Politecnico di Torino | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Anno Accademico 2017/18 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
01QLSPQ Architettura e spazio urbano A |
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Corso di Laurea Magistrale in Architettura Costruzione Citta' - Torino |
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Esclusioni: 01RUM; 01QJA; 02GNP |
Presentazione
Nell’esperienza progettuale dell’Unità di progetto 2, lo studente approfondirà ulteriormente la sua capacità di gestire autonomamente un progetto di architettura complesso, già acquisita durante l’esperienza progettuale dell’Unità di progetto 1, in particolare per quanto riguarda gli aspetti costruttivi. Il tema dell’Unità di progetto 2, invece, si incentra sull’elaborazione di un progetto urbano complesso, nelle sue componenti sia insediative sia costruttive, in quanto sarò compreso in ogni caso il progetto di un manufatto architettonico da sviluppare mediante la padronanza delle tecniche, delle metodologie e delle competenze specifiche del lavoro dell’Architetto europeo.
Attraverso la conoscenza e l'analisi approfondita del tema specifico del progetto, lo studente acquisirà una capacità di comprensione e di interpretazione dei complessi fenomeni che caratterizzano i processi di urbanizzazione e di rigenerazione urbana, a livello sia locale sia globale. L’Unità di progetto "Architettura e spazio urbano" ha come obiettivo generale l’elaborazione di un progetto urbano complesso a partire dalle conoscenze e competenze specifiche fornite da due discipline caratterizzanti, tra di loro complementari: la Composizione Architettonica, e l’Urbanistica come seconda disciplina caratterizzante dedicata specificatamente alla dimensione urbana dell’architettura. A queste due discipline caratterizzanti vanno associate nell’Unità di progetto le conoscenze e competenze specifiche fornite da una o più discipline affini e integrative, scelte in relazione con la problematica progettuale specifica di ogni singola Unità di progetto. Attraverso l’esperienza dell’Unità di progetto, lo studente acquisirà non solo competenze progettuali generali, ma anche le conoscenze e competenze specifiche in Urbanistica, richieste obbligatoriamente dalla Laurea magistrale, in alternativa con la frequenza del Corso di "Urbanistica" del secondo anno. |
Risultati di apprendimento attesi
L’Unità di progetto 2 approfondisce e sviluppa ulteriormente quelle conoscenze avanzate e quelle competenze progettuali specifiche acquisite nell’esperienza progettuale dell’Unità di progetto 1: anche in questo caso tali conoscenze sono acquisite all’interno dell’Unità di progetto sia attraverso un ciclo di lezioni frontali monodisciplinari o multidisciplinari, sia attraverso tutti gli studi e approfondimenti teorici svolti dagli studenti in relazione con lo specifico tema di progetto. Queste conoscenze avanzate e capacità di comprensione saranno verificate attraverso valutazioni intermedie e finali nell’ambito dell’Unità di progetto, con particolare riguardo alla capacità di integrazione e sintesi tra i diversi insegnamenti coinvolti all’interno dell’Unità di progetto.
