La diplomazia tecno-scientifica è un ambito in crescente rilievo nel dibattito accademico e politico, che riguarda l’interazione tra scienza, tecnologia e relazioni internazionali. Enti nazionali e sovranazionali, come l’Unione Europea, la includono tra le priorità strategiche per affrontare sfide globali come il cambiamento climatico, la sicurezza energetica e la regolazione delle tecnologie emergenti. Il ruolo della cooperazione tecnico-scientifica si rivela centrale anche in situazioni di crisi geopolitica, come dimostra il caso del progetto ITER, in cui la collaborazione tra Unione Europea, Stati Uniti e Russia è proseguita nonostante le tensioni legate alla guerra in Ucraina.
L'insegnamento introduce studenti e studentesse alle pratiche storiche e contemporanee della diplomazia tecno-scientifica, evidenziando come oggetti, infrastrutture, standard, progetti e conoscenze tecnico-scientifiche influenzino le relazioni tra Stati. Attraverso l’analisi di casi studio ed esempi concreti, l’insegnamento fornisce strumenti per comprendere criticamente il ruolo della tecnica e della tecnologia nelle dinamiche globali e per formare ingegneri, architette, architetti, e designer in grado di operare in contesti internazionali complessi.
Techno-scientific diplomacy is an increasingly prominent topic in academic and political fora, focusing on the interaction between science, technology, and international relations. National and supranational bodies, such as the European Union, consider it a strategic priority in addressing global challenges such as climate change, energy security, and the governance of emerging technologies. The role of techno-scientific cooperation proves to be central even in times of geopolitical crisis, as illustrated by the ITER project, where collaboration between the European Union, the United States, and Russia continued despite tensions following the war in Ukraine.
This subject introduces students to the historical and contemporary practices of techno-scientific diplomacy, highlighting how techno-scinetific objects, infrastructures, standards, projects, and knowledge shape relations between states. Through the analysis of case studies and concrete examples, the course equips future engineers, architects, and designers with tools to critically understand the role of technology in global dynamics and to operate effectively in complex international contexts.
Al termine dell’insegnamento, studenti e studentesse avranno acquisito una conoscenza e una comprensione approfondita delle principali definizioni nonché dei dibattiti relativi alla diplomazia tecno-scientifica, così come dei processi storici che hanno caratterizzato le relazioni tra progetti tecnico-scientifici e dinamiche internazionali. Saranno inoltre in grado di applicare tali conoscenze per sviluppare una visione critica delle motivazioni complesse che guidano la cooperazione tecno-scientifica a livello globale, e di individuare le problematiche specifiche del settore tecnologico nei processi di diplomazia e nelle relazioni internazionali contemporanee.
Al termine dell’insegnamento, studenti e studentesse avranno acquisito una conoscenza e una comprensione approfondita delle principali definizioni nonché dei dibattiti relativi alla diplomazia tecno-scientifica, così come dei processi storici che hanno caratterizzato le relazioni tra progetti tecnico-scientifici e dinamiche internazionali. Saranno inoltre in grado di applicare tali conoscenze per sviluppare una visione critica delle motivazioni complesse che guidano la cooperazione tecno-scientifica a livello globale, e di individuare le problematiche specifiche del settore tecnologico nei processi di diplomazia e nelle relazioni internazionali contemporanee.
La partecipazione all’insegnamento non richiede conoscenze propedeutiche né prerequisiti specifici.
La partecipazione all’insegnamento non richiede conoscenze propedeutiche né prerequisiti specifici.
1. Che cos’è la diplomazia tecno-scientifica (9 ore)
La parte introduttiva dell'insegnamento è dedicata alla presentazione delle principali nozioni, definizioni e concettualizzazioni della diplomazia tecno-scientifica, con l’obiettivo di fornire una base teorica per l’analisi dei casi e delle pratiche contemporanee.
