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Urbanistica: istituzioni, norme e strumenti

01GZPYT, 01GZPQA

A.A. 2025/26

Lingua dell'insegnamento

Italiano

Corsi di studio

Corso di Laurea Magistrale in Pianificazione Urbanistica E Territoriale - Torino

Organizzazione dell'insegnamento
Didattica Ore
Lezioni 42
Esercitazioni in aula 18
Docenti
Docente Qualifica Settore h.Lez h.Es h.Lab h.Tut Anni incarico
Giaimo Carolina Professore Associato CEAR-12/B 42 18 0 0 3
Collaboratori
Espandi

Didattica
SSD CFU Attivita' formative Ambiti disciplinari
ICAR/21 6 B - Caratterizzanti Discipline dell'urbanistica e della pianificazione
2025/26
La pianificazione, quale attività fondamentale del governo del territorio, si caratterizza quale azione pubblica di iniziativa delle istituzioni comunali, d’area vasta metropolitana e provinciale, regionali, nazionale. L’ “agire urbanistico” riguarda il modo in cui le istituzioni pubbliche applicano le disposizioni normative per organizzare lo spazio alle diverse scale territoriali, facendo uso di strumenti (piani) in relazione e coerenza alle visioni strategiche di governo del proprio territorio, al fine di definire azioni, interventi ed esiti attesi di organizzazione, valorizzazione e tutela, di modificazione e trasformazione concreta dello spazio. L’ “agire urbanistico” è, dunque, un concetto che implica responsabilità pubblica, dispositivi regolativi di diversa natura ed efficacia, intenzionalità progettuale, decisioni collettive, valori condivisi. L’insegnamento “Urbanistica: istituzioni, norme e strumenti” mette in relazione temi, soggetti e contenuti relativi a: • le istituzioni pubbliche con competenza di governo del territorio e sua pianificazione • la legislazione regionale, nazionale, europea per la pianificazione e il governo del territorio • la tecnica urbanistica, anche avvalendosi di esempi concreti costituiti dai piani (strumenti). La trattazione dei contenuti tiene conto dell'evoluzione della disciplina urbanistica relativamente a principi, regole e strumenti, fino alle esperienze innovative più recenti e alle problematiche contemporanee più rilevanti della pianificazione per la sostenibilità dello sviluppo. A partire dalla consapevolezza della complessità dei processi che sono alla base dei fenomeni insediativi urbani, territoriali e ambientali, tale approccio mira a fornire agli studenti una comprensione ampia e sistemica dei profili istituzionali e normativi della pianificazione e delle sfide globali attuali legate al governo del territorio. L’insegnamento persegue l’obbiettivo di sviluppare la conoscenza che regola le attività di pianificazione, gestione, amministrazione e governo delle città e dei territori vasti (metropolitani e regionali). La trattazione dei contenuti dell’insegnamento è organizzata attorno a due chiavi di lettura: a) i soggetti istituzionali del governo del territorio e dell’attività di pianificazione, rispetto ai quali vengono definiti collocazione e ruolo nell’ordinamento costituzionale dello Stato, il quadro delle competenze legislative, dei poteri, delle funzioni e delle procedure; b) gli strumenti del governo del territorio e dell’attività di pianificazione rispetto ai quali vengono delineati tipologia, natura e contenuti normativi dei piani urbanistici e territoriali e dei relativi riferimenti legislativi e regolamentari. Particolare attenzione è dedicata: • ai principi fondamentali del governo del territorio (come previsto dalla modifica della Costituzione italiana nel 2001 e alla luce delle determinazioni dell'Unione Europea) • alla riforma e innovazione delle procedure e degli strumenti della pianificazione alle diverse scale, • delle pratiche concertative e perequative della pianificazione, nella prospettiva della sostenibilità. L’insegnamento si propone, inoltre, di fornire gli indispensabili strumenti teorici, applicativi e di linguaggio tecnico, necessari sia per l’accesso agli sbocchi occupazionali principali connessi alla Laurea magistrale in Pianificazione Urbanistica e Territoriale (ovvero la pratica professionale e il lavoro nella pubblica amministrazione), sia per una consapevole discussione disciplinare.
Planning, as a core function of territorial governance, constitutes a public action initiated by institutional bodies at the municipal, metropolitan, provincial, regional, and national levels. The concept of urban planning practice refers to the ways in which public institutions implement regulatory frameworks to organize spatial configurations across various territorial scales. This practice involves the use of planning tools (plans) that align with strategic visions for territorial governance. Its aim is to define actions, interventions, and expected outcomes for the organization, enhancement, protection, and tangible transformation of space. Urban planning practice is thus a concept that entails public responsibility, the application of regulatory mechanisms of various natures and effectiveness, intentional design approaches, collective decision-making, and shared values. The course "Urban Planning: Institutions, Regulations, and Tools" addresses the interrelations between themes, actors, and contents pertaining to: • Public