Laurea in Ingegneria biomedica a Torino

(A.A. 2002/03)



Classe di laurea n°10: INGEGNERIA INDUSTRIALE
Facoltà: I Facoltà di Ingegneria
Sito del corso di laurea


Durata e sede

Durata: 3 anni
Le lezioni del 1° anno si tengono presso l'Alenia, C.so Francia 366; quelle del 2° e del 3° anno presso la sede di C.so Duca degli Abruzzi 24, Torino
Sede: Torino - C.so Duca degli Abruzzi 24
Segreteria didattica: Segreteria didattica dell'Area Sud

Profilo della professione

Il corso di studio nasce dall'integrazione delle metodologie e delle tecnologie proprie dell'ingegneria meccanica, dei materiali e dell'informazione con le problematiche mediche e biologiche.
Con questo corso di studio si intendono formare figure professionali che, oltre all'ampio spettro delle competenze caratteristiche dell'ingegneria, siano in grado di interfacciarsi con culture diverse quali le scienze della vita.
I contenuti scientifico-disciplinari sono quelli propri della bioingegneria e concernono lo studio, la progettazione, la produzione e la valutazione funzionale di strumentazione, dispositivi ed impianti medicali, di materiali naturali ed artificiali, di tessuti, apparati ed organismi mediante strumenti modellistici, analitici e numerici.
Il mercato di riferimento e' costituito principalmente dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle industrie e dalle aziende che svolgono attività tecnica e tecnico-commerciale nel settore, e dalle officine ortopediche.
L¿attenzione agli aspetti metodologici rendera' inoltre questi ingegneri idonei a trovare sbocchi professionali anche al di fuori del settore specifico.

Percorso formativo

Il percorso formativo e' articolato in due curriculum professionalizzanti, biomeccanico e clinico, e uno di carattere piu' generale; tutti i curriculum danno accesso al corso di laurea specialistica omonimo senza debiti formativi.
Il curriculum biomeccanico unisce alla preparazione di base in campo biomedico una prevalente conoscenza delle metodologie e delle applicazioni della meccanica e dei materiali con una significativa preparazione nell'ambito delle tecnologie dell'informazione.
Questo curriculum forma un ingegnere in grado di collaborare, anche in ambito ospedaliero, alla progettazione ed alla valutazione funzionale di strumentazioni, dispositivi (protesi, ortesi, organi artificiali, ausili e strumenti) ed impianti medicali, alla progettazione di materiali naturali ed artificiali, tessuti, apparati ed organismi mediante strumenti modellistici, analitici e numerici e di conoscere i fondamenti dell'innovazione tecnologica in chirurgia.
L'introduzione alla bioingegneria cellulare prevista nel curriculum costituisce un'apertura verso le future tecnologie di terapia medica.
Il curriculum clinico fornisce conoscenze relative ai principi di funzionamento ed ai criteri di gestione economica, all'informatica medica, alla sicurezza in ambiente sanitario ed all'impiantistica ospedaliera, e si cura dei principali sistemi e strumenti elettromedicali.
Il laureato che segue l'indirizzo clinico acquisira' le competenze e le abilita' necessarie al fine di consentire il suo immediato inserimento in strutture sanitarie pubbliche o private all'interno delle quali potra' svolgere compiti di supporto alla gestione delle tecnologie specifiche.
In particolare, le sue competenze gli consentiranno di dialogare tanto con le strutture amministrative, ed il personale medico e infermieristico, quanto con i distributori ed i manutentori di dispositivi elettromedicali, di laboratori d¿analisi, radiologici ed informatici.
Queste conoscenze prettamente professionalizzanti saranno integrate e completate dalla presentazione di aspetti ad elevato contenuto di innovazione tecnologica, quali biosensori, microsistemi, strumenti e tecniche di analisi di immagine avanzata, in modo tale da rendere questo laureato adatto anche all¿inserimento nelle più significative industrie del settore.
I contenuti del terzo percorso riguardano l¿applicazione bioingegneristica di aspetti metodologici, tecnologici, teorici e sperimentali caratteristici dell¿ingegneria meccanica, dei materiali e dell¿informazione, oltre ad una base fisico-matematica.
La finalità di questa integrazione di conoscenze è rivolta all¿ambito tecnologico, industriale, scientifico, clinico, ospedaliero.

Il 2° e 3° anno del corso di laurea e' inserito nel Progetto di Rafforzamento delle Lauree Professionalizzanti (PRLP).

Piani di studio

Piano di studio

Caratteristiche della prova finale

L'esame finale consiste nella discussione pubblica di una tesi o di una prova di sintesi scritta.
In ogni caso la valutazione del candidato avviene integrando le risultanze dell'intera carriera scolastica con il giudizio sull'esame finale, per ulteriori informazioni consultare il regolamento del corso di studio.

Proseguimento su Laurea specialistica

Laurea specialistica in Ingegneria biomedica (classe 26/S)

Faq

  • Con la laurea in Ingegneria Biomedica posso occuparmi di "ingegneria genetica"?
    No, l'ingegneria genetica e' patrimonio prevalente di altre figure professionali quali i genetisti o i biologi. Non sono previste nel curriculum materie che si riferiscono all'ingegneria genetica.
  • Come si integrano le mie competenze con quelle del medico?
    L'ingegnere biomedico deve saper capire e parlare il linguaggio del medico e supportarlo nei suoi rapporti con la tecnologia sia per quanto ne concerne l'uso sia lo sviluppo.
  • Ho rapporti diretti con i malati che usufruiscono, per esempio, delle protesi da me progettate?
    In generale l'ingegnere biomedico non ha rapporti diretti con i malati, ma in alcuni casi può interagire con essi.
    Un esempio e' quello delle ortesi (ad es. plantari): ogni ortesi deve essere adattata all'individuo che la dovra' portare, per cui si parte da un prototipo che viene poi modificato in funzione delle caratteristiche specifiche del soggetto. Questo compito può essere svolto dall'ingegnere biomedico.
    Un altro caso in cui l'ingegnere biomedico può trovarsi ad interagire con il paziente e' nella fase di addestramento all'uso di un nuovo strumento.
    Molti strumenti sono così complessi da richiedere una fase piu' o meno lunga di addestramento del personale medico e paramedico per essere utilizzati al meglio: questo addestramento e' un possibile compito dell'ingegnere biomedico.