“Quando un’opera raggiunge il suo massimo d’intensità, di proporzione, di qualità d’esecuzione, di perfezione,” sostiene Le Corbusier, “si verifica un fenomeno di spazio indicibile”. Secondo il maestro svizzero, la qualità ultima dell’architettura risiederebbe nella sua resistenza alla descrizione. Tuttavia, per rimarcare il concetto, ha dovuto dirlo, scriverlo, pubblicare un articolo e, insieme, più di settanta volumi, mostrando nei fatti che le parole svolgono un ruolo preminente nell’architettura, anche nella ricerca dell’ineffabile.
Le parole sono precisamente ciò di cui si occupa il presente Laboratorio, specificamente orientato agli strumenti testuali come dispositivi di progetto. Obiettivo di base è un’introduzione alle pratiche discorsive dell’architettura, allo scopo di migliorare la conoscenza del dibattito in corso attraverso una panoramica di temi recenti e un contatto più stretto con protagonisti, libri, progetti e le altre fonti che lo hanno alimentato negli ultimi sessant’anni. Un’abilità che questo laboratorio intende formare è la capacità di orientarsi in questo dibattito e tra le sue parole chiave, per riconoscere le tendenze principali e le caratteristiche che le distinguono. Inoltre, ci si propone di fornire una migliore conoscenza e padronanza delle strategie testuali coinvolte nella produzione dell’architettura nelle sue diverse fasi: durante l’esperienza del progetto (nella quale forniscono concetti e strumenti per gestire la relazione fra i molteplici attori coinvolti), quando i progetti vengono realizzati (e i loro esiti sono usati, abitati, commentati, criticati), prima che tutto inizi (in uno spazio la cui percezione è inflessa da narrative che rendono possibile lo sviluppo di attitudini innovative).
L’architettura è una professione sempre più connessa a esigenze comunicative. Una certa consapevolezza degli strumenti testuali è quindi strategica, sia nell’ambito tradizionale della trasformazione ambientale che negli scenari incombenti della sua dematerializzazione.
Il Laboratorio di teoria del progetto si propone quindi di connettere pratiche e teorie architettoniche indagando le loro reciproche relazioni. La sfida è tenere insieme le attitudini sperimentali, plurali e proliferative, con l’aspirazione scientifica alla generalizzazione.
‘When a work reaches a maximum of intensity, of proportion, of quality of execution, of perfection,’ maintains Le Corbusier, ‘there occurs a phenomenon of ineffable space’. According to the Swiss master, the ultimate quality of architecture would reside in the resistance to its description. However, to bolster this concept he had to tell it, write it down, publish an article and, together, more than seventy volumes, showing that words play indeed a main role in architecture, even in the quest for the ineffable.
Words are precisely what this architectural studio aims to address, with a special focus on textual tools as instruments of design. A major goal is, therefore, to introduce students to discursive practices in architecture, improving their competencies about the current debate, by means of both a comprehensive overview of its most recent issues and some closer contact with the sources, namely the books that fed that same debate in the last sixty years. A basic skill students are expected to achieve is to get orientation within this debate and its keywords, recognising its major trends and the features that distinguish them. Furthermore, this studio aspires to train a better knowledge and control of the textual strategies implied in the whole process of architectural production: within the project experience (where they provide concepts and tools to manage the relationship among the different stakeholders involved), when projects get built (and their outcomes are used, inhabited, commented, criticized), before it all starts (and narratives shift the perception of the world, making it possible for certain attitudes to unfold).
That of the architect is a profession increasingly bound to communication issues. Some awareness about textual tools is therefore strategic to run it, in both the traditional realm of environmental modification and the looming scenarios of its virtualisation.
The Architectural design theory studio aims, therefore, to connect the architectural practices with the theories that mutually feed each other. The challenge is to keep together plural and proliferative experimental attitudes with a scientific aspiration to generalisation.
Il Laboratorio di teoria del progetto intende formare le seguenti competenze:
_l’abilità di orientarsi nella letteratura disciplinare, distinguendo tra storia dell’architettura, teoria dell’architettura, teoria del progetto, critica;
_l’abilità di riconoscere e assumere criticamente posizioni connesse ai temi principali delle teorie del progetto architettonico;
_l’abilità di connettere le scelte architettoniche e le azioni progettuali alle loro ragioni teoriche;
_l’abilità di produrre testi capaci di descrivere e comunicare la relazione tra programmi e soluzioni progettuali, tra il processo di progettazione e i suoi effetti.