2. Critiche alla retorica della diplomazia tecno-scientifica (11 ore)
A partire dall’analisi di esperienze e istituzioni spesso citate come esempi di diplomazia tecno-scientifica, si esamineranno le principali critiche a una narrazione idealizzata e apolitica del ruolo della scienza e della tecnologia nelle relazioni internazionali.
3. Storia delle relazioni tra scienza, tecnologia e relazioni internazionali (20 ore)
Questa sezione esplorerà lo sviluppo storico del ruolo della scienza e della tecnica nello Stato e nella diplomazia, dalla seconda metà del XIX secolo fino all’epoca contemporanea. Saranno analizzate le trasformazioni politiche, istituzionali e culturali che hanno ridefinito queste relazioni nel tempo.
4. Analisi di casi studio (20 ore)
Questa parte dell'insegnamento sarà dedicata a un’analisi approfondita di casi concreti di diplomazia tecno-scientifica, attraverso progetti internazionali o strategie statali. Saranno discussi esempi come:
- il ruolo della scienza e della tecnica nella politica estera di vari stati, tra cui Cina e Stati Uniti;
- la geopolitica dello smartphone e la guerra dei chip;
- il ruolo del CERN nell’integrazione europea nel passato e nel presente;
- il progetto ITER e la fusione nucleare come strumenti di distensione politica alla fine della Guerra Fredda;
- intelligenza artificiale, interessi nazionali e diplomazia
1. Che cos’è la diplomazia tecno-scientifica (9 ore)
La parte introduttiva dell'insegnamento è dedicata alla presentazione delle principali nozioni, definizioni e concettualizzazioni della diplomazia tecno-scientifica, con l’obiettivo di fornire una base teorica per l’analisi dei casi e delle pratiche contemporanee.
2. Critiche alla retorica della diplomazia tecno-scientifica (11 ore)
A partire dall’analisi di esperienze e istituzioni spesso citate come esempi di diplomazia tecno-scientifica, si esamineranno le principali critiche a una narrazione idealizzata e apolitica del ruolo della scienza e della tecnologia nelle relazioni internazionali.
3. Storia delle relazioni tra scienza, tecnologia e relazioni internazionali (20 ore)
Questa sezione esplorerà lo sviluppo storico del ruolo della scienza e della tecnica nello Stato e nella diplomazia, dalla seconda metà del XIX secolo fino all’epoca contemporanea. Saranno analizzate le trasformazioni politiche, istituzionali e culturali che hanno ridefinito queste relazioni nel tempo.
4. Analisi di casi studio (20 ore)
Questa parte dell'insegnamento sarà dedicata a un’analisi approfondita di casi concreti di diplomazia tecno-scientifica, attraverso progetti internazionali o strategie statali. Saranno discussi esempi come:
- il ruolo della scienza e della tecnica nella politica estera di vari stati, tra cui Cina e Stati Uniti;
- la geopolitica dello smartphone e la guerra dei chip;
- il ruolo del CERN nell’integrazione europea nel passato e nel presente;
- il progetto ITER e la fusione nucleare come strumenti di distensione politica alla fine della Guerra Fredda;
- intelligenza artificiale, interessi nazionali e diplomazia
L’insegnamento si articola in due componenti principali:
a) Lezioni frontali (45 ore)
Le lezioni introducono i contenuti dell'insegnamento e sono talvolta arricchite dalla partecipazione di esperte ed esperti, dalla visione di materiali audiovisivi (video, documentari, film selezionati) e da momenti di discussione guidata.
b) Esercitazioni in aula (15 ore)
Le esercitazioni includono attività di discussione su documenti, analisi e confronto su casi studio di cooperazione tecno-scientifica internazionale, oltre a test di autovalutazione dell’apprendimento, utili per verificare il livello di comprensione e preparazione di studenti e studentesse.