institutions with responsibilities for territorial governance and planning; • Regional, national, and European legislation concerning spatial planning and territorial management; • Urban planning techniques, supported by practical examples drawn from existing planning instruments. The content engages with the evolution of urban planning as a discipline, with particular reference to principles, regulations, and tools, extending to recent innovative practices and the contemporary challenges of planning for sustainable development. Acknowledging the complexity underlying urban, territorial, and environmental settlement processes, the course adopts an approach designed to provide students with a broad and systemic understanding of the institutional and regulatory frameworks of planning, as well as current global challenges related to territorial governance. The primary objective of the course is to develop knowledge about the regulatory frameworks that underpin planning, management, administration, and governance of cities and broader territories (metropolitan and regional). The course content is structured around two main analytical perspectives: a) Institutional actors in territorial governance and planning, with attention to their positioning and role within the constitutional system of the State, including legislative competences, powers, functions, and procedures; b) Planning instruments for territorial governance, focusing on the types, legal nature, and normative content of urban and territorial plans, along with the relevant legislative and regulatory references. Special attention is devoted to: • the fundamental principles of territorial governance, as defined by the 2001 constitutional reform in Italy and within the framework of European Union directives; • the reform and innovation of planning procedures and instruments at different spatial scales; • collaborative and negotiated planning practices, especially in the context of equitable and sustainable development. The course aims to equip students with essential theoretical, technical, and applied knowledge, as well as mastery of the technical terminology necessary both for entry into key professional roles related to the Master’s Degree in Urban and Regional Planning (such as professional practice or positions within public administration) and for engaged participation in disciplinary debate.
Al termine dell’insegnamento (14 settimane didattiche) gli studenti saranno in grado di: - conoscere e comprendere modi e forme - in essere ed in divenire - dei poteri, delle funzioni e delle procedure dei soggetti istituzionali del governo del territorio nella loro attività di pianificazione; - conoscere e comprendere natura, efficacia e contenuti normativi degli strumenti di pianificazione, del loro carattere strutturale e strategico e relativo sviluppo operativo e regolativo, della loro valutazione di sostenibilità e dei relativi riferimenti legislativi e normativi. - conoscere e comprendere i metodi tecnici e i linguaggi formali, utilizzati dai piani per governare crescita e rigenerazione, , trasformazione, modificazione della città e del territorio; - conoscere, comprendere e interpretare la valenza struttural-strategica, progettuale-operativa e regolativa delle disposizioni normative, scritte e disegnate cartograficamente, attraverso le quali i piani disciplinano le modalità di azione e intervento nella città e nel territorio.
The knowledge and skills to be acquired are those that show us through developing a sufficient range of opinion, arising from: - The knowledge and understanding of the framework in place and become the powers, functions and procedures of the institutions of territorial government and their planning; - The knowledge and understanding of the nature and content of regulatory planning instruments, development of operational and legislative and regulatory references
L’apprendimento dei contenuti dell’insegnamento presuppone la conoscenza degli elementi di base dell’educazione civica, della storia e della geografia, nonché le conoscenze di base del sistema istituzionale, legislativo ed amministrativo italiano con riguardo al sistema di pianificazione del territorio.
Basic knowledge of the Italian system of planning and state and regional planning legislation and some elements of administrative law and urban, acquired in a three-year degree in planning.
Il corso si sviluppa su 6 CFU fra loro relazionati e si articola in due macro-filoni tematici: 1. ISTITUZIONI, NORME E STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO E DELLA CITTÀ (4 CFU) - La legislazione urbanistica pre-repubblicana: le radici del sistema di pianificazione e la legge fondamentale 1150/1942. - La Costituzione repubblicana e il sistema di pianificazione: il sistema istituzionale italiano nel quadro costituzionale, nel processo di riforme e di riordino istituzionale e sua collocazione nel quadro europeo. - La Costituzione repubblicana e il rapporto Stato-Regioni: dagli statuti ordinari e spaciali alle autonomie differenziate. - Le Regioni: legislazione urbanistica e pianificazione territoriale. Dall’istituzione delle Regioni alla competenza in materia urbanistica, attraverso l’esperienza