Più precisamente, questo Laboratorio si concentra sulle pratiche discorsive, intrinsecamente lineari, e sulla loro capacità di agire da “mezzo di contrasto” per l’immaginazione spaziale. Esse svolgono una funzione “critica” anche prima che questa attitudine sia stata trasmessa e acquisita, producendo migliori abilità di “lettura” e “scrittura” dei progetti come operazioni organizzate logicamente.
Scopo del corso è consentire agli studenti di affinare queste capacità e di integrarle nella loro “cassetta degli attrezzi” progettuali. Di conseguenza, il Laboratorio propone quattro obiettivi maggiori:
_leggere, o l’abilità di comprendere, analizzare e decostruire testi e progetti di architettura in relazione ai loro contesti;
_pensare, o l’abilità di usare e manipolare gli strumenti testuali per una più chiara concezione progettuale;
_focalizzare, o l’abilità di arrivare rapidamente al punto;
_comunicare, o l’abilità di sintonizzarsi con specifiche condizioni, adattando le narrazioni e stabilendo connessioni operative tra il progetto e sue ragioni.
The course of architectural design theory aims to train the student in the following skills:
- ability to orient oneself within the architectural literature distinguishing between history of architecture, design theory, theory and criticism of architecture.
- ability to distinguish and critically choose positions related to the main problems of architectural design theory.
- ability to trace back to theoretical aspects the architectural choices and design actions.
- ability to produce texts able to describe and communicate effectively the relationships between thinking and practice, between program and design solutions, between designer actions and effects in/of design choices.
Ci si aspetta che gli studenti siano in grado di gestire capacità di lettura e scrittura a livello della scuola superiore, insieme alle abilità critiche, di disegno e progettuali acquisite nel percorso universitario sin qui seguito e, specificamente, avendo frequentato i corsi e sostenuto positivamente gli esami dei laboratori di progetto architettonico, città e territorio, costruzione dell’architettura.
Students are expected to manage high-school level reading and writing abilities, along with the basic critical, drawing, and design skills achieved in their precedent two years of undergraduate learning.
It is strongly recommended to have passed the Atelier Fondamenti della progettazione, Atelier Città e Territorio and the Atelier Costruzione.
Gli obiettivi didattici sopra descritti sono oggetto di due esercitazioni:
1. Esercizi di stile. Gli studenti scriveranno una breve relazione a partire da uno dei progetti prodotti nei laboratori di progettazioni che hanno precedentemente frequentato. Il nuovo testo deve applicare una o più strategie testuali estratte da relazioni di progetto scritte da architetti conosciuti (quelli inclusi nelle presentazioni del presente Laboratorio). Ripensare il progetto attraverso il testo e un’altra attrezzatura concettuale condurrà il progetto di partenza verso possibilità differenti, portando a modificazioni o trasformazioni radicali delle loro logiche e conclusioni progettuali.
2. Ufficio brevetti. Gli studenti elaboreranno ulteriormente il progetto manipolato nell’esercizio precedente. I testi e i diagrammi relativi a questa nuova trasformazione saranno caratterizzati da estrema concisione, come negli abstract che riassumono le richieste di brevetto. Gli studenti produrranno il “brevetto” di un progetto di autore conosciuto (incluso nelle presentazioni del presente Laboratorio) prima di ripetere la medesima operazione sul loro progetto. Di nuovo, l’importazione di strumenti e attitudini esterne fornirà l’occasione di esplorare differenti possibilità progettuali, che saranno ulteriormente sviluppate con diagrammi e schizzi.
Questo Laboratorio offrirà in parallelo alcune lezioni sulle parole chiave dell’architettura contemporanea intese a mappare il dibattito recente e a tracciare percorsi tematici tra le teorie dell’architettura e nel paesaggio editoriale contemporaneo. Altre presentazioni riguarderanno i libri inclusi nella bibliografia.
