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Strutture per veicoli spaziali

04LNUMT

A.A. 2024/25

Lingua dell'insegnamento

Italiano

Corsi di studio

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale - Torino

Organizzazione dell'insegnamento
Didattica Ore
Lezioni 33
Esercitazioni in aula 18
Esercitazioni in laboratorio 9
Docenti
Docente Qualifica Settore h.Lez h.Es h.Lab h.Tut Anni incarico
Pagani Alfonso   Professore Ordinario IIND-01/D 33 12 9 0 6
Collaboratori
Espandi

Didattica
SSD CFU Attivita' formative Ambiti disciplinari
ING-IND/04 6 D - A scelta dello studente A scelta dello studente
2024/25
Una missione spaziale impiega una grande varietà di strutture, dai massicci supporti motore collocati all’interno del corpo di un lanciatore a razzo ai delicati pannelli sandwich che compongono le vele solari o le scatole protettive che ospitano l’elettronica, le batterie e la strumentazione. Il compito delle strutture è garantire il successo della missione e proteggere i sistemi dai carichi durante le operazioni a terra e in orbita, durante il lancio e il dispiegamento senza subire rotture, collassi o distorsioni eccessive che possano ad esempio compromettere la funzionalità delle antenne e dei sensori. In questo contesto, l’insegnamento di Strutture per Veicoli spaziali intende fornire metodologie di calcolo analitico e della meccanica computazionale utilizzate in campo spaziale. Ampia parte dell'insegnamento è dedicata allo studio di modelli matematici per la caratterizzazione delle strutture spaziali soggette a carichi meccanici e di campo, statici e dinamici. Verranno approfonditi i problemi non-lineari del calcolo strutturale, con particolare attenzione alle strutture dispiegabili e gonfiabili. Infine, si forniranno elementi di calcolo per l’analisi dinamica multi-corpo di meccanismi e veicoli spaziali.
A successful space mission relies on a diverse array of structures, each serving a crucial role. These structures range from engine struts that seamlessly integrate into the body of a launch rocket to intricate sandwich panels employed in large solar sails or protective boxes housing electronics, batteries, and instruments. Their primary function is to ensure the mission's success by safeguarding the systems from the various forces encountered during ground operations, launch, deployment, and on-orbit activities. It is imperative that these structures remain intact, resisting rupture, collapse, or excessive distortion that could compromise the functionality of antennas and sensors. This course offers aerospace engineering students an in-depth understanding of analytical and computational calculus methodologies employed in spacecraft design. A significant portion of the curriculum focuses on exploring mathematical models for analyzing spacecraft structures subjected to static and dynamic loads, including thermal stresses. The fundamentals of nonlinear structural mechanics are thoroughly examined, with specific emphasis placed on deployable mechanisms and inflatable spacecraft. Additionally, the course covers the essentials of multi-body dynamics as applied to space vehicles.
Al termine dell’insegnamento gli studenti saranno in grado di: • Conoscere e comprendere la classificazione delle strutture spaziali, dei materiali di cui queste sono composte e dei i carichi derivanti dall’ambiente spaziale; • Conoscere e comprendere i modelli matematici per studiare strutture soggette a carichi meccanici e multi-campo, in regime statico e dinamico, lineare e non lineare; • Conoscere e comprendere gli strumenti di calcolo per la verifica di un veicolo spaziale; • Applicare le conoscenze acquisite per affrontare un problema di progetto della struttura spaziale e dei suoi elementi.
Nozioni di base del calcolo strutturale.
