Negli ultimi vent’anni la computerizzazione del mondo, cominciata nel 1946, ha subito una forte accelerazione: si sono computerizzati, infatti, moltissimi oggetti (smart TV, smart watch, lavatrici smart, ecc.), moltissimi spazi (“smart city”, telecamere “smart”, ecc.) e soprattutto un numero crescente di esseri umani, che si sono computerizzati adottando quella specifica forma di computer palmare nota come “smartphone”. A oggi si stima che gli utenti unici di smartphone siano ormai più di quattro miliardi, ovvero, più della metà della popolazione mondiale, neonati inclusi. Dal 2007, data di introduzione del primo iPhone Apple, al 2024 ne sono stati venduti più di 15 miliardi. Secondo le ultime stime, gli utenti dello smartphone interagiscono col dispositivo in media cinque ore al giorno, un dato in costante crescita, dedicando circa i tre quarti di questo tempo alle “app” di social media e messaggistica. Si stima, inoltre, che entro il 2025 circa il 75% degli accessi a Internet avverranno esclusivamente tramite smartphone.
La diffusione planetaria, l’enorme numero di funzionalità, il consistente uso medio quotidiano, le notevoli conseguenze del suo uso in quasi tutti gli ambiti e il fatto che il suo possesso sia diventato pressoché obbligatorio (un fatto che andrebbe maggiormente discusso) rendono lo smartphone la macchina per eccellenza di questa parte del XXI secolo, il più visibile e importante elemento del processo di computerizzazione del mondo cominciato alla fine della Seconda guerra mondiale. Eppure pochi hanno chiaro non solo come funziona lo smartphone, ma anche chi materialmente lo produce, con quali materie prime e componenti e in quali parti del mondo, chi ne progetta le varie parti, come viene distribuito, come viene smaltito, che impatto ha sulla salute (fisica e psicologica) delle persone, sulla cultura, sull’informazione, sulla democrazia, sull’ambiente. Infine, ancora meno persone capiscono poi chi ha potere sullo smartphone, chi ne decide le funzionalità e gli sviluppi futuri, chi controlla quali dati vengono raccolti, dove vengono spediti e come vengono utilizzati.
Il quadro che emerge analizzando da più punti di vista lo smartphone è quello di un dispositivo straordinariamente affascinante e utile, ma allo stesso tempo estremamente opaco e infedele. È inevitabile che sia così? Certamente no. Oltre al fatto che concentrare così tante funzionalità su un unico dispositivo rende la nostra società più fragile (e oltre fatto che renderlo obbligatorio lede la dignità delle persone), un altro smartphone, ugualmente utile, ma molto più rispettoso dei lavoratori, dell’ambiente e degli utenti è senz’altro possibile, ed è compito di noi ingegneri argomentarne la fattibilità.
Negli ultimi vent’anni la computerizzazione del mondo, cominciata nel 1946, ha subito una forte accelerazione: si sono computerizzati, infatti, moltissimi oggetti (smart TV, smart watch, lavatrici smart, ecc.), moltissimi spazi (“smart city”, telecamere “smart”, ecc.) e soprattutto un numero crescente di esseri umani, che si sono computerizzati adottando quella specifica forma di computer palmare nota come “smartphone”. A oggi si stima che gli utenti unici di smartphone siano ormai più di quattro miliardi, ovvero, più della metà della popolazione mondiale, neonati inclusi. Dal 2007, data di introduzione del primo iPhone Apple, al 2024 ne sono stati venduti più di 15 miliardi. Secondo le ultime stime, gli utenti dello smartphone interagiscono col dispositivo in media cinque ore al giorno, un dato in costante crescita, dedicando circa i tre quarti di questo tempo alle “app” di social media e messaggistica. Si stima, inoltre, che entro il 2025 circa il 75% degli accessi a Internet avverranno esclusivamente tramite smartphone.
La diffusione planetaria, l’enorme numero di funzionalità, il consistente uso medio quotidiano, le notevoli conseguenze del suo uso in quasi tutti gli ambiti e il fatto che il suo possesso sia diventato pressoché obbligatorio (un fatto che andrebbe maggiormente discusso) rendono lo smartphone la macchina per eccellenza di questa parte del XXI secolo, il più visibile e importante elemento del processo di computerizzazione del mondo cominciato alla fine della Seconda guerra mondiale. Eppure pochi hanno chiaro non solo come funziona lo smartphone, ma anche chi materialmente lo produce, con quali materie prime e componenti e in quali parti del mondo, chi ne progetta le varie parti, come viene distribuito, come viene smaltito, che impatto ha sulla salute (fisica e psicologica) delle persone, sulla cultura, sull’informazione, sulla democrazia, sull’ambiente. Infine, ancora meno persone capiscono poi chi ha potere sullo smartphone, chi ne decide le funzionalità e gli sviluppi futuri, chi controlla quali dati vengono raccolti, dove vengono spediti e come vengono utilizzati.