Ogni presentazione sarà seguita da sessioni di disegno alla lavagna in cui gli studenti discuteranno, smonteranno e rimonteranno alcuni dei progetti commentati secondo le logiche evidenziate: imparare disegnando è parte centrale del metodo didattico di questo corso, teso a far riconoscere schematicamente le organizzazioni progettuali di alcuni esempi significativi e imparare a tradurle in schizzi rapidi e comunicativi.
Placing itself in a field of close interrelation between theoretical reflection and operative practice, in the architectural field the term theory represents first of all "a way of design being", choice and instrument of concrete action.
Theory is in fact "staging a thought" both when one designs and draws, and when one speaks, writes or teaches: theories are therefore the projects that inscribe within themselves the thinking of an architect sometimes, but not always, representative of a more general discourse; they are the essays, books, posters, that architects write; they are the reflections around the conditions and experience of architects; they are hypotheses "intentionalized" starting from a specific disciplinary.
The term "theory" therefore does not refer to a general conceptualization that can be summarized in principles and norms that can be translated into a sort of precepts (doctrine), nor to a reflective treatment of the discourse: rather, theoretical thought seems to be nourished more and more by the mutual implication with "poetic" activity, meaning by this the theory of possible choices offered to the author of a text, that is, the elements and rules, the structural and distributive solutions, the formal, iconographic, historical and critical references (...) that the architect uses in arguing his speech and/or producing his works.
The theoretical reflection - at least in the prevailing aspects of recent architectural debate - thus represents the complex and profound interweaving that links the architect's activity to his vision of the world, constituting a "dialoguing plane" on which the profound relations between critique-project and theory are triggered in their reciprocal implications with the perspectives that invest the great movements of thought proper to a particular historical epoch: those "paradigms" that serve, as Thomas Kuhn wrote, as a guide to scientific research and, in our opinion, to all types of research, including theoretical-project research in architecture.
The studio will retrace some theoretical research developed from the mid-sixties onwards, focusing its attention on some main themes which, correlated by some important direct and/or induced implications of aesthetic, philosophical and scientific culture, seem to offer wide and flexible horizons of reference and reflection, leaving open all other possible interpretations of the current architectural discourse, always in constant and rapid change.
Questo Laboratorio è un luogo di scambio che conta sulla partecipazione degli studenti alle sue attività: revisioni, lezioni, disegno alla lavagna e seminari.
Per migliorare le abilità critiche degli studenti, ciascun esercizio li coinvolgerà nella loro valutazione, revisionando il proprio lavoro e quello degli altri studenti.
Questo Laboratorio è un luogo di scambio che conta sulla partecipazione degli studenti alle sue attività: revisioni, lezioni, disegno alla lavagna e seminari.
Per migliorare le abilità critiche degli studenti, ciascun esercizio li coinvolgerà nella loro valutazione, revisionando il proprio lavoro e quello degli altri studenti.
Il Laboratorio di teoria del progetto ha un peso di 6 crediti, che implicano 60 ore di lezioni ed esercitazioni in aula più 90 ore di studio individuale. Le attività didattiche in aula si svolgono normalmente in mezze giornate (4,30 ore) ogni settimana per 13-14 appuntamenti. Il tempo in aula è solitamente diviso tra lezioni frontali ed esercizi.
Le due esercitazioni, le autovalutazioni e le valutazioni tra pari saranno svolte individualmente al di fuori dell’orario di lezione, in almeno quattro settimane tra la presentazione e la consegna per consentire agli studenti di organizzarsi con eventuali altre consegne dei corsi paralleli. Le valutazioni sul proprio lavoro e su quello dei colleghi avvengono tipicamente nella settimana successiva alla pubblicazione dei giudizi del docente.
La presenza in aula è caldamente raccomandata.
The course will be divided into different theoretical and practical moments, although interrelated: lessons, classroom discussions (in presence or remotely), textual and graphic exercises and/or workshops to be developed at home with real or virtual classroom presentation.
In particular, the lessons will cover:
1) the interpretation of architecture through some main "paradigms" that define its theoretical areas, operational practices, the same objectives, analyzed in a dialogical comparison extended to different disciplines;
2) the analysis of the architectural thought of some interpreters of the contemporary panorama, with reading and discussion in the classroom of some texts (books, projects, posters, ...).