Nell'esperienza progettuale dell’Unità di progetto "Architettura e spazio urbano", la capacità di comprensione dei complessi fenomeni della trasformazione urbana e territoriale, nelle sue componenti sia insediative sia costruttive, si verifica attraverso la conoscenza e l'analisi approfondita del tema specifico del progetto. Gli insegnamenti multidisciplinari garantiscono una conoscenza di tutti gli aspetti complessi del contesto in cui elaborare il progetto. La capacità di comprensione e di interpretazione dei complessi fenomeni che caratterizzano le pratiche di urbanizzazione e di rigenerazione urbana, a livello sia locale sia globale, si verifica anche nella capacità di lavorare in un contesto internazionale e quindi nella comprensione di culture e tradizioni non solo nazionali, anche attraverso la scelta di temi e ambiti progettuali in contesti internazionali, nella capacità di sintesi progettuale e narrativa e in una capacità di ricerca che colleghi progetto architettonico, cultura urbana e processi decisionali. Nell'esperienza progettuale dell’Unità di progetto, la capacità di applicare conoscenze e comprensione si definisce soprattutto nella capacità di gestire autonomamente un progetto urbano complesso in un tempo determinato, mediante la padronanza delle tecniche, delle metodologie e delle competenze professionali specifiche del lavoro dell'Architetto. Questa capacità di gestire autonomamente un progetto di trasformazione urbana e territoriale, nelle sue componenti sia insediative sia costruttive, si esplicita nella capacità di analizzare informazioni complesse e non univoche, di trasformarle in un processo decisionale condiviso, ma anche nella capacità di affermare una posizione di leadership in un gruppo di progettazione necessariamente multidisciplinare, anche nei confronti dei linguaggi e delle pratiche sociali e pubbliche. L'esperienza progettuale dell’Unità di progetto, a carattere di intensa sperimentazione, si configura quindi come parziale simulazione di concrete operazioni progettuali di tipo professionale, e quindi in quanto tale garantisce l’acquisizione delle capacità di applicare conoscenza e comprensione. Questa capacità è verificata attraverso valutazioni intermedie e finali nell’ambito dell’Unità di progetto, anche in presenza di esperti esterni a funzione di valutatori provenienti dal mondo delle professioni, con particolare riguardo alla capacità di integrazione e sintesi tra i diversi insegnamenti coinvolti all’interno dell’Unità di progetto, ma anche di rispettare il calendario delle attività progettuali che obbliga di ultimare il progetto entro la fine del semestre. La capacità di elaborare un progetto complesso di architettura in un tempo determinato rappresenta infatti un’abilità specifica nel lavoro dell’Architetto, che verrà verificata in sede dell’esame che si svolgerà nella prima settimana di esami della sessione immediatamente successiva allo svolgimento dell’Unità di progetto |
Prerequisiti / Conoscenze pregresse
Sono considerate come già acquisite nei Corsi disciplinari e negli Ateliers progettuali della Laurea triennale in "Scienze dell’architettura" le competenze critiche e progettuali, insieme con le nozioni e strumenti di base in Urbanistica. Sono inoltre necessarie le conoscenze e le abilità acquisite durante l’Unità di progetto 1, in particolare la capacità di gestire e elaborare in modo autonomo un progetto complesso di architettura in un tempo determinato. Un ulteriore requisito è rappresentato dalle conoscenze e abilità acquisite nei Corsi del primo semestre "Modellazione digitale parametrica" e "Progettazione fisico tecnica dell’edificio".
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Programma
A(i)RCHbnb
Nuove forme di residenza, temporanee, programmaticamente mescolate (a misura di city users, condivise, legate a offerte lavorative a tempo) si mostrano sempre più rilevanti nel recuperare alla piena urbanità luoghi dismessi o in declino. Il successo della formula Airbnb, utilizzata sia per soggiorni turistici che di lavoro, e per periodi che possono variare da giorni a mesi, ha messo sotto pressione tipologie ricettive indiscusse fino a pochi anni fa, come ostelli, residence e alberghi low-cost. Senza spostare nemmeno un muro, dunque senza compiere alcun atto di architettura nel senso disciplinare del termine, Airbnb ha portato al parossismo due mantra dell’architettura moderna: flessibilità e domesticità. Da un lato Airbnb, mette infatti a disposizione una gamma colossale di layout e tipologie, dall’altro lato offre ovunque un palinsesto privato di vita quotidiana. La sfida che Airbnb porta al mondo dell’architettura è stata finora perlopiù interpretata come la progettazione di alloggi realizzati ad hoc per essere offerti sulla piattaforma: un lavoro dunque ex-post, che si innesta sulla formula. Con l’estinzione dei tipi e l’affermazione globale di pochi format generici afferenti all’ospitalità residenziale, come ripensare la residenza temporanea collettiva (ostelli), semi-collettiva (alberghi) o privata (residence)? Come progettare e dimensionare superfici di servizio a integrazione delle cellule individuali, e collocarle spazialmente in modo che siano apprezzate e vissute? Come applicare la flessibilità – mantra dell’architettura moderna – alla variabilità delle motivazioni e della durata del soggiorno degli ospiti, delle loro aspettative di spesa, comfort e servizi, e delle loro provenienze culturali? Come affiancare forme diverse di residenza temporanea facendole sfumare dal privato al collettivo e viceversa, per esempio connettendo un ostello a una serie di alloggi ad affitto breve? Come ibridare funzioni turistiche con funzioni business, per esempio aggiungendo uno spazio co-working a un residence? Per ragionare sul tema l’Unità di progetto propone un caso studio che possa dare l’opportunità di una indagine realistica. I contributi delle varie discipline, pur fondendosi in un quadro programmaticamente unitario, coprono aspetti complementari, afferendo rispettivamente alla scala dell’architettura, a quella della progettazione urbana, al progetto degli spazi aperti verdi, alla tecnologia riferita sia agli edifici che allo spazio pubblico. |
Organizzazione dell'insegnamento
Gli studenti possono scegliere se lavorare singolarmente o in gruppi fino a quattro, con un approfondimento finale comunque individuale.