La frequenza è fortemente consigliata
L’insegnamento si articola in due componenti principali:
a) Lezioni frontali (45 ore)
Le lezioni introducono i contenuti dell'insegnamento e sono talvolta arricchite dalla partecipazione di esperte ed esperti, dalla visione di materiali audiovisivi (video, documentari, film selezionati) e da momenti di discussione guidata.
b) Esercitazioni in aula (15 ore)
Le esercitazioni includono attività di discussione su documenti, analisi e confronto su casi studio di cooperazione tecno-scientifica internazionale, oltre a test di autovalutazione dell’apprendimento, utili per verificare il livello di comprensione e preparazione di studenti e studentesse.
La frequenza è fortemente consigliata
Bibliografia essenziale:
- Ruffini, Pierre-Bruno. Science and Diplomacy: A New Dimension of International Relations. New York, NY: Springer Berlin Heidelberg, 2017.
- Royal Society/AAAS. New Frontiers in Science Diplomacy. London: Royal Society, 2010 https://royalsociety.org/topics-policy/publications/2010/new-frontiers-science-diplomacy.
- Royal Society/AAAS. Science Diplomacy in an Era of Disruption. London: Royal Society, 2025. https://www.aaas.org/sites/default/files/2025-02/Final_Science%20diplomacy_15%20years%20on_report_WEB.pdf
- Directorate-General for Research and Innovation (European Commission), Rasmus Gjedssø Bertelsen, Laurent Bochereau, Effrosyni Chelioti, Ágota Dávid, Dovilė Gailiūtė-Janušonė, Martina Hartl, et al. A European Framework for Science Diplomacy:
Recommendations of the EU Science Diplomacy Working Groups. Publications Office of the European Union, 2025. https://data.europa.eu/doi/10.2777/9235330.
- Turchetti, Simone, Matthew Adamson, Giulia Rispoli, Doubravka Olšáková, and Sam Robinson. “Introduction: Just Needham to Nixon? On Writing the History of ‘Science Diplomacy.’” Historical Studies in the Natural Sciences 50, no. 4 (September 23, 2020): 323–39. https://doi.org/10.1525/hsns.2020.50.4.323.
Bibliografia essenziale:
- Ruffini, Pierre-Bruno. Science and Diplomacy: A New Dimension of International Relations. New York, NY: Springer Berlin Heidelberg, 2017.
- Royal Society/AAAS. New Frontiers in Science Diplomacy. London: Royal Society, 2010 https://royalsociety.org/topics-policy/publications/2010/new-frontiers-science-diplomacy.
- Royal Society/AAAS. Science Diplomacy in an Era of Disruption. London: Royal Society, 2025. https://www.aaas.org/sites/default/files/2025-02/Final_Science%20diplomacy_15%20years%20on_report_WEB.pdf
- Directorate-General for Research and Innovation (European Commission), Rasmus Gjedssø Bertelsen, Laurent Bochereau, Effrosyni Chelioti, Ágota Dávid, Dovilė Gailiūtė-Janušonė, Martina Hartl, et al. A European Framework for Science Diplomacy:
Recommendations of the EU Science Diplomacy Working Groups. Publications Office of the European Union, 2025. https://data.europa.eu/doi/10.2777/9235330.
- Turchetti, Simone, Matthew Adamson, Giulia Rispoli, Doubravka Olšáková, and Sam Robinson. “Introduction: Just Needham to Nixon? On Writing the History of ‘Science Diplomacy.’” Historical Studies in the Natural Sciences 50, no. 4 (September 23, 2020): 323–39. https://doi.org/10.1525/hsns.2020.50.4.323.
Slides; Libro di testo;
Lecture slides; Text book;
Modalità di esame: Prova scritta in aula tramite PC con l'utilizzo della piattaforma di ateneo;
Exam: Computer-based written test in class using POLITO platform;
...
L’esame consiste in una prova scritta della durata di 2 ore, composta da:
10 domande a risposta multipla (ognuna con quattro opzioni, una sola corretta);
2 domande a risposta aperta.
Ogni risposta corretta vale +2 punti. Le risposte errate o non date valgono 0 punti.
