggiuntivi per l’esame.
Per gli studenti con frequenza nell’anno accademico 2021-2022 che dovessero ancora sostenere l’esame valgono le regole esplicitate nella scheda insegnamento del seminario dell’anno accademico 2021-2022 stesso.
In addition to the message sent by the online system, students with disabilities or Specific Learning Disorders (SLD) are invited to directly inform the professor in charge of the course about the special arrangements for the exam that have been agreed with the Special Needs Unit. The professor has to be informed at least one week before the beginning of the examination session in order to provide students with the most suitable arrangements for each specific type of exam.