Nei primi giorni verrà offerto un inquadramento al tema, affrontato dalle diverse prospettive disciplinari dei contributi all’Unità di progetto: uno teorico-storico afferente alla composizione, uno urbanistico che ragionerà in particolare sulla città a isolati costruiti sul perimetro, uno paesaggistico focalizzato sull’idea di spazio pubblico, uno tecnologico orientato alla sostenibilità a scala edilizia e urbana. Subito a seguire, sopralluoghi nell’area e nel suo intorno urbano consentiranno di fornire la chiave d’avvio per il progetto, a cui il gruppo docente offrirà assistenza sotto forma di discussioni a carattere seminariale. Ogni tre settimane una revisione collegiale offrirà la possibilità di verificare nell’insieme i lavori, mentre in corso d’opera verranno organizzate lezioni su punti d’interesse generale. Verranno inoltre fornite ulteriori indicazioni bibliografiche in modo tale da indirizzare con maggior precisione il lavoro degli studenti in funzione degli interessi specifici. |
Testi richiesti o raccomandati: letture, dispense, altro materiale didattico
Albergo:
Annabel Jane Wharton, Building the Cold War. Hilton International Hotels and Modern Architecture, The University of Chicago Press, Chicago and London 2001. Andrew K. Sandoval-Strausz, Hotel: an American history, Yale University Press, New Haven 2007. Susan Sessions Rugh, Are We There Yet? The Golden Age of American Family Vacations, University of Kansas, Lawrence 2008. Tom Avermaete, Anne Massey, Hotel lobbies and lounges: the architecture of professional hospitality, Routledge, London and New York 2013. Richard H. Penner, Lawrence Adams and Stephani K.A. Robson, Hotel design: planning and development Routledge, London and New York 2013. Abitazione: George Teyssot, L’invention de la maison minimum, in: Philippe Ariès, Georges Duby (direzione), Histoire de la vie privée, vol.V, De la Première Guerre mondiale à nos jours, a cura di Antoine Prost e Gérard Vincent, Editions de Seuil, Paris 1987, trad. it. L’invenzione della casa minima, in: La vita privata. Il Novecento, Laterza, Roma- Bari 1988, pp.175-220. Iñaki Ábalos, La buena vida: visita guiada a las casas de la modernidad, Gustavo Gili, Barcelona 2000, trad.it. Il buon abitare. Pensare le case della modernità, Christian Marinotti, Milano 2015. Maria Alessandra Segantini, Atlante dell’abitare contemporaneo, Skira, Milano 2008. Città contemporanea: Oswald Mathias Ungers and Rem Koolhaas, The City in the City. Berlin: a Green Archipelago, 1977, critical edition by Florian Hertweck and Sébastien Marot, Lars Müller Publishers, Zurich 2013. Rem Koolhaas, The Generic City, in O.M.A., Rem Koolhaas and Bruce Mau, S,M,L,XL, 010 Publishers, Rotterdam 1995, pp.1238-1264. David Mangin, La ville franchisée. Formes et structures de la ville contemporaine, Éditions de la Villette, Paris 2004. Caterina Barioglio, "Città e crisi ai tempi di Airbnb: il Lower East Side NYC", in: Quaderni di Urbanistica Tre, n. 09, a cura di Filippo De Pieri e Matteo Robiglio, aprile-giugno 2016, pp. 47-54. |
Criteri, regole e procedure per l'esame
La frequenza delle lezioni, dei seminari e delle altre attività di laboratorio è ritenuta condizione necessaria per sviluppare positivamente le attività previste.
