Politecnico di Torino | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Anno Accademico 2017/18 | |||||||||||||||||||||||||||||||||
01QJCQN Atelier: Il progetto sostenibile di architettura B |
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Corso di Laurea Magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile - Torino |
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Presentazione
L’Atelier del I anno affronta il tema del progetto urbano con un’attenzione specifica alle ricadute che le valutazioni legate alla sostenibilità hanno sulla costruzione della forma urbana e sul rapporto con la città esistente. Il concetto di sostenibilità è qui inteso nell’accezione oggi accettata dalla comunità scientifica, la quale include - accanto a valutazioni legate a indicatori e parametri quantitativi – anche considerazioni più ampie, connesse alle implicazioni culturali e sociali del progetto; tale concetto viene declinato alla scala dell’edificio e alla scala dell’impianto urbano.
Per poter affrontare progettualmente il tema della sostenibilità, l’Atelier del I anno assume come area di studio e di progetto un ambito territoriale che abbia una reale vocazione alla trasformazione. Le caratteristiche dimensionali e morfologiche dell’area saranno tali da consentire l’insediamento di un sistema di edifici sufficientemente ampio da poter accogliere funzioni urbane complesse e dove si possano sperimentare le diverse forme dell’abitare contemporaneo. |
Risultati di apprendimento attesi
L’atelier propone di trasmettere:
. l’apprendimento dell’ approccio conoscitivo in cui siano coniugati gli aspetti storico-culturali, e architettonico-ambientali caratterizzanti l’area di progetto, che sarà sviluppato per mezzo di approfondimenti del rapporto tra morfologia urbana e forme edilizie presenti e previste, della corretta comprensione delle risorse naturali e dell’ambiente fisico (clima, luce, suono, sistema del verde ecc.). . lo sviluppo di un approccio progettuale critico rispetto alla sfida contemporanea posta da un indispensabile approccio sostenibile applicato ai temi della città e dell’edilizia. . l’apprendimento delle capacità finalizzate alla predisposizione di una valutazione di eco-compatibilità delle diverse opzioni di progetto. . l’apprendimento delle capacità di comunicazione delle scelte progettuali e tecnologiche. |
Prerequisiti / Conoscenze pregresse
Agli studenti viene richiesto:
. di conoscere le tecniche di rappresentazione e di comunicazione del progetto, sia con riferimento alle forme di comunicazione più tradizionali (carte percettive, schizzi progettuali, modelli fisici ecc.), sia con riferimento alle tecniche di rappresentazione digitale (modellazione virtuale e rendering ecc.); . di saper impostare in autonomia: la lettura dei caratteri morfologici della città costruita attraverso le tecniche della lettura cartografica, storica e percettiva; . la saper eseguire lettura delle caratteristiche tecnologiche del costruito (componenti dell’edificio, materiali tradizionali ecc.) ed l’analisi delle principali variabili ambientali e climatiche a scala di urbana e di singolo edificio; . di sapere sviluppare il progetto alla scala urbana ed edilizia (con riferimento agli aspetti tipologici e distributivi degli edifici, alle tipologie strutturali, ecc.). |
Programma
L’Atelier ha come obiettivo l'elaborazione di una strategia e quindi di un progetto di riuso adattivo e sostenibile di un’area/edificio industriale o compendio urbano dismesso; alla definizione della strategia e del progetto concorrono le conoscenze e le competenze del Progetto di Architettura, della Fisica Tecnica Ambientale e del Tecnologia dell’Architettura. Per l’area oggetto dell’esercizio progettuale gli studenti, a piccoli gruppi di 3-4 persone, elaboreranno un masterplan di riqualificazione multifunzionale ed adattivo (settimane 1-4) per poi sviluppare approfondimenti individuali fino alla scala edilizia, definiti all’interno del masterplan, anch’essi con mix funzionale e tipologico, coerenti con esso (settimane 5-14). Il progetto sviluppato utilizzerà un approccio adattivo e di conseguenza privilegerà soluzioni low-cost, low-tech, scalabili, incrementali. Il progetto svilupperà quindi anche una strategia temporale di realizzazione nel tempo e successione delle diverse azioni di riqualificazione, con attenzione al rapporto tra componenti materiali e immateriali (spazi, ambienti, tecniche e modi di loro uso da parte di utenti ed attori).