Modulo I (20h) - Introduzione al progetto di strutture e ai meccanismi spaziali. Cenni all’ambiente spaziale e ai carichi tipici al lancio ed in orbita (es. carichi termici, acustici, carichi da decompressione, etc.). Elementi di dinamica. Frequenze naturali e modi propri di vibrare. Metodi di sovrapposizione modale. Masse modali effettive. Metodo di condensazione statica (Guyan). Metodo di Craig-Bampton e sub-structuring dinamico. Risposta a vibrazioni randomiche e risposta a carichi acustici. Modulo II (25h) - Introduzione ai sistemi continui e agli elementi finiti per analisi statiche e dinamiche. Formulazione dell’elemento finito 1D/2D, approfondimento su piastre e gusci; applicazione ai laminati. Risposta elastica ai carichi termici. Problemi non lineari nelle strutture spaziali. Non-linearità fisiche, geometriche e di contorno. Il tensore di deformazione di Green-Lagrange e formulazione dell’elemento finito geometrico non-lineare. Cenni a metodi tipo Newton-Raphson e path-following per la risoluzione di problemi non-lineari. Strutture spaziali dispiegabili (tape springs, TRAC booms, etc.). Modulo III (15h) - Meccanica dei corpi rigidi. Equazioni cinematiche e dinamica dei corpi rigidi. Corpi deformabili nell’analisi multi-corpo dei meccanismi spaziali. Meccanismi di dispiegamento. Strutture inflatable manned/unmanned.
Per ulteriori approfondimenti su tematiche affini o complementari si rimanda ad altri corsi. Ad esempio: dinamica e vibrazioni (Aeroelasticità), analisi FEM e strutture a guscio rinforzato (Strutture Aeronautiche); instabilità strutturale e progetto a fatica (Progettazione di Veicoli Aerospaziali); materiali e strutture in composito (Strutture Aeronautiche & Progettazione e Fabbricazione Additiva per Applicazioni Aerospaziali).
L’insegnamento comprende lezioni teoriche (33h), esercitazioni in aula (18h) ed esercitazioni in laboratorio (9h). Le esercitazioni in aula mirano a consolidare gli argomenti trattati a lezione. Saranno affrontati esercizi numerici su caratteristiche dinamiche di sistemi semplificati lanciatore-carico pagante, calcolo preliminare dei carichi da lancio, risposta vibro-acustica e risoluzione di problemi non lineari (elastica). L’attività di laboratorio permette di sperimentare l’uso di software per analisi non lineari agli elementi finiti e per la dinamica multi-corpo. Gli studenti dovranno preparare delle relazioni individuali relative alle esercitazioni in aula e in laboratorio. Le esercitazioni verranno consegnate all’esame e contribuiranno al voto finale.
Non sono richieste nozioni aggiuntive a quanto detto a lezione. Alcuni argomenti possono essere approfonditi nei seguenti testi: • E. Carrera, M. Cinefra, A. Pagani “Fondamenti di Teoria dell’Elasticità e delle Strutture”, AIDAA Educational Series. • T.P. Sarafin, “Spacecraft Structures and Mechanisms”, Space Technology Library. • J.J. Wijker, “Spacecraft Structures”, Springer.
Slides; Dispense; Esercizi; Esercitazioni di laboratorio; Materiale multimediale ; Strumenti di simulazione;
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato scritto individuale;
Exam: Compulsory oral exam; Individual essay;
... L'esame consiste in una prova orale che valuta le conoscenze acquisite durante il corso e le esercitazioni. La durata prevista per la prova orale sarà di circa 30-45 minuti e comprenderà 3-4 domande. Almeno una di queste domande riguarderà i contenuti e la valutazione dell'elaborato scritto individuale, il cui contributo nella formulazione del voto finale avrà lo stesso peso delle altre domande. Le valutazioni verranno espresse in trentesimi e l'esame sarà considerato superato se il voto ottenuto sarà almeno 18/30. I criteri di valutazione riguardano il raggiungimento degli obiettivi seguenti (coerenti con i risultati di apprendimento attesi sopra dichiarati): 1. Conoscenza dell'ambiente operativo e degli strumenti di calcolo per la verifica delle strutture e dei meccanismi spaziali. 2. Utilizzare software di simulazione per condurre analisi strutturali avanzate e valutare il comportamento delle strutture spaziali sotto diverse condizioni di carico. 3. Capacità di identificare e risolvere problemi di progettazione e analisi delle strutture spaziali. 4. Capacità di applicare le conoscenze acquisite durante l'insegnamento e le esercitazioni a problemi di interesse pratico. 5. Comunicare in modo chiaro e accurato i risultati delle analisi strutturali, sia in forma scritta che orale, utilizzando terminologia tecnica appropriata.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
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