L’esame si svolgerà nella prima settimana della sessione immediatamente successiva allo svolgimento dell’Unità di progetto. Nel caso che l’elaborato progettuale conclusivo non sia ultimato in tempo, o sia incompleto o giudicato di livello insufficiente, lo studente potrà presentare l’elaborato progettuale nella seconda sessione di esami successiva alla fine dell’Unità di progetto: in questo caso, la valutazione finale considererà l’incapacità dello studente di rispettare i tempi di elaborazione e consegna. In sede di esame la valutazione è individuale e sfrutta tutto l’arco di votazioni disponibili. Essa avviene attraverso la discussione collegiale dei docenti dell’UP, tenendo rigorosamente in conto il peso di ogni disciplina (in termini di CFU) e considerando con attenzione i seguenti criteri. I criteri riguardano l’esperienza centrale delle UP, ovvero l’attività di progetto: resta a sé la valutazione di altre specifiche attività, secondo le esigenze dei docenti (ad esempio, prove scritte o verifiche teoriche). Si considera un valore di fondo, trasversale ai criteri seguenti, la capacità dello studente di far confluire nel progetto quanto acquisito dalle diverse discipline. 1. ISTRUTTORIA DEL PROGETTO Si valuta la capacità di analisi e di restituzione del contesto di progetto, fisico e sociale, tramite elaborazioni originali. Si valuta inoltre la capacità di gestire la complessità delle informazioni, fornite dalla docenza o reperite autonomamente, e di interpretare architettonicamente il contesto. Criteri guida: - lettura e sintesi - interpretazione ed elaborazione critica - restituzione dei risultati 2. CONCETTUALIZZAZIONE Si valuta la capacità di concettualizzare una proposta progettuale argomentata, come risposta strategica ai problemi rilevati dall’istruttoria. Si valuta inoltre la capacità di descrivere gli aspetti generali (ripetibili) del progetto, e la sua fattibilità con riferimento alle pratiche ordinarie. Criteri guida: - chiarezza argomentativa - visione - autonomia nell’elaborazione della proposta 3. SVILUPPO PROGETTUALE E RISULTATO ARCHITETTONICO Si valuta la capacità di sviluppare, nel tempo a disposizione, un progetto coerente nelle singole articolazioni rispetto a un’interpretazione unitaria, attraverso un processo circolare (sviluppo/discussione/feedback). Si valuta infine la qualità del risultato finale, come maturazione ultima di questo processo. Criteri guida: - capacità critica e autocritica nelle fasi di sviluppo - adattamento ai feedback delle revisioni intermedie - completezza e qualità degli elaborati finali 4. COMUNICAZIONE Si valuta la capacità di rappresentare e trasmettere il progetto, in tutte le fasi dell’esperienza didattica. Si valuta inoltre la capacità di comunicare, in modo integrato al progetto e anche con modalità innovative, gli aspetti specifici delle diverse discipline. Criteri guida: - rispetto delle regole condivise di comunicazione - utilizzo consapevole degli strumenti di presentazione - efficacia della presentazione pubblica e della discussione 5. APPORTI DISCIPLINARI Si valuta la capacità di individuare in modo pertinente le problematiche disciplinari del caso progettuale proposto. Si valuta inoltre la capacità di intercettare in un tema progettuale complesso la trasversalità delle conoscenze acquisite. Criteri guida: - maturazione di una conoscenza sufficiente in tutte le discipline - pertinenza dei singoli apporti disciplinari all’interno del progetto - integrazione delle discipline alle diverse scale |
Orario delle lezioni |
Statistiche superamento esami |
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