Il quadro che emerge analizzando da più punti di vista lo smartphone è quello di un dispositivo straordinariamente affascinante e utile, ma allo stesso tempo estremamente opaco e infedele. È inevitabile che sia così? Certamente no. Oltre al fatto che concentrare così tante funzionalità su un unico dispositivo rende la nostra società più fragile (e oltre fatto che renderlo obbligatorio lede la dignità delle persone), un altro smartphone, ugualmente utile, ma molto più rispettoso dei lavoratori, dell’ambiente e degli utenti è senz’altro possibile, ed è compito di noi ingegneri argomentarne la fattibilità.
Al termine dell'insegnamento gli studenti saranno in grado di:
- comprendere le principali caratteristiche del processo di computerizzazione del mondo dal 1946 a oggi;
- conoscere lo stato dell’arte tecnologico dello smartphone, sia hardware, sia software:
- comprtendere lo smartphone da tutti i principali punti di vista: tecnico, produttivo, economico, sociale, politico e geopolitico;
- utilizzare gli strumenti concettuali acquisiti per analizzare con lo stesso approccio qualsiasi altra tecnologia (per es., intelligenza artificiale, cloud computing, quantum computing, ecc.).
Comprensione delle principali caratteristiche del processo di computerizzazione del mondo dal 1946 a oggi.
Conoscenza dello stato dell’arte tecnologico dello smartphone, sia hardware, sia software.
Comprensione dello smartphone da tutti i principali punti di vista: tecnico, produttivo, economico, sociale, politico e geopolitico.
Acquisizione degli strumenti concettuali per analizzare allo stesso modo qualsiasi altra tecnologia (per es., intelligenza artificiale, cloud computing, quantum computing, ecc.).
Conoscenze informatiche di base.
Curiosità.
Conoscenze informatiche di base.
Curiosità.
1. Introduzione: tecnologia e società;
2. La computerizzazione del mondo dal 1946 a oggi;
3. Anatomia dello smartphone (hardware e software);
4. Da dove viene (storia, materie prime, componenti, assemblaggio, distribuzione) e dove finisce (smaltimento);
5. Le conseguenze dell’uso dello smartphone (corpo, ambiente, informazione e mente);
6. Chi controlla lo smartphone ai vari livelli;
7. Manifesto: un altro smartphone è possibile.
1. Introduzione: tecnologia e società;
2. La computerizzazione del mondo dal 1946 a oggi;
3. Anatomia dello smartphone (hardware e software);
4. Da dove viene (storia, materie prime, componenti, assemblaggio, distribuzione) e dove finisce (smaltimento);
5. Le conseguenze dell’uso dello smartphone (corpo, ambiente, informazione e mente);
6. Chi controlla lo smartphone ai vari livelli;
7. Manifesto: un altro smartphone è possibile.
45 ore di lezioni e 15 ore di esercitazioni. Verranno incoraggiati i contributi – anche strutturati – delle/degli studenti durante le lezioni. Più in generale, verranno adottate tecniche didattiche innovative, basate sul coinvolgimento delle/degli studenti, anche in gruppo, con momenti di verifica in itinere di quanto appreso.
45 ore di lezioni e 15 ore di esercitazioni. Verranno incoraggiati i contributi – anche strutturati – delle/degli studenti durante le lezioni. Più in generale, verranno adottate tecniche didattiche innovative, basate sul coinvolgimento delle/degli studenti, anche in gruppo, con momenti di verifica in itinere di quanto appreso.
Luciano Gallino, “Tecnologia e società”, Treccani, 2025.
Juan Carlos De Martin, "Contro lo smartphone: per una tecnologia più democratica", ADD, 2023.
Luciano Gallino, “Tecnologia e società”, Treccani, 2025.
Juan Carlos De Martin, "Contro lo smartphone: per una tecnologia più democratica", ADD, 2023.
Libro di testo;
Text book;
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria;
Exam: Compulsory oral exam;
...
Esame orale eventualmente integrato, se il numero degli studenti lo consente, dalla presentazione dei risultati di un lavoro di approfondimento su argomento concordato col docente. La prova orale sarà volta a verificare sia la conoscenza dei temi trattati in aula, sia la capacità di ragionare in maniera autonoma e di stabilire collegamenti, eventualmente anche con contenuti di altri insegnamenti e/o con le esperienze personali dell'esaminando. La prova orale durerà orientativamente venti minuti.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
Exam: Compulsory oral exam;
Esame orale individuale eventualmente integrato, se il numero degli studenti lo consente, dalla presentazione dei risultati di un lavoro di approfondimento su argomento concordato col docente.
In addition to the message sent by the online system, students with disabilities or Specific Learning Disorders (SLD) are invited to directly inform the professor in charge of the course about the special arrangements for the exam that have been agreed with the Special Needs Unit. The professor has to be informed at least one week before the beginning of the examination session in order to provide students with the most suitable arrangements for each specific type of exam.