The exercises and/or workshops (in the classroom and/or at a distance) will focus on:
3) some transversal themes considered particularly relevant in the development of architectural theories that cross contemporary thought;
4) the individual reading of at least one text by an architect among those analyzed or proposed in the classroom (real or virtual) - to be agreed with the teacher - and its presentation with subsequent discussion.
_Panoramiche
Corbellini, Giovanni, Ex Libris: 16 parole chiave dell’architettura contemporanea (Siracusa: LetteraVentidue, 2015 [2008]), pp. 150.
Corbellini, Giovanni, ‘Form Follows (Non)Fiction’, in Telling Spaces, (Siracusa: LetteraVentidue, 2018), pp. 15.
Corbellini, Giovanni, Lo spazio dicibile. Architettura e narrativa (Siracusa: LetteraVentidue, 2016), pp. 100.
Corbellini, Giovanni, Let’s Get Physical. Bodies, Bowels, Bowls (Madrid, ediciones asimétricas, 2024), pp. 55.
_Storie
Carpo, Mario, The Alphabet and the Algorithm (Cambridge, Mass.: MIT Press, 2011), pp. 180.
Colomina, Beatriz, Privacy and Publicity: Modern Architecture as Mass Media (Cambridge, Mass.: MIT Press, 1994), pp. 390.
Venturi Robert, Complexity and Contradiction in Architecture (New York: MoMA, 1966), ed. it. Complessità e contraddizioni in architettura (Bari: Dedalo, 1980), pp. 163.
Vidler, Anthony, The Architectural Uncanny: Essays in the Modern Unhomely (Cambridge, Mass.: MIT Press, 1992), ed. it. Il perturbante in architettura. Saggi sul disagio nell’età contemporanea (Torino: Einaudi, 2006), pp. 260.
_Città
Koolhaas, Rem, Delirious New York: A Retroactive Manifesto for Manhattan (London: Thames and Hudson, 1978), ed. it. Delirious New York. Un manifesto retroattivo per Manhattan (Milano: Electa 2001), pp. 310.
Rowe Colin; Koetter Fred, Collage City (Cambridge, Mass.: MIT Press, 1978), ed. it. (MIlano: Il saggiatore, 1981) pp. 285.
Venturi, Robert; Scott Brown, Denise; Izenour, Steven, Learning From Las Vegas, rev. ed. (Cambridge, Mass.: MIT Press, 1977 [1972]), ed. it. Imparare da Las Vegas. Il simbolismo dimenticato della forma architettonica (Macerata: Quodlibet, 2010), pp. 240.
_Poetiche
Corbellini, Giovanni, Bioreboot: The architecture of R&Sie(n) (New York: Princeton Architectural Press, 2009), ), ed. it. Bioreboot. L’architettura di R&Sie(n) (Milano: 22 publishing, 2009) pp. 200 (saltare “Endlesnessless”).
Moneo, Rafael, Theoretical Anxiety and Design Strategies in the Work of Eight Contemporary Architects (Cambridge, Mass.: MIT Press, 2004), ed. it. Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei (Milano: Electa, 2005), pp. 332.
Koolhaas, Rem; OMA; Mau, Bruce, S, M, L, XL, ed. by Jennifer Sigler (New York: Monacelli Press, 1995), pp. 1340.
The bibliography listed below is considered to be indicative to understand some central issues of the design theory, with particular reference to the most recent debate.
Numerous other bibliographical references will be provided during the semester by the teacher who will solicit further readings also in order to stimulate the student to do their own bibliographical research on specific theoretical and design issues.
Fundamental text:
P. Gregory, Teorie di architettura contemporanea. Percorsi del Postmodernismo (Theories of contemporary architecture. Paths of Postmodernism), Carocci, Rome 2010 - in Italian
Recommended texts:
General or thematic specific topics (at least 1 text):
- P. Portoghesi, Dopo l’architettura moderna, Laterza, Roma-Bari 1980.
- P. Johnson, M. Wigley, Deconstructivist Architecture, The Museum of Modern Art, New York 1988.
- A. Vidler, The Architectural Uncanny: Essays in the Modern Unhomely, MIT Press, Cambridge, Mass. 1992.