Le domande a scelta multipla sono progettate per verificare la conoscenza e la comprensione da parte di studenti e studentesse delle principali definizioni e concettualizzazioni di diplomazia tecno-scientifica, delle critiche ad essa rivolte, nonché dei processi storici analizzati durante l’insegnamento. Esse contribuiscono alla valutazione dei primi due risultati di apprendimento attesi, ovvero: la comprensione dei dibattiti e delle definizioni chiave; e la conoscenza dei principali sviluppi storici del rapporto tra scienza, tecnica e relazioni internazionali.
Ciascuna risposta aperta può ottenere un massimo di 5 punti.
Le domande aperte valutano la capacità critica di applicare le conoscenze acquisite, discutendo in autonomia due dei casi studio affrontati nell'insegnamento. In particolare, misurano la capacità di: sviluppare una riflessione autonoma sulle motivazioni complesse che guidano la cooperazione tecno-scientifica internazionale; individuare e analizzare le problematiche specifiche del settore tecnologico nei processi diplomatici. Tali aspetti corrispondono ai restanti risultati di apprendimento attesi, relativi alla capacità di analisi critica, autonomia di giudizio e applicazione contestuale delle conoscenze.
Durante la prova scritta non è consentito consultare testi, appunti o materiali didattici, né utilizzare dispositivi digitali con accesso al web (smartphone, smartwatch, tablet, ecc.).
L’esame è considerato superato con un punteggio minimo di 18/30. Il punteggio massimo conseguibile è 30/30.
L’esito della prova scritta sarà comunicato su portale della didattica entro una settimana dallo svolgimento dell’esame.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
Exam: Computer-based written test in class using POLITO platform;
L’esame consiste in una prova scritta della durata di 2 ore, composta da:
10 domande a risposta multipla (ognuna con quattro opzioni, una sola corretta);
2 domande a risposta aperta.
Ogni risposta corretta vale +2 punti. Le risposte errate o non date valgono 0 punti.
Le domande a scelta multipla sono progettate per verificare la conoscenza e la comprensione da parte di studenti e studentesse delle principali definizioni e concettualizzazioni di diplomazia tecno-scientifica, delle critiche ad essa rivolte, nonché dei processi storici analizzati durante l’insegnamento. Esse contribuiscono alla valutazione dei primi due risultati di apprendimento attesi, ovvero: la comprensione dei dibattiti e delle definizioni chiave; e la conoscenza dei principali sviluppi storici del rapporto tra scienza, tecnica e relazioni internazionali.
Ciascuna risposta aperta può ottenere un massimo di 5 punti.
Le domande aperte valutano la capacità critica di applicare le conoscenze acquisite, discutendo in autonomia due dei casi studio affrontati nell'insegnamento. In particolare, misurano la capacità di: sviluppare una riflessione autonoma sulle motivazioni complesse che guidano la cooperazione tecno-scientifica internazionale; individuare e analizzare le problematiche specifiche del settore tecnologico nei processi diplomatici. Tali aspetti corrispondono ai restanti risultati di apprendimento attesi, relativi alla capacità di analisi critica, autonomia di giudizio e applicazione contestuale delle conoscenze.
Durante la prova scritta non è consentito consultare testi, appunti o materiali didattici, né utilizzare dispositivi digitali con accesso al web (smartphone, smartwatch, tablet, ecc.).
L’esame è considerato superato con un punteggio minimo di 18/30. Il punteggio massimo conseguibile è 30/30.
L’esito della prova scritta sarà comunicato su portale della didattica entro una settimana dallo svolgimento dell’esame.
In addition to the message sent by the online system, students with disabilities or Specific Learning Disorders (SLD) are invited to directly inform the professor in charge of the course about the special arrangements for the exam that have been agreed with the Special Needs Unit. The professor has to be informed at least one week before the beginning of the examination session in order to provide students with the most suitable arrangements for each specific type of exam.