comprensoriale. Pianificazione e programmazione. Dall’urbanistica al governo del territorio e il contributo delle nuove leggi urbanistiche regionali (in particolare Marche, Emilia Romagna, Toscana). Evoluzione dei modelli pianificatori: il modello gerarchico tradizionale (la “potestà d’imperio” dell’ente pubblico) e il modello innovativo della co-pianificazione (per sussidiarietà e cooperazione fra livelli istituzionali). - La legge urbanistica del Piemonte: dal testo del 1977 alle numerose modifiche e integrazioni, ai tentativi della sua riforma organica. Piemonte: Piano territoriale regionale 2011 e sua revisione 2024; Piano paesaggìstico 2017. - La pianificazione territoriale delle Province: funzioni della Province e riforma delle autonomie locali. Il Piano territoriale di coordinamento provinciale. - dalla Provincia alla Città metropolitana: il fenomeno metropolitano in Italia. Il principio di sussidiarietà e la pianificazione delle Città metropolitane dopo la riforma del Titolo V della Costituzione e ai sensi della L 56/2014. - la Città metropolitana di Torino: Il Piano strategico metropolitano 2021-23, Il Piano strategico metropolitano 2024-2026 "Torino Metro(poli)Montana"; il Piano generale territoriale metropolitano 2024. -Verso nuovi strumenti, metodi e forme della pianificazione per la rigenerazione urbana e territoriale, il contenimento del consumo di suolo, la valorizzazione della biodiversita' e il contrasto ai cambiamenti climatici: il cantiere della legge di principi per il governo del territorio. Forma e contenuti del nuovo pianificare. 2. IL PIANO URBANISTICO COMUNALE E LA SUA INNOVAZIONE (2 CFU) - La pianificazione di livello comunale: Natura e profili della pianificazione urbanistica comunale generale e attuativa. Strumenti urbanistici esecutivi e Permesso di costruire. La disciplina dell'attività edilizia dal Dpr 380/2001 a oggi - La disciplina nazionale della città pubblica: il diritto alla città (ex Dm 1444/68) e lo spazio pubblico degli standard urbanistici. Tipologie di standard e funzioni insediative. L'evoluzione nella normativa regionale. - Mutazioni della natura e dei contenuti del PRG: dal piano di tradizione ex L. 1150/42, al Piano tripartito (strutturale, operativo, regolativo) al Piano urbanistico generale (Pug) unico e sue componenti. - La procedura di formazione e variazione del piano: il caso del Piano urbanistico comunale nella legge urbanistica del Piemonte. - Casi studio: Piani comunali vigenti di Torino, Milano, Bologna.
Course topics The course 6 credits spread over two sections dealing with each other related topics: 1. Objects, powers, instruments of spatial planning and the city (4 credits) • The Italian institutional system and the new constitutional framework • National legislation on urban development and its reform by a law of fundamental principles • The system and instruments of spatial planning, urban planning and landscape in Italy • From land use regulation to the territorial government and the contribution of new regional planning laws • The Law of the urban Piedmont and its reform. • Development of models of planning: the traditional hierarchic model (the "public powers" of the public) and the innovative model of co-planning (for subsidiarity and cooperation between levels of government). • Planning supra-local and sectoral planning • Procedures and mechanisms of coordination between planning levels • The strategic environmental assessment in the planning process 2. The Master Plan and its general municipal innovation (2 credits) • Evolution of the nature and contents of the Prg • From PRG Structure Plan, the Operational Plan and Regulations urban? • The regulatory profile of traditional PRG and its implementation • The procedure of formation and change in Piedmont Prg
L’insegnamento si sviluppa sia mediante lezioni frontali svolte dalla docente, sia medianti lezioni seminariali-esercitative durante le quali saranno discussi temi e piani con soggetti protagonisti della pianificazione e del governo del territorio ai vari livelli istituzionali. Pertanto ogni lezione sarà, di norma, articolata in tre slot, ciascuno della durata di circa 1,5 h: - il primo dedicato alla trattazione di un tema mediante lezione frontale - il secondo dedicato o ad un secondo tema o alla discussione e dibattito seminariale con il coinvolgimento degli studenti e di altri interlocutori esterni, protagonisti del governo del territorio - il terzo dedicato allo svolgimento di letture brevi, quale momento esercitativo che le/gli studentesse/studenti svolgeranno singolarmente o in piccoli gruppi, con il supporto e l'assistenza critica della docente. Durante lo svolgimento delle 14 settimane didattiche sono previsti tre momenti di "Verifica dell’apprendimento" che si svolgeranno in aula, in date prestabilite e preventivamente comunicate dalla docente a studentesse e studenti. Le verifiche saranno effettuate mediante un Test di domande “vero o falso” che si pone l’obbiettivo di consentire allo studente di misurare e valutare l'acquisizione delle conoscenze apprese nelle diverse parti del corso. Non viene assegnato un voto e l’esito del Test non concorre alla formazione del voto d’esame. Per l’accesso alla “Prova