S. Holl, J. Pallasmaa, A. Perez-Gomez, Questions of perception. Phenomenology of architecture, A+U Special Issue, William K Stout Pub, San Francisco 1994.
- Kate Nesbitt (ed.), Theorizing a new Agenda for Architecture: an Anthology of Architectural Theory 1965-1995, Princeton Architectural Press, 1996 (some parties).
- M. Gausa, V. Guallart, W. Müller, F. Soriano, F. Porras, J. Morales (eds.), The Metapolis dictionary of advanced architecture, Actar, Barcellona 2003 (some parts)
- R. Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, Electa, Venezia 2005.
- R. Secchi (a cura di), Il pensiero delle forme tra architettura e scienze della vita, Officina Edizioni, Roma 2005.
- C. Jencks, Critical Modernism. Where is post-modernism going?, Wiley-Academy, Chirchester 2007.
- M. Argenti e A. Terranova (a cura di), Linguaggi dell’architettura contemporanea, in “Rassegna di Architettura e Urbanistica”, n. 127/128/129, gen.-dic. 2009 (monographic number).
- G. Corbellini, Ex Libris: 16 Keywords of Contemporary Architecture, LetteraVentidue, Siracusa 2019 [2008, 2015]).
- P. Gregory, Nuovo Realismo/Postmodernismo. Dibattito aperto fra architettura e filosofia, Officina Edizioni, Roma 2016.
- A. Armando, G. Durbiano, Teoria del progetto architettonico. Dai disegni agli effetti, Carocci, Roma 2017 (some parts).
R. Causarano, Per un’etica del progetto. Il ruolo delle nuove tecnologie informatiche nell’architettura contemporanea, Timia Edizioni, Roma 2017.
- A. Capuano (a cura di), Cinque temi del modernocontemporaneo. Memoria, natura, energia, comunicazione, catastrofe, Quodlibet, Macerata 2020 (some parties).
Texts by architects (at least 2 texts by different authors)
Among the architects: P. Eisenman, V. Gregotti, T. Ito, S. Holl, R. Koolhaas, D. Libeskind, G. Lynn, MVRDV, J. Nouvel, R. Piano, J. Pallasmaa, F. Purini, A. Rossi, A. Siza, L. Spuybroek, B. Tschumi, B. van Berkel and C. Bos (UN-Studio), R. Venturi, M. Sei Watanabe, J. Wines, P. Zumthor.
Slides;
Lecture slides;
Modalità di esame: Prova orale obbligatoria; Elaborato grafico individuale; Elaborato scritto individuale;
...
Gli studenti raccoglieranno i loro esercizi testuali e progettuali in un piccolo volume individuale, la cui qualità complessiva fornirà una base per la valutazione finale secondo gli obiettivi del Laboratorio sopra richiamati e le relative abilità e competenze. Nel volumetto saranno inclusi solo gli esercizi già valutati durante il corso, di cui potranno essere presentate versioni modificate e migliorate.
Per ogni sessione d'esame, la consegna del volumetto è fissata dieci giorni prima dell'appello. Il file (volumetto_ltp_cognome_nome.pdf) va caricato tra gli elaborati nel portale polito.
La valutazione si completa con un esame orale. Ciascuno studente sarà interrogato su questo programma, il volumetto individuale e almeno tre libri della bibliografia (eccetto quelli della categoria “panoramiche”, tesi a fornire strumenti di orientamento più che conoscenze di prima mano). L’esame orale riguarderà questioni di teoria e il loro collegamento con la pratica del progetto. Il disegno alla lavagna sarà quindi parte della valutazione. L’esame finale potrà confermare, incrementare o ridurre, entro una misura di +/- 40%, la valutazione del volumetto.
Chi non ha frequentato regolarmente il Laboratorio, consegnando le esercitazioni e le valutazioni personali e dei colleghi entro le scadenze stabilite, aggiungerà ai tre libri obbligatori altri volumi completi della stessa bibliografia di almeno 120 pagine per ciascuna attività non svolta (massimo 480 pagine in più). I volumi aggiuntivi devono includere un libro di almeno 100 pagine della categoria ‘panoramiche’.
La valutazione degli studenti che non hanno consegnato il volumetto individuale si baserà sul solo esame orale.