Per quanto attiene i moduli di Fisica Tecnica Ambientale e Tecnologia dell’Architettura, con riferimento al caso studio di progetto, sarà impostata una lettura del contesto alla scala urbana e un’analisi di sito comprendente la definizione del contesto nelle sue diverse componenti (acustico, luminoso e termico; dati climatici, ombre con software specifici, qualità di posizione e quantità del verde, ecc.). La prima fase del lavoro di progetto sarà mirata alla definizione del progetto a scala urbana (masterplan) con la selezione – a partire dai più aggiornati protocolli di certificazione a livello nazionale ed internazionale di indicatori di sostenibilità a scala di sito quali la permeabilità del terreno, fattore di occupazione del suolo, fattore di sbancamento del suolo...- di alcuni indicatori ambientali sintetici di progetto – la cui scelta costituisce una operazione progettuale. Sarà quindi definita, nel quadro della strategia generale del masterplan, una coerente ed appropriata strategia ambientale orientata alla self sufficiency dell’intervento (qualità acustica dell’area, illuminazione esterna, permeabilità dei suoli gestione delle acque e vegetazione, massing e soleggiamento degli edifici, generazione e distribuzione dell’energia, gestione dei rifiuti, mobilità). Nella fase successiva di progetto alla scala dell’edificio, in base ai principi di bioclimatica che saranno stati illustrati, lo studente definirà in modo schematico il funzionamento energetico dell’edificio e progetterà più in dettaglio sistemi passivi quali serre, facciate vetrate e sistemi attivi quali collettori solari termici e fotovoltaici verificando le relazioni tra qualità architettonica, scelte tecnologiche e requisiti ambientali attraverso il calcolo degli indicatori di sostenibilità a scala di edificio e il loro confronto con quelli ipotizzati alla scala di masterplan. |
Organizzazione dell'insegnamento
L’Atelier prevede l’alternanza di didattica frontale (20%) ed esercitazione progettuale (80%). Le lezioni frontali si collocano prioritariamente nella prima fase dell’Atelier (settimane 1-4), per poi venire progressivamente integrate in forma di comunicazioni durante il lavoro progettuale e le revisioni in aula, per rispondere a specifiche esigenze e possibilità di approfondimento che emergeranno dal lavoro degli studenti, in modo da garantire un costante rapporto tra nozioni teorico-critiche e sperimentazione progettuale. L’organizzazione delle attività è definita nel programma pubblicato in coincidenza con l’inizio delle attività. Essa e verrà via via adattata allo sviluppo delle attività di progetto, mantenendo un costante circuito di informazione e scambio attraverso un sito dedicato, in cui gli studenti potranno accedere via via ai materiali del corso e caricare i propri elaborati.
La didattica frontale, sarà finalizzata a fornire le istruzioni e i riferimenti utili per il raggiungimento degli obiettivi proposti. L’esercitazione progettuale sarà l’occasione per sperimentare in maniera applicata l’interazione tra le differenti discipline che afferiscono all’Atelier secondo i principi del sapere politecnico. Un sopralluogo introdurrà il tema di progetto. L’esercitazione progettuale, da svolgersi sia in aula che in autonomia, sarà accompagnata da momenti di discussione collettiva dei progetti in cui gli studenti saranno chiamati a illustrare collegialmente lo stato di avanzamento del progetto. |
Testi richiesti o raccomandati: letture, dispense, altro materiale didattico
J. Lerner, Acupuntura urbana, Iaac, Barcelona2005.
M. Robiglio, Re-USA. 20 American Stories of Adaptive Reuse, Jovis, Berlin 2017. M. Robiglio, The Adaptive Reuse Toolkit in German Marshall Fund of the US, "Urban and Regional Policy Paper", n. 38, 2016. G. Durbiano, M. Robiglio, Paesaggio e Architettura nell’Italia contemporanea, Donzelli, Roma 2003. P. Oswalt, K. Overmeyer, P. Misselwitz, Urban catalyst, DOM Publishers, Berlino 2013. L. Wong, Adaptive Reuse: Extending the Lives of Buildings, Birkhäuser, Basel 2016. M. Baum, K. Christiaanse (a cura di), City as Loft: Adaptive Reuse as a Resource for Sustainable Urban Development, gta publishers, Chicago 2012. M. Frascarolo (a cura di), Manuale di progettazione illuminotecnica, Mancosu Editore, 2010. S. Marini, Architettura parassita. Strategie di riciclaggio per la città, Quodlibet Studio Architettura, Ascoli Piceno 2009. È richiesto un costante ed autonomo aggiornamento critico sui temi di progetto da parte dello studente attraverso riviste, siti specializzati, e frequentazione della biblioteca. |
Criteri, regole e procedure per l'esame
Lo studente sarà valutato in base alle due diverse attività svolte:
1. progetto di masterplan (20% della valutazione, che integrerà i tre aspetti tecnologico, ambientale e progettuale); elaborati richiesti 1 modello fisico 1 tavola A0 per ogni gruppo 2. progetto individuale (60% della valutazione) considerato sotto il profilo progettuale (15%) tecnologico (15%) ambientale (15%) e dell’integrazione tra i diversi aspetti (15%). sarà inoltre oggetto di valutazione finale la qualità della presentazione e degli elaborati prodotti dallo studente (20%); elaborati richiesti 1 modello fisico 1 tavola A0 per ogni studente, integrante i tre aspetti disciplinari del corso, accompagnata da eventuali relazioni di calcolo in quaderni a parte. L’esame consiste in una giornata di discussione pubblica, anche con altri docenti, esperti ed esterni, in cui ad una mostra degli elaborati finali seguirà una discussione individuale del progetto sviluppato (con il gruppo per il masterplan, singolarmente per il progetto sviluppato individualmente); durante il colloquio lo studente dovrà essere in grado di argomentare il progetto anche in relazione agli aspetti teorici enunciati e agli indicatori selezionati. La valutazione assegna un voto unico che riassume le valutazioni delle discipline afferenti all’Atelier, in base alle suddivisioni sopra esposte. Il mancato o insufficiente sviluppo di una delle tre parti del progetto (architettura, tecnologia, ambiente) preclude l’accesso all’esame, a prescindere dalla qualità di quanto sviluppato nelle altre. |
Orario delle lezioni |
Statistiche superamento esami |
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