orale obbligatoria d’esame” è indispensabile svolgere almeno 2 dei 3 Test di Verifica dell’apprendimento. Va tenuto presente che il totale dei Crediti Formativi Universitari (CFU) previsti per il presente insegnamento misura la quantità di lavoro di apprendimento, compreso lo studio individuale, richiesto per acquisire conoscenze e abilità nelle attività formative previste dal programma del presente insegnamento. Un credito (1 CFU) corrisponde a 25 ore di lavoro complessivo che comprende Lezioni, Esercitazioni, etc., ma anche lo studio individuale. Pertanto, poiché il presente insegnamento ha un valore di 6 CFU, richiederà un impegno di 150 ore (ovvero 25 ore/CFU x 6 CFU), delle quali 60 saranno dedicate alla didattica erogativa (Lezioni, Esercitazioni, attività in aula) e le restanti allo studio individuale che ogni studentessa/studente dovrà svolgere in autonomia.
The course is developed through lectures conducted by the teacher and also through seminar lessons during which themes and plans will be discussed with protagonists of the local government. During the course, periodic classroom audits may be carried out.
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Slides; Dispense; Strumenti di auto-valutazione;
Lecture slides; Lecture notes; Self-assessment tools;
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria;
Exam: Compulsory oral exam;
... In fase di avvio dell’insegnamento, durante la prima lezione, sarà svolta una comunicazione in aula per illustrare le modalità di verifica dell’apprendimento per il superamento dell’esame finale, come di seguito descritto. L’esame è volto ad accertare la conoscenza degli argomenti elencati nel programma ufficiale dell'insegnamento. Le valutazioni sono espresse in trentesimi e l’esame è superato se la votazione riportata è di almeno 18/30. L'esame consiste in una prova orale obbligatoria. Per l’accesso alla prova d’esame orale è indispensabile svolgere almeno 2 dei 3 Test scritti di verifica dell'apprendimento mediante "domande a vero e falso” (descritti in "Organizzazione dell'insegnamento"). Durante lo svolgimento dei Test non è consentito tenere e consultare quaderni, libri, fogli o altri dispositivi con appunti. I risultati del test vengono comunicati sul portale della didattica. L'esame finale (prova orale obbligatoria) verte sugli argomenti delle lezioni e la valutazione finale è formulata in relazione a: - comprensione ed analisi critica del quadro di governo e di governance - in essere e in divenire - dei poteri, delle funzioni e delle procedure dei soggetti istituzionali del governo del territorio nell'esercizio della loro attività di pianificazione; - conoscenza e capacità di comprensione della natura, dell’efficacia e dei contenuti normativi degli strumenti di pianificazione, del loro sviluppo operativo, della loro valutazione di sostenibilità e dei relativi riferimenti legislativi e regolamentari. - conoscenza dei metodi tecnici e comprensione dei linguaggi formali, utilizzati dai piani per governare la crescita, la trasformazione e la rigenerazione della città; - capacità di comprendere e interpretare la valenza progettuale delle strutture normative, scritte e disegnate cartograficamente, attraverso le quali i piani disciplinano le modalità di intervento nella città e nel territorio. A partire da un argomento scelto e presentato dal/la candidato/a, la docente porrà 3 domande volte a verificare le relazioni di tale argomento con il resto dei temi trattati dal Corso. La formulazione del voto si basa sui seguenti criteri: 1. Conoscenza della materia: comprensione e padronanza dei concetti teorici, dei principi fondamentali e delle informazioni chiave. 2. Capacità di analisi e sintesi: La capacità di analizzare criticamente i problemi, di fare collegamenti tra diversi argomenti del corso e di sintetizzare le informazioni in modo coerente e logico. 3. Completezza delle risposte, che devono mirare a coprire le richieste specifiche della domanda, senza divagazioni sull'argomento. 4. Chiarezza espositiva: capacità di esprimere le idee in modo chiaro, coerente e ben strutturato, facendo un uso corretto della terminologia tecnica della materia. 5. Capacità critica e di argomentazione, supportate da evidenze e ragionamenti logici. Si sottolinea che la modalità d’esame viene mantenuta uguale in tutti gli appelli.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
Exam: Compulsory oral exam;
Oral examination on the topics developed during the course. The questions will focus on at least one of the points listed in the program chosen by the student. The final mark will be based on the assessment of the knowledge of three questions proposed by the teacher.
In addition to the message sent by the online system, students with disabilities or Specific Learning Disorders (SLD) are invited to directly inform the professor in charge of the course about the special arrangements for the exam that have been agreed with the Special Needs Unit. The professor has to be informed at least one week before the beginning of the examination session in order to provide students with the most suitable arrangements for each specific type of exam.
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