I criteri di valutazione includono le seguenti abilità:
_curiosità, o l’attitudine a cercare spontaneamente le informazioni non esplicitamente incluse nelle lezioni e nei testi;
_autonomia, o l’attitudine a elaborare personalmente le conoscenze acquisite;
_connessione, o l’attitudine a tenere insieme teoria e pratica, collegando i testi ai progetti e viceversa;
_profondità, o l’abilità di analizzare e ricostruire questioni specifiche;
_comparazione, o l’abilità di gestire aspetti differenti, “navigando” la superficie del dibattito disciplinare;
_memoria, o l’attitudine a ricordare, come requisito minimo, i nomi e le opere maggiori degli architetti commentati nei saggi portati all’esame.
Ripetere passaggi e formule dei libri studiati non garantisce di per sé una valutazione positiva.
Per poter schizzare alla lavagna qualcosa di rilevante rispetto ai temi teorici che verranno affrontati durante l’esame orale, è necessario ricordare e saper disegnare schematicamente una dozzina di edifici significativi, in pianta, sezione e prospetto. Questa lista di progetti deve includere la maison Savoye di Le Corbusier e casa Farnsworth di Mies van der Rohe.
La lode verrà riconosciuta a chi mostrerà eccellenti attitudini nelle capacità e conoscenze sopra descritte e abilità a integrare le pratiche discorsive negli strumenti di progetto.
Le informazioni e le avvertenze necessarie per affrontare l’esame sono contenute nei materiali messi a disposizione sulla pagina polito del laboratorio: questo programma , la presentazione generale, gli avvisi.
La loro conoscenza fa parte dei requisiti di questo Laboratorio.
Gli studenti e le studentesse con disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), oltre alla segnalazione tramite procedura informatizzata, sono invitati a comunicare anche direttamente al/la docente titolare dell'insegnamento, con un preavviso non inferiore ad una settimana dall'avvio della sessione d'esame, gli strumenti compensativi concordati con l'Unità Special Needs, al fine di permettere al/la docente la declinazione più idonea in riferimento alla specifica tipologia di esame.
Per sostenere l’esame, lo studente dovrà:
- dimostrare di aver autonomia, ovvero capacità di elaborare personalmente le conoscenze acquisite;
- dimostrare di collegare le tematiche teoriche a quelle progettuali e, attraverso le esercitazioni fatte, saper comunicare una propria visione o un proprio orientamento teorico.
-partecipare ai workshop e alle attività pratiche proposte dalla docenza.
Tutti i lavori effettuati durante l’anno accademico saranno indispensabili per la valutazione finale, che terrà conto delle presentazioni, esercitazioni e workshop riportati e migliorati (secondo le indicazioni della docenza) all’esame finale.
La valutazione avverrà:
- per il 40% rispetto alle revisioni e discussioni delle esercitazioni richieste in itinere;
- per il 60% rispetto alla prova orale e all'elaborato scritto, da consegnare qualche giorno prima della prova d'esame. Tutti gli elaborati, oggetto di esercitazioni in itinere, dovranno essere riportati all'esame orale. Oltre al testo fondamentale, lo studente dovrà scegliere fra i testi consigliati almeno altri tre libri sui quali verrà - anche - interrogato. L'esame orale durerà 45 minuti, più o meno.
I criteri di valutazione si riferiscono all’accertamento del raggiungimento dei seguenti obiettivi (coerentemente con i Risultati dell’apprendimento attesi sopra dichiarati): capacità di orientarsi all’interno della letteratura architettonica presentata e discussa durante il laboratorio; capacità di distinguere e scegliere criticamente le posizioni relative ai principali problemi della teoria del progetto di architettura; capacità di ricondurre ad aspetti teorici le proprie scelte interpretative del progetto; capacità di produrre testi in grado di descrivere e comunicare efficacemente le relazioni tra pensiero e pratica.
In addition to the message sent by the online system, students with disabilities or Specific Learning Disorders (SLD) are invited to directly inform the professor in charge of the course about the special arrangements for the exam that have been agreed with the Special Needs Unit. The professor has to be informed at least one week before the beginning of the examination session in order to provide students with the most suitable arrangements for each specific type of exam.